Il ceco ha vinto tre titoli a US Open Altro, Copertina

Lendl: “Mi rivedo in Sinner. Ero magro come lui ma picchiavo più di tutti”

05/09/2025 14:29 113 commenti
Ivan Lendl
Ivan Lendl

Se chiedi ad appassionati e addetti ai lavori “A chi assomiglia Sinner tra i campi del passato”, molti affermano di rivedere in lui l’anticipo e colpi aggressivi di Agassi con le capacità difensive e motorie di Djokovic. Così anche Brad Gilbert che negli studi di ESPN ha scherzato affermando che “se metti in una lavatrice il meglio di Andre e Novak, uscirà dall’oblò Jannik Sinner”. Una evoluzione di colui che ha rivoluzionato il modo di giocare da fondo campo verso un tennis più completo a tutto campo. Tuttavia c’è un altro super campione che in molti aspetti si rivede in Jannik: è Ivan Lendl. Lo “Zar” ha parlato da New York, dove domenica sarà in campo a consegnare il trofeo al vincitore dell’edizione 2025 di US Open, un torneo che Lendl ha vinto tre volte con ben otto finali consecutive (1982-1989). Parlando a La Stampa, Ivan così si è soffermato su Sinner e quelle che a suo dire sono le similitudini con il suo fisico, tennis e attitudine.

Ho parlato con il suo coach Darren Cahill nei giorni scorsi, e gli ho detto che fra tutti i tennisti di oggi Jannik è quello in cui mi rivedo di più, specie per il fisico” racconta Lendl. “Ero magro come lui da adolescente, e picchiavo più di tutti, poi mi sono irrobustito e il mio tennis si è sviluppato. Jannik sta lavorando sulle volée, sul rovescio tagliato, sulla seconda di servizio, insomma le somiglianze sono tante”.

Il discorso vira immancabilmente sulla rivalità con Alcaraz e su come lui e Jannik stiano dominando lo sport: “Ci sono tanti giocatori forti, e oggi tutti possono battere tutti. Ma è vero che Jannik e Carlos sono superiori e quando perdono è una sorpresa. Domineranno per anni? Sembra così, ma chi lo sa. Qualcuno con un grande servizio e grandi colpi da fondo può sempre saltare fuori. Lui e Carlos come me e McEnroe? Sono i due più forti al mondo, è un bene per il tennis, ma… quante volte si sono incontrati?”. 15 volte afferma Stefano Semeraro, l’autore dell’intervista. E quindi Ivan, sorridendo: “Allora hanno ancora molta strada da fare. Io e John ci siamo sfidati 37 volte, gliene mancano 22 prima che si possano fare paragoni!”.

Bublik ha affermato che Sinner pare generato dall’Intelligenza Artificiale tanto è perfetto, quasi robotico. Anche Lendl ai suoi tempi veniva accostato ai robot per il essersi costruito pezzo dopo pezzo un tennis formidabile. Un paragone scomodo? Non per Ivan: “Non penso che possa dare fastidio. In un certo senso è un grande complimento: vuol dire che sei molto forte, che non sbagli una palla. In fondo conta quello. È tennis, non pattinaggio artistico“.

Lendl ammira il modo in cui Sinner sta gestendo la sua carriera, in questo davvero simile alla sua: “Non lo conosco di persona. Ma sembra avere il desiderio di migliorarsi sempre, ed è una grande qualità. Se smetti di farlo, gli altri iniziano a batterti, e lui lo ha capito”.

Per il nativo di Ostrava, l’impatto di Cahill nella crescita di Jannik è stato molto importante, ma il merito resta del tennis: “Cahill ha tanta esperienza e ha avuto grandi successi. Ma non conosco il team e non posso giudicare. La cosa importante è che Jannik gioca sempre meglio. E il merito è suo”. conclude Lendl.

Marco Mazzoni


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king_scipion66 05-09-2025 20:25

Scritto da enzola barbera
Credo di capire quello che ha scritto Givaldo e lo condivido. Glincontri di Sinner sono emozionanti solo quando incontra Alcaraz. Per il resto, risultato scontato, le sue partite sono piuttosto noiose. Troppa differenza con gli altri. Mentre le partite di Nardi, Musetti, Cobolli, Cinà, Vasamì, possono essere più intense e passionali. Lo stesso vale per Alcaraz. Esempio. Questa sera partita interessante Djokovic-Alcaraz, noiosa Sinner-Aliassime enzo

Ma scusate quindi che c’entra Sinner se gli altri non gli stanno dietro? Facessero serve & volley così le partite sarebbero più belle per voi ma soprattutto per noi perchè non cambierebbe il risultato lo stesso. Non capisco veramente i vostri pensieri. Lo stesso gioco l’han fatto altri campioni e quelli erano fenomeni. Lo fa Sinner ( che è un fenomeno che che ne pensiate) e non va bene. Fate pace col cervello gente!

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Tennisforever2 (Guest) 05-09-2025 20:15

@ Taxi Driver (#4476615)

Si ho scritto male, si chiama anche career golden slam. Comunque gli unici giocatori ad esserci riusciti, sono quei 4, 2 uomini e 2 donne che ho indicato e che hai riportato anche tu.

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Giampi 05-09-2025 19:59

Scritto da zedarioz
@ Er Doge der Tor Pignattara (#4476527)
Se a me fa sangue Monica Bellucci o Charlize Theron e trovo un po’ freddina Nicole Kidman (bellezze dei miei tempi), non mi sogno di dire che quest’ultima è brutta.
Ti può piacere di più Musetti, ed è legittimo, ma se dici che Sinner è noioso, è un parere personale totalmente distaccato dalla realtà.

Monica Bellucci??? Ti piacciono le bambole gonfiabili..

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Giampi 05-09-2025 19:57

Scritto da Er Doge der Tor Pignattara

Scritto da robdes12
@ zedarioz (#4476464)
Appunto. Evidentemente non riescono a vedere l’evoluzione a tutto campo del tennis di Jannik, che poi dimostra che di mano ne ha fin troppa, solo che, a suo tempo, questa non è stata riconosciuta. Ricordi la prima Sabatini, impostata solo sul tennis da fondo? Poi arrivè Kirmayr e la portò ad essere anche ottima giocatrice di volo, dotata di grande manualità (ma poco servizio, ahilei). Alcaraz del resto fa solo serve & volley? Mi pare che conquisti la maggior parte dei punti da fondo, come del resto tutti i top player attuali. Musetti o Carlos fanno spesso ricorso al back di rovescio? Non mi pare proprio. Variano i colpi quando hanno necessità di farlo, non per sghiribizzo (quando non è così infatti perdono). Mi pare più meritevole uno Jannik che con i colpi da fondo che possiede decida di mettersi in gioco anche entrando in territori inesplorati che non chi sia stato avventuriero sin dalla culla. Tra l’altro, nel caso di Jannik, riuscendo in modo così brillante a completare il suo tennis senza snaturare i punti di forza degli inizi, semmai accentuandone l’efficacia.

E tutto giusto quello che hai scritto, però alla fine a molti appassionati del gioco c’è un qualcosa che non si può definire e che ti porta ad apprezzare un tennista piuttosto che un altro, così come una donna che analizzata freddamente è meno bella di un’altra, ma ha meno fascino.
Sinner è perfetto, tanto nel tennis che come persona, ma nonostante ciò non arriva al cuore di molti come Alcaraz o Musetti, e non è per semplice estetismo.
Poi ognuno ha i suoi gusti.

Giusto, nel frattempo ha vinto per due anni di seguito, e il terzo è praticamente in bacheca, il premio per il giocatore più amato…quindi non è nel cuore di molti ma lo è dei più…

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Taxi Driver 05-09-2025 19:57

Scritto da Tennisforever2
@ Rovescio al tramonto (#4476588)
Anche a me, l’unico giocatore uomo ad aver fatto il career grand slam insieme a Djokovic, cioe’ ha vinto tutto, tutti gli slam, le finals e le olimpiadi. Decisamente più completo di Sampras. Curioso come ci siano riusciti solo in due. Tra le donne solo la Graf e Serena.

Quello di cui parli: tutti gli Slam+Oro Olimpico+Final è chiamato Super Grand Slam (il Carrer Grand Slam non include il Mater).
Gli unici a fare il Super sono:
Agassi
Djokovi
Serena
Graf

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l Occhio di Sauron 05-09-2025 19:53

Anche per me Lendl fu il primo paragone che mi venne per Sinner un 4-5 anni fa.

Ma ormai è già passato ad un livello superiore vincendo Wimbledon, adesso si punta a Djokovic

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Pier no guest 05-09-2025 19:48

@ giumart (#4476593)

Agassi è stato il primo esponente del “corri e tira”,pressione ed angolazione da ogni parte del campo contrattaccando perché colpiva in anticipo e, soprattutto,con entrambi i fondamentali mai prima così equilibrati.E Agassi,a guardar bene, è figlioccio di Connors in questo.
Sinner fa questo aprendo di più e un metro indietro.
Affinità con Lendl e Agassi per me più sul piano della cura maniacale,dell’ordine in campo.
Ma credo che nei prossimi anni vedremo aggiornamenti: non dico serve&volley ma attacchi in controtempo (anche perché ti spedisce nel parcheggio)e slice lungolinea li vedremo.
Se ami allenarti ami sperimentare.

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francesco (Guest) 05-09-2025 19:17

Scritto da Givaldo Barbosa
@ robdes12 (#4476425)
Sul fatto che Jannik non conceda nulla allo show e alla rozzezza etc siamo d’accordo. Potrei persino definirlo adorabile. Ma questo cosa c’entra con la spettacolarità del gioco? Si può sorridere dolcemente all’avversario, aiutarlo a rialzarsi, porgere la mano a un ball boy, ma il gioco sempre tum tum rimane, un tum tum oggettivamente noioso. Anche un Chesnokov, anche un Arrese era gentile e anti show.

No. Paragonare Sinner a Chesnokov e Arrese ha solo 2 possibili spiegazioni: antipatia personale, e quindi pregiudizio, o incompetenza totale.

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+1: Giampi
-1: Taxi Driver
Tennisforever2 (Guest) 05-09-2025 19:14

@ Rovescio al tramonto (#4476588)

Anche a me, l’unico giocatore uomo ad aver fatto il career grand slam insieme a Djokovic, cioe’ ha vinto tutto, tutti gli slam, le finals e le olimpiadi. Decisamente più completo di Sampras. Curioso come ci siano riusciti solo in due. Tra le donne solo la Graf e Serena.

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giumart (Guest) 05-09-2025 19:08

Scritto da robdes12

Scritto da Givaldo Barbosa
E dire che avevo preparato questo commento, un’ora fa, per la presentazione del match.
Diciamocelo francamente: il match Sinner Aliassime ha lo stesso appeal dell’ormai famigerato documentario sulla riproduzione della medusa baltica. Davvero c’è chi rinuncerà al sonno per questo incontro? Sarà come un fastidioso tic toc, un lavandino che goccia nel cuore della notte, un tum tum, un bum bum senza cambi di ritmo né fantasia né imprevedibilità. Rimane giusto la motivazione del tifo ma, con l’esito scontato, non rimane neanche quello. Diciamo che ci dormirò su, aspettando la finale, quella sì.
Altro discorso per Alcaraz Djokovic, dove si presenta un interessante scontro generazionale, con Novak sempre più commovente con la sua lotta contro il tempo, ma pure perché Alcaraz, piaccia o meno, possiede sprazzi di spettacolarità e variazioni.
Per intenderci. Sinner dà soddisfazione e prestigio, non si può negare. Ma è che, come numero 1 italiano avrei voluto -mi si permettano certi audaci accostamenti- uno più vicino ai Federer e ai Sampras, piuttosto che a un Lendl. Che Sinner -diciamocelo ancora una volta con franchezza- Ivan Lendl è.

Non è monotono il tennis di Sinner bensì questo continuo tuo insistere su una visione del tennis di Jannik che, di fatto, non è riscontrabile nei fatti. Sinner ora fa palle corte, va ha rete, esegue lob etc etc. A leggere te e alcuni altri sembra si parli di un epigono di Nystrom o Wilander. Lo stesso Federer a suo tempo impoverì il suo range espressivo e puntò su una maggiore capacità da fondo campo. A quelle velicità non c’è tempo di annoiarsi, senza contare che di prodezze Jannik ne fa vedere diverse nei suoi match. Lendl, poi, all’età di Sinner aveva un arsenale di colpi più limitato di quello a disposizione di Jannik e, sinceramente, io non vedo similitudini se non generiche. Più coŕretta mi pare la comparazione di Gilbert.

Io ho sempre detto/scritto che Jannik è un mix Agassi-Lendl-Djokovic.

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Carota Senior 05-09-2025 19:06

Scritto da icemann76
Musetti e Sinner offrono con il loro gioco due tipi diversi di goduria.
Ad oggi uno è più redditizio dell’ altro ma sempre due piaceri sono.

Dovremmo essere orgogliosi di avere due campioni dal gioco diametralmente opposto, invece al solito ci facciam prendere dai dualismi alla Coppi-Bartali.

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+1: icemann76, Rovescio al tramonto, Don Budge fathers
Rovescio al tramonto 05-09-2025 19:03

Scritto da Rovescio al tramonto

Scritto da Givaldo Barbosa
E dire che avevo preparato questo commento, un’ora fa, per la presentazione del match.
Diciamocelo francamente: il match Sinner Aliassime ha lo stesso appeal dell’ormai famigerato documentario sulla riproduzione della medusa baltica. Davvero c’è chi rinuncerà al sonno per questo incontro? Sarà come un fastidioso tic toc, un lavandino che goccia nel cuore della notte, un tum tum, un bum bum senza cambi di ritmo né fantasia né imprevedibilità. Rimane giusto la motivazione del tifo ma, con l’esito scontato, non rimane neanche quello. Diciamo che ci dormirò su, aspettando la finale, quella sì.
Altro discorso per Alcaraz Djokovic, dove si presenta un interessante scontro generazionale, con Novak sempre più commovente con la sua lotta contro il tempo, ma pure perché Alcaraz, piaccia o meno, possiede sprazzi di spettacolarità e variazioni.
Per intenderci. Sinner dà soddisfazione e prestigio, non si può negare. Ma è che, come numero 1 italiano avrei voluto -mi si permettano certi audaci accostamenti- uno più vicino ai Federer e ai Sampras, piuttosto che a un Lendl. Che Sinner -diciamocelo ancora una volta con franchezza- Ivan Lendl è.

Sinner, per chi non lo avesse capito ( ne leggo tanti) è un Agassi potenziato e non di poco, è Khan Noonien Singh applicato al tennis( quello interpretato da Benedict Cumbernatch, vederlo se ci capita, merita) senza la sua cattiveria.

A me Agassi piaceva un sacco, molto meno Sampras.

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Rovescio al tramonto 05-09-2025 19:02

Scritto da Givaldo Barbosa
E dire che avevo preparato questo commento, un’ora fa, per la presentazione del match.
Diciamocelo francamente: il match Sinner Aliassime ha lo stesso appeal dell’ormai famigerato documentario sulla riproduzione della medusa baltica. Davvero c’è chi rinuncerà al sonno per questo incontro? Sarà come un fastidioso tic toc, un lavandino che goccia nel cuore della notte, un tum tum, un bum bum senza cambi di ritmo né fantasia né imprevedibilità. Rimane giusto la motivazione del tifo ma, con l’esito scontato, non rimane neanche quello. Diciamo che ci dormirò su, aspettando la finale, quella sì.
Altro discorso per Alcaraz Djokovic, dove si presenta un interessante scontro generazionale, con Novak sempre più commovente con la sua lotta contro il tempo, ma pure perché Alcaraz, piaccia o meno, possiede sprazzi di spettacolarità e variazioni.
Per intenderci. Sinner dà soddisfazione e prestigio, non si può negare. Ma è che, come numero 1 italiano avrei voluto -mi si permettano certi audaci accostamenti- uno più vicino ai Federer e ai Sampras, piuttosto che a un Lendl. Che Sinner -diciamocelo ancora una volta con franchezza- Ivan Lendl è.

Sinner, per chi non lo avesse capito ( ne leggo tanti) è un Agassi potenziato e non di poco, è Khan Noonien Singh applicato al tennis( quello interpretato da Benedict Cumbernatch, vederlo se ci capita, merita) senza la sua cattiveria.

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