
Fritz a caccia dell’impresa contro Djokovic: “Negli Slam Novak ritrova il suo miglior livello. Nei momenti decisivi devo pensare a giocare per vincere, e non a non perdere”


Dieci sconfitte in altrettante partite. Con questo viatico non esattamente confortante Taylor Fritz stanotte cercherà di infrangere il tabù Djokovic, mai battuto in carriera. US Open è forse il torneo dello Slam dove il californiano ha più chance: pubblico tutto a favore, condizioni piuttosto rapide e l’esperienza di dodici mesi fa, quando solo un enorme Sinner riuscì ad impedirgli il primo successo in uno dei quattro capisaldi della stagione. C’erano enormi dubbi sulla condizione del 24 volte campione Major serbo all’avvio del torneo di New York, ma come sempre gli accade strada facendo il suo livello cresce ed eccolo ancora una volta tra i migliori otto del torneo, pronto a segnare l’undicesima vittoria di fila contro l’americano. Fritz sta vivendo un torneo di alti e bassi, con picchi di rendimento notevoli ma anche qualche pausa, e la sensazione che lo scorso anno a US Open fosse un po’ più rapido in difesa e più reattivo in risposta. Sarà una partita molto interessante, ad animare la serata di Flushing Meadows. Parlando alla stampa prima dell’incontro, Fritz si è detto pronto alla lotta, sottolineando un aspetto fondamentale: in match così importanti e in particolare nei momenti chiave, troppe volte la sua testa è diventata conservativa, pensando più a non prenderle che attaccare. Solo riuscendo a compiere questo salto in avanti Fritz pensa di avere delle possibilità, e stanotte ci proverà con tutto se stesso. Questi i passaggi più significativi del pensiero di Taylor.
“Djokovic vince di meno? Mah, non direi che l’aura di Novak, il suo essere Novak, sia svanita in alcun modo”, commenta Fritz. “Comunque vada, lui è sempre lì. Non ci dobbiamo mai dimenticare chi sia. Detiene praticamente tutti i record del tennis. E questo non cambierà mai. La differenza, semmai, è che adesso ci sono alcuni avversari che stanno emergendo e che sono in grado di batterlo, ci sono riusciti sul tour. Ma io continuo a pensare che quando si presenta negli Slam, Djokovic riesca in qualche modo a ritrovare il suo livello, quello di prima che l’ha portato a tutte le sue vittorie. Non lo considero più vulnerabile rispetto al passato, continuo a vederlo sempre allo stesso modo. Tuttavia, guardando a me stesso, penso di essere migliorato molto come giocatore“.
Il 27enne statunitense ha spiegato la mentalità con cui deve affrontare le sfide contro i migliori giocatori del mondo, a partire da quella che l’attende stanotte sull’Arthur Ashe: “Ho affrontato Novak tante volte, nelle ultime occasioni ho cercato di concentrarmi solo su me stesso. La cosa principale a cui devo pensare, rispetto forse ad altri match, è che nei momenti tirati devo giocare per vincere e non per non perdere. Contro i giocatori con ranking più basso, anche se non mi sento al meglio, sento che se resto solido, evito errori e combatto, molte volte saranno loro a concedere qualcosa, a regalare errori decisivi. Ma contro i top player, e l’ho capito anche dopo la sconfitta a Wimbledon contro Carlos Alcaraz, in quei momenti, siccome giochi contro qualcuno che è lì per un motivo, devi esser consapevole che non ti regalerà mai un punto importante con un errore gratuito. Devi rischiare, devi andare a prendertelo tu il punto che fa la differenza“.
“Questo penso sia la chiave, è un aspetto mentale decisivo perché per il resto dovrò semplicemente giocare la partita come qualsiasi altro match, restando dentro il mio gioco, perché credo di avere il livello per poter vincere” conclude Fritz.
Una grandissima sfida sulla carta, attesissima in America, ma anche muro finora invalicabile per Taylor. Sarà la volta buona per farcela e tornare a sfidare Alcaraz, stavolta di fronte al suo pubblico? Avremo la risposta stanotte, di sicuro l’atmosfera sarà infuocata…
Marco Mazzoni
TAG: Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Taylor Fritz, Us open 2025
7 commenti
Se Nole sta bene (in pratica se non si fa male) e se Fritz serve prime al di sotto del 75-70% credo che l’americano non abbia scampo!
Più facile che il serbo vinca in 3 piuttosto che in 5…
In realtà e’ scritto “e non a non perdere”
Tutto giusto, ma se fosse vero quanto nel titolo di questo articolo (secondo me no, tradotto a mentula), parte già sconfitto dalla sola aura del Nole. E sempre fosse vero (di nuovo dubito) si è già autoassolto. Dopo di che, a parte le impressioni, 3-1 Nole 😀
Ciao, siamo sicuri della traduzione “devo pensare a vincere e non a perdere”?
Chi va per “pensare a perdere” ???
😀 😉
Fritz è ancora sotto “effetto Sinner” dopo che il cannibale lo ha privato, senza pietà, in un mesetto di NY e Torino.
Ora ha la possibilità di dare un senso a una stagione PESSIMA
Fritz crede di farcela, ma gli h2h dicono 10-0 per il grande Nole. “Tentar non nuoce e l’uscita sarà precoce” cita un noto proverbio serbo.
Sfida aperta… Fritz è cresciuto molto, soprattutto a livello di ambizioni, Nole ha i suoi acciacchi, ma è sempre lui, senza bisogno di presentazioni.. io vedo un match equilibrato con Nole che vince al quarto set (al quinto sarebbe dura, ma Nole, lo sappiamo, solo con la testa è capace di tutto)