
US Open 2025, Paolini: “Mi sento bene, Cincinnati mi ha dato fiducia. Adesso penso solo al tennis”. Musetti al Media Day: “Con New York buone sensazioni, il doppio mi ha ridato fiducia”. Passaro: “Un’emozione indescrivibile, sto crescendo anche sul cemento”


Alla vigilia dello US Open 2025, Lorenzo Musetti si è presentato al Media Day con entusiasmo e nuove motivazioni. Reduce da un’estate complessa in singolare ma brillante in doppio, il carrarino ha affrontato diversi temi: dalla passione per la moda alla condizione fisica, fino alla prospettiva di giocare in nazionale insieme a Sonego.
Allenamenti e sensazioni a New York
Dopo settimane difficili, Musetti si sente in crescita:
“Mi sono allenato tre giorni con Draper, Alcaraz e Rune, e questo mi ha aiutato ad alzare il livello. Qui le condizioni sono più giocabili rispetto a Toronto e Cincinnati. Si può variare di più e questo mi favorisce. Sto avendo buone sensazioni, soprattutto fisicamente”.
Anche l’esperienza nel doppio misto con Monfils contro Osaka è stata positiva: “Era una tattica studiata, io tenevo la diagonale stretta con Naomi e McNally, poteva sfruttare la rete. È stato divertente applicarla”.
Il ruolo del doppio
Il doppio è diventato un alleato per la sua crescita:
“Con Sonego ci siamo divertiti, arrivando in finale a Doha e Cincinnati. La prima scelta in nazionale è Bolelli-Vavassori, ma se servisse noi ci siamo. Giocare con Lorenzo, che è uno dei miei migliori amici, è bellissimo. E penso che portare avanti il doppio possa aiutarmi molto: migliora servizio, risposta e aggressività”.
Il ritorno dall’infortunio
Lorenzo non nasconde quanto sia stato difficile lo stop dopo Parigi:
“Giocare Wimbledon debilitato da un virus è stata una delusione enorme. L’infortunio ha tolto continuità e fiducia, e per un giocatore come me questo pesa tanto. La testa è il muscolo più difficile da allenare, ma il buon risultato in doppio mi ha ridato morale. Ora arrivo a New York con buone sensazioni e tanta voglia di giocare”.
Moda e tennis: la collaborazione con Bottega Veneta
Musetti è diventato il primo ambasciatore sportivo di Bottega Veneta, un connubio che unisce il suo amore per la moda e la sua immagine da tennista elegante.
“Ho sempre avuto passione per la moda. Entrare a far parte di un marchio così prestigioso è un onore. A Wimbledon ho indossato una giacca Bottega Veneta e la notizia è stata ripresa da tutte le riviste. Oggi moda e tennis vanno di pari passo, e sono felice di rappresentare questo legame”.
Dopo il grande percorso che l’ha portata fino alla finale di Cincinnati, Jasmine Paolini è pronta a vivere da protagonista anche lo US Open 2025. L’azzurra si è presentata al Media Day con il suo consueto sorriso e tanta serenità, raccontando sensazioni, aspettative e curiosità alla vigilia del suo debutto a Flushing Meadows.
Le condizioni a New York
Paolini ha descritto le prime impressioni sui campi dello Slam americano:
“È un po’ diverso rispetto a Cincinnati, forse leggermente più lento e le palle non sono proprio le stesse. Ma mi piacciono le condizioni qui. Ho iniziato ad allenarmi solo da due giorni perché il primo ha piovuto, quindi sto ancora adattandomi, ma al momento mi sento bene”.
Dopo Cincinnati, fiducia e recupero
Il torneo dell’Ohio ha lasciato in dote stanchezza ma soprattutto fiducia:
“Ho avuto i giorni per recuperare. Sono stati dieci giorni positivi, con tante partite importanti. Arrivare a uno Slam dopo aver vinto incontri così ti dà sempre fiducia. So che questo è un torneo diverso, ma voglio mantenere quel livello e portarlo in campo domenica”.
Sul calendario e sul doppio misto
Alla domanda su cosa cambierebbe del circuito, Paolini ha risposto con sincerità:
“Forse un mese di pausa in più a fine stagione. Capisco che non sia facile, il calendario è pieno, ma avere qualche giorno extra aiuterebbe”.
E sul doppio misto, a cui ha rinunciato dopo la corsa fino alla finale di Cincinnati, ha spiegato:
“Avevo detto che se fossi uscita in semifinale avrei giocato. Ma dopo tante partite di singolo e doppio, più il volo notturno, ho pensato fosse meglio recuperare. È stata una competizione molto bella, magari si devono aggiustare alcune cose, ma ha funzionato”.
Un sorriso che non manca mai
Molti le riconoscono la capacità di trasmettere gioia anche nei momenti più difficili:
“Non sempre è tutto positivo, ma cerco di ricordarmi che sono fortunata. Faccio il lavoro che amo, che è anche la mia passione. Non ho motivo di lamentarmi. Vincere aiuta, certo, ma anche perdere giocando bene può darmi soddisfazione”.
Coach, serie TV e… doppio dei sogni
Sul fronte tecnico, Paolini ha confermato la collaborazione con Federico della FITP:
“Per ora va bene così, non è il momento di cambiare prima di uno Slam. Più avanti valuterò, ma adesso penso solo al tennis”.
E tra un allenamento e l’altro trova spazio anche per rilassarsi: “Ho iniziato a guardare Wednesday, mi piace molto, mi fa ridere. L’ho vista in aereo da Cincinnati a qui, continuerò sicuramente”.
Infine, un sorriso anche sulla suggestione doppio misto:
“Se devo sognare, dico Federer o Nadal. Altrimenti, mi piacerebbe giocare con Musetti, non è mai successo e mi dispiace”.
Sarà un derby tutto italiano contro Flavio Cobolli a inaugurare la terza esperienza in un tabellone principale di uno Slam per Francesco Passaro, che a caldo, ai microfoni di SuperTennis, non ha nascosto la gioia: “È un’emozione indescrivibile”.
Il tennista perugino, protagonista di una settimana brillante a Flushing Meadows, ha superato al turno decisivo delle qualificazioni il portoghese Henrique Rocha, dopo aver battuto anche il taiwanese Hsu e il messicano Pacheco Mendez. Un percorso che gli ha consegnato un posto nel main draw senza appello, a differenza delle due precedenti occasioni: da lucky loser agli Australian Open, dove approfittò del ritiro di Grigor Dimitrov, e da ammesso diretto al Roland Garros.
“Sono state tre partite dure contro avversari diversi – ha spiegato Passaro – sono contento di come ho cercato di imporre il mio gioco. Sul cemento sto migliorando molto su tanti aspetti tecnici e tattici, sto cercando di prendere di più la rete e togliere un po’ le mie fondamenta da giocatore da terra battuta”.
Un’evoluzione che porta la firma del suo storico coach Roberto Tarpani, figura fondamentale nel suo percorso di crescita. “È artefice di molti dei miei progressi, ha sempre creduto in me e lo sta facendo tuttora. Stiamo facendo un buon lavoro” ha concluso il 24enne umbro, pronto a giocarsi con Cobolli un posto al secondo turno nello Slam americano.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Francesco Passaro, Jasmine Paolini, Lorenzo Musetti, Us Open, Us open 2025
4 commenti
Musetti se non si dà una mossa e non modifica il suo dritto troppo ampio come preparazione è meglio che giochi solo su terra. La preparazione ampia del dritto è vecchia scuola…la ritengo dannosa per il gioco moderno attuale.
Una piccola precisazione sul doppio misto: Musetti giocava la diagonale stretta su Osaka per evitare che Gael (Monfils) potesse intervenire a rete. La rete semmai la poteva sfruttare la McNally, la sua compagna, altrimenti non ha senso.
Per il resto speriamo che Musetti si sia rinfrancato e riesca a fare un buon USA Open, complimenti a Passaro che sarà più rodato ma anche più stanco di Cobolli che rimane nettamente favorito.
E forza Jasmine, il tabellone non è facile ma non lo è nemmeno per chi se la trova davanti!
Paolini se ritrova serenità, fiducia e una buona condizione fisica può sicuramente arriva re nei quarti.
Nell’eventualità di uno scontro con Sabalenka… credo che il risultato dipenda più dall’avversaria che da lei…
Forza JAS !
Musetti in questi giorni si sta allenando con tutti i migliori, a partire da Alcaraz e questo può fargli solo bene.
Da Parigi in poi è quasi scomparso, a causa del suo grave infortunio.
Servirebbero un paio di incontri buoni per ritrovare testa e fiducia, peccato dover partire con un giocatore atipico, che di sicuro in aiuta ad entrare “in palla”.