
Carlos Alcaraz trionfa ancora al Queen’s: quinto titolo stagionale, 21° in carriera (Video partita)


Carlos Alcaraz continua a scrivere pagine di storia nel tennis contemporaneo. Il campione spagnolo, 22 anni, ha conquistato il suo quinto titolo stagionale al Queen’s Club di Londra (HSBC Championships), superando in finale il tenace Jiri Lehecka con il punteggio di 7-5, 6-7(5), 6-2 dopo una battaglia di 2 ore e 10 minuti. Per Alcaraz si tratta del 21° trofeo a livello ATP, il secondo sul prestigioso verde del Queen’s dopo il successo all’esordio nel 2023. Una prova di forza impressionante per il due volte campione di Wimbledon, che si presenterà a Londra con una striscia aperta di 18 vittorie consecutive, la più lunga della sua carriera.
Il match contro Lehecka, alla sua prima finale sull’erba, è stato tutt’altro che semplice. Sotto il vento forte della “Andy Murray Court”, sia il ceco che il murciano hanno mantenuto saldi i propri turni di servizio, con scambi spesso brevissimi ma intensi. Lehecka, grazie al suo servizio e a una grande solidità da fondo, è riuscito a limitare le accelerazioni di Alcaraz nei primi giochi, mentre Carlos ha trovato nell’effetto liftato uno strumento efficace per mettere in difficoltà l’avversario. La svolta del primo set è arrivata sul 5-5, proprio quando lo spagnolo ha alzato il livello e ha centrato il break decisivo per portarsi avanti e chiudere il parziale.
Nella seconda frazione, la storia si è ripetuta: entrambi hanno tenuto alla perfezione i propri turni di battuta, con Lehecka che non ha mollato un centimetro e si è aggrappato a ogni punto. Il ceco ha alzato il livello soprattutto nel tie-break, approfittando di una raro doppio fallo del numero due del mondo sul 5 pari, che ha consentito di pareggiare i conti e portare il match al terzo.
Nel set decisivo, Alcaraz ha fatto vedere perché è considerato uno dei migliori giocatori del circuito. Più serio e determinato, ha martellato in risposta con ancora più incisività, ottenendo subito il break che si è rivelato fatale per Lehecka. Il murciano ha gestito la partita con grande intelligenza tattica e un controllo emotivo da vero campione, chiudendo il match tra gli applausi del pubblico londinese.
“Questo torneo è davvero speciale per me,” ha dichiarato Alcaraz al termine. “Sono felice di sollevare nuovamente il trofeo. Sono arrivato senza aspettative, con l’idea di adattarmi all’erba e giocare buon tennis. Avere tanti amici e familiari sugli spalti mi ha fatto sentire come a casa.”
Con questo successo, Carlos Alcaraz è il quinto giocatore in attività a vantare almeno quattro titoli sull’erba, insieme a mostri sacri come Novak Djokovic, Matteo Berrettini, Taylor Fritz e Nicolas Mahut. Il distacco su Jannik Sinner nella corsa alle ATP Finals di Torino si allunga, e il giovane campione può guardare con grande fiducia al prossimo Wimbledon, dove difenderà il titolo da favorito assoluto.
Lehecka, dal canto suo, si consola con una settimana straordinaria e una finale giocata a viso aperto: “Ho dato tutto quello che avevo oggi, ma non è bastato. Complimenti a Carlos e al suo team, hanno fatto un lavoro straordinario.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 500 Queen's, ATP 500 Queen's 2025, Carlos Alcaraz, Jiri Lehecka
@ Tommaso (#4419846)
Perdonami, hai letto male…non ho scritto “più” vincente ma “pur” vincente, riferendomi unicamente alla fresca vittoria di Alcaraz ai “Queen’s”, che qualcuno ha cercato di sminuire
@ Detuqueridapresencia (#4419795)
Come si fa a dirlo?! Quelli che hai nominato credo siano tutti 18/19enni, e se pensiamo al salto di qualità di Jannik dai 19 ai 22 anni, sarà interessante vedere come evolveranno Mensik, Fonseca, Tien…inutile che aggiunga che di questi mi sta a cuore Mensik, anche se spero che quella tenerezza che mi ispira come ragazzo si trasformi, nel suo approccio alla partita, in una maggiore “cattiveria agonistica”, anche se ad oggi questo termine sembra un ossimoro riferito al buon Jakub, che comunque tecnicamente è completo e ha tutti gli strumenti per consolidarsi e proporsi come terzo in una auspicata rivalità a 3…Fonseca, sotto un aspetto pacioso e rotondetto, nasconde invece un’ambizione anche presuntuosetta ma che si traduce in pericolosa determinazione sul campo, ovviamente supportata dal talento senza il quale nessuno di questi potrebbe aspirare ai vertici del successo…Shelton sembra più un Rune 2.0, effervescenti, anche accattivanti, ma, impressione mia, per carità, non ci vedo quell’imprinting di sostanza del “campione assoluto” che Alcaraz e Sinner, pur con i loro “peccati di gioventù”, avevano palesato già al loro ingresso nel tennis importante
Se la metti su questo piano carissimo ameba ottenebrato dalle carote, ti faccio notare che:
L’anno scorso nonostante la positività ha continuato a giocare indisturbato. E già qua è caso più unico che raro nel professionsimo.
Il caso positività l’ha portato a non giocare le Olimpiadi per evitare scandali e questo l’ha portato ad arrivare fresco come una rosa all’UsOpen mentre Alcaraz Djokovic ma anche Musetti che si erano impegnati sotto il sole di Parigi erano distrutti.
L’anno scorso è stato il primo anno con problemi per Djokovic degli ultimi 10 anni tipo.
L’anno scorso Alcaraz ha avuto diversi problemi muscolari e infortuni.
L’anno scorso Medvedev è calato vistosamente di rendimento.
Sinner ha trovato il suo primo anno buono ad alti livelli senza alcun ostacolo sulla sua strada e ad ogni sorteggio è riuscito ad evitare tutti i peggiori pericoli.
WADA Fitp TAS tutti a guardare Sinner giocare per poi patteggiare una pausa nell’unico momento favorevole a lui senza slam con meno punti da difendere su 12 mesi.
Se uno che viene trovato positivo riesce a diventare numero 1, fare qualcosa come 70 vittorie e 4 sconfitte, continuando indisturbato a giocare ti sembra una cosa normalissima e naturale
Se tutta questa concomitanza di fattori a lui favorevole non riesci a vederla carissimo ameba, forse allora ti manca molto beta-carotene.
Lo so, infatti è solo uno scenario e anche pittosto remoto.
Anche perché sembra piuttosto inverosimile che Sinner e Alcaraz possano spartirsi tutti i tornei 1000 e i 2 Slam da qui a fine stagione.
C’è anche da considerare che sul cemento americano Alcaraz è alquanto discontinuo e che giocatori come Fritz, Shelton, Rune, Medvedev ( che sembra in ripresa ) possono ambire a vincere dei 1000.
non sono ridicole, sono oltre la ridicolaggine. anzi, suscitano un senso di pietà verso chi le ha prodotte
Guarda che nei tornei non ci sono solo loro, ma esistono per fortuna altri giocatori che possono vincere
Il discorso letto più e più volte qui, quando Alcaraz aveva 20 anni, che non avesse margini di miglioramento. Non era logico, ne avevo la certezza. Non era lungimirante, ne avevo solo la sensazione. Quale atleta NON migliora fino ai 26-28 anni? Nessuno!
Ecco, adesso abbiamo la percezione di quali miglioramenti possano arrivare nel tennis di Alcaraz. Anche negli anni a venire. Lo stesso dicasi di Sinner. E di tutti gli altri, che appaiono meno dotati da madre natura, checché ne dica il favolotto alla Bocelli. Spetta ai due big, di spingere per i loro stessi miglioramenti, a noi spetta di guardare. E capire. E, perché no, tifare. Io tifo Jannik.
Ma non mi stupirei, se uno dei due o tutti e due, ad un certo punto, si stancassero. C’è anche questa possibilità, vista la durezza dell’impegno agonistico al vertice.
Mi viene da ridere pensando a 3 mesi fa quando si pontificava della impossibilità di costanza di Carlos e giú a fare teoremi sulla serie “a modo mio”.
É il bello del tennis, ogni volta credere che le cose siano scritte nella pietra e invece sono sempre scritte sulla sabbia…
Il ranking non é sempre fedele ai valori degli ultimi 6 mesi. Non lo fu nemmeno quando Sinner vinse il suo primo slam: era giá il numero uno de facto ma dovette attendere il Roland Garros per il sorpasso a Djokovic.
Negli ultimi 12 mesi Alcaraz e Sinner hanno vinto due slam a testa, due mille a testa, lo Spagnolo ha 3 500 ma l’italiano ha le finals che hanno dato 1500 punti. Come vedi coi tornei vinti hanno racimolato gli stessi punti: 7500. Sinner al momento é avanti grazie ai piazzamenti.
Dovesse Alcaraz rivincere Wimbledon, la situazione rimarrebbe uguale a quella appena descritta.
Ma dovesse vincere Sinner avremmo un numero uno del mondo con 3 slam e una finale negli ultimi 12 mesi. Sarebbe legittimo anche per te, no?
Basta polemiche e “godiamoci” il nostro campione e questa meravigliosa rivalità…
Sono fatti, non giustificazioni….caro muride
Sono sempre a sorpresa
@ Mauro N (#4419710)
Quelli che tu chiami giustamente ipocriti io li definisco la compagnia dei pollicini che diventano verdi o rossi a secondo dei contenuti trattati, ma i nik sono sempre gli stessi, stessa e solita compagnia di giro…
devo ammettere che leggere i commenti dei livorosi tifosi di sinner dà un certo piacere
Contaminato?
A Londra però c’erano anche Shelton, rune, mensik e draper, è colpa di alcaraz e del sorteggio se si sono fatti eliminare?
È un fenomeno, parecchio fortunato.
Quando una partita finisce al TB del quinto e il perdente fa più punti del vincente, un “intenditore” non può che dire che i 2 giocatori sono praticamente equivalenti, perlomeno come livello di gioco…
Non penso che Alcaraz si sia sentito in imbarazzo da Agosto 24 a febbraio 25, periodo in cui non ha vinto nulla. E nemmeno penso che gli abbiano rotto i maroni come succede a Sinner.
PS penso che solo dei totali incompetenti possano trovare motivazioni tecniche nella sconfitta di Parigi o sostenere che Alcaraz “bastona” Sinner: tutte vittorie per il rotto della cuffia in match equilibratissimi…