
Sinner, il problema della “quarta” ora


Endurance. Una parola inglese entrata con forza nel gergo dello sport, tennis incluso, per indicare la capacità dell’atleta di sostenere nel tempo un’attività fisica intensa, senza cali prestazionali di rilievo. Nel nostro sport in particolare, l’abilità del giocatore di mantenere un livello di tennis molto alto e vincere anche quando la partita diventa lunghissima. Tra le tante, straordinarie qualità del nostro n.1 Jannik Sinner, in merito all’endurance c’è ancora da fare. Lo dimostra la recentissima (e crudele) finale persa a Roland Garros contro Carlos Alcaraz, non sfruttando tre match point nel quarto set e varie occasioni nel corso della partita, finendo rimontato e sconfitto al super tiebreak del quinto set, ma non solo. Questa finale davvero epica è durata ben 5 ore e 29 minuti, diventando l’incontro più lungo mai giocato da Sinner in carriera; purtroppo il campione di Sesto Pusteria finora ha mostrato una fragilità nel vincere le partite che si trasformano in maratone.
La conferma viene da una significativa statistica prodotta dal “matematico” parigino del tennis Jeu, Set et Maths: Jannik finora non ha mai vinto una partita che è arrivata alla quarta ora (o quasi). Ecco l’elenco degli otto match più lunghi disputati da Sinner, tutti persi:
5 ore e 29 minuti: Roland Garros 2025 – sconfitto da Alcaraz
5 ore e 26 minuti: Roland Garros 2023 – sconfitto da Altmaier
5 ore e 15 minuti: US Open 2022 – sconfitto da Alcaraz
4 ore e 41 minuti: US Open 2023 – sconfitto da Zverev
4 ore e 9 minuti: Roland Garros 2024 – sconfitto da Alcaraz
4 ore: Wimbledon 2024 – sconfitto da Medvedev
4 ore: Australian Open 2023 – sconfitto da Tsitsipas
3 ore e 55 minuti: Australian Open 2021 – sconfitto da Shapovalov
Un dato interessante che certamente il team Sinner conoscerà e che sarà segnato in rosso sulla lavagna di lavoro per migliorare ulteriormente la prestazione e la tenuta (fisica e mentale) di Jannik sulla lunghissima distanza, in particolare negli Slam, dove gli incontri possono diventare battaglie infinite. La vittoria a Melbourne 2024 in finale vs. Medvedev durrò 3 ore e 44 minuti, una delle sue migliori partite in carriera e, stavolta, in rimonta dopo esser stato sotto di due set.
Guardando questa lista di amare e sofferte sconfitte, è tuttavia necessario fare delle precisazioni. Nelle prime tre, le più lunghe in assoluto, Jannik ha perso non sfruttando match point, quindi è arrivato a un “maledetto” 15 dalla vittoria. In altre è stato comunque in partita sino all’ultimo o quasi. L’incontro di Wimbledon 2024 vedeva un Sinner non in perfette condizioni, come anche nella partita di RG24 con Jannik da poco rientrato dall’infortunio all’anca e quindi con poca preparazione rispetto al suo avversario. Le ultime due sono partite più vecchie, Sinner non aveva ancora compiuto la svolta dell’autunno del 2023 che l’ha portato a diventare fortissimo e dominante.
Precisazioni a parte, lo status quo porta a considerazioni importanti a livello di gioco e di gestione della prestazione. Sinner è un tennista straordinario ma il suo è un tennis discretamente fisico: spinge tanto, tiene ritmi altissimi, intensità, correndo molto e non risparmiandosi mai. Non è un gioco di puro muscolo, è accelerazione sul tempo d’impatto, ma resta un gioco che richiede energia. Non sono molti i punti vinti sull’uno – due, facendo poca fatica. Questo può e deve essere uno spunto per migliorare ancora a livello atletico, ma ancor più inserire nel gioco qualcosa che possa portarlo a vincere più punti rapidamente, pur senza snaturare la formidabile architettura che regge la sua prestazione. Oltre a scambi più brevi, c’è una via diretta e immediata: è il Servizio. Esattamente quello che purtroppo è mancato nella finale di Roland Garros 2025… E non si parla solo di Ace: nelle rare fasi in cui la prima di servizio ha davvero sostenuto l’azzurro, moltissimi sono stati i punti dominati, vinti con un colpo aggressivo dopo la battuta e un terzo di chiusura. È facile affermare che se Jannik nella finale di Parigi avesse servito anche solo poco meglio, diciamo un 60% di prime palle, quasi sicuramente avrebbe vinto in tre set quella partita, o massimo in quattro.
Lavorare tanto e bene sulla gestione del servizio, non tanto il colpo il sé quanto sull’abilità mentale per farlo rendere anche in una finale così importante (o partite del genere) deve essere al primissimo posto nel suo percorso di miglioramento continuo. A US Open 2024 ha servito bene a tratti; alle Finals 2024 è stato quasi ingiocabile alla battuta in diversi incontri. La base è diventata ottima, il colpo c’è, il rendimento è più che buono. Per arrivare all’eccellenza e non avere brutte sorprese come è capitato domenica scorsa a Parigi, il servizio deve sostenere adeguatamente Jannik. La battuta deve diventare ancor più sciolta, se vogliamo libera. Gesto ma soprattutto testa, non c’è un colpo più cerebrale dalla battuta. Wimbledon è già alle porte e tutti sappiamo quanto la battuta conti sull’erba. Ci sarà subito modo di rifarsi, come quando cadi da cavallo e l’unica medicina è risalire subito in sella…
Marco Mazzoni
TAG: Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Statistiche
@ antoniov (#4414051)
Non è che Sinner sia un giocatore “non saldo di gambe e testa” in generale. Lo è eccome, altrimenti non sarebbe il n. 1 del mondo.
Non lo è stato, però, in quel preciso, specifico momento. Ha probabilmente rivisto i fantasmi dello US Open, e contemporaneamente ha perso smalto fisicamente. L’una cosa, nello sport, influenza l’altra.
Sinner deve migliorare in endurance e deve liberarsi della “sindrome Alcaraz”. Sono gli ultimi due step, dopo non avrà più limiti e, con ragionevole certezza, dico che sarà l’uomo che tornerà a chiudere il Grande Slam dopo Rod Laver.
Yes, credo che lo stesso Ferrero si sia reso conto che ormai Jannik sia allo stesso livello di Alcaraz sul rosso, mentre già era conscio della superiorità di Jannik sul duro. Riguardo ai campi in erba io dico da sempre che Jannik lì in futuro dominerà.
La verità è che il Tempo che passa è il miglior alleato di Alcaraz, e dopo la quarta ora Sinner è come un formaggino scaduto fuori dal frigo.
La partita persa a Parigi da Jannik fa’ male, ma onestamente dopo quasi 4 mesi di stop agonistico chi si aspettava che arrivasse in finale a Roma e al Roland Garros ? Dopo un fermo così lungo, su terra ha fatto miglioramenti clamorosi giocando un tennis fantastico.
Conoscendo il nostro ragazzo sono estremamente ottimista per il resto della stagione. Chi vivrà vedrà.
Poteva pure essere indagato a Garlasco ma nessuno gli ha impedito di giocare come alla Swiatek o alla Halep o innumerevoli altri. Però se vuoi negare anche questo non mi stupirebbe.
Estremamente equilibrati finche perde. Puoi rigirartela come vuoi ma carta canta il resto sono frasi da bambini
Ok, allora per accontentarti sarebbe preferibile che mettessimo da parte le pagliuzze e ci occupassimo della trave dichiarando e sottoscrivendo tutti insieme ciò che tu hai acclarato in via indiretta, ossia che Jannik Sinner “non è un giocatore saldo di gambe e di testa” … giusto ?
Hai ragione mr. siluratore di Sinner, atteso che il ragazzo manifesta da sempre tali debolezze !
Ma sbaglio o tu sei un gran sostenitore di Djokovic ?
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@ francesco (#4414043)
Beh, se lo pensassero anche gli abitanti di Marte ritieni che sarebbe eccessivo ? 😉
Finalmente qualcuno (oltre me) che lo scrive.
Qua pare che si stia parlando di un van de Zandschulp qualunque che, mancata l’occasione della vita, giustamente (e ovviamente) viene poi travolto dal campione di turno, che passata la paura riprende a giocare da par suo e a ristabilire le gerarchie.
I match point vanno e vengono, specie sul servizio avversario…….ma anche dopo quelle occasioni, Sinner aveva ancora un buonissimo margine (un set e un break di vantaggio) sull’avversario, sino a pochi istanti prima dominato con un parziale di 15-1. Un giocatore saldo di gambe e di testa cambia campo e chiude l’incontro…..non perde servizio + tiebreak del quarto + servizio di apertura del quinto!
Analizzare solo i match point (addirittura dopo quattro giorni ancora a vivisezionarli……due metri, mezzo metro……sembra una psicoterapia di gruppo!) é come guardare la pagliuzza al posto della trave.
Bè si, devo ammettere che l’ aspetto deretano spropositato non l’ ho menzionato perché mi sembrava “poco tecnico” e un po’ di parte. Ma in effetti è da quando è comparso sulla scena che lo spagnolo sembra baciato dalla fortuna. E sicuramente anche Jannik pensa che Carlitos ha un c..o pazzesco…
Guardati bene il STB finale… 🙁
Grazie Pier per queste tue riflessioni che non vedo come non possano essere condivise. E’ un piacere leggerti.
È andata com’è andata, basta analisi, andiamo avanti, grazie.
Ho sempre pensato che un colpo non naturale,o meglio “non spontaneo” per quanto migliorato nei momenti critici,di tensione,avrebbe visto riemergere delle ataviche difficoltà.
Sinner mi ha smentito elevando il servizio oltre ogni mia (per quel che vale ovviamente) aspettativa.Poi arriva questa finale e…non cambio idea.
Il ragazzo e lo staff hanno fatto benissimo e non sarà un match,una finale di tale importanza lottata fino all’ultimo,a farmi tornare indietro.
Jannik veniva da un periodo di inattività ed ha dovuto affrontare la superficie che gli è più ostica,quella che meno esalta il suo gioco e che gli rende più difficile da gestire i colpi al rimbalzo.
Ha nonostante tutto giocato un ottimo torneo a Roma ed un impressionante torneo a Parigi e solo un incredibile Alcaraz è riuscito, sull’orlo del baratro,a ribaltarla dopo 5 ore.
E dobbiamo fare i processi a Sinner? Alla sua resistenza? Al servizio? Alla sua freddezza?
Dopo un match sfiorato? Dopo aver ripreso in mano un 5° set?
Tutto si può migliorare ma la perfezione non esiste e Sinner ,dopo quanto accaduto con le note vicende,ci è andato tremendamente vicino.
Se un giocatore che ha l’85% di vittorie sul rosso ed è al terzo posto all time come percentuali di vittorie sulla terra dopo Nadal e Borg, rischia di perdere in tre set (perchè Sinner comincia a perderla nel terzo set perdendo il servizio sull’1-0 e sul 4-5) da uno che reputa la terra la superficie peggiore fa bene ad andare a ibiza..
Infatti, e fa bene a festeggiare ad Ibiza, non ci saranno molte occasioni nel futuro..
Da questo link (c’è l’intero match) si vede molto meglio di quanto esce la pallina nel secondo match point fallito perché il punteggio in sovrimpressione in basso a sinistra non disturba):
https://vk.com/tennisprimesport?to=L3Rlbm5pc3ByaW1lc3BvcnQ%2Fej1waG90by0yMTI4MDg1MzNfNDU3MjU3NDc2JTJGYWxidW0tMjEyODA4NTMzXzAlMkZyZXY-&z=video-212808533_456258144%2Fpl_-212808533_-2
Per me trattasi “grosso modo” di un mezzo metro. Ovviamente non ho effettuato sul posto la misurazione al centimetro. Magari spiegherai tu da dove hai tirato fuori la misura dei due metri, evidenziata doppiamente con tutta quella enfasi 🙂
Se poi il primo e il terzo match point sono stati falliti per errori palesi di Jannik, allora può darsi che noi abbiamo due modi differenti di valutare gli errori; quanto meno quelli ragionevolmente evitabili. (Sicuramente Sinner non è un robot espressamente progettato e realizzato per essere infallibile al gioco del tennis).
Infatti, rileggiti quello che ho scritto in precedenza perché riconfermo tutto parola per parola; rileverai che non ho avuto la presunzione di far notare che scrivo verità assolute, bensì solo impressioni soggettive. Ora, dal filmato anche gli altri potranno fare le loro valutazioni … le certezze lasciamole a qualcun altro che sta più in alto di noi 🙂
Comunque, se ritrovo i commenti di professionisti della racchetta di un certo rilievo su questi tre match point non trasformati poi te li giro giusto per farti notare se sono più in aderenza alle tue o alle mie impressioni.
Tutto giusto, ma vi sembra normale che un giocatore dopo 5 ore corra allo stesso modo del 1^ set?. Niente di strano vero?. Intanto Sinner ha dovuto scontare tre mesi di squalifica!.
@ Murakami (#4414005)
Quale cervello?
Io ti consiglio di seguire altri sport; vorrei farti notare che quando alcaraz era numero 1 ed indubbiamente all’epoca più forte di sinner, era sotto negli scontri diretti. Ora negli ultimi 12 mesi sinner ha vinto molti piu tornei di alcaraz, e gli scontri diretti sono sempre estremamente equilibrati comunque
Alla luce di questi post, confermo quello che ho già scritto, non è Alcaraz che ha vinto, ma Sinner che ha perso, e questo Alcaraz lo sa bene
Certo, ha avuto dalla sua il fattore di essere stato nel tritacarne dell’inchiesta Clostebol per quasi tutto l’anno. Ma, prima di scrivere, ogni tanto il cervello ti capita di accenderlo?
Con tutto il rispetto, ti faccio notare, come esempio, che fra il 2006 e il 2009 un certo Federer perdeva quasi sistematicamente contro un certo Nadal, eppure non ricordo che i più considerassero Roger inferiore.
Ultim’ora, la finale Sinner-Alcaraz verrà rigiocata.
A Wimbledon
@ max91 (#4413918)
A me, in realtà, il dritto sembrava quasi migliorato… Era proprio il servizio che non andava…
Si tre Match Point Sinner ci era arrivato alla Grande !
Quindi le % basse delle “prime in campo” non erano certo state un Handicap
Grazie anche ad un piu’ che buono rendimento delle secondo.
Sia con Djokovic, sia con Alcaraz, Sinner ha dovuto chiedere tanto al servizio, sparare a tutta, e questo puo’ giustificare una percentuale di Prime in campo “deficitaria”
Il problema è che al momento di chiudere Sinner è andato drammaticamente in black Out alla risposta (anche su una comodissima seconda offerta su un piatti d’ argento) e poi ha servito peggio del solito quando era il momento di chiudere.
Poi, resuscitato “Cavallo pazzo”, Alcaraz, è chiaro che la vai a perdere.
Io invece credo che dopo la dèbacle di Sinner nel quarto set i più erano convinti che Alcaraz avrebbe travolto Sinner nel quinto set con un bagel o tutt’al più con un 6-1, mentre Sinner ha combattuto come un leone nel quinto set e ad un certo punto, soprattutto immediatamente prima di giungere al super tie-break conclusivo, i suoi tifosi e i componenti del suo team la cacarella l’hanno avvertita … e come se l’hanno avvertita 🙂
Altro che il problema della quarta ora !
E’ a un livello sotto perchè ogni volta che lo incontra perde.
Sinner si trova al numero1 perchè lo dice la classifica ma non è il più forte e si è visto.
L’anno scorso ha vinto tanto e ha avuto dalla sua tutta una combinazione di fattori mentre Alcaraz è stato meno costante e ha fatto una cosa che si chiama Olimpiadi.
Se avesse sfruttato i 3 match point sarebbe stato il terzo set infatti, e nemmeno così è riuscito a vincere. E nemmeno il quarto. E nemmeno il quinto.
Accettatelo e soprattutto fatelo accettare ai carotaboys Inox e CheGuevara dei poveri.
Fa uso di viagra … ahahaha
A me invece mi viene da pensare che qualcuno possa credere che Alcaraz è in grado di volare se glielo sanno raccontare .. ahahaha
Per come la vedo io, pur riconoscendo al ragazzo una bravura “a volte” al di sopra di ogni immaginabile limite per qualsiasi altro tennista, nel match di domenica Alcaraz è stato soprattutto miracolato, perché le occasioni in cui avrebbe potuto perdere sono state molteplici e non è che lui ha la capacità di controllare per più e più colpi il millimetro dentro o il millimetro fuori.
Diciamo che domenica in alcuni frangenti Carlos è stato superlativo, ma ha fatto risultato anche grazie ad un sedere spropositato

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@ Dr Ivo (#4413937)
Sinner avrebbe potuto vincere senza problemi addirittura in 3 set se il servizio avesse funzionato poco più che discretamente (mi pare, ma potrei sbagliarmi, che nei primi due set stava appena sopra il 50% con le prime di servizio).
Comunque sia andata con quei benedetti tre MP, Sinner aveva dopo il servizio per chiudere ma nel game successivo non ha più messo una prima ed ha ceduto la battuta a 15.
Ora, quello che vuole dire Mazzoni col suo articolo può leggersi in due modi, o che Sinner non ha un servizio che lo faccia chiudere i conti con un certo avversario prima dello scoccare della quarta ora anche quando si trovi avanti di due set e un break, oppure, se vogliamo interpretarlo diversamente, che Sinner pur avendo in generale un buon servizio con un certo avversario che lo trascina oltre lo scoccare della quarta ora di gioco a pìeno ritmo rischia d’incepparsi al servizio per mancanza di lucidità o altro.
Su questo verte la discussione.
La storia dei MP certo è sensazionale ma non è la vera chiave di lettura dell’incontro, che Sinner avrebbe potuto vincere anche a prescindere da quegli episodi mantenendo il servizio dopo il break in suo favore nel terzo set, evitando di perdere il TB del terzo o mantenendo il servizio nell’ultimo game del quarto.
SUPER-RAZIONALI !
Scrive infatti
… Sinner sbaglia oltre la Linea di fondo
… Sinner tira fuori 50cm una risposta facilissima
… Sinner tira in rete il sesto palleggio
Quindi ne ha sbagliato solo una.
Da fare invidia ad Aristotele in persona.
Circa un filmato dove si vede uscire, e di tanto, la pallina del “rigore” :
https://youtu.be/NUVt1ifIhts?si=QA92a5djKJ76q9ne
Lo sapevo, Alcaraz fa uso di viagra.
no perchè ce n’è già uno di troppo!
Comunque sono d’accordo con diversi utenti. Il Sinner pre sospensione gestiva meglio le % al servizio. Ovviamente il periodo di lontananza dalle competizioni ha inficiato sui colpi meno naturali, servizio e dritto. Tant’è che è visibile agli occhi di tutti qualche errore in più sul dritto (tende ogni tanto a scappargli in lunghezza) e le % di prime non alte. Tutte cose che torneranno al loro posto partita dopo partita. Questa questione della quarta ora è mera statistica che non tiene conto dello sviluppo del giocatore. Il Sinner pre Pechino 2023 era un giocatore, da fine 2023 ad oggi è tutt’altro giocatore. Infatti se si vanno a vedere le partite perse successivamente c’è sempre un valido motivo: roland garros 24 tre settimane fermo per infortunio all’anca, wimbledon 24 udienza clostebol durata fino a notte il giorno prima del match
Dario Argento adesso non ricordo se il film era “Inferno”
Assolutamente d’accordo con te e tra l’altro i dati statistici del Sinner 1.0 io li ritengo molto meno rilevanti rispetto al Sinner 2.0 (dagli ultimi mesi del 2023 in poi è diventato un altro tennista e da allora è andato avanti sempre in crescendo).
Jannik domenica scorsa ha perso un’occasione ghiottissima ok, ma a me è parso (e non solo a me) che sulla terra rossa non ci sia più, nella gestione di un intero match, questa differenza tra Jannik e Carlitos, i quali hanno peculiarità differenti e sono entrambi fortissimi, i più forti.
D’altronde Jannik, non solo ha pagato il fio di un lungo periodo di sospensione, ma è stato pure sfigato nella finale di domenica come nessun altro prima di lui.
Inoltre, proprio con questa sconfitta il ragazzo ha dimostrato di andare avanti sino in fondo, dando la chiara impressione che avrebbe potuto vincerla anche al quinto set sul 6-5 con Alcaraz al servizio, dopo non 3 o 4, bensì dopo oltre 5 ore di tennis ad altissimo livello.
Altro che debole alla distanza, al di là dei freddi dati statistici !
Alcaraz contro Sinner rende almeno il 20% in più, altro che il 2, ahimé
@ Murakami (#4413873)
@ Murakami (#4413873)
A dire il vero ci sono state occasioni in cui ho avuto opinioni convergenti con Luce nella notte … in questo caso solo parzialmente !
Certamente. Eppure la mancanza della prima battuta è stato oggettivamente uno dei temi della finale al Rolando, dovuto in buona misura, e qui torno da te, al non sufficiente feeling con la battaglia dato dalla prolungata assenza dai campi. Tralasciamo pure quello 0-40, serviva Carlos: sarebbe bastata una prima vincente in più (neppure un ace), per chiudere quel maledetto game successivo. Tutte le considerazioni deliranti lette qui sui braccini vari, le ‘paralisi’, l’assenza di forza mentale, sarebbero rimaste nella testa di chi le ha partorite. O forse no… Avrebbero comunque evidenziato come non fosse stato capace di vincere subito, trasformando una delle tre palle break del game precedente
Sì, lo credo anch’io. Questa ostilità a prescindere verso Jannik, che si presenta e si comporta in modo estremamente signorile -bel ragazzo sempre gentile ed educato con tutti, mai una parola o un gesto fuori posto- è davvero irrazionale. E proprio perché tale finirà per scomparire prima o poi, più prima che poi.
Avanti così Jannik!
Sì ma considera che stai cercando di rispondere con argomenti razionali a Mater Tenebrarum.
Tu invece purtroppo sei sempre tu, h24
Straquoto, finalmente qualcuno che lo dice, quindi inutile cercare di spiegare, chi vuole osteggiare Jannik lo farà sempre e comunque.