
Djokovic spiega la separazione da Murray: “Non abbiamo ottenuto i risultati sperati”


Novak Djokovic ha offerto un’interessante riflessione sui motivi che hanno portato alla fine della sua collaborazione professionale con Andy Murray, durante la conferenza stampa che ha preceduto la sua partecipazione al torneo di Ginevra.
La recente separazione tra il campione serbo e l’ex numero uno del mondo scozzese, che aveva intrapreso una nuova carriera come coach dopo il ritiro dall’attività agonistica, aveva suscitato numerose speculazioni nel mondo del tennis. Djokovic ha voluto fare chiarezza sulla situazione con parole di grande rispetto per Murray.
“Abbiamo sentito che non potevamo ottenere maggiori benefici in campo dal nostro lavoro insieme”, ha spiegato Djokovic con la consueta schiettezza. “Il mio rispetto verso Andy rimane lo stesso, anzi è addirittura aumentato, perché ho avuto modo di conoscerlo meglio come persona. Ho verificato che possiede un’intelligenza tennistica brillante e una mentalità da campione molto rara. Legge il gioco incredibilmente bene.”
Il serbo ha poi aggiunto: “Non siamo riusciti a raggiungere ciò che entrambi speravamo in termini di risultati, e questo è tutto. A volte le cose funzionano e altre volte no.”
Queste dichiarazioni mettono fine alle ipotesi su possibili dissapori personali, chiarendo che la separazione è stata motivata esclusivamente da ragioni tecniche e di risultati. La collaborazione tra i due ex rivali, iniziata con grandi aspettative alcuni mesi fa, non ha portato ai successi sperati, spingendo entrambi a prendere strade diverse.
Marco Rossi
TAG: Andy Murray, Novak Djokovic
7 commenti
Più che Gesù troppo inarrivabile gli consiglierei di consultarsi con Lazzaro.
Massimo rispetto per una leggenda come Novak ma neanche Gesù Cristo potrebbe aiutarti a raggiungere i risultati ” sperati”…..
Ma cosa speravano di ottenere esattamente? Sta collaborazione non aveva senso fin dall’inizio.
Ma scusate, a quali risultati sperava di arrivare?
Murray è bravissimo,la mia stima aumenta,legge il gioco benissimo…ergo “io non sono stato in grado di giocare come vorrei”.
Purtroppo il vero “nodo” tecnico di Nole è quello dell’età, che non gli permette più quella resistenza, velocità ed agilità che lo contraddistinguevano…
L’unico coach che ormai potrebbe aiutarlo è Mr. Gerovital.
Un atleta vecchio con un Coach giovane non funziona, andrebbe invertita la Formula.