Us Open 2023 - Italiani ATP, Copertina, WTA

Us Open – Qualificazioni: I risultati con il dettaglio dei giocatori italiani impegnati nel Day 3. Giulio Zeppieri al turno decisivo. Out Giannessi, Brancaccio,, Stefanini e Gaio. Poi la pioggia

25/08/2023 12:10 122 commenti
Giulio Zeppieri nella foto
Giulio Zeppieri nella foto

Una sola vittoria per conquistare il main draw. Giulio Zeppieri (numero 137 ATP) è arrivato al turno decisivo delle qualificazioni dello US Open dopo aver sconfitto 63 64 Alessandro Giannessi (n.245 ATP). Lo spezzino aveva vinto il primo scontro diretto ai quarti a Oeiras-1 nel 2022, Zeppieri si era preso la rivincita a Sanremo quest’anno.
Il 21enne di Latina, battuto all’esordio nelle qualificazioni a Flushing Meadows nel 2022 dal francese Hugo Grenier, dovrà battere un altro “Bleu” per centrare il primo main draw allo US Open. Zeppieri affronterà infatti, per la prima volta in carriera, Enzo Couacaud, protagonista della grande sorpresa di queste qualificazioni, il successo al primo turno sulla testa di serie: al primo turno infatti ha sconfitto la testa di serie numero 1 Jaume Munar.
Escono di scena al secondo turno Raul Brancaccio e Federico Gaio.



USA Us Open – 2° Turno Qualificazioni – hard



Court 10 – Ore: 16:00
2°Inc. L. Stefanini ITA vs N. Han KOR
Slam Us Open
L. Stefanini [8]
4
7
6
N. Han
6
5
7
Vincitore: N. Han

4°Inc. J. Millman AUS vs S. Travaglia ITA

Slam Us Open
J. Millman
6
6
2
S. Travaglia
2
7
6
Vincitore: S. Travaglia








Court 8 – Ore: 16:00
1°Inc. A. Giannessi ITA vs G. Zeppieri ITA
Slam Us Open
A. Giannessi
3
4
G. Zeppieri [30]
6
6
Vincitore: G. Zeppieri








Court 9 – Ore: 16:00
5°Inc. E. Nava USA vs A. Vavassori ITA
Slam Us Open
E. Nava
7
6
0
A. Vavassori
5
4
0
Vincitore: E. Nava








Court 14 – Ore: 16:00
2°Inc. R. Brancaccio ITA vs T. Skatov KAZ
Slam Us Open
R. Brancaccio
4
3
0
T. Skatov [23]
6
6
0
Vincitore: T. Skatov








Court 16 – Ore: 16:00
1°Inc. F. Comesana ARG vs F. Gaio ITA
Slam Us Open
F. Comesana
6
5
6
F. Gaio
3
7
1
Vincitore: F. Comesana


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122 commenti. Lasciane uno!

Sporadico (Guest) 25-08-2023 21:21

Scritto da Devid tosco

Scritto da Devid tosco
Si gioca tt l anno quasi sulla terra e qs sono le logiche conseguenze.

L unico al terzo turno per ora zeppieri perché battuti due italiani… Un po’ misera la cosa

E cosa doveva fare Zeppieri per farti contento? Rifiutarsi di giocare per non vincere “facile” contro due “modesti” connazionali? È stato molto sfortunato neo sorteggi in altre occasioni, ora che si giochi le sue chances vinto Santa pace (peraltro con un terzo turno molto molto ostico)

122
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+1: Detuqueridapresencia
Blablabla (Guest) 25-08-2023 20:52

Ma le nuove leve italiane vincono solo se si affrontano tra loro?escono con perfetti carneadi che non fanno quasi mai strada nei tornei,che imbarazzo..

121
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-1: Detuqueridapresencia
Betafasan 25-08-2023 16:36

@ Mimmo (#3725998)

Bravo!

120
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Betafasan 25-08-2023 16:35

Mi spiace ma vedere la Stefanini con un livello tecnico così basso mi sconvolge ! Non sa fare una volée!! Incredibile!! Ma che ha fatto per 10 anni? Come si può avere un gioco così monocorde e non saper fare un minimo di gioco a rete??!!

119
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Caratti (Guest) 25-08-2023 16:02

Stefanini ancora troppo acerba per giocare questi tipo di tornei, deve lavorare parecchio sotto ogni aspetto del gioco

118
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MAURO (Guest) 25-08-2023 10:20

Scritto da Mario

Scritto da lesser
non se ne qualifica uno vedrete

Lo dici godendo? Mah

Ma ormai vedete troll da tutte le parti? Lesser ha semplicemente scritto il suo pensiero,secondo me, che non e’ troppo lontano dalla possibile realtà. Su 18 partiti, fra uomini e donne, ne sono rimasti solo 3, di cui solo 1 al turno decisivo grazie anche ai 2 derby.

117
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walden 25-08-2023 09:33

Scritto da io

Scritto da Brufen

Scritto da walden

Scritto da Brufen
Direi che dopo questo primo turno si può già tirare un bilancio, ed è purtroppo un bilancio estremamente negativo per i nostri giovani.
L’anno scorso chiudemmo con quel tragico zero, ma portammo comunque tanti ragazzi a un passo dalla qualificazione. Quest’anno, con l’esclusione di uno Zeppieri in condizioni incerte, tutti immediatamente e mestamente a casa. Senza contare quelli che a casa c’erano già (Maestrelli, Darderi), non avendo più la classifica per le quali slam.
Al di là di questo torneo, poi, il ranking e i risultati recenti confermano il trend: con l’ovvia eccezione di Arnaldi e in misura minore di Gigante, tutti gli altri giocatori che l’anno scorso intasavano la “Race to Milano” non hanno mantenuto le aspettative, e vivono una situazione di stallo se non di chiara e preoccupante involuzione.
Ci consoliamo con un improbabile gruppetto di “anziani” e generosi mestieranti, ai quali faccio i complimenti e i miei migliori auguri per il prosieguo.

Capisco la delusione, ma non offriamo argomenti ai provocatori/disfattisti: rispetto allo scorso anno fra chi “intasava” la “Race to Milano” (chissà dove sarà quest’anno?) Arnaldi, Zeppieri, Passaro e Bellucci (oltre ovviamente a Sinner) sono saliti d’età. Ne abbiamo 5 fra i primi 20: Musetti 3°, Cobolli 11°, Nardi 12°, Gigante 15° e Darderi 18°. Siamo il paese più rappresentato, più della strombazzata Francia che ne ha 4.

Vabbè, ma io non è che posso tarare il mio pensiero in funzione dei troll! Personalmente non mi reputo né provocatore né disfattista né pessimista, però cerco di dire le cose come stanno. Non sopporto il trollaggio aprioristico, ma neanche la propaganda ultra-rosea…
È vero che, a differenza del passato, abbiamo tanti giocatori di “seconda fascia” e tanti giovani di buon livello, e questa è senz’altro una cosa buona. Ma a ‘sto punto il paragone non lo faccio più coi tempi di Cancellotti, lo faccio con l’anno scorso! E di tutto il plotone dei famosi post-2000, solo Arnaldi ha compiuto l’agognato “salto di qualità”. Gli altri ristagnano o, peggio, regrediscono, e non ce n’è uno che abbia dato veramente l’impressione di valere il livello ATP. La speranza è sempre che scattino le famose scintille e le cose cambino, ma al momento questo è un dato di fatto. Intendiamoci, io non credo mica che sia facile, e ho sempre detto che qualcuno ce la farà, qualcuno si assesterà, e qualcuno inevitabilmente sparirà. Ma penso che fosse lecito aspettarsi qualcosa di più…
Oltretutto, se l’anno scorso erano prepotentemente emersi “dal nulla” diversi giocatori (Passaro, Arnaldi, Maestrelli, Bellucci), quest’anno nessuno ha saputo replicare le loro gesta. Si era sperato in Piraino, Rottoli, i Tabacco, Serafini, o forse anche, con un po’ di ritardo, i vari Ferrari, Arna Jr ecc, ma al momento nessuno di questi è riuscito a issarsi in pianta stabile fino al livello challenger.
Insomma, mi pare pacifico che la stagione 2023 delle nuove leve è nel complesso deludente (sia chiaro, non sto parlando di Sinner e Musetti). E mi pare inutile continuare a rimarcare che abbiamo più Next Gen della Francia o dell’Australia (mi interessano pochissimo anche i paragoni con le altre nazioni), se questi stessi giocatori, con un anno di più, stanno tutti messi peggio di un anno fa.
Ancora una volta, poi, i problemi si fanno particolarmente evidenti sul cemento, e qui mi riallaccio al discorso che facevo qualche giorno fa: i nostri bambini imparano a giocare su terra, e inevitabilmente tendono a formarsi come terraioli. E alla fine non mi sembra una coincidenza, infatti, che l’unico vero top player mai partorito dal nostro paese in tutta l’era open sia un outlier assoluto, cresciuto sul duro indoor fra le nevi della Val Pusteria… Ebbene, considerando che circa il 70% del circuito ATP si svolge sul veloce, forse sarebbe il caso di cambiare qualcosa alle radici…
(PS ti ho risposto qui perché l’altro thread si stava perdendo nelle retrovie)

Ljubicic tennisticamente era italiano, e pure Andrei Goloubev.
Comunque … parlare nel 2023 di terraioli e di specialisti di una superficie vuol dire essere rimasti indietro di 30 anni anche come concetti tennistici.
Furlan, Camporese, Sanguinetti, Pescosolido, Gaudenzi, ma pure Gianluca Pozzi sono partiti dalla terra battuta. Il loro meglio l’hanno però ottenuto giocando su superfici diverse dalla terra battuta.
Ed erano ancora i tempi degli specialisti. Pure Martelli. Poi è chiaro scendendo di ranking e tornando a giocare i challenger, tutti, si sono di nuovo dovuti adattare a giocare nei challenger italiani su terra battuta. Pure Caratti.

Mi sembra che queste categorie, anche se un po’ stemperate, valgano ancora quando i parla di tennisti oltre la 50esima posizione. Se poi torniamo indietro a 30 anni fa mi sembra che sia difficile citare tennisti italiani forti sul veloce come succede oggi a Sinner, Berrettini e Sonego. Lo dimostrano i modesti risultati raggiunti, non solo negli slam che si giocano sul cemento , AO ed USO, ma anche nei vari Masters e tornei di livello medio alto che si giocavano e si giocano tutt’ora indoor. Non mi metto a fare una statistica, ma basta avere la memoria del tennis italiano fra i ’70 e i ’10. Il primo tennista italiano che si può definire specialista del veloce è stato Seppi, nel senso che ha una carriera, non qualche episodio, che lo certifica. Peraltro sino a qualche decennio fa in Italia c’era un torneo indoor importante, Milano. Da quasi vent’anni, a parte uno sparuto numero di Challenger (Bergamo, Ortisei, Andria, più altri occasionalmente aggiunti durante la pandemia) si giocano solo ed esclusivamnete sulla terra battuta.

116
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sasuzzo 25-08-2023 07:50

In questo senso i tantissimi challenger italiani hanno sì aiutato i nostri next gen negli anni di inizio professionismo in termini di classifica e di gioco terraiolo, ma allo stesso tempo, con l altra mano gli hanno tolto, in una fase decisiva della crescita tennistica. Molti challenger nostrani hanno radici in circoli di lunghissima tradizione terraiola, ma la Federazione non aveva investito per un progressivo aumento dei campi veloci?

115
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Mario (Guest) 25-08-2023 07:05

Scritto da lesser
non se ne qualifica uno vedrete

Lo dici godendo? Mah

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+1: sergiot, il capitano, Marco M., Detuqueridapresencia, Lory99
Luchador (Guest) 25-08-2023 06:48

Scritto da pinesio
Non mi risulta che Gaudenzi e Furlan abbiano avuti i migliori risultati sul cemento. Praticamente hanno fatto risultato solo sulla terra

Gaudenzi era un terraiolo puro. Furlan era più versatile. Infatti uno dei 2 tornei vinti fu su cemento indoor contro micheal chang e almeno altre 3 finali perse sempre sul veloce.

113
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+1: marcusmin, Mauriz70, MarcoP
pinesio (Guest) 25-08-2023 06:18

Non mi risulta che Gaudenzi e Furlan abbiano avuti i migliori risultati sul cemento. Praticamente hanno fatto risultato solo sulla terra

112
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+1: mecir11
Dad (Guest) 25-08-2023 05:52

Scritto da io

Scritto da Brufen

Scritto da walden

Scritto da Brufen
Direi che dopo questo primo turno si può già tirare un bilancio, ed è purtroppo un bilancio estremamente negativo per i nostri giovani.
L’anno scorso chiudemmo con quel tragico zero, ma portammo comunque tanti ragazzi a un passo dalla qualificazione. Quest’anno, con l’esclusione di uno Zeppieri in condizioni incerte, tutti immediatamente e mestamente a casa. Senza contare quelli che a casa c’erano già (Maestrelli, Darderi), non avendo più la classifica per le quali slam.
Al di là di questo torneo, poi, il ranking e i risultati recenti confermano il trend: con l’ovvia eccezione di Arnaldi e in misura minore di Gigante, tutti gli altri giocatori che l’anno scorso intasavano la “Race to Milano” non hanno mantenuto le aspettative, e vivono una situazione di stallo se non di chiara e preoccupante involuzione.
Ci consoliamo con un improbabile gruppetto di “anziani” e generosi mestieranti, ai quali faccio i complimenti e i miei migliori auguri per il prosieguo.

Capisco la delusione, ma non offriamo argomenti ai provocatori/disfattisti: rispetto allo scorso anno fra chi “intasava” la “Race to Milano” (chissà dove sarà quest’anno?) Arnaldi, Zeppieri, Passaro e Bellucci (oltre ovviamente a Sinner) sono saliti d’età. Ne abbiamo 5 fra i primi 20: Musetti 3°, Cobolli 11°, Nardi 12°, Gigante 15° e Darderi 18°. Siamo il paese più rappresentato, più della strombazzata Francia che ne ha 4.

Vabbè, ma io non è che posso tarare il mio pensiero in funzione dei troll! Personalmente non mi reputo né provocatore né disfattista né pessimista, però cerco di dire le cose come stanno. Non sopporto il trollaggio aprioristico, ma neanche la propaganda ultra-rosea…
È vero che, a differenza del passato, abbiamo tanti giocatori di “seconda fascia” e tanti giovani di buon livello, e questa è senz’altro una cosa buona. Ma a ‘sto punto il paragone non lo faccio più coi tempi di Cancellotti, lo faccio con l’anno scorso! E di tutto il plotone dei famosi post-2000, solo Arnaldi ha compiuto l’agognato “salto di qualità”. Gli altri ristagnano o, peggio, regrediscono, e non ce n’è uno che abbia dato veramente l’impressione di valere il livello ATP. La speranza è sempre che scattino le famose scintille e le cose cambino, ma al momento questo è un dato di fatto. Intendiamoci, io non credo mica che sia facile, e ho sempre detto che qualcuno ce la farà, qualcuno si assesterà, e qualcuno inevitabilmente sparirà. Ma penso che fosse lecito aspettarsi qualcosa di più…
Oltretutto, se l’anno scorso erano prepotentemente emersi “dal nulla” diversi giocatori (Passaro, Arnaldi, Maestrelli, Bellucci), quest’anno nessuno ha saputo replicare le loro gesta. Si era sperato in Piraino, Rottoli, i Tabacco, Serafini, o forse anche, con un po’ di ritardo, i vari Ferrari, Arna Jr ecc, ma al momento nessuno di questi è riuscito a issarsi in pianta stabile fino al livello challenger.
Insomma, mi pare pacifico che la stagione 2023 delle nuove leve è nel complesso deludente (sia chiaro, non sto parlando di Sinner e Musetti). E mi pare inutile continuare a rimarcare che abbiamo più Next Gen della Francia o dell’Australia (mi interessano pochissimo anche i paragoni con le altre nazioni), se questi stessi giocatori, con un anno di più, stanno tutti messi peggio di un anno fa.
Ancora una volta, poi, i problemi si fanno particolarmente evidenti sul cemento, e qui mi riallaccio al discorso che facevo qualche giorno fa: i nostri bambini imparano a giocare su terra, e inevitabilmente tendono a formarsi come terraioli. E alla fine non mi sembra una coincidenza, infatti, che l’unico vero top player mai partorito dal nostro paese in tutta l’era open sia un outlier assoluto, cresciuto sul duro indoor fra le nevi della Val Pusteria… Ebbene, considerando che circa il 70% del circuito ATP si svolge sul veloce, forse sarebbe il caso di cambiare qualcosa alle radici…
(PS ti ho risposto qui perché l’altro thread si stava perdendo nelle retrovie)

Ljubicic tennisticamente era italiano, e pure Andrei Goloubev.
Comunque … parlare nel 2023 di terraioli e di specialisti di una superficie vuol dire essere rimasti indietro di 30 anni anche come concetti tennistici.
Furlan, Camporese, Sanguinetti, Pescosolido, Gaudenzi, ma pure Gianluca Pozzi sono partiti dalla terra battuta. Il loro meglio l’hanno però ottenuto giocando su superfici diverse dalla terra battuta.
Ed erano ancora i tempi degli specialisti. Pure Martelli. Poi è chiaro scendendo di ranking e tornando a giocare i challenger, tutti, si sono di nuovo dovuti adattare a giocare nei challenger italiani su terra battuta. Pure Caratti.

Furlan e Gaudenzi, pur avendo ottenuto buoni risultati anche sul cemento, hanno dato il meglio sulla terra.

111
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+1: mecir11
lesser 25-08-2023 05:02

non se ne qualifica uno vedrete

110
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+1: Sottile
-1: MarcoP, Detuqueridapresencia, Matte, Sinner@Raducanu, Lory99
io (Guest) 25-08-2023 02:59

Scritto da Brufen

Scritto da walden

Scritto da Brufen
Direi che dopo questo primo turno si può già tirare un bilancio, ed è purtroppo un bilancio estremamente negativo per i nostri giovani.
L’anno scorso chiudemmo con quel tragico zero, ma portammo comunque tanti ragazzi a un passo dalla qualificazione. Quest’anno, con l’esclusione di uno Zeppieri in condizioni incerte, tutti immediatamente e mestamente a casa. Senza contare quelli che a casa c’erano già (Maestrelli, Darderi), non avendo più la classifica per le quali slam.
Al di là di questo torneo, poi, il ranking e i risultati recenti confermano il trend: con l’ovvia eccezione di Arnaldi e in misura minore di Gigante, tutti gli altri giocatori che l’anno scorso intasavano la “Race to Milano” non hanno mantenuto le aspettative, e vivono una situazione di stallo se non di chiara e preoccupante involuzione.
Ci consoliamo con un improbabile gruppetto di “anziani” e generosi mestieranti, ai quali faccio i complimenti e i miei migliori auguri per il prosieguo.

Capisco la delusione, ma non offriamo argomenti ai provocatori/disfattisti: rispetto allo scorso anno fra chi “intasava” la “Race to Milano” (chissà dove sarà quest’anno?) Arnaldi, Zeppieri, Passaro e Bellucci (oltre ovviamente a Sinner) sono saliti d’età. Ne abbiamo 5 fra i primi 20: Musetti 3°, Cobolli 11°, Nardi 12°, Gigante 15° e Darderi 18°. Siamo il paese più rappresentato, più della strombazzata Francia che ne ha 4.

Vabbè, ma io non è che posso tarare il mio pensiero in funzione dei troll! Personalmente non mi reputo né provocatore né disfattista né pessimista, però cerco di dire le cose come stanno. Non sopporto il trollaggio aprioristico, ma neanche la propaganda ultra-rosea…
È vero che, a differenza del passato, abbiamo tanti giocatori di “seconda fascia” e tanti giovani di buon livello, e questa è senz’altro una cosa buona. Ma a ‘sto punto il paragone non lo faccio più coi tempi di Cancellotti, lo faccio con l’anno scorso! E di tutto il plotone dei famosi post-2000, solo Arnaldi ha compiuto l’agognato “salto di qualità”. Gli altri ristagnano o, peggio, regrediscono, e non ce n’è uno che abbia dato veramente l’impressione di valere il livello ATP. La speranza è sempre che scattino le famose scintille e le cose cambino, ma al momento questo è un dato di fatto. Intendiamoci, io non credo mica che sia facile, e ho sempre detto che qualcuno ce la farà, qualcuno si assesterà, e qualcuno inevitabilmente sparirà. Ma penso che fosse lecito aspettarsi qualcosa di più…
Oltretutto, se l’anno scorso erano prepotentemente emersi “dal nulla” diversi giocatori (Passaro, Arnaldi, Maestrelli, Bellucci), quest’anno nessuno ha saputo replicare le loro gesta. Si era sperato in Piraino, Rottoli, i Tabacco, Serafini, o forse anche, con un po’ di ritardo, i vari Ferrari, Arna Jr ecc, ma al momento nessuno di questi è riuscito a issarsi in pianta stabile fino al livello challenger.
Insomma, mi pare pacifico che la stagione 2023 delle nuove leve è nel complesso deludente (sia chiaro, non sto parlando di Sinner e Musetti). E mi pare inutile continuare a rimarcare che abbiamo più Next Gen della Francia o dell’Australia (mi interessano pochissimo anche i paragoni con le altre nazioni), se questi stessi giocatori, con un anno di più, stanno tutti messi peggio di un anno fa.
Ancora una volta, poi, i problemi si fanno particolarmente evidenti sul cemento, e qui mi riallaccio al discorso che facevo qualche giorno fa: i nostri bambini imparano a giocare su terra, e inevitabilmente tendono a formarsi come terraioli. E alla fine non mi sembra una coincidenza, infatti, che l’unico vero top player mai partorito dal nostro paese in tutta l’era open sia un outlier assoluto, cresciuto sul duro indoor fra le nevi della Val Pusteria… Ebbene, considerando che circa il 70% del circuito ATP si svolge sul veloce, forse sarebbe il caso di cambiare qualcosa alle radici…
(PS ti ho risposto qui perché l’altro thread si stava perdendo nelle retrovie)

Ljubicic tennisticamente era italiano, e pure Andrei Goloubev.
Comunque … parlare nel 2023 di terraioli e di specialisti di una superficie vuol dire essere rimasti indietro di 30 anni anche come concetti tennistici.
Furlan, Camporese, Sanguinetti, Pescosolido, Gaudenzi, ma pure Gianluca Pozzi sono partiti dalla terra battuta. Il loro meglio l’hanno però ottenuto giocando su superfici diverse dalla terra battuta.
Ed erano ancora i tempi degli specialisti. Pure Martelli. Poi è chiaro scendendo di ranking e tornando a giocare i challenger, tutti, si sono di nuovo dovuti adattare a giocare nei challenger italiani su terra battuta. Pure Caratti.

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+1: Matte
io (Guest) 25-08-2023 02:52

Scritto da Mario Blu
Ma quindi davvero Gigante è andato fuori con Spizzirri, n1139 ??? Si può dire che ê una vera indecenza di risultato o devono arrivare i soliti 2 sceriffi ( sempre gli stessi ) a quotare ogni messaggio di critica e a insultate come sempre ?
Perché questo qui è un sito che si occupa di tennis a 360 gradi. Non è la fan Page dei tennisti italiani, quindi se gigante perde dal n1139 è giusto che venga criticato.

No, devo arrivare anche … io.
Ma non mi metto nemmeno a spiegarti che il ranking conta si e conta no, troppo difficile il tennis per te, mission impossible.
E’ più giusto invece criticare chi parla di tennis senza saperne una mazza, a casaccio, sparando boiate, sacrosanto e legittimo farlo.
Chissenefrega se ti offendi, di tennis non ne sai una sega e pazienza.
Ma se ti dico che Filippo Volandri in Coppa Davis ha perso contro Kevin Ullyett che non aveva nemmeno un punto ATP e quindi un senza ranking ?
E quelli che persero a Milano 3 Basiglio nel 2000 contro Daniele Musa che era senza punti, raggiungendo le finali del challenger allora ? Che scandalo !

108
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+1: Detuqueridapresencia, Matte
io (Guest) 25-08-2023 02:48

Sono ancora io.
Ma perchè vi scagliate contro Matteo Gigante, uno che nelle ultime settimane ha recuperato circa 90 posizioni nel ranking, in un periodo di ottima forma e condizione fisica, scendendo dalla n.250 circa alla n.160 circa ?
Credete forse che possa vincere tutte le partite che gioca ?

107
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+1: Gian 61, walden, MarcoP, Detuqueridapresencia, Matte, Lory99
magilla 25-08-2023 00:55

Scritto da Devid tosco
Si gioca tt l anno quasi sulla terra e qs sono le logiche conseguenze.

se piovesse penserei che siete dei gremlims….puff…puff….puff…

106
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+1: Detuqueridapresencia
Devid tosco (Guest) 25-08-2023 00:52

Scritto da Devid tosco
Si gioca tt l anno quasi sulla terra e qs sono le logiche conseguenze.

L unico al terzo turno per ora zeppieri perché battuti due italiani… Un po’ misera la cosa

105
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-1: Detuqueridapresencia
Devid tosco (Guest) 25-08-2023 00:50

Si gioca tt l anno quasi sulla terra e qs sono le logiche conseguenze.

104
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-1: Detuqueridapresencia
Luca (Guest) 25-08-2023 00:36

Scritto da robibini
Molto deluso da Brancaccio dopo averlo visto giocare il primo turno.Gaio la sua partita l’ha giocata, probabilmente al terzo non ne aveva più.
Buono Zeppieri ma vediamo con giocatori più forti di Giannessi se vincesse con il francese si potrebbe dire che ha fatto un passo avanti altrimenti no.La Stefanini è ancora nella partita più per demeriti dell’avversaria che per meriti suoi. A livello di colpi niente di che però è una brava lottatrice.Gli altri ormai penso che giocheranno domani.

Giannessi ha comunque battuto Mayot

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Luca (Guest) 25-08-2023 00:34

Scritto da Koko

Scritto da Dany
Cmq certo che sul duro ne abbiamo veramente pochi che son competitivi… magari è stato sempre così ma uno spera che col tempo si possa migliorare, ma a parte Jannik e Berretto non vedo molto all’orizzonte..cmq continuo a sperare e a tifare…forza ragazzi!!!

Appunto il buon Gigante (nomen non omen) è essenzialmente un buon terraiolo in prospettiva. Se questo è considerato un affronto o una denigrazione a suo danno stiamo raggiungendo livelli di sportivamente corretto preoccupanti. Non si possono nemmeno evidenziare tratti tecnico-tattici evidenti con la passività terraiola mostrata contro lo studente Texano molto aggressivo perchè ad evidenza sul suo terreno. La difesa Italiota entro certi limiti è sacrosanta ma non deve sconfinare nel nascondere dietro un dito tratti caratteristici che si sono evidenziati nettamente in un match condotto sempre al comando dall’ Americano di settima fascia.

Gigante un terraiolo come io sono Liza Minnelli

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+1: Gian 61, Detuqueridapresencia
Koko (Guest) 25-08-2023 00:32

Scritto da Dany
Cmq certo che sul duro ne abbiamo veramente pochi che son competitivi… magari è stato sempre così ma uno spera che col tempo si possa migliorare, ma a parte Jannik e Berretto non vedo molto all’orizzonte..cmq continuo a sperare e a tifare…forza ragazzi!!!

Appunto il buon Gigante (nomen non omen) è essenzialmente un buon terraiolo in prospettiva. Se questo è considerato un affronto o una denigrazione a suo danno in quanto vincitore di un challengerino sconosciuto ai più su un cemento verde e lentissimo cosiderato da Medvedev non cemento stiamo raggiungendo livelli di sportivamente corretto preoccupanti. Non si possono nemmeno evidenziare tratti tecnico-tattici evidenti con la passività terraiola mostrata contro lo studente Texano molto aggressivo perchè ad evidenza sul suo terreno. La difesa Italiota entro certi limiti è sacrosanta ma non deve sconfinare nel nascondere dietro un dito tratti caratteristici che si sono evidenziati nettamente in un match condotto sempre al comando dall’ Americano di settima fascia ma ottimo doppista juniores il quale però al suo top non è andato mai oltre il 600 ATP.

101
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-1: Detuqueridapresencia