Open Court: uno sguardo sul 2021 degli emergenti ATP, Copertina, Generica

Caccia agli Slam 2021: cosa manca agli “inseguitori”? (di Marco Mazzoni)

05/01/2021 10:25 29 commenti
Stefanos Tsitsipas, semifinalista a Roland Garros 2020
Stefanos Tsitsipas, semifinalista a Roland Garros 2020

Il 2021 tennistico maschile scatta oggi tra Antalya e Delray Beach, tra le mille incertezze dovute alla pandemia, possibili nuovi spostamenti e cancellazioni. Ci apprestiamo a seguire una stagione che, come mai prima, saremo costretti a vivere giorno per giorno, sperando che le vaccinazioni di massa in corso in molti paesi possano rappresentare la fine del tunnel verso quella “normalità” perduta che oggi ci manca terribilmente.

In questo scenario di totale incertezza, lanciarsi in previsioni sugli Slam 2021 sarebbe a dir poco ardito. La sensazione è che Novak Djokovic e Rafa Nadal saranno – tanto per cambiare – ancora gli uomini da battere. Nonostante i loro (prossimi) 34 e 35 anni, con mille battaglie nelle gambe e nella testa, la fortissima motivazione di segnare record storici (numero di Slam, settimane al n.1) li farà scattare in pole position, a meno di infortuni o situazioni imprevedibili.

Altra certezza, la posizione di Dominic Thiem, ormai al pari dei due super campioni. L’austriaco è stato il primo nato nei ’90s a vincere un Major a New York, dopo aver perso finali a Parigi e Melbourne. Ormai Dominic è a tutti gli effetti il terzo incomodo, pronto a vincere a Melbourne, Parigi e New York. E gli altri?

Nel primo approfondimento del 2021 parliamo degli inseguitori, quella pattuglia variopinta, interessante e ricca di talento quasi pronta a spiccare il volo verso la prima vittoria in uno Slam. Accadrà nel 2021? Non v’è certezza, ma è assai probabile che almeno uno di loro possa finalmente imporsi in uno dei quattro tornei principali della stagione. Ci sono molti segnali concordanti in tal senso. Il disgraziato 2020 ha mostrato per alcuni di loro importanti segnali di crescita, come la finale a US Open di Zverev, la vittoria alle ATP Finals di Medvedev spazzando via i primi tre al mondo, la semifinale di Tsitsipas a Roland Garros (dopo quella a Melbourne del 2019). Andiamo a vederli uno per uno, focalizzando l’attenzione su quel che (a fine 2020) mancava per compiere l’impresa e sedersi al banchetto dei veri Campioni. Per tutti loro sarà fondamentale elevare la “continuità di prestazione”, ossia la capacità di giocare il proprio miglior tennis più a lungo possibile, ma non solo.

 

Daniil Medvedev (24 anni) – Continuità con la prima di servizio. È già andato molto vicino a vincere uno Slam, a New York 2019, quando solo l’enorme cuore e classe di Nadal hanno impedito al russo l’impresa, a coronare la sua estate magica. Medvedev ha il tennis più “rognoso” tra gli emergenti: tattico, di difficile lettura, molto personale. Ti porta a giocare male, con quella ragnatela di palle lente, “storte”, senza peso, e poi un improvviso strappo a spezzarti il ritmo e le gambe. Ti manda “in bestia”, ti toglie ritmo e fiducia. Quando Medvedev è davvero centrato, è un bruttissimo cliente per tutti. Però il suo tennis così complesso e personale richiede una perfetta condizione atletica, è assai dispendioso in energie fisiche e psicologiche, perché lui non spazza via il rivale, lo lavora ai fianchi, spesso in match lunghi e faticosi. Per questo il rendimento della prima di servizio diventa fondamentale: ricavare molti punti diretti per non spremersi in ogni scambio, ed allo stesso tempo elevare la frustrazione dell’avversario, è conditio sine qua non per vincere contro i big. Lo si è visto alle Finals, e praticamente in ogni suo grande successo. Ancora la prima di Daniil non è sempre al top. A volte stenta a prendere ritmo, oppure scompare per alcuni games. In uno Slam, con Rafa, Novak o Dominic al di là della rete, non te lo puoi permettere. Se nel 2021 Daniil troverà un servizio ancor più pungente e costante, potrà vincere il suo primo Slam.

 

Stefanos Tsitsipas (22 anni) – Intensità e propensione offensiva. Il giovane “Dio greco” del tennis affascina per la sua eleganza nel gesto, completezza tecnica e versatilità. Dalla sua racchetta possono uscire traiettorie splendide da ogni posizione di campo, anche dal diritto, assai migliorato e reso più stabile nell’ultimo periodo. Tuttavia Stefanos ancora difetta in intensità. Nelle grandi e lunghe sfide, ha ancora la tendenza a prendersi delle pause in cui aspetta troppo l’avversario, si mette a scambiare come per rifiatare, ritrovare energie fisiche e mentali. Puntualmente in quei frangenti un rivale top ne approfitta, mette le marce alte e scappa via. Tsitsipas spesso riesce a rientrare, ma compie un grande sforzo che poi finisce per pagare nella fasi decisive (tiebreak, quarto e quinto set). È diventato un discreto lottatore, ma deve riuscire a concentrare gli sforzi in un rendimento medio più alto, cancellando quei momenti un po’ abulici in cui sembra tirare i remi in barca. Allo stesso tempo, deve trovare la fiducia per produrre un tennis più incisivo perché ha tutti i mezzi e colpi per riuscirci. Quando il greco tiene l’iniziativa, affonda i colpi, viene avanti giocando molto aggressivo, produce un tennis non solo bellissimo ma anche vincente ed efficace. Resterà sempre un creativo, soggetto a sbagliare e prendere decisioni tattiche pericolose, ma deve incanalare il suo gioco verso il rischio, con una posizione più avanzata e cercando di tenere in mano l’iniziativa il più possibile, visto che in modalità “creative” è assai più forte rispetto a quando è costretto a rincorrere. E magari usare maggiormente il rovescio slice per togliere ritmo ai molti picchiatori del tour e quindi entrare con i suoi colpi in anticipo.

 

Alexander Zverev (23 anni) – Posizione di campo e attitudine. Sono passati diversi mesi, ma ancora resta incredibile la rimonta subita a NY da Thiem nella finale di US Open 2020. Sasha aveva dominato i primi due set, mostrando finalmente un tennis facile, sicuro, offensivo. Thiem fu forse fin troppo dimesso, e la sua scossa nel terzo finì per far ripiombare il tedesco nella propria palude, quella in cui si arrocca con un tennis consistente ma poco incisivo, tanto da annegare. Qua passa tutta la differenza tra un Campione ed un ottimo giocatore. Zverev in carriera ha vinto Masters 1000, le ATP Finals, ha battuto tutti i migliori perché possiede la qualità per farlo. Tuttavia continua non convincere perché riesce in queste imprese solo quando libera testa a braccio, producendo un gioco geometrico e veloce, aggressivo. In questi match, gioca con i piedi più vicini alla riga di fondo, con la prima apre il campo e quindi entra col rovescio poderoso, o lavora lo scambio col diritto cross, lungo e preciso. Quando tiene questa attitudine offensiva insieme ad una posizione avanzata, è un Top player, pronto a vincere uno Slam. Purtroppo ancora gli accade di rado, in modo completamente imprevedibile. È quindi una questione mentale, di fiducia, di presenza in campo. Nella sua giovane carriera, Alexander ha macinato tanti avversari quanti coach… vediamo se David Ferrer sarà quello “buono”. L’iberico fu un esempio di applicazione ed attitudine, proprio quella che manca al suo assistito.

 

Andrey Rublev (23 anni) – Piano B. Rublev è stato uno dei giocatori migliori nel 2020. 5 tornei vinti, una crescita importante che l’ha giustamente portato a vincere anche l’ATP Award (insieme al suo coach, Fernando Vicente). Tuttavia i numeri vanno saputi leggere, e questi parlano chiaro: contro i migliori e negli Slam, Rublev ancora fa fatica. Non ha ancora superato la barriera dei quarti in uno Slam, ha battuto pochi Top, tenendo invece un livello medio molto alto contro gli altri. Il motivo di quest’andamento è squisitamente tecnico: il tennis di Rublev è formidabile ma ancora mono dimensionale. Il suo pressing ad altissimo ritmo e grande rischio è il suo marchio di fabbrica, con cui macina moltissimi avversari; ma potrebbe diventare anche la sua maledizione se non riuscirà a costruirsi un piano B per le situazioni in cui non riesce a sfondare l’avversario. Con i piedi vicini alla riga di fondo, Andrey spinge come un forsennato, palla dopo palla, costringendo l’avversario ad accorciare e aprendosi uno spiraglio per l’affondo, o portandolo all’errore. Ma… se questo non avviene? Se l’avversario si appoggia e non sbaglia? O se l’avversario risponde con palle lavorate e lo manda fuori ritmo? Sconfitta, perché Rublev ancora non è riuscito a trovare una via di fuga, una soluzione. Questa potrebbe essere un’incursione a rete (ma la tecnica di volo e posizione sono ancora rivedibili), oppure lavorare per stringere gli angoli con meno velocità e più rotazione, visto che il vero cambio di ritmo non è nelle sue corde. Rublev sembra un tennista già piuttosto formato sul piano tecnico, e con precise qualità ma anche limiti. Magari potrebbe trovare due settimane in cui, sostenuto da una condizione fisica eccezionale e grande sicurezza, riuscirà a travolgere ogni avversario, ma per trovare uno Slam del genere sembrano molti i pianeti che dovrebbero allinearsi alla perfezione…

 

Matteo Berrettini (24 anni) – Salute e forma fisica. Di fatto il 2020 dell’azzurro non è valutabile. Ha giocato pochissimo, forte del ranking protetto sui risultati 2019, e quando l’ha fatto non stava quasi mai bene. Lo si sapeva, fin dall’inizio. Nel 2019 il tennis fantastico di Matteo è stato sostenuto da un’annata fortunatamente senza grandi intoppi sul lato fisico. Quando ti porti dietro un corpo così importante, il problema è dietro l’angolo. Con questo dovrà convivere l’azzurro, per tutta la carriera, l’augurio e speranza è che grazie ad un eccellente lavoro si possa preservarne il più possibile la salute, in modo da esplodere in campo quella potenza e qualità che l’hanno portato alla SF a US Open e giocare il Masters di fine anno, chiudendo tra i primi 8 al mondo la stagione 2019. Matteo come tennis può crescere ancora in molte cose: più qualità in risposta, qualche accelerazione di rovescio improvvisa, qualche miglioria nella volée e nell’approccio, una seconda di servizio sempre più incisiva. Ma il miglior Berrettini, seppur incompleto, è già un tennista fortissimo, che se la gioca con i migliori, perché ha un tennis “moderno”, efficace su ogni superficie, a patto di stare bene. L’augurio è di ritrovarlo nel 2021 al 100% sul lato atletico, perché solo con la miglior condizione gioca libero di testa e con fiducia.

 

Denis Shapovalov (anni 21) – Ordine e prima di servizio. “Showtime Shapo” ha infiammato il Foro Italico nel 2020, mostrando anche sul rosso quel tennis irresistibile, una macchina da tennis infernale, imprevedibile, bellissima. Capace di creare meraviglie tecniche che ti lasciano a bocca aperta, ma allo stesso tempo distruggere tutto con la stessa velocità. Tra i giocatori di cui ho parlato è il più giovane, in tutti sensi. Quando si è così creativi, quando il padreterno ti regala così tanto talento e possibilità, incastrare il tutto in un piano razionale ed efficace è sempre più complesso. Ancor più se hai una personalità spiccata, vuoi imporre il suo gioco senza compromessi. Per questo solo trovando ancor più ordine e logica, Denis potrà salire di livello trovando quella continuità di rendimento all’interno dello stesso torneo che ancora gli manca. Non ha superato lo scoglio dei quarti in uno Slam, segnale di come faccia ancora fatica a trovare stabilità. Per farlo, oltre ad un lavoro importante sul piano mentale e tattico – auguri Youzhny – sarà necessaria anche una crescita nel rendimento con la prima di servizio. È la storia del gioco che lo dice: tutti i tennisti altamente creativi e con un tennis molto rischioso hanno iniziato a vincere solo quando sono riusciti a ricavare molti punti diretti con la prima. Perché metti sotto pressione il rivale, perché prendi fiducia nel tuo gioco, perché rischiando tanto, qualcosa concedi. Uno Shapo che si gioca uno Slam sarebbe il miglior biglietto da visita per il nostro sport.

 

Marco Mazzoni

 

 

 

 

 

 

 

 


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29 commenti. Lasciane uno!

Shuzo (Guest) 06-01-2021 17:56

Tra i giocatori citati mi sembra che Berrettini sia quello potenzialmente meno forte, con meno talento e con meno probabilità di vincere uno Slam. Ovviamente sarebbe una bestemmia sostenere che Matteo sia poco dotato. Un giocatore che ha tutte le potenzialità per restare stabilmente tra i top ten per molti anni, ha sicuramente un potenziale molto elevato. Il punto è che serve un potenziale ancora più alto per avere buone probabilità di vincere titoli dello Slam e lottare per la prima posizione mondiale.
Tra i citati nell’articolo vedo solo Medvedev, Tsitsipas e Zverev (al limite anche Rublev) a poter ambire insieme a Thiem a un titolo dello Slam nel 2021. Nel 2022 potranno aggiungersi anche Shapovalov e (mi auguro facendo gli scongiuri) Sinner.
Quanto a Nadal e Djokovic ho la sensazione che lo spagnolo possa ancora ambire a vincere solo al RG, mentre il serbo non lo vedo più in grado di trionfare proprio al RG.

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Armonica (Guest) 06-01-2021 13:03

@ puertoescondido (#2675544)

GiovaneWerther chi caspita è? Ha per caso nome e cognome?

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Stefano (Guest) 06-01-2021 12:15

Per me Thiem Tsitsi Medvedev e Zverev sono di un’altra categoria.
Rubles negli slam quando ha incontrato uno di quelli sopra ha perso in tre set in tutti i tre gli slam giocati e la finale di Amburgo gli è stata regalata da Tsitsipas.
Berrettini penso abbia già ottenuto il picco arrivando a una semifinale slam (e non so se gli ricapiterà di non trovarsi altri top ten fino alla semi in altri major)
Sinner potenzialmente fortissimo e quest’anno vedremo fino a dove può arrivare.

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puertoescondido (Guest) 06-01-2021 11:42

Scritto da Armonica
@ Marco Mazzoni (#2675319)
Io scommetterei su Medvedev come nuovo vincitore slam.

non è da escludersi anche Il GiovaneWerther. sembra che i lavaggi di testa di Lendl stiano iniziando a fare effetto solo ora.

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Deliciano (Guest) 05-01-2021 22:00

@ Federer.Forever (#2675065)

Berrettini quest’anno farà bene , non basiamoci sul 2020 che è stato un anno particolare per tutti

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Armonica (Guest) 05-01-2021 21:42

@ Marco Mazzoni (#2675319)

Io scommetterei su Medvedev come nuovo vincitore slam.

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Marco Mazzoni (Guest) 05-01-2021 21:35

Curioso, in un podcast ATP alcuni giocatori hanno fatto alcune previsioni:

Schwartzman: Zverev, Tsitsipas o Medvedev vincerà uno Slam

Zverev: Sinner e/o Shapovalov come nuovi vincitori di un 1000

Medvedev: Sinner qualificato alle ATP Finals

Thiem: avremo un nuovo campione Slam

Pareri qualificati.

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+1: Safinette, il capitano
l Occhio di Sauron 05-01-2021 21:31

Berrettini e Shapovalov secondo me non meritavano di essere inseriti nel novero degli aspiranti.
Mi spiace per Matteo ma per vincere quei titoli ci vuole qualcosa di più.
Più forte Sinner già da subito secondo me per esempio

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Giorgio il mitico (Guest) 05-01-2021 20:15

Voto Rublev.

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+1: Safinette
Laura (Guest) 05-01-2021 16:45

L’unico, lo confermo… Murray non mi piace, tremendamente noioso come tennista e insopportabilmente banale nelle prese di posizione su temi estranei al tennis.

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gamesetmax 05-01-2021 16:44

Thiem non è al livello degli altri due (tre) negli Slam.

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Mattia (Guest) 05-01-2021 16:01

Scritto da Laura
So che purtroppo non accadrà ma mi piacerebbe tantissimo assistere ad un’ultima zampata vincente in uno Slam del vecchio Stan, l’unico tennista capace di emozionarmi nell’ultima decade.

addirittura l’unico.. :mrgreen: mmh..
ma non avrai vita facile, c’è un altro spasimante, tacchino freddo!

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+1: tacchino freddo
rhobs 05-01-2021 15:31

Scritto da il capitano
le Olimpiadi andranno al nipote di Thoshiro Mifune.

È cosa buona e giusta.

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+1: il capitano
rhobs 05-01-2021 15:22

Scritto da Giuk
Solo l’età, e fino ad oggi neanche tanto, potrà sconfiggere le tre leggende del tennis. Il livello degli altri è imbarazzante se rapportato agli anni d’oro di Djoko Rafa e Roger.

difficile per ora che ci siano 3 nuovi competitor di quel livello, tutti insieme.

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+1: il capitano
Laura (Guest) 05-01-2021 13:59

So che purtroppo non accadrà ma mi piacerebbe tantissimo assistere ad un’ultima zampata vincente in uno Slam del vecchio Stan, l’unico tennista capace di emozionarmi nell’ultima decade.

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+1: tacchino freddo, Michibe71
puertoescondido (Guest) 05-01-2021 13:22

favoriti:
AO: vecchietto con l’attico permettendo: DatteroVolante Thiem, OrsoMoscow, Sparachiodi Rublev.
RG: il FeroceTicchettaro, DatteroVolante.
Wimbledon: lo SpietatoPallettaro.
USOpen: OrsoMoscow, lo SpietatoPallettaro.

mine vaganti come possibili finalisti: FrecciaRossa, EdipoRe Tsitsi, Il GiovaneWerther Zverev, Showtime Monfils, Speedshort Swcharz.
aggiungerei come special guest (wimbledon e us open) il SornioneFighetto. ginocchio permettendo.

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+1: rhobs
-1: Michibe71, Mandrake.
DTER68 (Guest) 05-01-2021 13:18

A parte Thiem e Medvedev e, con la provvedenziale e del tutto involotaria complicità di Nole e Rafa, non vedo altri possibili vincitori di slam nel 2021. Forse Thiem è favorito ma solo in virtù del fatto che è un “lavoratore instancabile nell’applicarsi” perchè in quanto a talento è a mio modestissimo parere è un pelino sotto a Medvedev “cavallo pazzo”. Nel frattempo da qui a tre anni gli altri non avranno il tempo……. sta arrivando il “Distruttore di mondi” 😈

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gisva 05-01-2021 12:23

Scritto da RafaNadal9900
Mah io francamente penso che al momento la cosa che manca di più a tutti questi giovani e pure a thiem(che si ha già uno slam ma ricordiamo che è a 2 vittorie su 9 nelle finali importanti) è principalmente la mentalità vincente e la capacità di gestire le emozioni nei momenti cruciali soprattutto negli slam. La finale degli us open giocata tra due non fab3 è stata molto indicativa in merito.
Poi certo ci sono anche mancanze tecniche: berrettini manca nel rovescio e negli spostamenti, a zverev manca continuità col servizio, tsitsipas e shapovalov hanno un tennis troppo rischioso e spesso leggero, rublev ha un gioco poco vario ecc…
Però per vincere uno slam serve molto la componente mentale.
Il più pronto sotto questo aspetto mi sembra medvedev che tuttavia pure lui alterna momenti di buio totale a momenti in cui è imbattibile.

Posso essere d’accordo, anche se spesso si confonde la mentalità vincente con la lucidità nei momenti importanti.
L’aspetto non è solo mentale, ma implica la gestione della tensione quando lo sforzo e la fatica aumentano. In questo senso ci si deve abituare a gestire la tensione, ma soprattutto a farlo man mano che la fatica aumenta.
Per questo si intravede che Thiem è quasi arrivato a poterlo fare, che Medvedev lo può fare in quei rari momenti in cui è al top, che forse Zverev riuscirà a farlo (si sta avvicinando).
Degli altri ho l’impressione che la distanza da quello che serve e dal livello degli altri sia troppo grande.

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Armonica (Guest) 05-01-2021 12:05

@ RafaNadal9900 (#2675032)

Sono molto d’accordo con la tua analisi. Ed effettivamente la finale di New York è stato un esempio di come i “giovani” abbiano ancora troppa paura di perdere quando hanno i favori del pronostico. Thiem, che è il più maturo, dopo aver perso 3 finali da un Fab3, si è trovato favorito e per 2 set non è stato all’altezza. Poi Zverev, quando si è trovato 2 a 0 sopra dominando il gioco, si è involuto fino alla sconfitta.

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il capitano 05-01-2021 11:56

Gli unici che nel 2021 avranno possibilità di vincere uno slam sono Thiem e Medvedev, gli altri non sono ancora maturi tennisticamente o mentalmente. Djokovic lo vedo strafavorito a Wimbledon e Nadal al Roland Garros, le Olimpiadi andranno al nipote di Thoshiro Mifune.

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+1: rhobs
Thomisu (Guest) 05-01-2021 11:21

Dei 4 slam quest’anno Nole e Nadal potranno vincerne un paio ma il resto lo vincerà gente nuova: Thiem che sicuramente vedo giusto che vinca il suo secondo slam, i russi Medvedev/Rublev, Zverev/Tsitsipas o perché no il nostro Sinner…
vedremo cmq che non ci sarà il monopolio dei 2 grandissimi come abbiamo visto fino al 2019.

9
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Federer.Forever 05-01-2021 11:18

Non dimenticherei Schwartzman, che sulla terra può battere chiunque (anche se la sua tenuta sui 5 set e per due settimane consecutive al RG è una incognita).
Inoltre ho tanti dubbi sulla capacità di Berrettini di restare ad altissimi livelli anche nel 2021. Ci spero ma non ci credo.

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Armonica (Guest) 05-01-2021 11:00

Riguardo la personalità di Shapovalov avrei qualcosa da ridire. Non mi sembra un cuor di leone nei punti determinanti. E quando trema le sue giocate fantasiose e pretenziose producono irrimediabilmente errori.

7
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+1: il capitano
Armonica (Guest) 05-01-2021 10:47

Shapovalov, Rublev e Berrettini, a mio parere, sono ancora un gradino sotto a Thiem, Medvedev, Tsitsipas e Zverev.
Io rimango convinto che tutti questi giocatori siano di livello comunque inferiore per qualità e attitudine a Nadal, Djokovic e il Federer dei tempi migliori, ma ormai il passaggio di consegne è fisiologico. Già nel 2020, per esempio, nelle sfide Thiem-Nadal è stato palese come fosse il maiorchino a costruire gioco e l’austriaco a ribattere tutto e contrattaccare, poiché quando lo scambio si fa lottato è Rafa ad andare in difficoltà fisica per primo.

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+1: il capitano
tacchino freddo 05-01-2021 10:40

Ho letto tutto l’articolo dicendomi “speriamo che parli anche di Shapovalov”, e per fortuna così è stato.
Forse non avrei del tutto escluso Roger, che a Wimbledon potrebbe mettere a segno il suo ultimo colpo.
Il mil sogno è che in un articolo simile scritto il 5 gennaio 2022 si possa già parlare di Sinner ed il 5 gennaio 2023 possa includere anche Musetti.
Buon anno a tutti.

5
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+1: il capitano
RafaNadal9900 05-01-2021 10:34

Mah io francamente penso che al momento la cosa che manca di più a tutti questi giovani e pure a thiem(che si ha già uno slam ma ricordiamo che è a 2 vittorie su 9 nelle finali importanti) è principalmente la mentalità vincente e la capacità di gestire le emozioni nei momenti cruciali soprattutto negli slam. La finale degli us open giocata tra due non fab3 è stata molto indicativa in merito.
Poi certo ci sono anche mancanze tecniche: berrettini manca nel rovescio e negli spostamenti, a zverev manca continuità col servizio, tsitsipas e shapovalov hanno un tennis troppo rischioso e spesso leggero, rublev ha un gioco poco vario ecc…
Però per vincere uno slam serve molto la componente mentale.
Il più pronto sotto questo aspetto mi sembra medvedev che tuttavia pure lui alterna momenti di buio totale a momenti in cui è imbattibile.

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+1: Michibe71, il capitano
gisva 05-01-2021 10:33

Medvedev qualche slam sul duro lo vincerà sicuramente.
Zverev quando troverà la condizione perfetta, anche.

Degli altri ho forti dubbi che riescano a trovare l’occasione.

Tsitsi è bello da veder giocare, ma non mi pare abbia molti margini di miglioramento e troverà spesso qualcuno più centrato di lui.
Rublev ha continuità nell’anno, ma con i più forti al top perde sempre.
Sia lui che Shapo sono ancora ben lontani dall’essere pronti per vincere uno Slam.
Berrettini è ancora più indietro. Già bissare lo US Open 2019 (cosa che comunque può fare) sarà un buon risultato.

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Giuk (Guest) 05-01-2021 10:31

Solo l’età, e fino ad oggi neanche tanto, potrà sconfiggere le tre leggende del tennis. Il livello degli altri è imbarazzante se rapportato agli anni d’oro di Djoko Rafa e Roger.

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+1: rhobs, gamesetmax
Tiger Woods (Guest) 05-01-2021 10:30

AO: vince Nole, a meno di una prestazione monstre di Medvedev, che in ogni caso potrebbe comunque anche non bastare.
RG: vince Thiem.
Poi è suonata la sveglia e il sogno premonitore si è bruscamente interrotto.

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