Matteo Berrettini: abbasso l’esaltazione viva la prudenza

19/09/2017 07:33 43 commenti
Matteo Berrettini classe 1996
Matteo Berrettini classe 1996

Abbiamo un giocatore in forte ascesa, una situazione che stuzzica i palati assetati degli appassionati di tennis italiano, ma che va gestita dalla nostra parte con estrema prudenza: Matteo Berrettini, il miglior rappresentante italiano della NextGen in quanto classe ’96, è in un periodo d’oro, ormai prossimo alla top100, rappresentando al meglio più che una speranza una piacevole realtà.

Matteo a Istanbul ha raggiunto la quinta finale challenger in poco più di un anno: purtroppo contro l’esperto tunisino Jaziri ha perso in 3 set, non sfruttando diverse occasioni e venendo tradito dalle sue armi principali nel momento clou. Le statistiche sulle sue finali challenger non sono incoraggianti, con una solo vittoria su 5 tentativi, però va subito detto che questa è l’unica nota stonata: Matteo gioca bene su tutte le superfici (indicato da molti come giocatore da rapido ha colto la sua prima vittoria challenger sulla terra di San Benedetto del Tronto), ha carattere, colpi importanti come il servizio e il dritto e significativi margini di miglioramento, come il rovescio e gli spostamenti laterali, aspetti che paradossalmente sul rosso più lento ha potuto mascherare. Va aggiunto però che non si parla di caratteristiche assenti nel suo gioco, ma che possono salire ancora tanto di livello, pur partendo da una indiscutibile buona base. Lui ha tutto quello che un giocatore moderno deve arrivare: altezza, potenza, esplosività, se diventa completo abbiamo un possibile crack.
Ha perso tempo per un infortunio dolorosissimo ma va ammirata la sua crescita esponenziali: sono centinaia le posizioni guadagnate in poco più di 12 mesi, battendo forte su un tennis che noi appassionati di tennis italiano non siamo abituati ad ammirare fra i nostri giocatori, dimostrando inoltre una maturità invidiabile per un ragazzo di 21 anni. Permetterci di opinare il numero di vincenti, se Matteo ha messo a segno abbastanza aces in un incontro, sono situazioni per noi nuove e che ci fanno volare in alto, per adesso anche con l’ausilio di tanta fantasia.

C’è da lavorare ma ciò che ci fa sorridere e ben sperare è che il primo a saperlo sembra essere proprio il ragazzo: assetato di crescita, di miglioramenti, senza temere la fatica, il sudore in campo, raccogliendo lezioni importanti da sconfitte preventivabili (penso al Foro Italico contro Fognini) e da cui lanciarsi verso nuovi obiettivi. Berretto senior non sembra temere gli avversari forti e anche quando parte sfavorito dal pronostico della vigilia, mette tutto in campo per poter vincere. È forte, lo sa, ma non gli basta, vuole di più. E noi gongoliamo. Attenzione però…

Ci sono rischi nell’aspettare con tanta ansia un giocatore: se sarà un top20, 50, 100, solo il tempo e il campo ce lo potranno dire, noi possiamo avere ottime sensazioni ma non bisogna caricare Matteo di aspettative che possono fargli solo male. Prudenza, non c’è bisogno di gridare già al nuovo campione, al giocatore che sostituirà nelle gerarchie del nostro tennis Fabio Fognini, anche perché i due giocatori sono completamente diversi, dentro e fuori dal campo.
Poca esaltazione quindi, accettiamo le battute d’arresto (legittime) che arriveranno, relativizzando sconfitte, ricordando che anche quelle servono per crescere. Che poi Matteo di soddisfazioni ce ne darà, dobbiamo solo lasciarlo tranquillo. Forza Berretto.


Alessandro Orecchio


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43 commenti. Lasciane uno!

alessandro zijno (Guest) 20-09-2017 11:55

Scritto da nere

Scritto da alessandro zijno
uno dei punti di forza di questo ragazzo è il background familiare e culturale che lo caratterizza e il suo ambiente di crescita sportiva incentrato su Vincenzo Santopadre e Rianna nel progetto FIT over 18. la famiglia è un aspetto fondamentale: il papà lo segue con entusiasmo e con una cultura sportiva eccellente. Il fratellino è un riferimento. La mamma è presente il giusto. Santopadre ha tanta esperienza e ne gestisce la crescita tecnica e tattica con arguzia. Ora saranno importanti i dettagli. Come ho scritto spesso, determinante sarà la prevenzione agli infortuni, anche quelli piccolini, le piccole noie, perché ci deve essere continuità nel lavoro. La FIT non gli mette né fretta né lo coccola: lo segue mettendogli a disposizione tutto ciò che il suo staff chiede.Matteo è un ragazzo solare e sereno, questa è la cosa pià importante a mio parere. Poi il rovescio o le percentuali arrivano. Ora deve fare una stahgione, la prossima, in cui deve accettare che se farà il salto di livelo perderà più di una partita. E dovrà mantenere al contempo lo stesso rendimento medio nelle partite che invece potrà vincere, allenarsi con lo stesso entusiasmo, mantenere fiducia in se stesso. Questi sono gli scogli a questo livello, non semplicemengte implementare il rovescio. Aggiungo che solo 4 mesi fa Matteo ha sconfitto Dodo Eremin nelle prequali 7-6 al terzo set, giocando partita pari. Questo da una parte dimostra quando Eremin sia forte già adesso e non sollo come potenziale, dall’altra quanto il livello si sia alzato, perché oggi trovi un 400 del mondo che se la gioca alla grande con un top 150, pure in ottima forma. Traete le conclusioni voi.

analisi interessante, dopodichè anche mager lo ha battuto nelle prequali di roma prima di uscire sconfitto dai crampi e dalla tensione nella partita contro bedene che poteva cambiargli la stagione, il che, se il tuo ragionamento è corretto, dimostra il potenziale anche di mager che spero vivamente possa dimostrarlo e non impantanarsi

quotone!!! Anche Gianlu è fortissimo, per l’appunto, i nostri son tutti lì, chi tiene più duro ce la farà!

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Cristian_Stark (Guest) 20-09-2017 01:19

ma prendete tutte le foto dalla sua pagina facebook? :mrgreen:

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sloane 1 (Guest) 19-09-2017 17:01

mah.io ci andrei cauto.forse non ricordate i commenti e l’entusiasmo per Donati a ridosso dei mesi primaverili-estivi del 2015 quando era più giovane di berrettini.stessi commenti;finalmente un italiano con un grande servizio,finalmente un italiano continuo su buoni livelli,sicuro top 30-50,il futuro del tennis italiano e via dicendo.ci andrei un po cauto vah

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Alberto Bonimba (Guest) 19-09-2017 15:43

Finalmente un italiano che ha un buon servizio.

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Figologo (Guest) 19-09-2017 15:05

Scritto da V.D.
A me la frase ricorrente “lasciamo crescere questo ragazzo” fa molto ridere. Non è che commentando, a volte anche enfaticamente sulle ali dell’entusiasmo, la crescita tennistica di Matteo riceva una brusca frenata. Il giocatore continuerà la sua crescita o meno a prescindere dalle attese, dai commenti, dal tifo dei suoi estimatori. Non è che non possiamo commentare in maniera entusiasta un suo match, donargli indifferenza, per poi commentare le vittorie di Carli o Vavassori ai primi turni futures. Che dobbiamo fare? Scrivere su un quaderno personale e poi tirarlo fuori quando arriverà nei quarti di Wimbledon? Intanto ha dominato una seconda volta la speranza tennistica francese. Beati i francesi che hanno un giovane che perde invece di noi che ne abbiamo uno che vince. Così va bene?

Diverso è il supporto dalla creazione di aspettative spropositate.
Ognino può tifare quanto gli pare, ci mancherebbe.
Solo che se mi parli adesso di “nuovo Raonic che si muove meglio in campo” , come ho già letto su questo sito, se tra un paio d’anni siamo ancora 110 Atp poi ti prendo in giro di brutto.

Fermo restando che un conto è crescere umilmente con la voglia di migliorarsi e un conto è crescere con l’etichetta della Cazzetta dello Sport di “nuovo Nadal”.

A quella etichetta uno si potrebbe affezionare. E potrebbe anche autoconvincersi di esserlo, un nuovo Nadal. Ignorando due cose:
1) che non è affatto il nuovo Nadal, perché non ha gli stessi mezzi. Ergo non è il suo talento naturale bastevole per una carriera di successi.
2) che lo stesso Nadal ha sputato l’anima per migliorarsi e che quindi bisogna crederci sempre, mai smettendo di allenarsi con dedizione.

Ogni riferimento a un 21enne che spero ancora recuperabile è puramente voluto.

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nere 19-09-2017 14:52

bello il livello della discussione e sacrosanti gli inviti alla prudenza ma dopo esserci sorbiti 500-600 commenti per ogni partita che quinzi giocava in qualsiasi future sperduto nel mondo, un po’ di esaltazione per questo suo coetaneo arrivato al tennis pro molto dopo (e per lo più già rallentato nella sua giovane carriera dagli infortuni) e già capace di arrivare come gioco e continuità dove nessun altro dei nostri giovani è arrivato mi sembra giustificabile. una buona analisi tecnica, che io non sono in grado di fare, non è quella che sottolinea quello che non sa fare ora (e di cui i suoi avversari più esperti possono approfittare adesso), ma quella che evidenzia se, al cospetto del livello superiore che lo attende e dell’esperienza che maturerà di fronte alle difficoltà, ha le qualità e le capacità (fisiche, tecniche e mentali) per migliorare. finora ha sicuramente dimostrato di essere già un buon giocatore a livello tecnico, con un ottimo atteggiamento mentale e un’ottima propensione a seguire le sue doti tanto sul veloce quanto sulla terra, che per un 96 italiano è quasi un miracolo. se lorenzi è entrato nel ghota del tennis a 35 anni grazie a certe doti, non vedo come sia possibile stabilire adesso dove potrà arrivare un 96 che sembra tecnicamente più dotato e non meno promettente come capacità “di testa, volontà, programmazione”

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Koko (Guest) 19-09-2017 14:38

@ alessandro zijno (#1955084)

La mamma è presente anche in tribuna te lo assicuro! 😉

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nere 19-09-2017 14:34

Scritto da alessandro zijno
uno dei punti di forza di questo ragazzo è il background familiare e culturale che lo caratterizza e il suo ambiente di crescita sportiva incentrato su Vincenzo Santopadre e Rianna nel progetto FIT over 18. la famiglia è un aspetto fondamentale: il papà lo segue con entusiasmo e con una cultura sportiva eccellente. Il fratellino è un riferimento. La mamma è presente il giusto. Santopadre ha tanta esperienza e ne gestisce la crescita tecnica e tattica con arguzia. Ora saranno importanti i dettagli. Come ho scritto spesso, determinante sarà la prevenzione agli infortuni, anche quelli piccolini, le piccole noie, perché ci deve essere continuità nel lavoro. La FIT non gli mette né fretta né lo coccola: lo segue mettendogli a disposizione tutto ciò che il suo staff chiede.Matteo è un ragazzo solare e sereno, questa è la cosa pià importante a mio parere. Poi il rovescio o le percentuali arrivano. Ora deve fare una stahgione, la prossima, in cui deve accettare che se farà il salto di livelo perderà più di una partita. E dovrà mantenere al contempo lo stesso rendimento medio nelle partite che invece potrà vincere, allenarsi con lo stesso entusiasmo, mantenere fiducia in se stesso. Questi sono gli scogli a questo livello, non semplicemengte implementare il rovescio. Aggiungo che solo 4 mesi fa Matteo ha sconfitto Dodo Eremin nelle prequali 7-6 al terzo set, giocando partita pari. Questo da una parte dimostra quando Eremin sia forte già adesso e non sollo come potenziale, dall’altra quanto il livello si sia alzato, perché oggi trovi un 400 del mondo che se la gioca alla grande con un top 150, pure in ottima forma. Traete le conclusioni voi.

analisi interessante, dopodichè anche mager lo ha battuto nelle prequali di roma prima di uscire sconfitto dai crampi e dalla tensione nella partita contro bedene che poteva cambiargli la stagione, il che, se il tuo ragionamento è corretto, dimostra il potenziale anche di mager che spero vivamente possa dimostrarlo e non impantanarsi

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nere 19-09-2017 14:31

Scritto da V.D.
A me la frase ricorrente “lasciamo crescere questo ragazzo” fa molto ridere. Non è che commentando, a volte anche enfaticamente sulle ali dell’entusiasmo, la crescita tennistica di Matteo riceva una brusca frenata. Il giocatore continuerà la sua crescita o meno a prescindere dalle attese, dai commenti, dal tifo dei suoi estimatori. Non è che non possiamo commentare in maniera entusiasta un suo match, donargli indifferenza, per poi commentare le vittorie di Carli o Vavassori ai primi turni futures. Che dobbiamo fare? Scrivere su un quaderno personale e poi tirarlo fuori quando arriverà nei quarti di Wimbledon? Intanto ha dominato una seconda volta la speranza tennistica francese. Beati i francesi che hanno un giovane che perde invece di noi che ne abbiamo uno che vince. Così va bene?

quotone

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V.D. 19-09-2017 13:14

A me la frase ricorrente “lasciamo crescere questo ragazzo” fa molto ridere. Non è che commentando, a volte anche enfaticamente sulle ali dell’entusiasmo, la crescita tennistica di Matteo riceva una brusca frenata. Il giocatore continuerà la sua crescita o meno a prescindere dalle attese, dai commenti, dal tifo dei suoi estimatori. Non è che non possiamo commentare in maniera entusiasta un suo match, donargli indifferenza, per poi commentare le vittorie di Carli o Vavassori ai primi turni futures. Che dobbiamo fare? Scrivere su un quaderno personale e poi tirarlo fuori quando arriverà nei quarti di Wimbledon? Intanto ha dominato una seconda volta la speranza tennistica francese. Beati i francesi che hanno un giovane che perde invece di noi che ne abbiamo uno che vince. Così va bene?

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grandeita (Guest) 19-09-2017 13:11

Forza Berretto! !!

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alessandro zijno (Guest) 19-09-2017 12:57

uno dei punti di forza di questo ragazzo è il background familiare e culturale che lo caratterizza e il suo ambiente di crescita sportiva incentrato su Vincenzo Santopadre e Rianna nel progetto FIT over 18. la famiglia è un aspetto fondamentale: il papà lo segue con entusiasmo e con una cultura sportiva eccellente. Il fratellino è un riferimento. La mamma è presente il giusto. Santopadre ha tanta esperienza e ne gestisce la crescita tecnica e tattica con arguzia. Ora saranno importanti i dettagli. Come ho scritto spesso, determinante sarà la prevenzione agli infortuni, anche quelli piccolini, le piccole noie, perché ci deve essere continuità nel lavoro. La FIT non gli mette né fretta né lo coccola: lo segue mettendogli a disposizione tutto ciò che il suo staff chiede.Matteo è un ragazzo solare e sereno, questa è la cosa pià importante a mio parere. Poi il rovescio o le percentuali arrivano. Ora deve fare una stahgione, la prossima, in cui deve accettare che se farà il salto di livelo perderà più di una partita. E dovrà mantenere al contempo lo stesso rendimento medio nelle partite che invece potrà vincere, allenarsi con lo stesso entusiasmo, mantenere fiducia in se stesso. Questi sono gli scogli a questo livello, non semplicemengte implementare il rovescio. Aggiungo che solo 4 mesi fa Matteo ha sconfitto Dodo Eremin nelle prequali 7-6 al terzo set, giocando partita pari. Questo da una parte dimostra quando Eremin sia forte già adesso e non sollo come potenziale, dall’altra quanto il livello si sia alzato, perché oggi trovi un 400 del mondo che se la gioca alla grande con un top 150, pure in ottima forma. Traete le conclusioni voi.

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Tennisaddicted (Guest) 19-09-2017 12:22

Scritto da biglebowsky
se escludiamo i superbattitori, specie alla quale mi pare non appartenga e mi riferisco ai karlovic, isner e compagnia, il colpo che permette di vincere game sul proprio turno di servizio è chiaramente quello successivo (per capirci quello a seguito della risposta) che mi pare ad oggi un suo punto di forza.
questo aspetto è spesso sottovalutato o ignorato, ma sia che si tratti di un vincente sia di un colpo interlocutorio che abbia lo scopo di prendere in mano l’inerzia dello scambio si tratta del colpo più importante dello scambio.
ora quello che non è finora chiaro (almeno a me) è di capire se riuscirà a mantenere la stessa qualità in questo FONDAMENTALE al cospetto di ribattitori migliori di quelli che incontra attualmente al livello in cui è costretto a giocare dalla sua classifica.
per questo sostengo che fino a quando non avrà giocato almeno una decina di tabelloni atp, ogni previsione è soltanto legata a sensazioni individuali e non supportata da elementi significativi.
credo pertanto che ogni previsione di crescita e di valutazione del livello che berrettini potrà raggiungere sia molto ma molto prematura.
l’articolo mi pare la solita solfa di banalità.

Concordo su tutto, anche sulla solita solfa di banalità contenute nell’articolo.

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Pollicino (Guest) 19-09-2017 12:11

Ma quello in foto non è Travaglia?

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sg 19-09-2017 12:06

giustissimo.. aggiungerei che sarebbe il caso di relativizzare non solo le sconfitte ma, soprattutto, le vittorie. Certe esagerazioni nei giudizi positivi e negativi non hanno davvero senso. Abbiamo tutti fame di un campione, ancor più chi segue il tennis, come me, dagli anni ’70, ed è a digiuno di successi importanti da 40 anni, però questo non è un fardello che deve sopportare un giovane che, allo stato attuale, ha tanta strada da fare per diventare un top player

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karsten braasch (Guest) 19-09-2017 11:50

I mezzi ci sono tutti, per me. Chiaramente non possiamo sapere come reagirà quando si affaccerà al livello ATP e Slam. Per quanto mi riguarda non è così importante una finale persa in un challenger…invece le partite che contano saranno altre: i turni decisivi nelle quali Slam (o meglio ancora i primi turni Slam), l’approccio agli ATP 250 con tabelloni fattibili. E’ qui che potremo avere elementi maggiori per capire il suo potenziale.
Per dire, Cecchinato arrivato a questi livelli è stato “respinto”, Travaglia invece è riuscito ad adattarsi bene…
Io resto fiducioso per Matteo

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sasuzzo 19-09-2017 11:18

Ultimo torneo giocato con molta più sicurezza nel palleggio lungo (rispetto a Segovia, passo in avanti notevole). Dritto anomalo eccellente, meno bene in avanzamento dove talvolta è fuori tempo. Prima di servizio giocata sempre al 100% (sbagliato: anche con margine all’ 80 90 %, sarebbe più redditizia, giocherebbe meno seconde, che sono troppo attaccabili perchè con poche variabili di Kick e angolo).Punto debole nell’angolo mancino basso dove sarà d’ora in poi attaccato (tutti i giovani, ad un certo livello vengono studiati dagli avversari più a fondo). Se. come sembra, vuole giocare spesso il back basso, non può prescindere dal migliorare moltissimo i piegamenti (spesso pigri). Risposta unica nota dolente, il riflesso c’è, meno la tecnica/tattica di risposta. In questo, mi sembra di vedere la stessa indecisione che ha involuto la fiducia di Donati. Speriamo di no.

27
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biglebowsky (Guest) 19-09-2017 11:16

se escludiamo i superbattitori, specie alla quale mi pare non appartenga e mi riferisco ai karlovic, isner e compagnia, il colpo che permette di vincere game sul proprio turno di servizio è chiaramente quello successivo (per capirci quello a seguito della risposta) che mi pare ad oggi un suo punto di forza.
questo aspetto è spesso sottovalutato o ignorato, ma sia che si tratti di un vincente sia di un colpo interlocutorio che abbia lo scopo di prendere in mano l’inerzia dello scambio si tratta del colpo più importante dello scambio.
ora quello che non è finora chiaro (almeno a me) è di capire se riuscirà a mantenere la stessa qualità in questo FONDAMENTALE al cospetto di ribattitori migliori di quelli che incontra attualmente al livello in cui è costretto a giocare dalla sua classifica.
per questo sostengo che fino a quando non avrà giocato almeno una decina di tabelloni atp, ogni previsione è soltanto legata a sensazioni individuali e non supportata da elementi significativi.
credo pertanto che ogni previsione di crescita e di valutazione del livello che berrettini potrà raggiungere sia molto ma molto prematura.
l’articolo mi pare la solita solfa di banalità.

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SimoneChiccoBolelli (Guest) 19-09-2017 11:09

Fate dei voli pindarici allucinanti..
Godiamoci questo ragazzo dal bel tennis e basta

25
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Luca Martin (Guest) 19-09-2017 10:54

Al Challenger di Genova Berrettini non mi ha impressionato.
Il paragone con Jerzy Janowicz mi sembra un po’ azzardato. Il polacco mi pare piu’ reattivo. ma fisicamente, molto delicato. Berrettini direi che ha una struttura piu’ massiccia e solida. Tecnicamente cerca sempre l’accoppiata servizio dritto. Per il resto non ho ricordi esaltanti. Sul veloce dovrebbe far male parecchio, pero’ non e’ l’ unico nel circuito ad avere certe caratteristiche.
Io quindi aspetto, certamente mi piacerebbe che le sue prestazioni diventassero di grande rilievo.

24
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pallettaro (Guest) 19-09-2017 10:36

@ Becuzzi_style (#1954991)

Anche io sono così, ma ci siamo passati decenni di stessa roba.
I Cecchinato, i Giannessi, eccetera, tutte cose già viste anche nell’aspetto legato ai limiti stessi della tipologia di giocatore.

Ora abbiamo un giocatore diverso.
Questa cosa mi esalta, mi carica.
Quando vedo questo suo piglio deciso mi sento già diverso.
Non assisti alla solita lotta fatta di sudore e sangue.
Vedi uno che sa cosa fare in campo.

23
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Tifoso degli italiani (Guest) 19-09-2017 10:32

Scritto da Ggg
Carriera alla janowicz massimo che può/possiamo sperare secondo me

Ma che paragone è? Come si fa a prendere come riferimento un giocatore che è perennemente condizionato dagli infortuni?
Il polacco ha fatto in 8 mesi quello che nessun italiano è riuscito a fare negli ultimi 30 anni (finale in un master1000 e semifinale in uno slam), se questo è “il massimo che può/possiamo sperare” allora per me benissimo, l’importante è che lo ripeta per 7/8 anni consecutivi…

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pallettaro (Guest) 19-09-2017 10:29

@ Leandro Pisano (#1954973)

Cerco sempre di fare caso a questa cosa che tutti mi dicono.
Vedendolo giocare, personalmente (quindi è solo un mio parere) non ho visto come grave questo problema.
Posso dire, invece, che si muove bene. Non lo vedo legato od impacciato negli spostamenti. Non mi pare scioltissimo, ma si muove bene e fa anche ottimi recuperi.
Condivido invece la parte legata alla risposta. Lì mi pare deficitario.

21
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Koko (Guest) 19-09-2017 10:25

Direi che nell’ultimo torneo anche la seconda di battuta mi è sembrata incerta e con numero di doppi falli che stuzzicano il break da subire! Ricordavo kikkoni ben più alti e difficili da prendere su terra mentre su cemento è più timoroso e debole nel rimettere seconde migliorabili. Da questo derivano un numero di breaks subiti eccessivi contro diversi avversari da recuperare con un eroismo da italico non in grado di involarsi nel punteggio.

20
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pallettaro (Guest) 19-09-2017 10:23

@ DelPo Fan (#1954943)

Ma già lo scorso anno Matteo mica serviva così.
Lasciamo stare la velocità che era già ragguardevole, ma ora ha più continuità e varietà nel colpo. Significa che lo sta migliorando e che lo migliorerà ancora.
Sono pochi, ad oggi, i tennisti che a 21-22 sono già finiti e pronti.
Tutti, anche quelli fortissimi hanno dovuto superare qualche laccio che legava uno dei colpi. Colpi che sanno fare tutti, ma che solo la testa può sbloccare.

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Becuzzi_style (Guest) 19-09-2017 10:22

Condivido…sarà che io sono un prudente nato, ma le e saltazioni non mi sono mai piaciuti.
I deliri di onnipotenza di quando qualche nostro ragazzo vince 3 partite di fila non li sopporto, anche perché un po’ di scaramanzia non guasterebbe mai 🙂
Per cui come dico sempre, nulla è stato fatto…poche esaltazioni, testa bassa e lavorare.

18
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+1: marypierce
tixdes (Guest) 19-09-2017 10:21

Scritto da Ggg
Carriera alla janowicz massimo che può/possiamo sperare secondo me

Anche top 15.
Pensi che gli farebbe schifo?

17
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pallettaro (Guest) 19-09-2017 10:19

@ l Occhio di Sauron (#1954940)

Tsonga a 21 anni era numero 222 del mondo e molto più grezzo di Berrettini.
Ma aveva la “stoffa” e tutti lo sapevano.
Però il rovescio, ragazzi, era una tragedia.
Invece l’ha messo a posto.
A fine 2006 ha inanellato 3 o 4 finali challenger (senza vincerle tutte) e si portò vicino ai primi 200 al mondo.
Ma già nel 2005 aveva mostrato i picchi di gioco (questo bisogna guardare) che gli consentiva di giocarsela con tutti.
200 oppure 100 al mondo fa poca differenza quando hai talento.
Infatti nel 2007 era già numero 45, quindi l’anno prima era numero 200 solo sulla carta, valeva già molto di più.

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Haas78 (Guest) 19-09-2017 10:13

@ Ggg (#1954971)

Semi a W e tra i top30, non sarebbe male 😎

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Luca96 19-09-2017 09:55

Condivido in pieno l’articolo…lasciamo crescere questo ragazzo e ci darà tante soddisfazioni. Forza Matteo 😉

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Leandro Pisano (Guest) 19-09-2017 09:35

Scritto da cataflic
Berrettini si è consolidato ad un buon livello, semplicememte bisognerà ricordarsi che nei primi 100 c’è gente che sa servire, ha un gran dritto, ma ….qualcuno ha anche un gran rovescio e questi lui non li supererà mai(Bolelli docet). Dalla sua sembra avere testa, un’altra arma importante che invece non tutti hanno, almeno nella seconda metà di classifica.
Mi pare comunque evidente che per ora il suo problema principale nelle finali disputate sia stato il servizio perchè in queste occasioni ha servito sempre sotto o molto sotto alla sua % di prime durante il torneo stesso.

I difetti sul rovescio sono inferiori a quelli che ha negli spostamenti laterali, nel footwork e nella reattività sulla risposta > questa sua ➡ lentezza neuromuscolare ❗ – È la natura, bellezza mia’- non è superabile in quanto fattore congenito. Hai voglia ad allenarti… Bolelli ri-docet.

➡ tutto è relativo ❗ : lento per essere un giocatore di vertice ma sufficientemente veloce per stare nella prima metà di classifica grazie a un tennis efficace, potente e moderno.

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makko (Guest) 19-09-2017 09:33

Articolo che condivido in toto fuorché un’omissione: il ragazzo è stato inopinatamente spremuto con la prequali degli Internazionali d’Italia affrontate da infortunato (problemi caviglia che poi sono di conseguenza degenerati): due mesi perduti oltreché al rischio corso: spero che certe non succedano più per questo temo che il ragazzo entri in orbita Davis, temo che poi gli riservi no lo stesso trattamento

12
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Ggg (Guest) 19-09-2017 09:32

Carriera alla janowicz massimo che può/possiamo sperare secondo me

11
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Tifoso degli italiani (Guest) 19-09-2017 09:28

A parte i fondamentali, di cui si è parlato già abbondantemente e in cui mi trovo sostanzialmente d’accordo con DelPo Fan (come capita spesso quando si parla di Matteo), a me lasciano ben sperare (oltre al discorso testa, anche questo già affrontato) anche alcuni colpi “secondari”: il passante, anche di rovescio; la palla corta; il lob, anche con Jaziri l’ha sfruttato bene… sono tutti colpi che dimostrano che ha anche una discreta mano.

10
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SimoneChiccoBolelli (Guest) 19-09-2017 09:00

Non mi sembra Quinzi a livello di testa, questa è già un ottima cosa, tennisticamente è un giocatore moderno, spinge e si muove bene per essere più di 1 e 90! Insomma ha tutto per fare bene! Non vorrei che la nostra ossessione, lo porti ad avere troppa pressione..

9
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+1: marypierce
DelPo Fan (Guest) 19-09-2017 08:47

Comunque sia di rovescio sia sugli spostamenti è migliorato e continua a migliorare tantissimo rispetto a un anno fa, non guardate i tanti errori contro Bublik che gioca a strappi e avrebbe mandato fuori giri anche gente più esperta di Matteo (che comunque da un paio di momenti di crisi è venuto fuori alla grande), ma piuttosto contro Jaziri dove lo scambio di rovescio lo ha sempre tenuto molto bene e ricordo anche un bellissimo vincente di rovescio lungolinea su cui Jaziri è rimasto fermo dall’altra parte. Paradossalmente, ma forse neanche troppo, credo che una delle cose da migliorare di più sia il servizio, non ovviamente nella potenza ma nelle percentuali, per diventare un’arma decisiva anche a livelli più alti deve diventare più affidabile, servono più prime in campo e eliminare quei momenti di “pausa” in cui finisce per giocare anche tutto un game sulla seconda.

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l Occhio di Sauron 19-09-2017 08:41

Scritto da cataflic
Berrettini si è consolidato ad un buon livello, semplicememte bisognerà ricordarsi che nei primi 100 c’è gente che sa servire, ha un gran dritto, ma ….qualcuno ha anche un gran rovescio e questi lui non li supererà mai(Bolelli docet). Dalla sua sembra avere testa, un’altra arma importante che invece non tutti hanno, almeno nella seconda metà di classifica.
Mi pare comunque evidente che per ora il suo problema principale nelle finali disputate sia stato il servizio perchè in queste occasioni ha servito sempre sotto o molto sotto alla sua % di prime durante il torneo stesso.

ma com’è che invece Tsonga invece ha superato la difficoltà?
Anche Nadal a inizio carriera girava attorno alla palla per cercare il dritto..

Il rovescio se uno ci si mette lo può sistemare, non sarà mai come quelli che ce l’hanno di natura ma ce la si può fare.

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Figologo (Guest) 19-09-2017 08:37

Finalmente una presa di posizione!!!! Era ora!!!
Bene, bravo, bis!!!!

Vorrei che la redazione prendesse posizione più spesso!!!

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Andre77 (Guest) 19-09-2017 08:36

Concordo con l’articolo, sta già facendo ottime cose, a livello challenger ci siamo direi, manca il salto almeno sugli atp 250 facendo qualche exploit, però con calma ci arriverà. Forza Matteo!

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+1: Nole fan
Biancaneve (Guest) 19-09-2017 08:35

Articolo sensato, inutile esaltarsi ora. Aggiungerei solo una cosa… Oltre tutte le qualità elencate, Matteo è anche un gran bel ragazzo, cosa che non guasta… 😉

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+1: marypierce
l Occhio di Sauron 19-09-2017 08:35

ma poi quell’altro suo coetaneo continua ancora a provare a fare il giocatore di tennis o gliela sta già dando su?

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Elio 19-09-2017 08:16

QUOTO ❗ Ecco riassunto, quello che penso e che avevo già scritto più o meno.
L’unica cosa, è che sul rosso, non mi sembra paradossale, se riesce a mascherare il rovescio relativamente meno forte, perchè ha più tempo per prepararlo, cosi come gli spostamenti, essendo il rosso una superficie più lenta.
Quindi, deve migliorare la reattività sul veloce. Ma con il lavoro, ed esercizi specifici, ce la farà, senza alcun dubbio.
Lasciamolo crescere. Ci darà grandi soddisfazioni. Bravo Matteo. 🙂

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cataflic (Guest) 19-09-2017 08:06

Berrettini si è consolidato ad un buon livello, semplicememte bisognerà ricordarsi che nei primi 100 c’è gente che sa servire, ha un gran dritto, ma ….qualcuno ha anche un gran rovescio e questi lui non li supererà mai(Bolelli docet). Dalla sua sembra avere testa, un’altra arma importante che invece non tutti hanno, almeno nella seconda metà di classifica.
Mi pare comunque evidente che per ora il suo problema principale nelle finali disputate sia stato il servizio perchè in queste occasioni ha servito sempre sotto o molto sotto alla sua % di prime durante il torneo stesso.

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