
Da Vienna: La conferenza stampa di Jannik Sinner (con il programma di domani)


Jannik Sinner è tornato a Vienna, il torneo che nel 2023 aveva segnato una tappa fondamentale della sua carriera. Dopo la sessione di allenamento pubblica, l’altoatesino ha parlato in conferenza stampa, toccando tanti temi: dalle sensazioni al rientro, al futuro, passando per la Coppa Davis e la sua evoluzione tecnica.
«Torno con ricordi molto positivi – ha esordito Sinner –. Vienna è un torneo speciale, due anni fa ho vinto qui e mi ha aiutato molto a crescere. C’è anche la mia famiglia e voglio dare il massimo davanti a questo pubblico».
“Il no alla Davis? Decisione difficile ma ragionata”
Uno dei temi più caldi è stato quello della Coppa Davis, da cui Sinner ha deciso di prendersi una pausa.
«Ho vinto la Davis due volte e sono ricordi meravigliosi – ha spiegato –. Con il mio team abbiamo deciso così perché la stagione è lunga e avevo bisogno di una settimana extra di pausa per iniziare la preparazione all’Australia. Negli ultimi due anni sono arrivato stanco a inizio stagione, questa volta vogliamo cambiare approccio. È stata una decisione difficile ma ragionata, e non la cambio».
“Cahill è come un secondo padre”
A Vienna Jannik è accompagnato da Darren Cahill, tornato a seguirlo dopo qualche settimana di pausa.
«Darren è come un secondo padre – ha detto –. Mi conosce molto bene e sa come parlarmi nei momenti difficili. Ritrovarlo qui è stato naturale: lavoriamo con grande fiducia e con obiettivi chiari».
Miglioramenti e sensazioni indoor
Sinner ha poi parlato del suo tennis e delle condizioni di gioco a Vienna:
«Indoor mi trovo bene: non ci sono sole o vento, il rimbalzo è più regolare e posso colpire veloce. Abbiamo lavorato tanto sul servizio, su ritmo e lancio di palla. Va meglio, ma non è ancora automatico. Sto trovando equilibrio tra il mio stile e i piccoli cambiamenti che vogliamo introdurre».
“Non puoi partire a tutta dal primo turno”
Rispondendo a una domanda Jannik ha commentato il livello espresso nella recente finale del Six Kings Slam contro Alcaraz:
«Non puoi partire a tutta già al primo turno. Serve tempo per trovare il feeling con palle e campo. Lavoriamo molto su servizio e risposta, che fanno la differenza. Contro i big server bisogna restare solidi, contro altri si può rischiare di più».
“Nel 2019 tutto era diverso. Ora mi sento fortunato”
Ripensando ai suoi esordi, Jannik ha ricordato l’esperienza del 2019, quando ricevette una wild card per Vienna:
«Nel 2019 ero un ragazzo che sognava di entrare nel circuito. Da allora tutto è cambiato. Ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno aiutato tanto, perché in famiglia non avevamo grandi possibilità economiche. Quando entri nei primi 100 capisci che puoi farcela davvero: hai la base per giocare gli Slam e investire tutto sulla tua carriera».
“Vienna fu un punto di svolta”
Infine, Sinner ha ricordato il successo del 2023 contro Medvedev:
«Sì, quella finale fu una partita durissima, una delle più significative della mia carriera. Mi ha dato fiducia e consapevolezza. Sia io che Daniil siamo cambiati molto da allora: siamo due giocatori diversi, entrambi vogliamo essere versioni migliori di noi stessi».
Con la mente già rivolta a Torino e alla stagione australiana, Sinner si prepara a una nuova settimana sul cemento indoor dove, come ha detto con un sorriso, “speriamo in una grande atmosfera… e magari in un’altra super settimana”.
Center Court – ore 13:30
Camilo Ugo Carabelli vs Filip Misolic
Cameron Norrie vs Andrey Rublev
Stefanos Tsitsipas vs Lorenzo Musetti
(Non prima 17:30)
Jacob Fearnley vs Alexander Zverev
(Non prima 20:15)
#glaubandich Court – ore 13:00
Fernando Romboli / John-Patrick Smith
vs Ariel Behar
/ Joran Vliegen
David Pichler / Jurij Rodionov
vs Constantin Frantzen
/ Robin Haase
Tomas Martin Etcheverry vs Nicolai Budkov Kjaer
(Non prima 15:30)
Francisco Cerundolo vs Alex Michelsen
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 500 Vienna, ATP 500 Vienna 2025, Jannik Sinner
Se rinuncia alla Davis e a Parigi per arrivare un pelo più fresco in Australia mi pare discutibile dato che così stanco come era ha vinto due Australian Open! Cambiare per cambiare ricorda il cambiamento del servizio per US Open che non ha portato bene. Previsione : perderà prestigio nei paesi neolatini (che lo hanno formato e lo ospitano) con decisioni quadre troppo teutoniche e forse non sarà comunque brillante in Australia. Le piccole decisioni erronee si pagano tutte come a New York con la battuta entrata a regime guarda caso solo nel torneo mercenario da vitello d’oro biblico con racchetta d’oro nuovo idolo al posto del vitello! Ha preso una brutta china a mio avviso con decisioni per la prima volta cervellotiche e non razionali. Magari però smentisce tutto e non perde più nel 2026 ma comunque in alcuni paesi il danno sarà fatto. Non vedo dove sia il guadagno di stima generale se non nei sei milioni! Rovinato dal..petrolio!
@ Maxx (#4502530)
…e allora?
Sinner mi è proprio scaduto… quando vedo lui e cattelan giro canale, mentre la pasta de cecco col cabips che la compro nè tantomeno il caffè lavazza… tutto quello che reclamizza lui è out per me…
Vinceremo la prossima in cui parteciperà Sinner, e torneremo a festeggiare.
No Problem.
Era un’altra epoca ma ai giovani dei miei tempi lo stato richiedeva (praticamente gratis) un anno di vita per adempiere al servizio militare di leva obbligatorio. Una settimana di giocate a tennis non mi sembra questo gran sacrificio per questa generazione di sportivi super pagati.
Chiuderà l’anno in seconda posizione a menoché Alcaraz faccia un disastro tra Parigi e Finals ma non vuole perdere troppo terreno da Carlitos e delle Finals 8 ha gia motivato la rinuncia.
Hai molta fiducia negli altri italiani, wow! Per fortuna che dite sempre che l’Italia non è solo Sinner
I soldi non sono tutto e comunque il giovane altoadesino ne ha già incassati parecchi, ma un tifo come quello che Sinner riceve dal popolo italico nessun tennista può vantarlo nel proprio paese.
So bene che non accadrà ma mi piacerebbe se a Torino nessun italiano andasse a vederlo e a tifare per lui e forse allora Jannik capirebbe cosa rischia di perdere facendo perdere la Davis all’Italia, perché è quello che inevitabilmente accadrà.
Per fortuna che la nostra Jasmine invece ha avuto ancora una mentalità diversa dimostrando una volta di più (se ce ne fosse il bisogno) che le donne sono purtroppo meglio di noi maschietti
Mah, direi che Parigi dovrebbe essere sopra Vienna nella lista delle priorità: unico 1000 indoor, per lui che è il re dell’indoor…
Ma evidentemente con Vienna ci sono dei vincoli (contrattuali?) inscalfibili.
E chissenefrega della davis…..x me vale niente….sarà un mio limite, ma il tennis è sport individuale per eccellenza
Concordo
Perchè a Vienna difende punti e se non ci andasse gli rompereste le palle con la storia del numero 1 invece che con il pitale.
Est–i non ce lo metti?
Vienna l’avrei saltato
Tutti a difendere la scelta di Sinner, obtorto collo pure Binaghi.
Prenderei i nomi di tutti per leggerli nuovamente. quando perderemo.
Perché perderemo, eh?
Ma non capisco xkè rinuncia alla Davis e va a Vienna??
Sinner dunque esordisce mercoledì..
Significa che dovrà giocare per 5 giorni di fila, fino alla finale di domenica.
La mia sensazione è che darà forfait a Parigi.. e farebbe bene, i veri obiettivi sono Master e Australian open
Anche il team di Sinner è stato “rivoluzionato” per l’occasione, con la presenza di Cahill, Ferrara e Cipolla.
Invece Vagnozzi e Resnicoff (presenti in Cina e Riad) sono andati in ferie.
In bocca alla volpe!