
Nick Kyrgios torna ad attaccare Jannik Sinner: “È stato protetto, se fossi stato io al suo posto sarebbe andata diversamente”


Nick Kyrgios non perde occasione per far parlare di sé. Ospite del podcast The Unscripted Show, l’australiano è tornato a puntare il dito contro Jannik Sinner, riaprendo il capitolo legato al caso Clostebol che aveva coinvolto il tennista di San Candido e la successiva risoluzione del caso. Ancora una volta, il giocatore di Canberra non ha risparmiato parole dure, alimentando una rivalità ormai sempre più personale.
“Non posso sopportarlo”
“Ci sono molti giocatori nel circuito che mi vogliono bene… e poi ce ne sono alcuni che non sopporto”, ha esordito Kyrgios con il suo consueto tono provocatorio. “Ovviamente, un esempio è la mia relazione con Jannik Sinner, che è piuttosto cupa. È normale dopo tutto lo scandalo del doping, con i due test positivi e tutto quello che ne è seguito. È chiaro che non posso andare d’accordo con tutti, ma con lui proprio no.”
“È un campione, ma è stato protetto”
Pur riconoscendo il talento e il valore sportivo di Sinner, Kyrgios non ha rinunciato a insinuare favoritismi a suo vantaggio. “È un giocatore che ha raggiunto il numero uno del mondo, non c’è dubbio che sia incredibile e che porterà il tennis ai massimi livelli insieme a Carlos Alcaraz nei prossimi dieci o quindici anni”, ha affermato.
Poi, la stoccata: “Questo però non toglie che sia stato protetto fino a un certo punto. Il CEO e molte figure di rilievo dell’ATP sono italiani, quindi per me tutta questa storia non è altro che un mucchio di spazzatura.”
Il sarcasmo di Kyrgios: “Forse avrei dovuto farlo anch’io”
Il momento più pungente dell’intervista arriva quando Kyrgios, con tono sarcastico, si domanda cosa sarebbe successo se si fosse trovato lui nella stessa situazione di Sinner.
“La verità è che mi ha ferito vedere come si è risolta la questione. Ho seguito il caso e non potevo credere che qualcuno trovato positivo due volte ne uscisse così facilmente. Lo guardavo da casa e pensavo: ‘Dannazione, forse avrei dovuto farlo anch’io!’” ha dichiarato.
E poi, la domanda retorica: “Pensateci un attimo… cosa sarebbe successo se fossi stato io a fare una cosa del genere?”
Un rapporto ormai incrinato
Le parole di Kyrgios non fanno che confermare un rapporto ormai logoro con Sinner, che da parte sua ha sempre preferito evitare polemiche pubbliche. L’australiano, invece, continua a oscillare tra ammirazione sportiva e attacchi velenosi, mantenendo viva la propria immagine di “bad boy” del tennis mondiale.
Nel frattempo, Sinner resta concentrato sul campo, protagonista di una stagione straordinaria e ormai punto di riferimento della nuova generazione. Le parole di Kyrgios, ancora una volta, fanno rumore ma non fanno male ormai più a nessuno.
Marco Rossi
TAG: Jannik Sinner, Nick Kyrgios
Prima pensavo che non avesse mai letto le carte, adesso comprendo che non è in grado di capirle.
Condivisibile.
Ma le cosiddette “linee editoriali” dei media non è detto debbano sempre o comunque coincidere per, o con un… “pensiero comune”, generalizzato e… uniformato.
Il fatto, finora credo quasi mai accaduto di bypassare certe notizie “emanate” da certi personaggi generalmente invisi o molesti ai partecipanti, è pur sempre una (libera) scelta che può essere adottata o meno dalla testata.
Ciò non inficia credo la completezza dell’informazione ma detta una precisa linea di principio di una “pulizia” che si potrebbe voler dare ai contenuti offerti pur in difformità con la concorrenza.
Scelta che per me dovrebbe (potrebbe) essere fatta a priori e non prettamente lasciata al solo successivo arbitrio e giudizio dei partecipanti.
🙂
Massimo.bianco29 è stato insignito da Andrewthefirst del titolo di “Nick Kyrgios ad honorem”.
Ci caschiamo tutti. Se tu vai a guardare tutti gli ultimi post di Jannik hanno meno commenti di questo (<20). Perché?
Basterebbe che sui post di Kyrgios non commentasse mai nessuno e forse si perderebbe anche l'interesse a pubblicarli.
Il punto è che i post che generano sangue, polemiche, odio, rabbia, negatività danno terreno fertile agli haters….
Gli haters da tastiera, non avendo altro da fare rimangono in attesa di queste notizie per dare sfogo alla loro esistenza.
Dovrebbero dedicare più tempo a cose positive e a pensare:"… ma se io fossi stato al posto suo cosa avrei fatto, come mi sarei comportato?"
Kyrgios ha perso più tempo nella sua vita ad andare a bere nei bar che allenarsi, ora che non può più giocare e non sa come fare soldi usa questo sistema. Sta a noi, non commentando non alimentare il suo circuito. Poi la redazione è, e deve essere libera di pubblicare ciò che vuole, anche se il discorso varrebbe anche per loro.
Sicuramente non è il tuo caso ma dovremo smetterla tutti di stare appresso a questo qui…me compreso.
Se tu noti, certi commentatori negativi, che probabilmente nella loro vita non hanno mai dedicato il loro tempo a costruire, non hanno mai avuto modo di capire quanto sia difficile costruire, scrivono sempre in questi post per puntare il dito, per ripetere sempre le stesse litanie e le loro polemiche da bar. Mi riferisco ad uno in particolare.
Pablito, se Kyrgios ha così tanto seguito è anche colpa nostra, dovremo lasciarlo isolato coi suoi simili.
Senza offesa per il tuo commento, anche perché ti capisco.
Io da fan di Jannik, ogni volta sto ebete apre bocca, godo come un riccio!
@ pablito (#4500177)
Da conclamato sinneriano e pur considerando l’ovvio negativo giudizio che ho del soggetto in commento, comprendo ma non ritengo condivisibile la tua posizione espressa nei confronti della redazione di LiveTennis, atteso che questo è uno dei fondamentali siti italiani di informazione su ciò che riguarda tutto ciò che ruota intorno allo sport di cui siamo appassionati e le stesse informazioni su quanto dichiarato di volta in volta e da ultimo da Kyrgios è possibile pure rilevarle su una miriade di siti concorrenti che fanno lo stesso lavoro, espletato in primis ai fini dell’informazione.
Sta poi a noi utenti di LiveTennis decidere se e come commentare o piuttosto ignorare, come forse nel caso di specie, le informazioni, le news e quant’altro pubblicati nel sito.
Ma ho dei dubbi… Lui dice di avere un “rapporto cupo” con Sinner. Ma quale rapporto, se uno insulta e diffama e l’altro non gli risponde, neppure indirettamente!
Viene da pensare che anche con la Kalinskaya il suo fosse un rapporto, diciamo così, unilaterale… 🙂
@ I love tennis (#4500198)
Djoko è un campione ed una persona molto intelligente, per questo quando dava ragione all’australiano ne rimasi sorpreso; ma tutti possono sbagliare e si è ripreso alla grande. La goduria è vedere Jannik che non dice una vocale e l’altro che presto avrà bisogno di un trapianto di fegato
Non lo vogliono nemmeno nelle strutture psichiatriche. Nemmeno a peso d’oro.
Wow! L’intervista del secolo! Una perla nell’oceano! Redazione, gentilmente
E’ triste dirlo perché tennisticamente l’ho sempre ammirato, ma evidentemente il rancore nel vedere Sinner con la sua ex è stato troppo grande, non si spiega in altro modo.
Guarda Nick adesso Jannik non riuscirà a dormire la notte per avere osato deluderti!!!!!
Che strano,ma quante coincidenze…
Quoto in pieno
Succede quando finisce il Maalox.
Lui non sarebbe mai potuto essere come Sinner perché altrimenti non sarebbe Kyrgios: il molestatore di donne ed utilizzatore di droghe.
“Se non è zuppa è pane bagnato”, Kyrgios ormai è una minestra riscaldata. “O mangiare sta minestra o saltar da sta finestra”, Nicolino è meglio che salti giù per sempre.
La Kalinskaya gli ha proprio lasciato un segno indelebile
Un tso quando?
Uno scoop!
La risposta è fin troppo facile: a parità di condizioni, avrebbe continuato a essere il perdente rancoroso che è, perché il doping è un’altra cosa.
Ci credo .. Con quella faccia…..
Continua nella sua litania:
Due volte si, ma nel giro di due settimane, dose infinitesimale, infine prassi ricorso corretta.
Ma la grandezza di Jannik Sinner la si può vedere chiaramente anche dagli effetti che provoca:
Dalla sua contaminazione cambieranno le normative antidoping;
Dopo Parigi Bercy di due anni fa’ sono cambiate le regole degli orari delle partite.
Dopo Shanghai si vuole introdurre una nuova regola sul caldo.
CHE UOMO!
Mai visto un accanimento così vergognoso verso un proprio collega sportivo, Nole e gli altri sono praticamente dei santi rispetto a questo pessimo elemento, livoroso e cattivo dentro. E la gente lo ha capito. Che nessuno osi più paragonare Nole a questo clown, il serbo è un signore in confronto e soprattutto non è una persona cattiva.
Ma bastasaaaaaa! .. voi che ne scrivete e noi che leggiamo pure.
Ma… forse “fa cassetta” ?
Redazione:
“pubblicare” ancora ogni fetida flatulenza che esce dalle fauci di questo… (mi esimo) ? 🙁
Siete pervicaci e pertinaci nonostante le diffuse lamentele.
Chissà se un giorno riuscirete a… ignorare. 😉