
Us Open, Musetti dopo la sconfitta con Sinner: “Jannik di un altro livello, esperienza che mi farà crescere” (Video)


Nonostante la delusione per la netta sconfitta, Lorenzo Musetti ha affrontato con lucidità e sincerità la conferenza stampa successiva al derby con Jannik Sinner, perso nei quarti di finale dello US Open 2025. L’azzurro ha riconosciuto senza esitazioni la superiorità del numero uno del mondo, spiegando anche le difficoltà vissute in un match disputato per la prima volta in sessione serale sul Centrale di Flushing Meadows.
“Nel primo set sono stato troppo frettoloso, non riuscivo a trovare subito le giuste sensazioni con la palla – ha raccontato Musetti –. Non avevo mai giocato di sera e le condizioni erano diverse rispetto al giorno. Ma, a prescindere da questo, Jannik oggi era di un altro livello: ha servito benissimo, mi ha messo pressione in ogni scambio e mi ha portato al limite. Non ho avuto molte chance, lui ha condotto sempre il gioco”.
Il secondo set, a detta di Musetti, è stato il migliore: “Ho servito meglio e ho avuto un paio di opportunità, ma contro un avversario come lui bisogna sfruttare ogni occasione. Avevo una palla break importante che non ho concretizzato, e questo ha fatto la differenza. Nei momenti decisivi, Jannik ne è sempre uscito da campione”.
Il carrarino ha anche sottolineato quanto Sinner sia cambiato rispetto al loro ultimo incrocio: “Sono passati due anni, siamo cresciuti entrambi, ma lui è diventato il giocatore più opprimente che abbia mai affrontato. Non avevo mai sentito così tanta pressione negli scambi. È stato superiore, lo ha dimostrato, ma giocare contro di lui mi fa capire quali aspetti devo migliorare”.
Alla domanda su quali rimpianti avesse per le sette palle break non sfruttate, Musetti ha risposto con maturità: “I rimpianti me li tengo per me. Forse su due consecutive potevo rischiare di più, ma lui ha servito prime ottime e anche una seconda molto solida. Forse potevo fare qualcosina, ma non grandi rimpianti: Jannik ha meritato”.
Sul piano tattico, Musetti ha provato a spiegare la propria strategia: “Volevo sporcare un po’ il gioco con variazioni, soprattutto in back, ma di sera la palla salta meno e non sono riuscito a dare fastidio. Così ho finito per giocare al suo ritmo, che non era il mio obiettivo”.
Infine, parlando delle prospettive di chi possa mettere in difficoltà Sinner sul cemento, Musetti ha risposto con franchezza: “Io stasera non ci sono riuscito. Forse solo Alcaraz, in condizione ottimale, può togliergli certezze. Per il resto, con la sua profondità e consistenza, è davvero durissimo da affrontare”.
Pur nella sconfitta, Musetti porta a casa un’esperienza preziosa: “Non è una scusa dire che non avevo mai giocato in quelle condizioni, ma è tutto bagaglio che mi servirà. Jannik ha strameritato, gli faccio i complimenti e gli auguro di difendere il titolo”.
TAG: Lorenzo Musetti, Us Open, Us open 2025
@ Positron88 (#4475601)
Tartarini è giusto rimanga al suo posto, necessita più che altro di una figura di appoggio e di grande esperienza per cercare di colmare o perlomeno migliorare alcuni aspetti del suo tennis,servizio in primis e gestione caratteriale,ci hanno provato con Barazzuti ma dubito che sia molto indicato per risolvere tali problematiche. Vedrei alla grande Lubich e lo penso da almeno 2/3anni presumo che Lore avrebbe potuto raggiungere il suo top sin da prima anche considerando che ognuno ha i suoi tempi di crescita(quindi anche i coach)
In effetti Sinner ha aumentato il divario con tutti ed accorciato quello con Alcaraz quando questo era n.1 al mondo.
Può senz’altro migliorare a 24 anni. Bisogna tenere conto degli infortuni che capitano in carriera, che se si presentano bloccano o rallentano la crescita di livello e qualità.
Ma migliorabile è migliorabile come qualsiasi 23 enne che giochi a tennis. Sia sul rosso che sulle altre superfici.
Non credo proprio sia al suo apice da nessuna parte, insomma.
Più che altro è da migliorare invece il riuscire a tenere alto il livello nei momenti cruciali del match.
Ieri è capitato proprio che al momento di concretizzare le palle break, o salvare le sue, è andato in confusione, mentre Sinner ha alzato il livello di brutto, nei punti importanti.
Emblematico il drittaccio sbagliato a campo aperto sul 15-15 del 2-1 nel secondo set, che lo avrebbe portato 15-30 e poi a palla break a suo favore, invece ha consegnato il gioco a Sinner.
Il tennis non è solo avere il livello, ma saperlo utilizzare nella maggior parte del match, soprattutto nelle situazioni critiche.
E’ li che può fare il salto. Nella gestione dei punti fondamentali nei match. Sicuro che ci sta già lavorando sopra.
…
MODIFICO ( dimenticavo ) : per quanto riguarda la rassegnazione, attualmente il livello di Musetti è più o meno quello di De Minaur, che con Sinner non ne vince mai una che sia una. Non è questione di rassegnazione, è questione di differenza colossale con Sinner.
Giocando come fino agli ottavi si, giocando come contro Sinner direi di no. Era un po’ cotto, anche se non ha faticato molto nei turni precedenti. Giocando come ieri sera sarebbe uscito anche da Aliassime, Djokovic ed Alcaraz.
Doveva capitare una serata storta a Sinner per ribaltare il pronostico, invece è capitata a Musetti. Ha giocato non certo al meglio, anche comunque perchè devastato da Sinner. Ma anche gli altri 3 semifinalisti non è che siano in giro a raggiungere le semi agli US Open a casaccio.
Certo, beccare Sinner o Alcaraz comunque è un sorteggio sfortunato, ma poteva pure trovare un sorteggio fortunato ma saltare in aria prima dei quarti di finale, contro una mina vagante.
Ma chi lo dice ? Ai tempi dei tre mangiaslam, e ce n’erano tre, Wawrinka ha vinto 3 prove diverse del Grande Slam su 4. Murray, Cilic, Thiem, Medvedev pure loro hanno vinto prove del Grande Slam.
Secondo te Sinner e Alcaraz rimmarranno entrambi al top della condizione per altri 60 tornei del Grande Slam superando quindi pure i tre mangiaslam come conteggio degli slam vinti ?
Ho i miei fortissimi dubbi a riguardo.
E quindi potrebbe anche darsi che Musetti per una ragione o l’altra, uno Slam lo porti a casa. La vedo più dura invece raggiungere il podio del ranking mondiale, anche se in questo momento in effetti dietro i primi 3 c’è poca roba, basti vedere che Djokovic alla sua età riesce a centrare tutte e 4 le semifinali del Grande Slam mentre dietro a Sinner e Alcaraz nessuno riesce a mettere insieme un’impresa del genere.
Basta vedere il ranking. Mi sembra che sia la prima volta che due giocatori superino quota 10.000 punti ATP nel ranking, ed il secondo ha messo insieme circa la metà di quel punteggio. Molto eloquente.
Ma è ancora dura per Musetti andare a 5000-6000 punti per raggiungere il posto n.3 : deve aumentare il punteggio attuale di circa 2000 punti, Cioè quasi del doppio, migliorando di brutto questi ultimi 12 mesi giocati alla grande. Non è facile.
Stanno lavorando benissimo, Musetti è ancora un giocatore in costruzione. Può migliorare ma dipende da Musetti non dallo staff che non ha certamente la bacchetta magica.
Nel dubbio meglio rimanere com’è.
Raggiungere certi livelli ? Intendiamo Alcaraz e Sinner ? Facile, se non ci si riesce è colpa dei team, no ?
Direi che sul Pianeta Terra nella stessa situazione di Musetti, cioè di chi difficilmente raggiungerà certi livelli, a meno che sarà seguito dalla Fata Turchina con la bacchetta magica, si trovino poco meno di 4 miliardi di esseri umani di sesso maschile.
Fino ALMENO al Roland Garros Musetti dovrebbe mantenere la posizione nella top 10 del ranking mondiale.
Non credo parteciperà a Chengdu, non so a cosa potrebbe servire, meglio riposare e riprendere energie dopo gli US Open, tra l’altro anche vincendolo, 250 punti non influenzano più di tanto il ranking. Vincendolo però, non è detto.
Credo che pure Draper e Darderi ( soprattutto se va bene a Genova, non sono aggiornato a riguardo ) si cancellino da Chengdu.
Vado a sensazione, in base a come si programmano di solito i pro sul circuito maggiore. Soprattutto i big.
Mi correggo : fino a Miami la top 10 è praticamente inscalfibile a Musetti, perchè poi ha diversi punteggi importanti quando arriva la stagione della terra rossa europea primaverile.
Se continuasse a progredire potrebbe anche migliorare i punti raccolti in primavera, ma sarà già buono riconfermarsi.
Ora scadono fino a fine anno solo 165 punti a Chengdu, 200 a Vienna, 50 a Pechino mentre negli ATP 1000 rimpiazza 10 punti a Shanghai e 10 punti a Parigi-Bercy. 435 punti. Basta farne qualcuno in meno per chiudere l’anno tra i primi 10, cosa riuscita a pochissimi italiani.
Se li conferma o ne fa qualcuno in più, operazione alla portata soprattutto per un top 10, lo troveremo alle ATP Finals a Torino.
Musetti avrà possibilità a Parigi, quelle concrete, perché il suo livello su terra non è distante dai due, lo abbiamo visto a Parigi. Il problema sta presumibilmente nel diverso battere tutti e due nello stesso torneo.
Quoto.
Non dico che lo staff di musetti sia scarso, ma un top-player ora come ora ha bisogno di un Top coach.
Jannik versione boa costrictor soffoca gli avversari e non gli da scampo.
Comunque Musetti può essere soddisfatto del suo torneo, dei miglioramenti li sta facendo.
Già adesso è un top ten stabile(i risultati parlano chiaro).
Se continua a migliorarsi come sta facendo, magari l’ anno prossimo sarà un top-5 stabile.
C’è una cosa positiva nelle dichiarazioni di Lorenzo rispetto a quelle di molti avversari di Sinner quando sono usciti sconfitti: il rimarcare che ne esce con un bagaglio di esperienza che gli servirà nel futuro.
Di solito sono dichiarazioni di stima per Jannik (e le ha fatte anche Lorenzo) e poi un senso di impotenza del tipo: oh, io ho fatto del mio meglio, ma oggi non è bastato.
Lui secondo me aveva bisogno di questa sconfitta per capire quanto lavoro c’è da fare e dove andare a migliorare, poi che ce la faccia o meno dipenderà anche da lui stesso e dalla capacità di capire che restando così può solo ambire ad essere il migliore dei subalterni, ma non potrà mai raggiungere certi livelli.
Siccome il talento e la voglia di lavorare non gli mancano (chiunque nel circuito ne parla come di un gran lavoratore) le partite come stanotte sono lezioni preziose per capire dove migliorare.
Per me DEVE allargare lo staff con un coach di alto livello, lo dicevo quando era intorno alla trentesima posizione, l’ho ribadito quando è stato per un annetto “bloccato” tra 15 e 20 e lo ripeto ora che è Top10 non credo estemporaneo. Va benissimo lo staff familiare che gli da tante sicurezze, ma se vuole provare a raggiungere quei due devo per forza “professionalizzare” il suo contorno come hanno fatto loro.
Poi che ce la faccia o meno non sarà la cosa più importante che resta il non avere rimpianti e sapere di averci provato.
Mi spiacerebbe che lo facesse a 27-28 anni e che si mangiasse le mani pensando a “perché non l’ho fatto prima”.
In merito alla partita deve analizzare il motivo per cui il primo set spesso lo regala (ok le condizioni nuove, ma è accaduto altre volte) e poi ripartire dal terzo set che ha un punteggio bugiardo rispetto a quanto ha fatto vedere. Quelle palle break sulla seconda di Jannik gli resteranno sullo stomaco, ma a livello di gioco è stato propositivo già dal secondo set e con qualunque altro avversario (tranne un paio) sarebbe passato.
Sarò di parte, ma non credo che farà la fine della generazione di mezzo che sta sbriciolandosi per frustrazione, credo che abbia l’orgoglio per ripartire già dall’Asia con la sensazione di poter migliorare.
Serve un benedetto cambio di allenatore….Tartarini non riesce a fargli fare salto di qualità definitivo su servizio e risposta…
@ Tifoso degli italiani (#4475481)
se togli “tra i nostri confini” siamo d ‘ accordo al 100 %
Bravo Muso, che è stato obiettivo e l’ha presa nel modo giusto, quindi sarà concentrato a migliorare sia il suo livello tecnico che quello tattico.
Forse avrebbe potuto fare qualche discesa a rete in più, ma la profondità dei colpi di Sinner sono una barriera quasi insormontabile.
Mi pare che la settimana prossima sia in lizza in un 250 e speriamo tutti che vinca il titolo, in vista delle Finals…
Forza Muso!!!
No, penso che opprimente dia meglio l’idea anche della grave sofferenza psicologica che prova l’avversario di Jannik nel sentirsi via via sempre più impotente.
@ Tifoso degli italiani (#4475481)
Lorenzo è ancora dietro a Berrettini, non solo a Panatta al momento. E c’è sempre Fognini che, pur avendo reso molto poco negli Slam, ha comunque vinto un Master 1000
Il divario si è ridotto? Avrei detto il contrario
Ha già all’attivo una semifinale a Wimbledon, una al Roland Garros e i quarti a New York.
Tutto questo a 23 anni.
Giocando un tennis bellissimo.
Sarebbe stato il miglior italiano degli ultimi 40 anni (e magari supererà anche Panatta in alcuni “numeri”) a mani basse e l’avremmo idolatrato…
Per sua sfortuna e nostra fortuna, è nato un anno prima di lui un fenomeno mai visto tra i nostri confini.
Di grandi tornei ne può vincere, anche perché i primi due non li giocano tutti (vedere il master1000 canadese per avere conferma).
Se parliamo di slam, lì sarà più dura ma Lorenzo è in crescita e se continua ad evolvere può fare anche il colpaccio.
Rispetto a 2 anni fa sono cresciuti entrambi ma a mi parere il divario tra i 2 si è ridotto e visto come gioca Sinner vuol dire che è cresciuto molto Musetti. Ora deve pero’ fare lo sforzo di integrare il suo team con qualcuno che abbia l’esperienza di altissimi livelli e gli possa far compiere una ulteriore crescita che gli permetta di giocarsi alla pari con Sinner e Alcaraz i prossimi 8 / 10 anni. Lo puo’ fare ma deve fare una scelta importante ora
Bravo Lorenzo, il fatto di essere consapevole del livello di Jannik e di essere ancora abbastanza lontano da lui per prestazione non può che farlo crescere. Se riesce ad aumentare l’intensità del suo tennis, cosa non facilissima, può rimanere stabilmente nei primi dieci.
Io spero piuttosto che non si rassegni a non poter competere quando incontra il Sud Tirolese.
La batosta è stata pesante, appena appena più leggera dello scenario pessimo da me ipotizzato alla vigilia.
Ed allora scrissi che il “massacro” (che tale fu) avrebbe dovuto essere lento per lasciare strascichi positivi nel massacrato; invece non fu il più veloce possibile, ma non andò lontano da esserlo.
Dopo una simile batosta la possibilità che si reagisca alzando le mani ed arrendendosi per sempre con eterno complesso di inferiorità è alta.
Spero che Musetti e chi lo accompagna nella professione e nella vita sappiano scongiurarla.
Secondo me da fondo campo Musetti è vicino al suo meglio possibile.
Per provare a sovvertire questa opprimente superiorità c’è da cominciare a rendere la battuta quanto di più vicina alla perfezione; e c’è da spaccare ed accorciare gli scambi che stando a fondo campo inesorabilmente finiscono per opprimere il Carrarino. Bisogna quindi che Musetti diventi un maestro del gioco a rete, mentre al momento è paradossale osservare come abbia frequentato quei dipressi meno di Sinner (il quale quando vi andava portava quasi sempre a casa il punto, tranne che in una occasione). Giocare tanto il doppio potrebbe essergli d’aiuto (anche se forse doveva farlo quando era più giovane…).
Sono migliorie necessarie ma tutt’altro che facili da ottenere, men che meno scontate.
Può anche essere che Musetti sia già al suo apice, almeno per quanto riguarda questa superficie.
Io spero di no.
Forza Lorenzo!
Se il buon Lorenzo inizia a ragionare in maniera oggettiva e positiva sulle sconfitte, come ha fatto nel commento riportato nell’articolo, da segno di maturità sportiva che lo aiuterà molto anche nel migliorare il suo tennis. Bravo!! Beh Jannik…. Jannik è padrone del suo destino!
@ DuDu (#4475355)
Meglio “oppressivo”. Opprimente in contesti colloquiali ha una sfumatura di monotonia, di noia (cosa che il tennis di Jannik non è per nulla).
La ‘sfortuna’ del Muso è cominciata con l’uscita del tabellone. È finito nel quarto peggiore, quello di Sinner. Aveva il 50% di probabilità di finire nei due quarti centrali, in tal caso avrebbe facilmente ipotecato una delle due semifinali.
Musetti in cuor suo ha 2 consapevolezze..
Che può diventare numero 3 del mondo e allo stesso tempo non vincerà mai un grande torneo.
Un paradosso duro da accettare ma come lui sono messi tutti gli altri giocatori del circuito
Esatto! Ho pensato la stessa cosa. Nessuno aveva mai usato “opprimente” per definire il gioco di Sinner, ma penso che Lorenzo abbia trovato la sintesi perfetta!
Bravo Musetti a prendere il positivo della partita, per quello che ho visto la chiave è stata che Sinner è sempre stato il primo a prendere l iniziativa e costringere Musetti a difendersi in back con il rovescio che è stato piu un essere chiuso all angolo, x quasi tutta la partita, ma questo piu per merito di Sinner cmq.
Musetti, al netto della sconfitta, può esser soddisfatto del torneo che ha fatto e anche del secondo e in parte terzo set giocato contro Jannik.. fatto vedere un dritto e delle risposte impressionanti, bravo
Ps forte l’aggettivo su Sinner, “opprimente”.. ah ah, rende l’idea