
Sinner: “Fa male, ma sono orgoglioso di aver fatto parte di un match così”


Dopo cinque ore e 26 minuti, la finale più lunga nella storia del Roland Garros ha incoronato Carlos Alcaraz, ma non ha tolto nulla alla grandezza di Jannik Sinner. L’azzurro, uscito sconfitto 4-6 6-7(5) 6-4 7-6(6) 7-6(5), si è presentato con grande dignità in conferenza stampa. A caldo, tra emozioni contrastanti e la consapevolezza di aver dato tutto, il numero 1 del mondo ha provato a fare ordine tra pensieri e delusione.
“È difficile da accettare ora,” ha ammesso Sinner. “Sono comunque felice di aver espresso un grande livello. In generale sono contento del torneo, ma ovviamente questa sconfitta fa male. Ho cercato ogni giorno di migliorare, di mettermi in condizione di giocare partite così importanti. E oggi è stato un match davvero di altissimo livello.”
Ripensando ai momenti chiave, Sinner ha raccontato il passaggio tra il quarto e il quinto set, quando era stato a un punto dal titolo. “Ero deluso, certo. Avevo match point, stavo servendo per il match. Ma sono rimasto lì, mentalmente solido Oggi le occasioni le ho avute. Ero avanti di un break nel terzo. Avanti di un break nel quarto. Ho avuto tre match point. Ho servito per il match. Sono tornato sotto. Sul 6-5 nel quinto ho avuto altre chance.
Insomma, tante opportunità che non sono riuscito a sfruttare.
A volte ci sono giornate così. E non puoi farci niente. Quindi sì, è stata una partita diversa.
Non gli ho regalato nulla. Quando entri nel quinto set in uno Slam, cerchi sempre di resettare. Quando poi la partita finisce, è tutto diverso. Arrivano emozioni che non puoi più controllare.”
A chi gli faceva notare un passato poco favorevole nei match maratona, Jannik ha risposto con chiarezza: “Oggi non si può paragonare ad altri match. Fisicamente stavo bene, anche se ovviamente ero stanco. Ma lo era anche Carlos. È stata una battaglia fisica e mentale. Ho avuto le mie occasioni, ma oggi è andata così. Fa parte del gioco. Ci sono sorprese in questo sport Secondo me era partito bene il terzo Poi ho preso subito questo break Ero più o anche 30-0 quel game lì Il terzo 1-0 E lì poteva già cambiare un po’ la partita Perché se va da 2-0 È forse un pochettino diverso Però sai Ora parlare con sé Se avessi tirato il dritto sul match point Non lo so quindi Boh Sai è il numero due al mondo lui È il giocatore migliore che c’è sulla terra In questo momento Ha vinto ora il quinto slam Cioè non ci sono sorprese Cioè questi giocatori ti fanno cambiare la partita Quindi non è Ha avuto tante chance quello sì Non sono riuscito a sfruttare E basta ”
Sulle differenze con altre finali, Sinner è apparso lucido: “Oggi non pensavo nemmeno che fosse una finale. C’era solo Carlos da battere. Mi sentivo molto più pronto rispetto a Roma, il mio livello è cresciuto. Questo era il mio obiettivo principale. Peccato solo non aver sfruttato le tante occasioni avute. Ma se guardi solo la parte triste dello sport, non riesci più ad andare avanti. Io sono migliorato rispetto all’anno scorso e voglio continuare a spingere.”
Il paragone con Wimbledon 2022, dove perse in rimonta da Djokovic dopo essere stato avanti due set, torna inevitabile: “È una partita diversa. Allora ero in un altro momento della mia carriera, e quando Novak alzò il livello, sentii che non avevo possibilità. Oggi invece le occasioni le ho avute: avanti di un break nel terzo, avanti di un break nel quarto, tre match point, servito per il match, e ancora chance nel quinto. A volte semplicemente non si riesce a chiudere. Succede.”
Nonostante la delusione, Jannik trova forza nelle sue radici: “La mia famiglia e le persone vicine mi stanno aiutando. Mio padre oggi non era nemmeno a Parigi, stava lavorando. Non cambia nulla, siamo una famiglia semplice. Mia mamma era qui, e immagino che mio padre abbia guardato in TV, se ha finito di lavorare.”
“Non avrei mai immaginato di arrivare fin qui. Non era nemmeno un sogno da bambino, perché sembrava troppo lontano. E oggi ho giocato la finale più lunga della storia del Roland Garros. Fa male, ma non puoi continuare a piangere. Si va avanti.”
Infine, riflettendo sul valore storico della partita, Sinner non nasconde l’orgoglio: “Ogni rivalità è diversa. Ai tempi di Federer, Nadal, Djokovic, si giocava in modo diverso. Ma oggi anche noi stiamo producendo tennis spettacolare, e penso sia bello per il nostro sport. Sono felice di far parte di tutto questo. Ovviamente, sarei stato ancora più felice con il trofeo tra le mani. Ma oggi non si può cambiare nulla.”
Da Parigi il nostro inviato Enrico Milani
TAG: Jannik Sinner, Roland Garros, Roland Garros 2025
Ed eccomi qui, dopo aver dormito 2 ore per sfinimento, a rimuginare su una sconfitta beffarda e amara. Non ho letto i commenti ai vari post perché, immagino, i trolls si saranno scatenati credendo di migliorare la loro inutile esistenza. Credo sia già stato detto tutto sulla partita. Aggiungerei solo che la giudice di sedia non mi è sembrata all’altezza per non aver catechizzato i cialtroni del pubblico neanche una volta. Soltanto qualche “S’il vous plait! occasionale; veramente scarsa!
GRANITICO….
Quando Jannik smetterà per me che guardo tennis da 40 anni e passa ci sarà il vuoto pneumatico perché un campione così, anche per motivi anagrafici, non lo vedrò più. Mi sento fortunato ad assistere ai suoi match,qualsiasi sia il risultato.
Grazie Jannik, sei stato eroico
Grazie ragazzo per averci fatto emozionare come mai avrei pensato potesse essere possibile!
Ho sempre desiderato poter assaporare da appassionato le emozioni provate da altri paesi; aver il privilegio di poter gioire o abbattersi per le vicende sportive di un proprio connazionale!
Non solo finalmente abbiamo anche noi italiani il privilegio di poter ammirare un campione sportivo, ma (per me) la cosa più bella, un assoluto fuoriclasse per educazione, sportività, compostezza nella sconfitta.
La grandezza di una persona si vede in particolar modo nei momenti difficili più che in quelli di felicità!
Da parte mia solo che applausi, a testa altissima Jannik!
P.s. per i minorati che infestano questo portale, gioite pure oggi, ma domani la vita quotidiana vi riporterà coi piedi per terra nella vostra pochezza e infelicità, da lì, non si scappa
@ Tommaso (#4411601)
Se Dio non avesse più dovuto giocare dove lo fischiavano, lo insultavano e lo disturbavano, invece di diventare la capra avrebbe soltanto più giocato gli ITF di Belgrado… Suvvia, un po’ di coerenza
Io voglio solo ringraziare jannik per le emozioni che ci ha dato oggi, per me sei tu il vincitore morale del RG e se fossi io al tuo posto il prossimo anno mi inventerei un malanno per non ritornarci e la stessa cosa la farei a bercy in poche parole in Francia non andrei più a giocare perché come ho detto in un altro commento i tifosi francesi sono una vergogna mondiale. Forza jannik andiamo a vincere Wimbledon che sei il più forte al mondo.
Jannik, non leggerai mai queste parole, ma ti assicuro che ciò che hai detto in conferenza stampa, molti non lo capiranno.
Difficile far capire a chi ha schemi troppo rigidi su molti concetti da te espressi.
Bisognerebbe usare solo un po’ di empatia, avere un’apertura mentale nella media e tutto sarebbe più semplice.
Basterebbe riprendere in mano la storia delle carriere dei big3 per capire che sono costellata di vittorie, sconfitte, alti, bassi, capovolgimenti di fronte che poi hanno portato al superamento reciproco in molti periodi delle loro carriere.
Sei il numero 1 da un anno, sei all’8va finale consecutiva, 3 Slam, 2 Davis, 1 Finals, hai appena 24 anni e c’è chi tira conclusioni oggi. Sei praticamente a 1/3 della tua carriera.
Io e tanti altri su di te ci abbiamo visto giusto quando dicevano che eri un buon tennista, quando “non sarà mai un campione” e tante altre scicchezze…
Noi ci abbiamo visto giusto dal 2019 e abbiamo saputo aspettare, abbiamo avuto la pazienza di osservare in silenzio (non sempre ahahah), pur con qualche dubbio, ma avevamo ragione noi.
Ora, noi, sempre gli stessi, quelli che non scendono mai dal carro (alcuni vanno e vengono), Sinneriani convinti e sfegatati sapremo aspettare nuovamente per capire chi vincerà di più.
Che poi che importa se vincerai di meno o vincerai di più di chissà chi, sei già nella storia italiana e mondiale di questo sport. Il prestigio legato ai titoli lasciamoli agli altri.
Se non sarai più vincente di Alcaraz o di chissà chi altro campione, per noi rimarrai sempre lo stesso ragazzo da ricordare per essere uno dei più grandi eroi di questo sport, uno SPORTIVO con tutte le maiuscole, una persona da prendere ad esempio.
Il resto sono chiacchiere da bar per chi ha bevuto qualche bicchiere di troppo.
Continueremo ad aspettare in silenzio, ad esultare per le tue vittorie, a sostenerti nelle sconfitte e stringere virtualmente la mano a te e al tuo avversario qualsiasi sia il risultato.
Ti aspettiamo al prossimo torneo più forte di prima.
Come ha detto Alcaraz alla fine, di RG ne vincerà anche a Jannik molto presto… Resettare ora…., e cmq resterà un match epico di cui si parlerà per anni . Forza Jannik,
Tutti guardano avanti, anche quelli che potrebbero benissimo fermarsi e guardare indietro. Ma i fuoriclasse devono ripartire e guardare sempre avanti, anche se si vorrebbe fermarli a tutti i costi
Teniamocelo stretto un giocatore ma soprattutto un grande Uomo quale è Jannik perché potremmo anche non averne per decenni…
I complessi e gli strascichi albergano solo nella testa degli appassionati, Sinner va avanti e lavora per migliorare, se ne frega di queste pippe mentali, lui è un campione e guarda solo avanti
ho rivisto i match point sullo 0-40 del 4 set, perché la partita si è decisa lì, poi sinner ha fatto un miracolo nel quinto a portarla al tie-break ma si sapeva che l’avrebbe spuntata alcaraz.
0-40: ottimo punto di entrambi, il dritto di alcaraz praticamente sulla riga, quello di sinner fuori di niente
15-40: l’unico su cui recriminare davvero. Seconda di alcaraz, la risposta non andava sbagliata, poi da casa è facile. Questo ha fatto male
30-40: altro dritto di alcaraz praticamente sulla riga, in rete quello in arretramento di sinner. Forse lì un nole, con tutta la sua esperienza, avrebbe alzato un pallonetto per difendersi e ricacciare indietro alcaraz, che magari sotto pressione avrebbe sbagliato.
Tutto per dire che in 2 punti su 3 è stata questione di pochissimi centimetri, purtroppo girati dalla parte dello spagnolo. Alcaraz quindi bravissimo e anche fortunato, ma in partite così ci vuole anche fortuna.
Poi purtroppo è mancato tanto il servizio sul 5-4 per chiudere al 4 e nel tie-break del 4, ma l’inerzia era ormai tutta dalla parte dello spagnolo.
Ha giocato alla pari su terreno favorito Alcaraz con il servizio decisamente sottoelencato sue medie . E Cahill qualche giorno fa ha detto : fisicamente siamo ad un punto molto buoni, ma non ancora dove dovremmo essere.
Unico rimprovero che gli faccio e di non essere andato a rete nelle non poche occasioni nelle quali poteva e doveva andarci , ritrovandosi dover rigiocare da zero un punto già vinto ( spesso poi perdendolo )
@ Umbe (#4411451)
Sei solo stato sfortunato, altrimenti non ci sarebbe stata partita. Nemmeno sulle piste di sci avresti lasciato le penne.
Ma per favore
Secondo me Sinner ha mostrato grandi progressi rispetto Roma (in cui follemente avanzava da doppista anche in risposta sulle prime di Alcaraz) in risposta ma i limiti usuali non li ha superati completamente perchè si porta appresso l’equivoco di poter palleggiare in rapidità neuromuscolare tenendo testa ad Acaraz avvicinandosi molto sulle seconde. Quindi sulle seconde di Alcaraz non è mai arretrato un millimetro per tutta la partita ma la cosa alla fine gli ha portato più svantaggi e rassicurazioni per il rivale che reali vantaggi. Si, qualche doppio fallo di Alcaraz sotto pressione, qualche risposta semi vincente sua ma in generale tanti punti li ha persi perchè sulle seconde rimaneva troppo vicino e impossibilitato a caricare bene da terra i suoi colpi da fondo. Si riduceva tutto ad un flipper ravvicinato con Alcaraz centometrista anche più improvvisatore nella frazione di secondo di una risposta profonda subita e lui ottocentista più prevedibile che fa bene ma non benissimo in rapidità. Dunque Alcaraz di istinto leggermente più brillante e lui un tempo indietro se sperava di rispondere in rapidità con frequenza. Diciamo che il massimalismo di rispondere solo da vicino sulle seconde lo ha tradito alla lunga in particolare nel tie finale dominato dal rivale senza appello. Qualche risposta da lontano su seconde col rivale più scarico in momenti topici a mio avviso gli avrebbe fruttato meno breakpoints falliti rispetto al non eccelso 7 su 15 e ai tie sfuggiti via troppo rapidamente. Magari però su erba potrebbe essere la tattica giusta ma deve provare e non fissarsi solo con una opzione ravvicinata.
Quelli manco sanno leggere e se leggono non capiscono quello che leggono
Sono analfabeti nativi o al massimo funzionali
Ma non diciamo ereseie si diceva lo stesso con Medvedev e ora Medvedev non lo batte nemmeno se Jannik gioca con la sinistra. Ma quale complesso psicologico! Che palle!
Non è una bella statistica, ma va citata. Di tutti i grandi degli ultimi 40 anni, Connors, McEnroe, Borg, Lendl, Edberg, Becker, Agassi, Sampras, Federer, Djokovic, Nadal, Murray, Sinner, Alcaraz e delle loro innumerevoli finali slam esiste solo un altro caso di finale persa dopo 2 set vinti. Mac-Lendl al RG 1984. Questo testimonia ancor più l’eccezionalità dell’impresa di Alcaraz, a meno di non considerare Sinner alla stregua di un Medvedev o di uno Zverev.
Persona fantastica
Grazie di esistere, Jannik Sinner.
Deve essere orgoglioso e deve abituarsi anche a questo perchè i migliori ci sono passati tutti. E se continuerà ad essere tra i migliori continuerà a succedere, a volte sarà lui ad esultare e altre a rimanerci male. Certo avere così tanche chance di chiudere e sprecarle tutte non è ne comune e ancor più sorprendente vederlo fare a lui.
Dopo un inizio in cui ha dimostrato di avere un ascendente su Alcaraz poi è tornato umano ed è venuto il braccino anche a lui.
Ma i meriti soprattutto allo spagnolo per la partita sontuoso che ha fatto.
Per i fuoriclasse il torneo Slam più facile da digerire dopo la sconfitta in finale è proprio il Rolando, perché non c’è tempo per rimuginare… Wimbledon ti rapisce perché è già lì e ci si può riscattare subito…Forza Jannik!
Supereremo la delusione e tra qualche giorno ci consolerà aver visto praticamente azzerata la distanza sulla terra rossa tra il Nostro ed il fenomenale spagnolo…
Così è lo sport, le finali si vincono e si perdono. Oggi si piange domani si ride, è la più grande lezione di vita che possa esistere. Certo, c’è l’amaro in bocca sopratutto per quei 3 match point non sfruttati, si vedeva bene che Carlos era affranto e non sapeva cosa fare, l’ha aiutato Jannik con i suoi 3 errori. Con il senno di poi si potrebbe pensare che sarebbe stato meglio mettersi a palleggiare senza cercare il vincente per chiudere in bellezza, aspettando magari l’errore di Carlos che in quel momento aveva il braccino, forse…..ma i forse nello sport non esistono e non sapremo mai cosa sarebbe accaduto. Comunque, a detta di tutti Jannik era leggermente sfavorito su terra, ha giocato alla pari, e non ha vinto per un solo punto, così è e così rimarrà. Peccato, ma si rifarà presto.
Spero che tutti quegli idioti che hanno scritto commenti stupidi e Senza senso si leggano questo articolo
Grazie Jannik, sei tu che consoli noi. Pazzesco
Finale lottata fino all’ultimo punto, da grande campione quale sei.
Adesso si guarda avanti, si guarda a Wimbledon.
Mai scontato…. Grandissimo!
Solita disarmante disamina.. Jannik è così, ammette il “dolore” per come è andata la finale, ma rimane lucido, per quanto sia difficile e prova a svoltar pagina.. deve farlo ogni tennista che perde una finale Slam, per carità, ma se quello che lo deve fare si chiama Jannik Sinner io mi sento più tranquillo
sinner al meglio e alcaraz al meglio, avrebbero avuto un bilancio positivo con ciascuno dei fab3/4. Una riserva ce l’ho su nadal sulla terra, ovviamente
Se finiva alla pari era meglio.
Sinner non ha sfruttato appieno le sue chances, ma… alcaraz non ha mai tremato. onore a entrambi, anche se dispiace per sinner.
PS: (Rimodulando il post eliminato, forse -forse?- con ragione) Per tutti quelli che dicono che prima erano più bravi: a queste velocità non ci arrivavano, fino a 10 20 anni fa.
Anche troppo, sia per velocità che per tenuta fisica.
Quanto alla qualità (da federiano convinto), se una palla ti arriva a 100 kmh puoi gestirla con tocchi; a 150 diventa molto più complicato.
E qui ci sono giocatori, anche tra le nuovissime leve, che fanno spavento per potenza.
fino al periodo citato, è possibile fare paragoni perchè gli attrzzi sono sostanzialmente identici.
anteriormente, è come paragonare la storia al neolitico.
già con sampras, cambiano abbastanza elementi. e via via andando ancora più indietro.
Complimenti a Sinner, protagonista di un match che ci ricorderemo per anni. Tra il vincere e il perdere spesso passa un filo sottilissimo.
Avrà sicuramente altre chance in futuro anche perché, escluso Carlos, ha sicuramente una marcia in più degli altri e Alcaraz non è proprio un modello di continuità.
Sta sviluppando il complesso di Alcaraz.
Ha perso gli ultimi 5 scontri diretti.
Oggi disastroso su due set avanti e poi su tre match point gettati alle ortiche peggio di Federer con Djokovic.
Per me avra strascichi di questo regalo allo spagnolo per molto tempo 🙄
Nadal e il serbo al loro massimo, quando si trattava di finire un avversario non avevano pietà
Applausi.
Stanotte ci sta non dormire, ma domani è già un altro giorno e si riparte. Testa alla stagione sull’erba ora.
Bravo, bravo comunque. E poi, a chi no dispiace perdere? Anche per la Sabalenka è stato dura accettare la sconfitta.
Quando si è a un passo dal traguardo, qualsiasi esso sia, tutto può succedere, perché è la vita che ti dà e ti toglie in un attimo, e non puoi farci niente. La vita ci riserva sempre grandi amarezze e poche gioie: nessuno escluso
Pongo una domanda: vista la partecipazione emotiva di Agassi, le belle parole spese negli ultimi tempi, non è che sarà lui il sostituto di Cahill?
Sei stato meraviglioso jannik, un esempio per tutti, il non mollare mai, resistenza forza coraggio.. è andata male, ma continuando così arriveranno tante soddisfazioni.. mente a Wimbledon ora
Ma quante prime vincenti di Sinner uscite di un niente,troppe seconde da giocare che gli hanno fatto perdere parecchi turni di battuta,questo è il primo motivo della sconfitta,ancora una partita persa che aveva in mano, speriamo che si rifarà a Wimbledon.
HA PERSO SINNER. HA VINTO IL TENNIS.
Un solo punto.
E Jannik Sinner avrebbe vinto una partita memorabile, durata cinque ore e mezza.
Una sfida stellare, tra due agonisti di una correttezza esemplare.
Abbiamo gioito, urlato, tremato…in molti, alla fine, avranno anche pianto.
Jannik ha pagato solamente la non dimestichezza alle maratone, dopo uno stop di tre mesi che avrebbe stroncato, soprattutto psicologicamente, ogni altro atleta.
Eppure…e’ andato in finale a Roma ed è arrivato ad un punto dal vincere il RG.
Contro tutto e contro tutti: il vergognoso pubblico d’oltralpe, e l’ennesimo furto che fa seguito a quello subito a Montecarlo 2024 (solo a Parigi sono rimasti ancora ai fallibili giudici di linea di stampo novecentesco…mentre l’infallibile “occhio di falco”, ormai, viene utilizzato in tutti gli altri tornei dello slam).
Dobbiamo essere solo orgogliosi di questo ragazzo, della sua tenacia, della sua compostezza.
Applausi ad Alcaraz.
Ma noi ci teniamo Jannik.
Tutta la vita.
P.S. Per lo scorno dei francesi, prima o poi li faremo schiattare anche con una finale tutta Italia.
Non c’è mancato molto…
Sei un grande Jannik, oggi solo sfortuna per te.
Premesso che Jannik ha giocato alla pari ed anche meglio per 4 set e mezzo contro Carlos dopo la lunga assenza per stop WADA – quindi due finali sono tantissima roba – io credo che debba fare un percorso simile a quello fatto da Musetti per superare delle debolezze mentali.
Definito robot, macchina, di ghiaccio , etc…da cialtroni che non comprendono quando è invece delicato il nostro campione messo sotto pressione per 5 set dai beceri della curva sud del centrale.
Gli è stata rubata anche una palla break.
Con Medvedev, Tsitsipas e Djokovic aveva simili cali emotivi, però su una finale persa in questo modo pesa maggiormente il risultato ad un passo sul favorito.
Il servizio secondo me è stato l’indicatore di questo blocco emotivo,ma ogni volta che incontra Carlos il servizio si perde.
Un servizio che prima della sospensione era il punto forte di Jannik z ritornato ad essere la sua croce nei servizi decisivi.
Jannik sei un orgoglio, qualche giorno per smaltire l’amarezza ma poi resetterai,a testa bassa verso Wimbledon dove per me sarai l’uomo da battere, ci saranno più insidie, Draper super pericoloso su erba, Nole che tenterà l’ultimo colpo di coda, ma mi aspetto un’altra Finale con Carlos e stavolta lo batti.
Certamente non fortunato oggi. Quando hai 3 palle match hai praticamente vinto. Però è un po’ meno granitico mentalmente rispetto a quel che pensano un po’ tutti. E stesso discorso, ma all’ inverso x Alcaraz. Che è nettamente avanti negli scontri diretti , ha il doppio degli slam e un anno in meno di Sinner . Insomma…