Arthur Fils rompe il silenzio: “Sto bene, nessuna preoccupazione per il futuro”. Una confessione onesta, che mette in luce tutta l’ambizione (e talvolta l’incoscienza) del giovane francese
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In Francia, nelle ultime settimane, si sono moltiplicate le voci di crescente preoccupazione attorno al futuro di Arthur Fils, attuale n.40 del ranking ATP. Il giovane talento francese non disputa un torneo dallo swing nordamericano, e i continui dubbi sul suo stato fisico hanno spinto il diretto interessato a intervenire pubblicamente.
In un’intervista rilasciata a 20 Minutes, Fils si è mostrato sereno e fiducioso, spiegando nel dettaglio il percorso che sta affrontando dopo la frattura da stress alla vertebra L5, un problema che – come lui stesso ha rivelato – lo accompagna fin dall’adolescenza.
“Sto bene, nessuna fretta: ho 21 anni”
Fils ha voluto rassicurare tutti sul suo recupero fisico, sottolineando di non avere alcuna ansia riguardo al futuro:
“Ho lavorato tanto, tantissimo, ho passato molto tempo in palestra. Ho 21 anni, non c’è alcuna fretta. Sinceramente, sto molto bene. Serve pazienza, ci vuole tempo, ma è tutto sotto controllo”.
Il francese ha spiegato che i problemi alla schiena sono iniziati già anni fa, ma che oggi la situazione è chiara: la frattura è guarita, ma quella zona rimarrà sempre delicata e richiederà massima attenzione.
La vittoria “dolorosa” contro Munar al Roland Garros
Fils è tornato anche su uno degli episodi più discussi della sua stagione: la vittoria – molto contestata – contro Jaume Munar all’ultimo Roland Garros, nonostante fosse già in condizioni precarie.
“Quando sono entrato in campo contro Munar non c’erano dubbi: non avrei interrotto il match. Ho fatto tutto il possibile per vincere, soprattutto di fronte al pubblico. È stata una vittoria che mi ha fatto male, sì, ma mi ha dato anche tantissima fiducia. Prima di quest’anno non avevo mai vinto una partita a Parigi.
Anche da infortunato, ho battuto Jarry e poi Munar in una battaglia durissima. Mi sono dimostrato di cosa sono capace. Ma con un po’ più di esperienza, avrei deciso di non giocare il torneo.”
Una confessione onesta, che mette in luce tutta l’ambizione (e talvolta l’incoscienza) del giovane francese.
“Sapevo di avere una frattura da stress: sono tornato troppo presto”
Fils ha poi raccontato il percorso dell’infortunio, chiarendo definitivamente quanto accaduto:
“A 15 anni avevo già avuto qualche piccolo problema alla schiena, una piccola ernia nella L5.
Arrivato a Roland Garros, sapevo di avere una frattura da stress. Pensavamo che non potesse peggiorare. Ho cercato di recuperare il più in fretta possibile, saltando alcuni passaggi. Ho giocato Toronto, e forse sono rientrato troppo presto.
Da lì abbiamo deciso di fermarci, ricostruire completamente il corpo e la schiena.”
Un nuovo piano, un nuovo staff medico, nessuna paura
Per Fils, questa stop forzato rappresenta anche un’occasione per migliorare la gestione del fisico, come lui stesso conferma:
“Devo fare moltissima attenzione alla fase di recupero. Seguo tanti trattamenti, curo l’alimentazione. Per un tennista, quando non sei in campo, può risultare pesante, ma fa parte del lavoro.
È un infortunio che richiede tempo: se corri troppo, ti fai male di nuovo. Ho 21 anni e ancora 15 anni di carriera davanti: non dobbiamo avere fretta.”
E alla domanda se abbia qualche timore sul lungo termine, la risposta è stata chiara:
“Nessuna preoccupazione. Ho migliorato il mio staff medico, abbiamo un piano preciso. Ora bisogna solo fidarsi del processo.”
Il sorriso di chi pensa già al ritorno
Arthur Fils, uno dei prospetti più entusiasmanti del tennis francese, promette di tornare più forte e preparato di prima. Niente panico, dunque: solo pazienza, lavoro e un futuro che continua a brillare.
La Francia può tirare un sospiro di sollievo.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Arthur Fils

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3 commenti
@ Kenobi (#4526663)
Cioè sapeva della frattura ed ha giocato ugualmente? Non una ma due partite 3 su 5.
Non è incoscienza ma è stupidità, a lui va il premio vinto prima da Rune.
Poi si guarda in casa nostra con Jannik e si capisce la differenza.
Bah sta palesemente mentendo, quando ti infortuni a questa età alla schiena in questo modo, gli infortuni ti perseguiteranno sempre e per sempre
Questo vale sia per lui sia per Vasami
In particolare entrambi sono l’esempio di quanto molti allenatori e preparatori siano totalmente inadeguati: quando hai questa POTENZA devi allenarti come un matto fin dai 15 anni per costruire un fisico che supporti la schiena
Invece per carità in Italia se ti fanno fare palestra poi i genitori accusano che stai trasformando il loro figlio in un “maranza assassino”
E questo è il risultato: tennisti che non sanno muoversi perché non fanno esercizi di scatto(Cina), tennisti che hanno la carriera già compromessa dalla loro schiena(Vasami e Fils)
Shelton se vedete i video faceva 90 kg di panca piana a 17 anni
Negli USA tu devi fare 100 kg di panca a 18 anni sennò non sei considerato uno sportivo