Sinner trionfa a Vienna nonostante i problemi fisici: “La chiave è stata non mollare mai”. Zverev elogia Sinner dopo la finale di Vienna: “Per me è il miglior giocatore del mondo” (Video della finale)
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Jannik Sinner scrive un’altra pagina d’oro della sua straordinaria stagione conquistando per la seconda volta il titolo dell’ATP 500 di Vienna, superando in una finale intensa e ricca di emozioni il tedesco Alexander Zverev. Dopo oltre due ore di battaglia, l’altoatesino si è imposto al termine di un match equilibrato e fisicamente impegnativo, conquistando così il suo ennesimo trofeo in un 2025 da incorniciare.
In conferenza stampa, Jannik ha raccontato le difficoltà e le emozioni vissute durante la finale:
“È una sensazione incredibile. L’inizio della partita è stato davvero difficile per me, sono andato sotto di un break e lui serviva in maniera straordinaria. Ho avuto delle occasioni nel primo set ma non sono riuscito a sfruttarle. Ho cercato di restare lì, mentalmente presente, e di giocare il mio miglior tennis nei momenti importanti. Il terzo set è stato un po’ una montagna russa, ma alla fine sono molto felice di aver vinto un altro titolo. È qualcosa di davvero speciale.”
Il campione azzurro ha anche rivelato di aver sofferto un piccolo problema fisico negli ultimi giochi del match, ma senza mai perdere la concentrazione:
“È stato molto difficile, ovviamente. La cosa più importante era non mollare, capire la situazione e fare le scelte giuste al momento giusto. Credo che quella sia stata la chiave oggi. Servire bene e risparmiare energie nei miei turni di battuta è stato fondamentale. È stata una grande prestazione da parte mia, ma anche da parte sua. Sascha ha giocato un torneo straordinario.”
“Anche la partenza è stata difficile – ha raccontato Jannik – nel primo game al servizio di Zverev ho avuto palle break, poi nel game successivo ero 0-30 ma non sono riuscito a sfruttarle. Dal secondo set in poi ho cercato di restare lì mentalmente, trovando le soluzioni giuste nei momenti importanti. Sono molto contento di aver vinto ancora qui a Vienna, un torneo per me speciale. Adesso la priorità è recuperare al meglio per Parigi.”
“Un titolo che vale doppio, vicino a casa e davanti a chi mi ha visto crescere”
Sinner ha sottolineato il valore affettivo della vittoria:
“Ogni titolo ha il suo significato, ma questo è vicino a casa. Molte persone sono potute venire in macchina, c’erano i miei primi allenatori di tennis e di sci, quindi è stato molto bello vincere davanti a loro.”
“Settimana intensa, ma ho gestito bene energie e pressione”
Reduce dal torneo di Riad, Jannik ha parlato anche della gestione fisica e mentale:
“Arrivare subito dopo un viaggio così non è facile, ma credo di esserci riuscito bene. Abbiamo provato a gestire le energie nel modo migliore e mentalmente sono stato molto continuo. Nel finale ho sentito un po’ di crampi, minimi, ma fa parte del gioco. Ho imparato da esperienze passate, come a Shanghai, come gestirli meglio.”
“Sto variando di più: palla corta naturale, rovescio slice da migliorare”
Il numero uno italiano ha anche commentato i progressi tecnici:
“La palla corta mi viene naturale, mentre il rovescio in slice è un colpo su cui devo lavorare. Non mi viene ancora automatico, ma è fondamentale per dare più varietà al mio gioco. Contro Zverev era difficile perché lui gioca profondo, ma in futuro sarà un’arma importante.”
“Zverev ha giocato bene, ma sono rimasto lì mentalmente”
Sinner ha analizzato anche i momenti chiave della finale:
“Nel primo set ho avuto delle occasioni che non ho sfruttato, ma sono rimasto positivo. Lui ha servito bene e mi ha brekkato da 40-0, ma nel secondo set sono partito meglio. In partite così bisogna accettare che non puoi controllare tutto, ma l’importante è restare lucidi.”
“Vincere contro i top è importante per la fiducia”
“Ogni partita contro i migliori è preziosa. Non è come in uno Slam, ma serve per accumulare fiducia e conoscenze. Voglio migliorare sempre e divertirmi, anche se non è facile.”
“Vienna è come casa: mi ha lanciato nel 2019”
Infine, Sinner ha espresso tutta la sua riconoscenza verso la capitale austriaca:
“Qui mi sento quasi come in Italia. Ci sono tanti tifosi altoatesini, anche la mia famiglia e i cugini. Vienna è il torneo che mi ha dato la wildcard nel 2019, quella che mi ha permesso di entrare per la prima volta nei top 100. Qui mi trattano benissimo, conosco tutto e giocare è più semplice. Probabilmente continuerò a scegliere Vienna rispetto a Basilea. L’atmosfera è incredibile e mi dà energia positiva.”
Dopo la vittoria, Sinner ha voluto rendere omaggio al suo avversario, con parole di grande rispetto e sportività:
“Sascha, so che quest’anno non è stato facile per te, ma hai giocato in modo brillante questa settimana, considerando da dove venivi all’inizio della stagione. Complimenti a te e al tuo team per tutto ciò che avete fatto. Con voi è sempre tutto organizzato alla perfezione.”
Infine, un momento toccante è stato dedicato ai suoi affetti più vicini:
“Alla mia squadra, voglio dire grazie di cuore per il sostegno e per tutto il lavoro che fate. Non è sempre facile capirmi, ma vi ringrazio per l’impegno e la dedizione. Grazie anche alla mia famiglia, alla mia ragazza, ai miei amici e a tutti coloro che mi seguono da casa. È bello condividere tutto questo con voi.”
Al termine della finale dell’ATP 500 di Vienna, Alexander Zverev ha mostrato grande sportività e rispetto nei confronti del suo avversario, Jannik Sinner, che lo ha battuto in tre set conquistando il secondo titolo nella capitale austriaca.
Il tedesco, visibilmente deluso ma sereno, ha voluto rendere omaggio alla straordinaria stagione del campione italiano, riconoscendone pubblicamente il valore e la crescita costante.
“Buonasera, o buon pomeriggio… non sono neanche sicuro di che ora sia! Voglio congratularmi con Jannik, il cui livello negli ultimi due anni è stato semplicemente incredibile. Al momento, per me, sei il miglior giocatore del mondo. Hai avuto un anno straordinario: quattro finali Slam e due titoli. Questa settimana, qui a Vienna, sei stato senza dubbio il miglior giocatore.”
Zverev ha poi rivolto un pensiero anche al team di Sinner, riconoscendo il grande lavoro dietro ai successi dell’altoatesino:
“Complimenti anche al tuo team, che negli ultimi anni ha fatto un lavoro eccezionale. So che Jannik è la parte più importante, ma tutti voi avete un ruolo enorme in questa crescita. È fantastico vedere i miglioramenti che avete raggiunto. Ben fatto e buona fortuna per il resto della stagione.”
Un gesto di classe che conferma il rispetto reciproco tra due protagonisti del tennis mondiale e che chiude con eleganza una finale di altissimo livello tecnico ed emotivo.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Alexander Zverev, ATP 500 Vienna, ATP 500 Vienna 2025, Jannik Sinner

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@ piper (#4507970)
Ha già perso in partenza tipo Rijad? Chiedo per un amico…
@ ARSENICO e vecchi merletti (#4507965)
Contro Zverev oggi è bastato ma contro Alcaraz devi essere al 100% senza problemi altrimenti hai gia perso in partenza.
Ne sei certo?
@ Kenobi (#4507862)
Io vedo la parte colma del bicchiere, lo dico con convinzione, il fatto che in un modo o nell’altro Jannik riesca a gestire tutte queste circostanze sfavorevoli in modo più che soddisfacente significa che è giunto, come campione, a un livello di maturazione globale ( fisica e psichica) stratosferica e che possiamo attenderci da lui qualsiasi cosa di positivo in qualsiasi momento, un po’molto come con Nole che è capace di riemergere da qualsiasi tipo di sabbie mobili …
@ Carota Senior (#4507936)
Cos’è il titolo di un libro?
Sinner è patrimonio dell’UNESCO
Magari fossi giovane e magari fossi Goethe
Dopo la vittoria del nostro, qualcuno si sta già prodigando a chiedere ad Alvarez cosa ne pensa di questa vittoria e se spera di restare numero uno ancora a lungo.
In attesa di una nuova mitica sfida della saga Sinner- Alvarez, grande vittoria di Jannik.
“I rancori del giovane Andrew”
tutti fanatici carota boys
Il figliol prodigo è ancora in tempo… poi ce lo so che qui siete tu
Sicuramente devono indagare il perché gli vengono
Troppi acciacchi.
Vesciche, crampi in continuazione, virus e tremori, anche sbilenche.
E che diamine!
A 24 anni poi. Se a 30 è ancora nel circuito, cosa gli accade?
Giocatore meraviglioso, immenso, grazie di esistere,oggi prestazione sontuosa
Non devi rispondere a quella sottospecie di utente, ormai lo conosciamo, sottolineo invece le belle parole di Sasha.
Quei problemi di crampi non vorrei che si facessero sentire ancora
Come tu
Con 24 titoli in carriera finisce per essere uno dei “perdenti” più titolati della storia!
Ci sono dei “vincenti” (o considerati tali) come Kyrgios che hanno in bacheca 2 soli 250 ed 1 unico 500 eppure si sentono nella posizione di “giudicare” anche chi ha già vinto 4 magnifici SLAM !!!!
È un trolletto di piccolo cabotaggio
Io darei solo rossi fino a nascondere il messaggio ma senza dargli importanza con una risposta
Mercoledì.
Anzitutto voglio fare un appunto di natura “tecnica”: come al solito (Wimbledon) la presenza del dr. Ceccarelli influisce sul servizio di Sinner e forse anche sulla sua performance più in generale.
Poi i miei sinceri complimenti al Divino, un vero esempio di classe ma anche di tenacia quasi fino alla testardaggine…
Il livello tennistico dell’incontro è stato altissimo, sulla carta pari ad uno Slam (la replica di AO-25), ma perfino “migliore” perché la prestazione di Zverev è stata sicuramente la più brillante della stagione (almeno finora).
Non so se basteranno un paio di giorni per recuperare…
Aveva probabilmente anche un problema di vesciche.
Crampi, vesciche e virus.
A Shanghai venne incolpato il clima, invece potrebbe essere dovuto al lungo stop con carichi diversi in periodi diversi dell’anno ed il cambio in corsa del preparatore.
Permane comunque una fragilità e con l’accoppiata 500-1000 rischia di privilegiare un torneo minore se arriva a Parigi come a Shanghai.
Commento assai irrispettoso sia verso Sinner sia verso Zverev
Bravissimo veramente! Il Re dell’indoor…e adesso non so quando deve esordire a Parigi ma spero riesca a riposare un po’
Secondo me c’è stata una serie di circostanze sfortunate: a Cincinnati faceva un caldo umido notevole, alcuni tennisti hanno avuto malori, lui ha preso un virus poco prima della finale contro Alcaraz e amen. Allo USO non è stato in splendida forma, è vero, però poteva essere uno strascico del virus preso a Cincinnati. A Pechino ha giocato piuttosto bene, mentre a Shanghai il clima era al limite del sopportabile, una marea di ritiri, e lui è stato colpito da crampi, tuttavia lui stesso ha poi detto che c’è stata una componente nervosa. Il ragazzo non è glaciale come molti pensano, c’è un tumulto di emozioni dentro di lui, solo che lo nasconde, non vuole farlo emergere. Oggi era stanco, già contro De Minaur, nel secondo set, era un po’ calato. Il suo tennis così asfissiante gli fa spendere molte energie nervose e disputare 5 partite consecutive lo ha inevitabilmente un po’ svuotato. Ha dovuto attingere a tutte le sue residue energie per aver ragione di un solidissimo Zverev, dimostrando una volta di più la sua grandezza. Ai Six King Slam è stato più brillante, sia perché non aveva la pressione di un torneo ufficiale, sia perché proveniva da un periodo di riposo. Perciò anch’io sono perplesso sulla sua partecipazione al 1000 parigino, in ottica Finals. Forse farà solo un paio di partite e poi si ritirerà per recuperare al meglio le energie per Torino.
Farà Parigi?
Io credo non sia opportuno.
Gli infortuni sono dietro l angolo..
…avete saltato la parte (o forse l’avete tradotta dal telecronista americano) in cui Sasha dice
“voglio iniziare con una questione molto spiacevole: lo sai Jannik che stai ampiamente sulle scatole a tutti i giocatori? Rilassati, lo sai che sei il miglior giocatore del mondo, lascia vincere qualcosa anche a me” 🙂
Sono molto felice e questo torneo è speciale.
Un classico della letteratura ermetica.
qualche bistecca in più dovrebbe mangiarla l’ho sempre detto…
Clicca qui per visualizzarlo.
Al solito Sinner si salva e Zverev si conferma un perdente
Che belle parole quelle di Zverev, bravo.. su Jannik e la sua forza mentale ormai è stato detto di tutto più volte, ma ha proposito dell’acciacco sul finale di partita, sono d’accordo con il buon Marmas, è dal post Wimbledon che Jannik mi appare un po’ in riserva, atleticamente parlando.. poi lui è un fenomeno e vince ugualmente, ma fa sicuramente più fatica di quanto dovrebbe se fosse più brillante.. sicuramente è una riflessione da affrontare e penso proprio lo farà il suo staff