Sinner: “Cahill? Mi piacerebbe che restasse, ma dobbiamo ancora parlarne”
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Il fine stagione si avvicina e in “casa Sinner” oltre alle ATP Finals ormai alle porte e la corsa – più teorica che realistica – per finire da n.1 nel ranking, torna caldo il tema relativo alla permanenza di Darren Cahill come coach. Lo scorso gennaio nel corso dell’Australian Open a Jannik “scappò” una frase di troppo, sull’ultima stagione da allenatore per Cahill. Poi sono successe tante cose, inclusa la nota scommessa nel team, vinta da Sinner, che avrebbe dato mano libera per scegliere o meno la permanenza dell’australiano nel suo team. La situazione sembra ancora molto fluida, il n.2 del mondo ne ha parlato a Vienna dopo la vittoria su De Minaur in semifinale. L’obiettivo per il nostro campione è chiaro: convincere Darren a restare ancora con lui e continuare un percorso straordinario di cresciuta umana, sportiva e vittorie.
“Mi piacerebbe che restasse, mi ha sicuramente dato molto” afferma Sinner parlando di Cahill. “Ormai non è solo un allenatore di tennis per me, ma qualcosa di più. Mi dà tanto anche a livello personale. Ora ha 60 anni ed è nel mondo del tennis da tanto tempo. Dobbiamo prima parlarne e poi vedere”.
Interessante il seguente passaggio, nel quale Jannik afferma che all’interno del team non è ancora stato affrontato il tema di chi potrebbe essere un sostituto di Cahill, qualora confermasse la sua idea di terminare la propria carriera da allenatore. E, allo stesso tempo, Sinner conferma la necessità di un innesto se Darren a fine anno lascerà il team. “Simone Vagnozzi e io non abbiamo ancora discusso su chi potrebbe essere il prossimo allenatore, ma di certo ci serve un secondo coach” afferma Sinner. “Anche Simone ha bisogno di qualche settimana libera per stare con la sua famiglia. Per me è importante avere uno scambio anche su questo”.
Parole che confermano come ancora niente sia stato deciso e, allo stesso tempo, di come all’interno della sua squadra ci sia un vero confronto per arrivare a una decisione che possa soddisfare tutti. Jannik giocherà la finale del 500 di Vienna contro Zverev, a caccia del quarto titolo stagionale e 22esimo in carriera. Seguirà un volo a Parigi, per l’ultimo Masters 1000 dell’anno nella nuovissima La Defence Arena. Quindi l’ultima tappa del suo 2025 in Italia, a Torino, per le ATP Finals. Darren Cahill seguirà Jannik in questi ultimi tornei della stagione. Vedremo se all’Inalpi Arena si concluderà il viaggio sportivo dell’australiano, o se Sinner vincerà anche questa sfida, convincendolo a restare.
Marco Mazzoni
TAG: Darren Cahill, Jannik Sinner

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Continuo a pensare che Ljubo sia l’uomo giusto… e ho detto uomo e non coach per marcare l’ ordine di priorità
Goram mi sembra sia già impegnato, Boris direi proprio no: ha funzionato qualche anno con Nole, ma solo perché aveva necessità di migliorare nel servizio e nel gioco a rete.. se non resta Cahill uscirà un nome a sorpresa
Non ci dormo la notte all’idea che Cahill potrebbe lasciare, fondamentalmente un amicone con cui gioca a golf e burraco
In Australia do’ per scontato che ci sarà. L’enigma sarà dal giorno dopo, se lasciasse Jannik dovrà trovare una figura giusta, non per forza con le stesse caratteristiche, ma adesso l’incastro è perfetto, non sarà un passaggio semplice, serve una combinazione tecnica e caratteriale che si sposi con gli altri e con Jannik.
Credo che ci voglia qualcuno che sia più maturo e più calmo di questi due… pur bravissimi!
Credo che Mouratoglou pagherebbe anche 1 milione al mese pur di entrare nel box di Sinner 😉
Goran o Boris sarebbero sostituti perfetti.
E doveva giocare pure la Davis…diciamo che a Parigi dovrebbe iniziare mercoledì e per Torino c’è una settimana di tempo…
Può sembrare troppoy ma l’ indoor non è pesante come terra o outdoor in genere e rare sono le partite di ore ed ore. Se non risolve subito Sinner non è Sinner indoor. Quindi o lo fanno giocare di notte come a Bercy o recupererebbe abbastanza bene una partita breve.
Ah ok sorry, non avevo letto bene le date.
@ Silvy__89 (#4507051)
Come senza giorni di stacco? C’è 1 settimana tra Parigi e Torino.
Ma solo a me sembra tanto giocare Vienna-Parigi-Torino senza praticamente giorni di stacco tra uno e l’altro?
Ma non c’è anche l’opzione di farlo diventare il proprio suocero?
Se Sinner ha proprio questo “debole” per le bionde, non resta che fare tingere Tahlia…
Giusto?
Speriamo rimanga per lo slam di casa, che e’ fondamentale per l’annata di Jannik. Terzo slam consecutivo down under, e lotta serrata per riprendersi il n.1. Let’s gooooo Jannik
Abituati alla compresenza dei due suona particolare la tendenza alla presenza alternata dei due soprattutto in Europa con Cahill. Forse il contrario renderebbe Cahill più vicino a casa.
Quindi se ipoteticamente Cahill lasciasse prima di AO (non lo farà) si troverà in Australia senza quel tipo di competenze? Con il rischio di perdere il primo Slam ?
Francamente non ci credo . O hanno già un accordo per fare i primi mesi insieme , o l’intero anno, oppure ha già in mente un sostituto.
Che non ne abbiano parlato non è credibile considerando la maniacalità della preparazione di Jannik , di quanto tenga ai dettagli e agli Slam
Sarebbe stupendo se Cahill rimanesse, dall’altro lato però penso anche che Jannik e lo staff farebbero la scelta migliore qualora ci fosse la conclusione del rapporto.. in ogni caso, spero nel proseguimento con Darren, grande uomo oltre che coach