La grandezza di Sinner! L’azzurro lotta, rimonta e supera un ottimo Zverev, vince l’ATP 500 Vienna
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Campione. Sinner è un grande campione. Lo è diventato con atletismo innato, colpi e testa, costruendo dentro se stesso una differenza che lo porta a giocare alla grande nei momenti chiave. Come a Vienna. I grandi Campioni reggono nella difficoltà, stringono i denti e restano lucidi, cambiando le carte in tavola e girando l’inerzia di un match difficile – contro un forte avversario – con visione e alzando il livello, fino a spiccare il volo e vincere i punti decisivi. Con classe immensa. Duro, durissimo, una roccia mentalmente Jannik Sinner nella finale dell’ATP 500 di Vienna 2025, vinta in rimonta contro Alexander Zverev per 3-6 6-3 7-5, superando un inizio di crampi nel terzo set, aggrappato al servizio e alla sua immensa classe nel trovare energie, risorse mentali e tecniche per andare a prendersi i punti importanti sul 5 pari. È stata una bella partita, intensa, lottata, con il miglior Zverev da molti mesi, davvero ottimo al servizio e bravo a giocare tanti rovesci lungo linea di grande qualità, ma non è bastato a superare la “tigna”, la maggior lucidità e coraggio di Jannik nell’andare a spingere con braccio libero e più profondità quando contava.
Sinner è partito molto bene ma poi è stato, all’improvviso, il primo a concedere un break, contro uno Zverev fortissimo da fondo campo, così tosto che il forcing non così profondo dell’azzurro non è riuscito a “sfondare”. Ha attraversato una fase non facile Jannik perché Sasha è stato più intenso e più tosto imponendo la sua velocità di crociera, alla quale l’azzurro non riusciva a forzarne l’errore. Così il primo set se l’è aggiudicato con merito il tedesco. Jannik ha analizzato il momento ed ha fatto la scelta giusta: a questo ritmo e profondità, l’altro è “sopra”. Cosa fare? Alzare la velocità media e soprattutto profondità dei colpi, scambiando di meno ed entrando appena possibile a tutta nella palla, in particolare col diritto sul rovescio di Zverev per poi farlo correre a destra. Dall’avvio del secondo parziale ha cambiato traiettoria e la sua prestazione si è impennata. Ma Sahsa regge da dietro, è in una giornata ottima e col servizio da destra trova una curva pazzesca, difficilissimo arrivare a palla break. Serve minare le certezze, trovare il modo di portarlo fuori dalla sua zona di comfort, e mettergli quella tensione che spesso lo porta fuori strada. Qua viene fuori la lucidità di lettura ed esecuzione da Campione di Jannik. Il capolavoro è arrivato al momento del break a favore nel secondo set: con Zverev ottimo al servizio e fortissimo in difesa, Sinner ha sbaragliato l’avversario con tre palle corte nel game, non sempre perfette nell’esecuzione ma perfette per farlo correre in avanti e rompere l’incantesimo della sua tosta resistenza da dietro. Un rischio enorme, ma ha funzionato. Tutto è decollato nel tennis dell’italiano, con più vincenti e la conferma del lungo linea, soluzione più importante in tutta la settimana viennese, diritto e anche di rovescio. Alcuni vincenti di Jannik in lungo linea sono stati da cineteca. E quello strappo invece ha messo più di un dubbio nel rivale.
Nel terzo set grande equilibrio, Sasha serve bene con la battuta recupera più di un game in cui era scivolato dietro nello score. Ma sul 5 pari, quando la bagarre è massima, la maggior freddezza e scelte corrette hanno portato Sinner a prendersi un punto vincente e poi, come si dice, “alzare il muro”, portando il tedesco a commettere due errori, compreso quello decisivo. Ha servito benissimo Jannik dopo aver accusato il dolore alla coscia sinistra a metà del terzo set: lì aveva bisogno del massimo dal servizio e l’ha trovato, dando fondo alla sua enorme forza mentale. È il quarto titolo in stagione per Sinner e 21esimo in carriera, ottenuto con 46 vincenti a fronte di soli 21 errori (28-34 per Zverev). Una bellissima partita e grande vittoria, ottenuta dando fondo a tutte le energie fisiche e mentali. L’incontro infatti è stato davvero duro perché Zverev ha giocato come non faceva dall’Australian Open di gennaio, pochi errori, ottimo rendimento del servizio, potenza e poche fasi di quel suo atavico attendismo che gli è costato troppe sconfitte in carriera. C’è voluto un Sinner tostissimo, paziente e resistente, per martellare e sbaragliarlo, palla dopo palla.
L’aspetto più positivo in questa vittoria, oltre alla sua ormai proverbiale forza mentale e lucida gestione, è come sia riuscito a cambiare ritmo e passo dal secondo set. Contro un rivale così centrato e solido, non era né facile né scontato riuscire a liberare il braccio e farlo senza farsi prendere dalla frenesia. Il rischio era concreto, andare troppo oltre per la bramosia di “spaccare tutto”, ma sarebbe stato un errore farlo col paraocchi. Jannik ha analizzato le situazioni di gioco, ha spinto con la massima potenza dal centro affidandosi alla botta in lungo linea che ha costretto il rivale ad indietreggiare un po’ di più per coprire meglio il lato destro. Una scelta che ha portato non solo molti punti ma gli ha dato un vantaggio importante in molti scambi, e comunque Zverev non ha affatto mollato. Il game del 5 pari nel terzo set è da vedere e rivedere. Piccoli dettagli, colpi efficaci, scelte corrette, quello che serve per allungare nel momento decisivo. Superare difficoltà, reggere fisicamente, alzare il livello dei colpi, con tantissimi vincenti di qualità superiore. Jannik Sinner continua a vincere indoor e alza il secondo titolo a Vienna. Una splendida settimana chiusa nel miglior modo possibile.
Marco Mazzoni
La cronaca
Zverev alza la prima palla della finale 2025 di Vienna. Parte un po’ trattenuto il tedesco, un doppio fallo (in semifinale vs. Musetti ieri nessuno), e scambia un po’ corto, tanto che sul 30-15 Sinner tira un diritto lungo linea vincente clamoroso. Sasha è poi spostato in avanti e di lato, tanto che il suo diritto esce di poco. 30-40 palla break per Sinner. Serve bene Zverev e cancella la chance. Il tedesco non può prescindere dalla massima efficacia della battuta, pochi punti ma sembra già scritto, perché se Jannik risponde son dolori… Proprio col servizio (Ace al T) Sasha muove lo score, tutti punti col servizio. Impressiona la velocità, coordinazione e precisione di Sinner nel secondo punto del secondo game, come aggredisce la palla e apre il campo. Fa tutto con una concretezza e rapidità eccezionali Jannik, 1 pari, col primo Ace del match. Risponde bene l’azzurro, entra duro nella palla e poi con una palla corta ottima si prende un interessante 0-30. Sul 15-30 Sasha vince il primo scambio, forzando un diritto in rete di Jan con un buon angolo e poi vince il game con sostanza dalla riga di fondo. Qualche imprecisione per Jannik nel quarto game: da 40-0 commette un doppio fallo e tira abbastanza largo un rovescio per lui non difficile. Zverev ai vantaggi tira un ottimo rovescio lungo linea, Sinner accorcia e il tedesco si prende il punto in avanzamento. C’è una palla break per Sasha. Sinner la annulla martellando con pazienza sul rovescio e cambiando all’improvviso sul diritto. Segue un errore di Jannik col diritto, la sensazione è che giochi un po’ corto l’azzurro e Zverev non va così in difficoltà. Seconda palla break per Zverev. Stecca col diritto Jannik su di un rovescio profondo. Da 40-0, Sinner, subisce il BREAK che manda avanti Zverev 3-1. Dopo un parziale molto negativo, Sinner torna a prendersi un bel punto con un rovescio lungo linea vincente. Fretta del tedesco col diritto, perde di vista la palla e l’errore lo porta sotto 15-30. Risponde molto dietro l’azzurro, e funziona: risale il campo dopo una risposta potente e carica di spin. 15-40, due chance del contro break. Ace di Zverev da destra, 30-40; attacca bene col rovescio Sasha su di una risposta non profonda. Funziona benissimo il rovescio di Zverev, è il colpo che più sta performando. Bellissimo lo scambio sul vantaggio, rovescio, palla corta e poi lob vincente. Sale lo spettacolo in campo. 4-1 Zverev. Durissimo lo scambio all’avvio del sesto game, non sbaglia niente Zverev e Sinner cerca di uscire – male – con la palla corta. Servono punti col servizio che non arrivano (al 50%, poche). Un altro errore col diritto lo fa scivolare sotto 0-30. Cerca di nuovo la palla corta e stavolta funziona Jan, evidente la necessità di uscire dallo scambio lungo e di potenza. Ancora la smorzata ma non la gioca bene. 15-40, un brutto Sinner in questa fase, anche confuso sul cosa fare. Zverev tira in rete la risposta sulla seconda palla, 30-40; torna un bel servizio, esterno, importantissimo. Con la prima palla efficace, la musica cambia perché Jannik ha spazio per entrare forte e fare la differenza. Infatti si prende 4 punti di fila, per il 4-2. Molto sicuro Sasha, controlla il suo game per il 5-2. Torna a “spaccare la palla” Sinner nell’ottavo game, forte anche del servizio tornato a funzionare, 5-3 con un rovescio lungo linea dal centro inside out. Il miglior game del match. Sasha serve per il set. Incredibile come si arrampica in risposta Jannik e provoca l’errore del tedesco, 15 pari. Però serve bene Zverev, la curva da destra è micidiale. Regalo di Alexander col diritto, pessimo impatto frontale, 30 pari. Ma ancora la curva da destra non si prende, 40-30 e Set Point. Un diritto steccato da AZ forza il game ai vantaggi. Niente, terzo Ace di fila da destra. SP #2. Set Zverev, 6-3. Ottimo il tedesco, Sinner paga quel brutto game perso da 40-0 e diversi game un po’ passivi, scambiando troppo e senza farlo con la necessaria profondità.
Sinner riparte al servizio del secondo parziale. Subito un bel diritto vincente in contro balzo, è necessario scambiare di meno e attaccare di più. Un errore grave col diritto, ma la battuta c’è ed è 1-0. Sembra che Jannik voglia prendersi più rischi, come sul 15 pari, ma l’accelerazione a tutto braccio non passa la rete. Un doppio fallo porta il game sul 30 pari. BELLISSIMA la palla corta di Sinner dopo aver spostato il rivale da tutte le parti, a partire da un’ottima risposta. Lo scambio migliore del match, e palla break sul 30-40 (la quarta del match). Ancora un bel servizio del tedesco, si salva. Il game va in lotta, ancora una bella smorzata con Zverev molto dietro e soffre. Doppio fallo, di mezzo metro…! Seconda palla break del game. Stavolta la gioca con la seconda… Beh, che scambio!!! Comanda Sinner, sembra vincerlo ma Zverev rientra, e di nuovo con la palla corta punisce il tedesco, passandolo stretto. Un’ora per strappare il primo BREAK, 2-0. Fa il pugno Jannik, un break strappato con fatica e cambiando lucidamente dopo un primo set non perfetto. L’allungo ha sciolto l’azzurro, dopo il servizio – efficace – si prende il punto subito. Game a zero e 3-0, parziale di 7 punti a 0. Fila via libero il braccio di JS, come il bellissimo diritto vincente nel secondo punto, dopo il nastro che devia la traiettoria. Zverev ha perso sicurezza sulla velocità superiore dell’italiano, ha fretta nello spingere col dritto e…sbaglia. 15-30. Cambia la posizione in risposta Sinner, ora è a due passi dalla riga e sul 40-30 tocca col diritto un’altra smorzata bestiale, non lo corta ma anche nell’angolo. Zverev è costretto a chiedere tutto alla battuta visto come è andato sotto nel gioco, 3-1. Molto salita la percentuale di prime palle in gioco, siamo sull’80% e la differenza è evidente. La Zverev risale da 40-15, con un diritto al volo di Sinner non definitivo e una palla corta stavolta in corridoio. Costruisce con pazienza l’azzurro e stavolta niente “schiaffo”, ma un diritto calibrato aspettando la mossa del tedesco. Con un rovescio cross vincente DIFFICILISSIMO, da difesa ad attacco, Sinner si porta 4-1. Il set scorre sui game di servizio, e la conferma di come Jannik giochi più sciolto e offensivo, scambiando di meno, vedi il diritto “fiammeggiante” in lungo linea che fulmina il rivale nell’ottavo game, terzo colpo di scambio (5-2). Jannik serve per il set sul 5-3 e lavora molto bene col diritto, potenza ma anche pazienza nell’affondare a tutta quando si è aperto lo spazio. Con l’Ace esterno, il quarto, si prende un 6-3 meritato. Altro passo e 74% di prime palle in gioco.
Zverev inizia set decisivo con un turno a zero, chiuso col nono Ace, può fare corsa di testa. Buona partenza anche per Sinner, incredibile la progressione col diritto sul 15 pari, per un vincente micidiale. Ma appena accorcia, Sasha c’è e tira altrettanto forte. Col rovescio in lungo linea il tedesco riesce a cambiare a suo favore l’inerzia degli scambi, c’è grande qualità in campo da parte di entrambi. Solo punti vincenti, come il rovescio lungo linea di Jannik che lo porta 1 pari. Inizia con il 18esimo diritto vincente Sinner, poi un doppio fallo di Zverev porta lo score 15-30. Arriva un brutto errore dell’italiano, dalla risposta comanda ma affonda un drive in rete. 2-1 Zverev. Nel quarto game torna la smorzata di Jannik dopo un paio di ottimi affondi sul 30-0. 2 pari, altro ottimo turno di battuta. L’onda dell’altoatesino continua nel quinto game: un bel forcing gli vale il primo punto, poi Zverev, sotto pressione, affretta l’affondo ed è 0-30. Con coraggio Sasha spinge fortissimo col diritto, 15-30, e poi sbaglia malamente un rovescio sulla risposta carica dell’italiano. 15-40, due palle break importantissime. Torna quel servizio precisissimo da destra, colpo più efficace del suo match, 30-40; molto molto molto sfortunato Sinner… Sasha centra male un colpo e due volte il nastro, l’ultima lo aiuta non poco a chiudere il punto. Si lotta, c’è grande intensità e il tedesco sente la pressione del momento. Col servizio si salva Zverev, 3-2. Scoccano le due ore di gioco su di un lob perfetto di Sasha (meno la volée di Jannik non così lunga). Rimonta bene l’azzurro, con un servizio in ritmo (Ace sul 40-30). 3 pari. Nel settimo game Sinner trova un lob spettacolare, poi sembra accusare un crampo alla gamba sinistra, dietro alla coscia, in una frenata. 4-3 Zverev. Jannik, sotto grande pressione del punteggio, serve molto bene, Ace al centro sul 30-0, e poi un altro esterno per il 4 pari. Un game perfetto, ideale a respingere ogni velleità del rivale. Si avvicina al suo angolo Jannik, ma la regia non inquadra. Si entra nel rush finale del match. Sinner con un bel cross di rovescio provoca l’errore di Zverev, 0-15. Poi una grandissima risposta ma sbaglia un colpo di scambio non difficile. Col “martello”, Zverev vola 5-4. Dopo un errore col rovescio torna a toccarsi dietro alla coscia Jannik, la situazione è critica. Per questo chiede tutto alla battuta, e trova tre punti diritti. Con due Ace di fila si porta 5 pari. Grandissima concentrazione. Si lotta nel game #11, soffre Jannik ma è bravo a spingere forte col diritto e provocare un errore del tedesco che porta lo score sul 15-30. Non trova la risposta l’italiano, 30 pari. Incredibile… Zverev tira uno smash “basso” da due passi dalla rete con la palla che sbatte sul nastro ma passa… Il game va ai vantaggi con una schermaglia sul net vinta da Jannik. Il pubblico è tutto in piedi, c’è grande tensione agonistica. SI!!!! Che scambio!!! Sinner vince uno scambio durissimo con un rovescio lungo linea vincente. Esecuzione magistrale, Palla Break!!! Non entra la prima… OUT! È out un rovescio di Zverev, ancora dopo un lungo e tattico scambio. Ha alzato il muro l’azzurro, “fammi il punto…” ma non ci riesce l’altro. Serve sul 6-5, per il match dopo 2h e 26 minuti di eccellente spettacolo. Inizia con una prima palla esterna molto precisa, e risposta out (di un niente). Poi battuta esterna, attacco col diritto e volée per niente facile di rovescio, la stoppa benissimo. 30-0. Ancora un gran servizio e diritto vincente. 3 Championship Point sul 40-0. Lo sguardo di Zverev è l’immagine della delusione, arrivato così vicino… In rete la risposta. GAME SET MATCH SINNER! Vince a Vienna, che bella finale, molto dura. E molto importante. Titolo n.21, grande grinta e durezza, in rimonta, brillando nella fase decisiva. Il bell’abbraccio col team è significativo, un successo difficile e meritato.
Jannik Sinner
vs Alexander Zverev 
TAG: Alexander Zverev, ATP 500 Vienna 2025, Jannik Sinner, Marco Mazzoni

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Dico la mia,in parziale controtendenza con alcuni commenti. Vero che Zverev in questo match non è stato solo servizio, ha persino brekkato Jan una volta e si è procurato delle palle break nel terzo.
Ma se c’è stato un giocatore che si è avvicinato al break con decisione e che ha dato l’impressione che prima o poi c’è l’avrebbe fatta e’ stato proprio Jannick. Jan non ha fatto break prima sbagliando (udite udite) dei dritti, a causa della situazione delle gambe diventate legnose. Adesso speriamo che abbia un paio di gg di riposo e un primo turno agevole in modo da recuperare un po’ di fisico.
Ventidue !
Anche nell’articolo del bravo Mazzoni: perchè uno meno ? 🙁
Penso che quel record rimarrà tuo ancora per molto tempo. 😆
Si fa per scherzare Mauro…
Qualche errore, sulla seconda 59% vs 44%. Poi con uno che serve il 77% di prime ha un “Serve rating” di 314 a 285 mentre in risposta 124 a 90. Infine la dominance ratio (l’ho già spiegata ma chi vuole se la vada a cercare) 1.41 vs 0.71. Per i nerd delle statistiche Jannik, nel 2025, ha la più alta dominance (1.49), da quando è stata applicata, nella storia del tennis. Nessuno né Federer, né Nadal né Diokovic ha mai raggiunto in una stagione questo livello…lo dico per quelli che nel 2024 era più forte..
Regolare, senza necessità di variazioni (perché non necessarie) per qualcuno potrebbe risultare noioso. Per me no, anzi provo solo una sana invidia perché personalmente non sono in grado di fare un gioco regolare e vincente. Tuttalpiù vario e perdente. 🙂
Mettiamola così, ha giocato contro il n. 3-6-16-22-51.. un tabellone che raramente trovi in un mille e ancor di più in uno slam e ha perso un set e tre volte il servizio..potrebbe anche saltare Parigi e ho l’impressione che la lieve contrattura possa pesare..dall’altra i primi due turni sono agevoli e forse pure il terzo, poi e eventualmente di nuovo Zverev..vedremo.
Complimenti al tuo ottico: ottimo lavoro!
Sul finale è stato determinante il suggerimento arrivato dal box: “Adesso batti come Alvarez!”.
Zverev ha capito (la frase era in inglese) ma proprio non sapeva cosa aspettarsi…
Bellissima vittoria di Jannik contro uno Zverev che non si vedeva da tempo a questo livello. Titolo n.21 in carriera meritatissimo per Jannik, complimenti.
@ Armonica (#4507811)
Ma non lo vedete, con tutto il rispetto, in che stato versa vespa? Fossi in voi eviterei di infierire, è diventato la sua stessa caricatura, una sorta di Biscardi generalista, altro che Crozza. Credevo che il tedesco fosse più indietro rispetto al rosso che ha vinto di testa. Match serrato e senza sconti con Sasha che meglio di così non può fare. Oggi ho invece notato ancora di più l’enorme margine di tennis che attende ancora l’italiano. Claudicava un po’, si parla di crampi, una brutta bestia ad personam.
Punti vinti: Sinner 99 Zverev 87
Efficacia con la prima: Sinner 82% Zverev 71%
Efficacia con la seconda: Sinner 62% Zverev 52%
Punti vinti in risposta: Sinner 36 Zverev 21
La partita è stata tirata, ci è piaciuta per questo, ma la superiorità di Sinner è stata piuttosto netta.
Il miglior Zverev della stagione dopo l’ Australia, bisogna rivalutare anche la prestazione di Muso contro Sasha, perché cmq giocarsela con uno in questa forma non é facile per niente, speriamo che il secondo singolarista in Davis e i doppisti siano scadenti altrimenti sono cavoli per chiunque incontrerà questo Zverev.
Per quel che riguarda Sinner, la valutazione é chiara a tutti, una forza mentale eccezionale, ma anche chiaramente una condizione fisica al limite, si sta spremendo più del necessario,probabilmente più che la fatica fisica conta la paura di farsi male seriamente.
Io fossi in lui non giocherei a Parigi, ma é facile parlare da fuori.
La rincorsa al numero uno é estenuante, bisogna calibrare tutto al centesimo.
Certo è che da quando è tornato Ferrara, Sinner accusa problemi fisici tutti i tornei…
Pensavo che in lingua italiana l’aggettivo noioso non fosse sinonimo di regolare
Mi sbagliavo?
Lo Zverev di oggi avrebbe vinto con chiunque, tranne che con Jannik e, forse, Carlito.
Io vedo la tua
Certo però che vi accanite, eh… anche quando afferma qualcosa che può essere condiviso. Quando gli avversari non lo impegnano al limite come oggi Zverev, come sempre Alcaraz ecco che Jannik non ha necessità di spingere. Ed il suo gioco può essere meno, vario, più regolare… perché sufficiente. Quando il gioco si fa duro, ecco che deve cambiare marcia e lo fa, mostrando un gioco stellare. Inteso così, l’affermazione di Enzo mi sembra da rispettare e non da denigrare per partito preso.
Te lo manda a casa come reliquia
Caro Giampi… Ho sempre pensato che la fase post chiusura della vicenda Clostebol avrebbe celato più di qualche insidia.
Jannik è passato da una situazione di stress estremo in cui si sentiva sicuramente sfortunato e forse anche perseguitato ad una situazione in cui la tempesta è definitivamente passata e bisogna tornare a navigare nel sereno.
Un calo di adrenalina, o comunque la necessità di un assestamento mentale, mi sembra assolutamente fisiologico.
In più, dal punto di vista strettamente atletico, c’è quello stop forzato di 3 mesi che ha sicuramente scombussolato la gestione fisica della stagione.
Per questo, credo, vediamo un Sinner che, seppur dominante trattandosi di Campionissimo, appare meno brillante e, oserei dire, carico rispetto allo stesso momento della scorsa stagione.
Cambia davvero poco…
… Vienna batte Basilea 45-1
Se poi entriamo nel dettaglio c’è pure 1 oro olimpico, 4 Slam e 5 finali Slam… ovvero un ABISSO!
Posso ammetterlo. Ma di regola la vittoria non dipende dal caso. Oggi erano abbastanza punto a punto, ma si intuiva che prima o poi Sinner avrebbe prevalso. Tra l’altro, parlando di culo, l’altro ne ha avuto non poco. Non è bastato. Comunque, per stare punto a punto devi essere altrettanto forte, io mi riferivo alla possibilità di vincere da inferiori
@ Benzinaio deluso (#4507723)
Azzo sei messo davvero male..e pensa che Sinner non sa neanche chi tu sia!!!!
Invece tu tieni poco all’ italiano a quanto pare.
Deve essere proprio questione di vista, perché io ho visto che Zverev ha giocato in modo fantastico. Il miglior Zverev della stagione, anche meglio di ieri.
Però porto gli occhiali, lo ammetto.
Ascolta Pirr, ognuno può esprimere le sue idee, però è chiaro che il tuo è un commento fuori luogo, con intento provocatorio. Tutti abbiamo vista una partita entusiasmante, due grandi campioni che hanno dato spettacolo e dispensato emozioni, qual è il senso di affermare che Sinner non tiene all’Italia? Se ne è già discusso ampiamente altrove, è totalmente fuori luogo scriverlo anche qui.
Secondo me non sapeva neanche che oggi c’era la finale di Vienna.
Pensa tu il povero Woody Allen che ci ha fatto su un film “Match point” con l’anello lanciato nell’hudson che rimane in bilico sulla balaustra e poi cada in terra e non nell’acqua. Il tennis, come altri sport, talvolta è deciso da un punto.. poi Sinner è più forte di Zverev ma quando arrivi punto a punto..
È solo una forma di rosicamento.
Finalmente lo ha levato!
Come si chiamava la tua ex moglie? Carlita Alvarez?
E menomale che non è brillantissimo altrimenti qui si chiude baracca e burattini..oggi partita epica per intensità, bellezza, colpi spettacolari (quando uno fa 46 vincenti con tutti i colpi del tennis..). Poi è stata bellissima pure quella di Musetti con Moutet ma appunto sono modi diversi di giocare a tennis entrambi spettacolari. Poi si, l’impressione è che sia un po’ stanco e personalmente preferirei che rinunciasse a Parigi per preparare le Finals..ma credo che la stanchezza sia anche mentale perché quasi due anni con quel peso enorme sulle spalle sono atroci e anche inconsciamente brucino tante energie..il fatto che dopo i tre mesi di stop ne sia uscito non significa che non rimangano scorie interiori e anche la fase post traumatica, per così dire, è talvolta più difficile di quando sei nel vortice e resisti..non dimentichiamolo.
Anche molta Italia tiene zero a Sinner.
E menomale che non è brillantissimo altrimenti qui si chiude baracca e burattini..oggi partita epica per intensità, bellezza, colpi spettacolari (quando uno fa 46 vincenti con tutti i colpi del tennis..). Poi è stata bellissima pure quella di Musetti con Moutet ma appunto sono modi diversi di giocare a tennis entrambi spettacolari. Poi si, l’impressione è che sia un po’ stanco e personalmente preferirei che rinunciasse a Parigi per preparare le Finals..ma credo che la stanchezza sia anche mentale perché quasi due anni con quel peso enorme sulle spalle sono atroci e anche inconsciamente brucino tante energie..il fatto che dopo i tre mesi di stop ne sia uscito non significa che non rimangano scorie interiori e anche la fase post traumatica, per così dire, è talvolta più difficile di quando sei nel vortice e resisti..non dimentichiamocelo.
Infatti! I tornei vinti ti fanno esultare. Il n. 1 è una conseguenza.
E anche basta con questa ossessione di diventare numero 1. Ci sarà tempo e modo. L’importante è anche e soprattutto vincere i tornei. E Sinner li vince!!! Forza Jannik, sempre.
Grandissima vittoria di Sinner contro uno Zverev in gran spolvero
IMMENSO Jannik, senza i crampi di Shanghai ora sarebbe di nuovo numero 1 con meravigliosa sfida fino all’ultimo mach con Carlos,,,e nonostante tre mesi di inattività. Jannik sarà presente a Parigi e si giocherà le residue speranze di esser numero 1 a fine stagione (vincere Parigi e Torino e sperare in due controprestazioni di Alcatraz) o mettere le basi per tornare numero 1 in primavera.
Oggi Sasha molto bravo !!!
Oggi Jannik galattico !!!
Siamo in presenza di un alieno !!!
Ma il manicotto?
@ Scaino (#4507754)
Quando sono andati dal Papa, Jannik ha detto: loro non parlano italiano. C’è il filmato. Prendo atto che invece lo parlano. A Me, come ripeto, che parlino italiano o meno non cambia niente,
Grande prova di carattere e gestione delle risorse di un Sinner che, pur apparendo in riserva, regola il miglior Zverev della stagione ed allunga la striscia di vittorie indoor.
Un Sinner che chiede e ottiene molto dal servizio e che seleziona con grande intelligenza i momenti in cui investire energie.
D’altro canto un Sinner che continua ad apparire non appare brillantissimo atleticamente… È così da dopo Wimbledon e sarà importante capire il perché in vista della prossima stagione.
Ora c’è da chiudere questa di stagione con le energie che si hanno (poche) e con la classe e la forza tecnica e mentale di cui dispone l’altoatesino (tantissime)… Viste le carte che Jannik sembra avere in mano in questa fase, mi aspetto un Sinner molto offensivo sia a Parigi che a Torino, diciamo una versione benzinaio 2.0.
Nei tornei dove hanno partecipato Sinner ha lasciato Halle e Shanghai mentre Alcaraz pre Montecarlo aveva lasciato molto,da dopo Barcellona si è preso quasi tutto lasciando almeno Wimbledon a Sinner
Scherzavo, è capitato anche a me.
Cioè hai cercato di assassin@rla ma non ci sei riuscito perché quel giorno c’era lo sciopero degli autobus?
@ Il mio personalissimo cartellino (#4507598)
“…i genitori non parlano italiano…”
Le posso garantire, per esperienza diretta, che lo parlano, lo parlano.
Hans Peter anche piuttosto bene.
Ma soprattutto Via col vento dalla prima volta l’ho rivisto e se capita, come “il cacciatore” anche 10 minuti li rivedo volentieri e concludo con le parole di Rhett: “non riesci a tenere gli occhi aperti?” “francamente, mio caro, me ne infischio?”..
Pollice su
Oddio, e chi sarebbe mai Vespa? Siete dei veri esperti di tv voi
Bravo sinner.
Io ho visto la pochezza di Zverev, dipenderà dal punto di vista.
Infatti: non conosco il tedesco, ma mi sembrava che la lingua di Sinner fosse ben diversa da quella di Zverev.
Narcolessico?
open d’Argentina, 250k, questo è il secondo titolo, 500k.
Sicuro
Ma non so perché….
Il tennis non è il calcio. Nel calcio si può vincere da inferiori. Per culo. Per colpa dell’arbitro. Forse è anche il bello del calcio, per l’incertezza che crea. Nel tennis no. Forse una volta su diecimila può influire l’arbitro. Di regola vince il più forte. Oggi è stato Sinner.
Cosa vuoi che ti diciamo, il mondo è bello perché è vario. Via col vento è un film indimenticabile, la partita di oggi è stata fantastica. Forse ti piacciono di più i salottini di Vespa, il Grande Fratello e altre simili amenità.
Cornuto e contento
non perderci tempo, ce ne hanno perso troppo inutilmente mamma, papà e tutti gli insegnanti.
la tua ex non poteva fare cosa migliore per se stessa.
lo hanno capito soprattutto gli haters, che infatti lo insultano proprio perchè si rendono conto che un altro Jannik da insultare capiterà quando loro non ci saranno più.
Quello che sto provando per Jannik è la stessa cosa che provai per la mia ex moglie quando decise di lasciarmi per un altro
ci sono tanti altri sport belli belli da seguire.
Abbiamo capito… non serve ripeterlo 10 volte.
Mirco scusa non ho capito una cosa
Com’è che ti sembrava fisicamente?
Ce lo riscrivi un’altra (dozzina di) volte?
😆
@ JannikUberAlles (#4507673)
È un grande campione ma tiene zero all Italia
Beh ora ha uguagliato il Muso 🙂
Hai stabilito il record di commenti con lo stesso testo.
Chapeau
@ Aquila. (#4507646)
Io mi domando perchè si affidi ad un osteopata, spero almeno che abbia l’abilitazione da fisioterapista o fisiatra.