
Alcaraz e Sinner, un duopolio che schiaccia il circuito: il divario con il “resto del mondo” è abissale


Suona forte e persino incredibile, ma i numeri non mentono: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner stanno giocando un altro sport. Il livello espresso dai due giovani campioni è talmente superiore rispetto al resto del circuito che persino il ranking ATP fotografa un divario mai visto prima.
L’ultimo dato, riportato dagli analisti, è impressionante: Jannik Sinner, attuale numero 2 del mondo, ha ben 4.850 punti di vantaggio su Alexander Zverev, terzo in classifica. Una distanza siderale, che equivale – e qui il paragone rende davvero l’idea – al margine che separa lo stesso Zverev dal numero 47 del mondo, il serbo Miomir Kecmanovic.
Una sproporzione che racconta meglio di qualsiasi discorso l’egemonia esercitata da Alcaraz e Sinner sul tennis maschile. I due si dividono i titoli più importanti, giocano quasi sempre le finali dei tornei che contano e lasciano agli altri soltanto briciole.
Se il presente è già un duopolio dominante, il futuro rischia di trasformarsi in un regno a due teste. La domanda che serpeggia nel circuito è la stessa: chi sarà in grado di colmare questa voragine?
TAG: Alexander Zverev, Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Ranking ATP
Di sicuro, ci vuole un fisico bestiale!
Vedansi Shelton, Draper, Berrettini…..
Nomi che potevano togliere punti, ma che non possono giocare.
Insomma, necessitano una buonissima preparazione fisica (Alcaraz spicca su tutti) e una certa dose di fortuna…
A parte contrastare i due big, rimane difficile anche ipotizzare chi riuscirà a stare in TOP10 con continuità.
Al momento diamo per buoni ZVEREV, DJOKOVIC e FRITZ che hanno accumulato un bel vantaggio.
Per gli altri cinque posti ci saranno SHELTON e DRAPER penalizzati dagli infortuni e KACHANOV che per stare a quel livello ha un dispendio di energie fisiche enorme.
DE MINAUR, RUUD, RUBLEV, PAUL, MEDVEDEV sembra non possano andare oltre quanto fatto fino ad ora.
Rimangono MUSETTI, RUNE, ALIASSIME i soli che potrebbero stare nei dieci con continuità.
Poi, potenzialmente, escluderei, per il momento, tutti i francesi visto il regresso ai livelli più alti, anche i cechi adesso non sembrano in grado di arrivare…più avanti chissà…
Dei TOP50 rimanenti tocca fare dei nomi ad alto rischio, quali COBOLLI, SHAPOVALOV, BUBLIK, MICHELSEN, FONSECA e sperare in una evoluzione difficile per la TOP10.
Sicuramente Jannik e Carlos non si annoiano in questa egemonia.
Nei primi anni ’80 si visse una situazione simile nel femminile con Evert-Navratilova a spartirsi tutto con la sola,ma minima, interferenza di Hana Mandlikova (che braccio) e la meteora Tracy Austin (Andrea Jeager fece un paio di finali).
Erano gli anni dove Tommasi diceva che i tornei femminili iniziavano forse dai quarti…ma in realtà dalle semifinali.
Si ripeté con la Graf, prima di Seles, perché il binomio con la Sabatini era soprattutto romanzato (due soli finali slam,una vittoria,BR n.3).
Il tennis maschile è più divertente ma senza l’incognita risultato diventano come i match di Tyson, già scritti.
Non è colpa loro ovviamente se sono superiori ma il circus qualcosa credo farà e potrebbe essere un ritorno al passato: campi veloci e lenti nel vero senso della parola con gli specialisti in grado di disturbare e creare un minimo di incertezza com’era con gli erbivori a Wimbledon,i terraioli al Rolando e un mix tra attaccanti da fondo e non solo su hard.Indoor con protagonisti i battitori.
Forse qualche match noioso ma ora è un ciapanò che appassiona i tifosi dei due ma rende più povero tutto il resto.
Il Resto del Mondo prima o poi spazzerà via il Duopolio e l’abisso sarà un ricordo lontano.
su questo sono pienamente d’accordo con te.
per dire..la top ten di 10 anni fa era decisamente di un altro livello..
al di là dei big 4 c’erano Wawrinka, Berdych, Ferrer, Raonic, Cilic, Tsonga…
quella del 2005 poi non ne parliamo neanche
Federer, Nadal, Roddick, Hewitt, Safin, Nalbandian, Davydenko, Ljubicic, Del Potro e pure Agassi c’era ancora..
Proporrei l’Hastag
#Chenoiailtennismodernoalmenofinchemusettinonarrivaintop3
Givaldo potrebbe farne da moderatore
A rendere questo duopolio ancor piú particolare, il fatto che uno dei due ha battuto l’ altro sette volte su otto nelle ultime 2 stagioni, in pratica da quando tale duopolio ha preso piede.
@ JOA20 (#4481026)
Draper e rune 3 su 5 hanno le stesse probabilità degli altri. Forse i nei 1000…..
Questa è la prova che il livello dei top ten si è abbassato rispetto agli anni scorsi.
Il livello generale del tennis si è andato ad abbassare.
Oramai un challengerista batte tranquillaente il top ten. Prima se un top 50 partecipava ad un challenger vinceva sicuramente
Il problema è che stanno migliorando entrambi anno dopo anno. Mentre gli altri restano sempre uguali. Solo Musetti e Shelton hanno mostrato progressi quest’anno tra i top 15. Gli altri ormai sono già al loro top. Fritz, Zverev, i russi, gli altri americani, de minaur ecc. ecc. più di così non possono fare. Bisogna aspetta re che Fonseca e Mensik raggiungano il loro massimo potenziale e non sappiamo se basterà
Coraggio, nella WTA c’è più incertezza ma vediamo come andrà nel 2026 se Sabalenka e Swiatek iniziano a sfidarsi in finale in tutti gli Slam, è curioso che non sia ancora successo
Stesso vincitore, stesso finalista, qualche volta Sinner ribalta questo gerarchia,e Djokovic sempre terzo, ormai un copione che si ripete ad ogni slam.
Che noia e che barba.
Non fa bene no, ci può anche stare che ci siano due tennisti di livello superiore ma il vero problema è che manca la figura intermedia, quei 2/3 giocatori che per lo meno se la possono giocare quando non sono al meglio. Attualmente non c’è nessuno, per batterli soprattutto negli slam dove bisogna giocare su 5 set devono essere seriamente infortunati o non c’è storia. Questo perché quest’anno è mancato lo zverev dell’anno scorso, Djokovic è un anno più anziano e il resto sono buoni giocatori ma nessuno con quella personalità e forza da mettere in pericolo i due lassù. Forse a tratti quest’anno solo Draper poteva ma a causa dei suoi problemi fisici ho paura che non riuscirà mai a raggiungere quella continuità necessaria per stare lassù.
Attualmente si spera in un salto si qualità di Shelton che però potrebbe non arrivare mai e nei vari Mensik e Fonseca anche se sono un po’ troppo acerbi ancora
Non è mica colpa di quei due se gli altri a parte Djokovic non riescono a tenergli testa. Il problema di Alcaraz era la continuità di rendimento, ma dopo le scoppole di inizio anno ha trovato l’equilibrio che gli mancava: da Roma in poi ha perso solo contro Sinner a Wimbledon. Jannik già l’anno scorso aveva raggiunto un’aura di “invincibilità” contro chiunque non si chiamasse Alcaraz, gli avversari che lo hanno battuto dal 2024 in avanti si contano sulle dita di una mano (Alcaraz, Tsitsipas, Medvedev, Rublev e Bublik).
Difficile prevedere un terzo incomodo a breve, giocatori capaci di battere i due titani sulla singola partita ci sono (Draper e Rune per dirne un paio) ma in grado di elevarsi al loro livello su un’intera stagione proprio no.
Adesso arriva Palloso a dire, auspicare, pregarci di dire “ma naturalmente Musetti” 🙂
Dal prossimo anno sarà un monopolio di Carlitos..speriamo esca qualcuno,altrimenti sai che noia
La vera domanda a mio parere è un altra..
Questo strapotere, destinato peraltro ad aumentare perchè i due si spingono a vicenda, fa bene al tennis?
Considerando cosa stanno diventando e quanto si avviliscono i giocatori dopo le ripassate prese io propenderei per il no.
Che facciamo, ripristiniamo dopo 100 anni il challenge round, ma stavolta a partire dalla semifinali?