
Cincinnati – Bellucci lotta, ma Dzumhur è più cinico: doppio tie-break e stop al primo turno


Mattia Bellucci si ferma subito al *Western & Southern Open* di Cincinnati. L’azzurro cede in due set combattuti a Damir Dzumhur, che si impone 7-6(7) 7-6(5) in due ore e ventiquattro minuti, guadagnandosi l’accesso al secondo turno dove affronterà Carlos Alcaraz.
L’inizio di match è complicato per Bellucci: dopo aver condotto 40-15 nel game inaugurale, subisce il break e manca subito la chance di rientrare. Il bosniaco vola sul 2-0, ma il lombardo reagisce tenendo il servizio a 15 e difendendo con tenacia i propri turni, fino a strappare la battuta al rivale nel momento cruciale per il 5-5. Il set si decide al tie-break: Dzumhur parte forte (3-0), Bellucci recupera (3-3), ma nel finale il numero 56 ATP trova lo strappo decisivo e chiude 9-7.
La seconda frazione si apre con un colpo di reni dell’azzurro, che strappa il servizio all’avversario per l’1-0. La replica di Dzumhur è immediata e il set prosegue sui binari dell’equilibrio fino al 4-3 Bellucci, frutto di un break ottenuto su doppio fallo del bosniaco. Ancora una volta, però, la reazione del giocatore di Sarajevo è immediata: passante di diritto incrociato per il controbreak del 4-4 e nuova parità. Nel decimo game Dzumhur spreca tre match point, ma riesce a imporsi al tie-break decisivo, scappando dal 0-1 iniziale fino al 7-5 conclusivo, chiuso sul diritto in rete dell’italiano.
Per Bellucci, discreta prova di carattere e momenti di ottimo tennis, ma a fare la differenza sono stati i dettagli e la maggiore freddezza di Dzumhur.
Marco Rossi
TAG: Masters 1000 Cincinnati, Masters 1000 Cincinnati 2025, Mattia Bellucci
@ walden (#4454955)
O semplicemente il livello è più o meno quello e li sarà la loro carriera (che poi non è mica male)
Non si allena come Sinner
@ Paolo (#4454956)
e’ stato 23 ATP come migliore classifica non e’ cosi’ scarso
Non si può perdere da sto bosniaco che peraltro sta sempre in mezzo facesse i Challenger Dzumhur e non rompesse mo uno così fa pure i mille dove siamo arrivati
Lui ed Arnaldi necessitano di un cambio urgente di staff, Arnaldi è da due anni che non cresce e fatalmente si decresce senza la spinta che deriva dai risultati. Bellucci è sulla stessa china.
Gran dritto del Franciacorta olonese, ho visto molti Vincenti e comunque non e’ da una partita che si vede un giocatore ma dal suo coraggio,dalla fantasia e dalla resilienza nell’arco di una Carriera.
Duole dirlo ma questa era una partita da vincere. Non ci sono scusanti. Di questo passo resterà sempre un outsider.
Deludente, sul duro bellucci deve battere il bosniaco che non è certo un fenomeno. anche mattia deve provare a restare nei 100 il più possibile, non sarà facile dopo l’ exploit di rotterdam che l’ha lanciato la stagione non è stata granché.
Il torneo non si chiama più Western&Southern Open
@ Nic Minelli (#4454924)
… fosse solo il dritto (da cui peraltro ieri/stanotte ottenne parecchi punti, alcuni rimarchevoli anche per la forza del colpo stesso)…
A non funzionare è anche il rovescio, il (poco) gioco a rete, la battuta (una manciata di assi calati bilanciati da più o meno altrettanti dff): non c’è un solo aspetto del gioco in cui non commetta una caterva di errori, gratuiti (non nel senso che il buon Dzumhur potesse anche non esserci stato ma nel senso che poteva tranquillamente essere sostituito da qualsiasi avversario di equivalente buona caratura che Bellucci nell’angolo ci si sarebbe cacciato da sè).
Sono gravi lacune tecniche di coordinazione tra arti superiori ed inferiori e nell’impugnatura della racchetta con conseguente inclinazione dell’attrezzo, il tutto condito da una frettolosa “strategia” che va sempre più nella direzione sterile ed unica delle mine da fondo campo, a portare al risultato visto poche ore fa (e già visto negli ultimi mesi).
Perché, anche se a tratti l’Olonese conduceva nel punteggio, mai c’era la sensazione che a condurre il gioco non fosse il Bosniaco: idee ordinate e ben sviluppate di gioco le aveva, pur commettendo parecchi errori dal primo all’ultimo minuto, solo lui.
Da parte di Bellucci solo una gran fretta confusionaria, dall’inizio alla fine.
E non era così: un anno fa c’era molto più ordine logico nel suo gioco arrembante. Ora, da parecchi mesi a questa parte, anche sulle superfici veloci a lui congeniali, assistiamo ad un’involuzione che sembra non aver fine.
Essendo il giocatore italiano che più mi emoziona a me piange il cuore.
Quanto quando fuori dai patri confini vedo sciupare il talento di Sciupovalov.
Solo che almeno il Canadese qualche cosa, proprio all’età giovane che adesso ha Bellucci, di buono e di concreto seppe combinarla.
Qui invece la festa pare finita prima ancora di essere cominciata.
Con voce roca e rotta dal dispiacere, comunque e sempre: Forza Olonese!
Ho visto tutto il match e non scopriamo adesso le grande lacune lato dritto di Mattia…oramai gli avversari lo hanno studiato e cercano sempre con maggiore insistenza il dritto dell’olonese…migliorare dritto assolutamente