
Medvedev, tra passato e futuro: “Non sottovalutate mai il terzo incomodo”


C’era un tempo, non troppo lontano, in cui Daniil Medvedev sembrava destinato a raccogliere il testimone di un’epoca dominata dai “Big Three”. Dopo aver vissuto da vicino il tramonto di Federer, Nadal e Djokovic, il russo fu l’uomo capace di fermare Novak nell’assalto al Grande Slam nel 2021, e pochi mesi dopo diventò il primo dal 2004 – esclusi i Fab Four – a issarsi al numero 1 del ranking mondiale.
Ora, però, il circuito maschile ha trovato altri due padroni: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, capaci di vincere gli ultimi sette Slam e monopolizzare la scena come un nuovo, giovane duopolio. A 29 anni, Medvedev sa che non potrà semplicemente “aspettare” il suo momento: dovrà costruirselo. E, da lucido osservatore qual è, lancia un monito a chi pensa che il tennis sia ormai cosa solo per due: «Jannik e Carlos stanno giocando in modo incredibile, sono i migliori del momento. Ma mai sottovalutare il terzo incomodo pronto a sfidarli».
Il russo spiega: «C’è chi si chiede come sia possibile che nessuno sia vicino a loro. Quando Carlos arrivò nel Tour a 17 anni, tutti si domandavano come potesse colpire così forte. Se ha una giornata in cui non sbaglia mai – e ne ha molte – non c’è scampo per noi. Lo stesso vale per Jannik, un giocatore davvero solido. Ma anche loro possono perdere ogni tanto: Sinner è caduto a Halle contro Bublik, Alcaraz contro Van de Zandschulp meno di un anno fa… Quando li affronti, devi sempre credere di poter vincere».
Un 2025 in salita, ma la fiducia resta
Medvedev, che può vantare successi su entrambi i nuovi dominatori in tornei del Grande Slam, ha però vissuto una stagione 2025 piuttosto complicata: eliminazioni premature in tutti gli Slam e una posizione fuori dalla top 15 nella Race to Turin. «Mi chiedono sempre di Sinner e Alcaraz, ma quest’anno non li ho neanche incontrati nei Major, ho giocato peggio. E questa è una specie di ‘problema buono’: vorrei essere là dove sono loro, in fondo ai tornei».
Analitico come sempre, il russo ammette che identificare le cause delle difficoltà non è semplice: «Potrei trovare dieci motivi diversi, ma non saprei qual è quello vero. Con il mio team abbiamo parlato, cerchiamo di cambiare e migliorare. Ora arrivano i tornei su cemento fino a Miami: è la parte più bella della stagione, per me è un’opportunità da cogliere».
La “terza via” di Medvedev
Nonostante le difficoltà, il fuoco dentro Daniil non si è spento. «Tennis è così: un giorno giochi bene, l’altro il tuo avversario è migliore, game on o game over. Di solito ero in una posizione migliore a questo punto della stagione, ma sono vicino: basta un quarto di finale in un Masters 1000 e sei quasi qualificato per Torino».
Medvedev non cerca alibi: «Non penso sarà difficile risalire, è già stato difficile in passato. Sono riuscito a battere Djokovic, ora voglio rimettermi alla prova con Sinner e Alcaraz».
Un pensiero, infine, a chi si concentra solo sui due re: «Ricordate quando tutti pensavano che Rafa e Roger si sarebbero spartiti tutti gli Slam, poi arrivò un certo serbo… Il tennis cambia in fretta: mai sottovalutare chi insegue».
Ora, per il russo, l’obiettivo è ritrovare le sensazioni giuste a Cincinnati e, perché no, regalare una nuova sorpresa ai due padroni del tennis mondiale.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Daniil Medvedev
Poveretti, che sfiga (#_#)
@ Giampi (#4454984)
I due cannibali hanno una sola avversaria: la patatas extralusso di Monaco
Per carità magari alle Finals ci va ma ci vuole ben altro che un quarto ad un master 1000
Il terzo incomodo e’ quello che tiene il cerino, patetico.
È questo il punto, basta un paio di risultati e abbiamo il nuovo contender..prima abbiamo avuto Aliassime, poi Rune, poi Fils, poi Draper mentre aspettavamo i due baby fenomeni Mensik e Fonseca ed ora Shelton..come giustamente dice Medvedev “poi è arrivato Diokovic”..vedete qualcuno con quel profilo tra questi ragazzotti? Forse Rune che non è nei primi 10/15 in nessuna statistica? O Shelton che calcolando solo i primi 50, è al penultimo posto nei punti vinti in risposta? Occasionalmente vinceranno dei tornei e magari delle partite con i due fenomeni ma nessuno ha il profilo per diventare un serial winner…
Sempre interessante ascoltare Medvedev anche se credo che il suo meglio lo ha già dato su duro, non ha più quella resistenza fisica che compensava la sua esplosività, non ha più i polmoni per fare il tergicristallo ed essere competitivo negli Slam.
Il terzo incomodo può anche non arrivare mai o uno dei due può anche perdersi,chi lo sa?
I papabili sono Draper, Shelton, Fritz, Rune, Musetti, Bublik ad oggi, chi solo su terra chi sul 2 su 3, chi nelle partite secche.
Negli Slam è un altro sport , mentre Alcaraz può perdere da chiunque , Jannik non lo fa.
Quindi per una serie di congiunzioni astrali può vincerlo anche uno di loro, ma per essere un terzo scomodo ovunque negli Slam e nel ranking mi vengono in mente solo Draper e Shelton, con Musetti vero outsider sono a Parigi.
@ il capitano (#4454971)
Sì. In questo momento Shelton è il candidato più probabile, qualche mese fa si pensava a Draper. Vediamo, ma continuo a pensare che potrebbero tranquillamente restare in due.
Comunque Nole per arrivare ai livelli di Rafa e Roger ci mise 4-5 anni e per circa 3, quando quei due si spartivano quasi tutti gli slam, Nole era là vicino, vinceva diversi 1000, riuscí anche a vincere uno slam, ed era stabilmente numero 3 del mondo… al momento, obiettivamente, non si vede nessuno che possa competere nei prossimi anni con Jannik e Alcaraz
Il terzo incomodo potrà essere Ben Shelton che è molto migliorato, poi potrebbe sbucare l’Ivanisevic di turno.
Per il resto “Maracaibo mare forza zero, fuggire si ma dove? zà zà” come cantava Lu Colombo!!
Gli unici incomodi x i due cannibali potrebbero essere:
La patatas extralusso in eccesso
La vita dissipata
Un malanno
Gli altri tennisti sono micetti terrorizzati quando li affrontano
Certo che può arrivare il terzo incomodo, oppure no, non è detto che tornino i big 3, potrebbero rimanere due. Non lo sappiamo. Il livello di Sinner e Alcaraz è altissimo e sembra difficile da raggiungere per chiunque, si sono spartiti gli ultimi 7 slam e l’ottavo potrebbe vederli di nuovo in finale, è l’eventualità più probabile.
Visto che Sinner è italiano preferisco che ci sia solo Alcaraz a dargli fastidio, non sento il bisogno di un terzo a meno che non sia italiano anche lui ma sarebbe davvero pretendere troppo.
“Sono i migliori ma anche loro possono avere una giornata storta”…ma dai?? Veramente?
“Quando li affronti devi crederci sempre di poterli battere”…anche qui ma dai?? Mi sembra ovvio che deve essere così!
Stesse cose che dice Fritz in pratica, possiamo batterli solo se quel giorno stanno male
La caduta di Jannik a Halle è stato un inevitabile contraccolpo mentale dopo la shockante sconfitta al RG.
Anche nel doppio giocato insieme a Sonego sembrava uno zombie.
Poi Bublik ci ha messo il suo meglio e non a caso ha vinto il torneo.
Dalla fine del 2023 il Divino ha perso solo contro avversari in grande forma e/o in situazioni dove non c’era una sufficiente motivazione.
Il terzo incomodo?
Forse arriverà (oppure no!) ma al momento non si vede nessuno con le qualità necessarie per battere non solo i top-2 ma anche gli altri top-10 con convinzione e soprattutto sistematicamente.
Nei 1000, ma soprattutto negli Slam, i top-2 restano nettamente i veri favoriti e le loro possibili sconfitte sarebbero delle sorprese davvero grandissime!