
Marca annuncia: Carlos Alcaraz non giocherà a Toronto


Il Masters 1000 di Toronto (27 luglio – 7 agosto) sarà il grande penalizzato dal calendario tennistico internazionale, sempre più fitto e compresso con appena due settimane di distanza dalla finale di Wimbledon. Alle assenze già confermate di Jannik Sinner, Novak Djokovic e Jack Draper, secondo quanto riportato da Marca, si aggiungerà anche quella di Carlos Alcaraz, che ha scelto di dare priorità al recupero fisico in vista dell’US Open.
Alcaraz, che non ha ancora annunciato ufficialmente il forfait, aveva già lasciato intendere dopo la finale di Wimbledon che avrebbe ascoltato il proprio corpo e programmato la ripresa in funzione del miglior stato di forma per l’ultimo Slam della stagione (24 agosto – 7 settembre). Il murciano giocherà invece il Masters 1000 di Cincinnati (7-18 agosto), dove sarà seguito da Samuel López, mentre per lo US Open tornerà in panchina Juan Carlos Ferrero. I due coach erano già insieme a Parigi e Londra.
La lotta per il numero uno
Il tennista spagnolo, che si è concesso qualche giorno di vacanza a Cadice, sa bene che il numero uno di fine anno è tutto nelle sue mani: comanda la Race 2025 con 1.540 punti di vantaggio su Jannik Sinner, suo diretto inseguitore. Alcaraz difenderà solo 50 punti all’US Open, contro i 2.000 in palio per Sinner, e in tutta la trasferta americana (incluso Cincinnati) dovrà “difendere” appena 60 punti. Jannik, invece, ne perderà 200 per l’assenza in Canada e avrà da difendere altri 3.000 punti complessivi tra Cincinnati e New York, frutto dei titoli conquistati nella scorsa stagione.
Toronto, dunque, sarà il secondo torneo MS che Alcaraz salterà in questa stagione dopo Madrid (in quel caso per infortunio muscolare). Già lo scorso anno aveva saltato Montreal a causa della vicinanza con le Olimpiadi di Parigi. La sua ultima apparizione in Canada risale al 2023, con il raggiungimento dei quarti di finale, poi persi contro Tommy Paul.
Una rinuncia che toglie ulteriore fascino al torneo canadese, che si ritrova a dover fare i conti con le esigenze di calendario e di preparazione delle più grandi stelle del circuito.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz
Non hai capito: a Natale Sinner non sarà più numero 1, e tu non lo so che fine farai x capodanno 😥 😥 😥
Visto che qui molti scrivono senza saperne un’acca, sono a andato rivedermi il passato del torneo del Canada.
L’ultima volta in cui i Fab4 giocarono tutti insieme questo torneo fu il 2011, da allora furono al massimo in tre, nel 2013, 2014 e 2015, negli altri anni fino al 2019 (mi sono fermato li, l’ultimo anno ad alto livello di Federer), uno o due al massimo.
Questi sono i fatti.
ora come ora i soli due 1000 consecutivi che “tengono” sono Indian Wells e Miami.
Tutti gli altri portano i top players a scegliere o uno o l’altro.
Probabilmente per la posizione di calendario a ridosso degli Slam e perfino Bercy soffre la vicinanza con le Finals ma d’altro canto gode anche del pathos per quelli che cercano la qualificazione all’ultimo colpo.
In definitiva forse i 1000 o sono troppi o mal distribuiti nel calendario
E’ un dato oggettivo su cui riflettere
Guarda che è Nadal ad avere vinto 36 master 1000 e Roger 28. Roger però fa 6-0 nelle ATP Finals. Chissà quale delle due statistiche è più significativa.
Ma guarda che da sempre i big preferiscono gli slam e i 1000 di questo tipo (doppi) li saltano. Djokovic non gioca in Canada dal 2018… Il problema non è i 1000 su due settimane o una, il problema è averne due di fila subito prima di uno slam…
Wimbledon è terminato il 13 luglio, e i big non giocheranno prima del 28 luglio probabilmente, 15 giorni dopo. Cincinnati inizia dopo, ma chi arriva in fondo a Toronto avrà qualche giorno di riposo in più di una volta. Roddick nel 2003 gioco di fila Indianapolis, Washington, Montreal e Cincinnati, vincendoli tutti tranne Washington dove perse in semifinale. Poi una settimana di pausa e US open anch’esso vinto. Nadal e Federer hanno spesso fatto bene ad entrambi e anche a New York, non capisco perché dobbiamo per forza dire che i master su 10 giorni siano peggio. La maggior parte della top 100 li preferisce ed economicamente garantisce soldi a giocatori tra la 60esima e 100esima posizione (quali incluse), aiutando il movimento tennistico in generale.
È lecito per Alcaraz o Sinner fare le scelte che ritengono opportune, ma sono giovani e a inizio carriera, quando avranno trent’anni che faranno, solo gli slam? Personalmente la grandezza di un giocatore passa anche nei master1000, non solo negli slam. Djokovic ne ha vinti 40, Federer 36, Nadal 28. Son tornei importanti e per certi versi anche più interessanti degli slam, perché due su tre la sorpresa è molto più probabile.
non molla niente
Canadian open e Cincy quest’anno sono spalmati in 23 giorni non in 28, con 7 turni (6 per le tds) per arrivare in finale e con soli 13 giorni di distacco fra la finale di Wi ed il 1° turno di Toronto invece dei 22 giorni dello scorso anno.
Scelta oculata da parte di questi quattro tennisti, calendario davvero pesante, soprattutto con gli USO dietro l’angolo
Bastaaaaaaaa con questi conteggi sulla classifica ATP, non se ne può più
I responsabili di tutto questo sono sempre i soliti due ben noti connazionali
miami e soprattutto IW hanno sempre avuto la nomeo di 5° slam, e ci sta, dato che sono 2 tornei grossi spalmati in un mese. il marzo dei tornei americani è sempre stato un mese di bel tennis a cui nessun giocatore ha mai rinunciato. e vincerli entrambi era ed è il cosiddetto Sunshine Double.
il problema della follia della nuova gestione atp è di voler condensare quello che per miami e iw è in un mese, in 15 giorni!!! praticamente, è come voler mettere questi ultimi due tornei attaccati per farli finire in 2 settimane. quello che sta accadendo con il canada e cincinnati. per il canada ci sarà la finale di giovedì poi, giorno feriale per cui mi chiedo quanti biglietti venderanno per la finale. è talmente assura questa programmazione che mi chiedo se veramente l’atp sta tutelando la salute dei giocatori.
Non voglio neanche esprimermi sul discorso governance ATP, se le scelte sono giuste oppure sbagliate, ecc. E’ un discorso complesso e articolato e come minimo bisognerebbe conoscerne tutti i risvolti a 360°. Quello che si può dire è che certamente, dal punto di vista dei tennisti di vertice, la distanza tra slam e masters, e peggio ancora, tra slam e 500/250, si va sempre più allargando in termini di interesse. Non credo che il torneo in 2 o 1 settimana cambi il giudizio stesso del tennista di vertice nei confronti del torneo, ma la sua collocazione IN FUNZIONE del bottino grosso degli slam: prestigio, soldi, punti, e programmazione agonistica volta al top in concomitanza degli eventi slam, con un occhio rivolto alla preservazione ad una usura di lungo termine-compatibile . Che siano di 1 o 2 settimane i master (per non parlare di quelli inferiori) saranno sempre più dei tornei preparatori allo slam di turno, almeno fino a che il rapporto di forza tra tornei in termini si soldi-prestigio-impegno-punti rimarrà questo, indipendentemente dalla lunghezza del torneo. Una dimostrazione: Indian Wells e Miami, occupando uno spazio temporale definito e ben distante da slam, sono sempre ambiti e senza defezioni per scelta.
Con ogni probabilità Jannik anche per Capodanno 2026 e giorni a seguire …
Io già da molto tempo fa …
Secondo me il problema non è l’ATP che non sa fare il calendario,ma si è creato con l’era dei cosiddetti Fab Three,che hanno stracciato tutti i record in fatto di vittorie nei tornei del Grande Slam,creando così una rincorsa a ricercare record ancora più clamorosi,e creando anche,secondo me,la percezione,forse falsa,nei nuovi leader dell’attuale ranking del tennis,che i Master 1000 non siano poi così importanti e fondamentali.
una catastrofe gaudenzi per questo sport. e adesso vuole pure un 1000 in arabia. da defenestrare, subito!
eh certo sono super pagati dagli sponsor lui e sinner non gli conviene sprecare energie preziose per questo torneo, una volta questo tipo di tornei erano MANDATORY per i Big Nadal ci teneva tanto allo swing nordamericano di agosto e più di una volta ha vinto il montepremi messo in palio a chi totalizzava più vittorie tra washington canada e cincinnati ora qua si gioca solo per il dio denaro. Tengono più all’edizione a Jeddah che a prendere parte ai tornei storici. Per questo ormai seguo solo challenger e atp minori perché li vedi la vera passione e chi ce la mette tutta per dare il meglio di sé perché sa che da quelle vittorie dipende se non tutta la carriera almeno il proseguo della stagione.
@ mirko.dll.lm (#4443207)
No non è buffa e solo figlia dello stop di 3 mesi imposto a Jannik se no col cavolo che mollava la vetta
Credo che ci siano troppi ragionieri qui dentro, non passa giorno che tutti i loro calcoli vengano stravolti dall’imprevedibilità del tennis.
Credo molto più semplicemente che se Jannik si riconfermerà allo USO non ci sarà più trippa per gatti per altri #1.
Lo sa Jannik, lo sa il suo team e lo sa anche Carlos.
Sarà un bello USO.
È allucinante però che un torneo prestigioso e storico come toronto debba sembrare un atp 500 perché l’atp non sa fare il calendario. Piuttosto che fare così mettano il decimo masters 1000 e li facciano tutti su una settimana, organizzati nel corso dell’anno in modo da avere pause adeguate per tutti. Se togliamo una settimana a tutti i 1000 su 2 c’è n’è di spazio per riformare il calendario. Poi se sono contenti così, buon per loro, ma a me dispiace per gli organizzatori di toronto
Scusate,ma se Sinner dovesse rivincere gli Us Open,a quel punto io direi ma chi se ne frega di chi sia il numero uno.Anzi,mi piace l’idea che Sinner ci abbia pensato,e che magari si è programmato di proposito da rischiare di perdere la vetta a favore di una possibile riconferma della vittoria agli Us Open,in modo da creare il paradosso di chi ha vinto tre Slam in un anno,e che tuttavia non è riuscito a conservare la leadership della classifica ATP,in favore di un altro che ha vinto un solo Slam nell’anno,e che ha addirittura rischiato di non vincere nemmeno quello.Non pensate che sia buffa questa situazione?
Con questa rinuncia, Jannik potrebbe allungare anche fino ad oltre le 65 settimane consecutive se non sbaglio
Quello che dici è vero, Sinner però non perde niente, a parte Toronto, deve solo confermare i punti guadagnati nel 2024. (sarà difficile) Alcaraz per sperare di diventare numero uno fine 2025 deve vincere tutti i tornei programmati anche per lui sarà difficile
se non approfittano dell’assenza dei gatti per ballare un po’, buonanotte
Non capisco come giocare due tornei in due settimane consecutive sia meno faticoso di giocare gli stessi tornei spalmati in quattro settimane…
Mi sa che Toronto chiude per fallimento!!!
C’è sempre un Vienna e un Bercy di recupero..
Tra un po’ Dzumhur diventa tds pure lì
Caro Carlitos, “People from Ibiza” cantava Sandy Marton quando ero giovincello.
RACE: Sinner ha giocato metà stagione, finora. Non metà tornei, ma metà stagione
Sinner ,Alcaraz e gli altri.
Per loro due l’obiettivo principale sono gli Slam , per gli altri topten i Master.
Gaudenzi è riuscito ad estremizzare la visione slam centrica del duo penalizzando ulteriormente i tornei più importanti ATP facendo un favore ad ITF.
Se i top player ti dicono che i Master a due settimane non li vogliono visto che la maggior parte dei ricavi li portano loro e non i Popyrin o i Norrie , devi ascoltarli non aumentarli.
Con i 3 tornei in nord america dovrà scartare 3200 punti dei 3430 di vantaggio e ne potrà fare al massimo 3000 mentre Alcaraz scarterà 60 punti, mentre nei 2 tornei asiatici Jannik scarterà 1330 e ne potrà fare al massimo 1500, mentre Carlitos scarterà 700 punti.
A lui interessa vincere gli us open e le finals. Il numero 1 è importante ma secondario rispetto al prestigio di quei tornei
@ Koko (#4443094)
È per farlo deve fare 1540 punti in più di alcaraz. Se finisce 1 con 3 mesi di sospensione e saltando 4 1000 più il Canada quindi 5 fa qualcosa di clamoroso….
E con questa notizia Sinner può già mettersi l’anima in pace per Natale
Il discoso di Sinner è agevole:perderà quasi sicurmente parte o anche molti dei 3400 punti di vantaggio ma a lui interesserà finire l’anno anche con 100 punti ATP di vantaggio su Alcaraz.
Una grande occasione per i futuri #1, Mensik, Fonseca, eccetera.
PS: mi affido per l’elenco completo agli esperti talentuologi del blog (*-^)
Così forse capiamo che i 1000 (vale anche per Roma) devono tornare a un’unica settimana.
Adesso si è un bell’uomo.
A questo punto Fritz e musetti dovrebbero ritirarsi anche loro…ma chi siamo? Jo condor?