
Alcaraz accetta la sconfitta, ma rilancia la rivalità con Sinner: “Orgoglioso di quanto fatto, Jannik mi ha spinto al limite”


Non è arrivato il tris a Wimbledon per Carlos Alcaraz, che si è dovuto arrendere in finale a un Jannik Sinner semplicemente straordinario. Il murciano, dopo la sconfitta per 4-6 6-4 6-4 6-4, ha analizzato a caldo la partita in conferenza stampa, tra rammarico, orgoglio e la consapevolezza di aver fatto comunque un percorso di altissimo livello.
“Sempre triste perdere una finale, ma sono orgoglioso”, ha esordito Carlos, “mi porto via tante cose positive da queste quattro settimane. Ho dato tutto quello che avevo, ma ho giocato contro un avversario in una forma incredibile. Esco a testa alta da questo torneo.”
Alcaraz ha poi ammesso di aver sofferto con il proprio servizio, uno dei fattori chiave del match: “Ho avuto una percentuale molto bassa di prime oggi (solo il 53%) ed è stato difficile soprattutto contro uno come Jannik, che è uno dei migliori ribattitori del circuito. So che devo migliorare questa parte del mio gioco.”
Rispetto ad altre sconfitte importanti della sua giovane carriera, come quella alle Olimpiadi di Parigi 2024, Alcaraz si mostra più maturo: “La sensazione è molto diversa. L’anno scorso dopo le Olimpiadi ero molto giù di morale, questa volta invece ho imparato tanto e sono orgoglioso di essere ancora in una finale Slam. Voglio concentrarmi sui momenti belli e dimenticare quelli brutti.”
Inevitabile il riferimento alla rivalità con Sinner, che sta già segnando un’epoca: “Sono felice di condividere questa rivalità con lui, credo sia qualcosa di fantastico sia per noi che per il tennis. Quando giochiamo uno contro l’altro il livello si alza tantissimo, non ho mai visto un’intensità simile altrove. Ci spingiamo a migliorare ogni giorno.”
Parlando della finale, Alcaraz ha evidenziato quanto Sinner sia stato dominante da fondo campo: “Fisicamente mi sentivo bene, ma mentalmente è stato durissimo restare concentrato contro un avversario che ti mette così tanto sotto pressione. In alcuni momenti non sapevo cosa fare, lui era superiore da fondo e restituiva alla perfezione le mie seconde di servizio, mettendomi subito in difficoltà.”
“La chiave del match è stata nel secondo servizio e nei punti regalati. Devo migliorare il modo in cui rispondo e gestisco lo scambio dopo il servizio. Sentivo che lui portava a casa i suoi turni di battuta troppo facilmente. La differenza maggiore oggi è stata proprio la qualità e l’intensità da fondo campo.”
Con questa consapevolezza, Carlos Alcaraz guarda avanti, certo che questa rivalità con Sinner renderà il futuro del tennis ancora più spettacolare: “Ogni partita con lui mi motiva ad allenarmi meglio e a crescere. Siamo solo all’inizio di qualcosa di grande.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Wimbledon, Wimbledon 2025
@ MARMAS (#4438458)
Giusta analisi.
Alcaraz ha ammesso di essere inferiore nello scambio da fondo (lo ha detto anche a Ferrero durante la partita) e ha rischiato molto la seconda, commettendo diversi doppi falli, per non farsi aggredire.
Con percentuali basse di prime in campo, contro la risposta di Sinner, era praticamente impossibile venirne fuori.
Di magie qualcuna ne ha fatta, ma estemporanee, non ha mai dato l’impressione di crederci fino in fondo.
La mia idea, semplificando tantissimo, è che quando la partita è entusiasmante e di livello altissimo, Alcaraz sia un pò favorito, perché quando si esalta sa raggiungere picchi di gioco irraggiungibili per chiunque altro.
Ma se la partita si gioca si livelli più “normali”, che siano buoni, medi o anche bassi, allora il favorito è Jannik, che è più costante, regolare e ha pochissimi cali di rendimento, e con la sua pressione soffocante lascia ben poco spazio di manovra persino a un fenomeno con Carlos
Difficile rispondere caro Givaldo, ma Fedderer&Naddal erano un altra cosa, di questo ho la certezza.
Carlos scusa… cerchiamo di non menare il can per l’aia… banale dire che Jannik ti abbia spinto al limite! Chiunque giocasse una finale di Wimbledon, e con chiunque se la dovesse vedere, giocherebbe comunque al limite. Più corretto dire, questi si, che oggi Jannik ha messo in luce i TUOI limiti, che afferiscono principalmente alla sfera emotiva. Buona notte Carlos!
Stanotte dura dormire per Carlos
Carlitos sa benissimo che il match di oggi rappresenta un netto spartiacque e che da oggi in poi nei loro scontri diretti nulla sarà più come prima… e che si possono aprire praterie e consapevolezze anche per i mattoni triturati nella mente di Jannik
Poldiiiii Mauroooo
Qualcosa è mancato ad alcaraz, quel qualcosa che gli ha fatto vincere a Parigi e che qua non è stato in grado di replicare forse a causa di sinner che ha giocato senza respirare e senza farlo respirare. In ogni caso una prestazione opaca di alcaraz e un prestazione alla sinner di sinner. Allo spagnolo è mancato quel guizzo genialoide che lo ha fatto uscire dalle secche galliche in cui stava per arenarsi. Mi è parso affaticato e un po’ appannato di testa e concentrazione, tutto il contrario di sinner che non ha lasciato niente al caso…
Ok, con un altro distinguo, il solito problema del conteggio dei gratuiti. Oggi praticamente non c’erano gratuiti, si è visto che era praticamente impossibile a tutti e due giocare palle interlocutorie: l’altro era pronto come un falco a prendersi il punto. Entrambi erano maledettamente sotto la pressione avversaria, per cui non è stata una partita a braccia sciolte, bensì a braccio di ferro. Ha vinto quello più duro, che sapevamo già chi fosse.
Molto onesto Carlitos a riconoscere la superiorità di Jannik da fondocampo.
Meno lucido, secondo me, nel sottolineare il solito numero magico che tutto spiega (% di prime, in questo caso 53).
Vogliamo associare qualche altro dato?
15 Ace, 7 doppi falli, 51% di punti sulla seconda… Questi numeri spiegano che la percentuale di prime discende dal fatto che Jannik ha preso il controllo del gioco da fondocampo anche con un certo margine e Carlos è stato costretto a cercare molto il vincente con la prima di servizio.
Alle volte non è facile capire il rapporto di causa / effetto tra rendimento al servizio e rendimento negli altri settori del gioco.
In questo caso la situazione mi sembra invece piuttosto chiara.
@ Di Passaggio (#4438390)
Verissimo il tema sul servizio. Ma oggi tatticamente è stato più bravo rischiando di più. Ha fatto l’Alcaraz in un certo senso. Vedo a freddo due dati.
Ha fatto 40 gratuiti contro i 36 di Alcaraz e 30 punti andando a rete contro i 17 dello spagnolo.
Sono due numeri contrastanti ma che secondo me spiegano tanto di questa partita.
E poi in risposta è superiore. Ma questo era già assodato
Dopo la partita mi viene da dire che a questo livello, iperuranico, il servizio da solo non ti fa vincere, ma se quel giorno il servizio latita, sarà facile la sconfitta.
I due, poiché ogni tanto avevano entrambi alcuni pericolosi cali nella prima, hanno rischiato una serie impressionante di seconde temerarie.
Da un po di partite a sta parte chi vince il 1 set poi puntualmente perde la partita. Oggi jannik il 1 set, vista sta cosa, glielo ha lasciato vincere,,,solo per scaramanzia 😆
Eppure, a fronte di tanta gioia, rimangono 3 dubbi:
-A che ora gioca Kyrgios?
-A che ora scende in vasca la Pellegrini?
-A che ora scriverà Mauro?
Per Alcaraz non sarà mai facile, d’ora in poi, imporsi su Sinner.
Goduria immensa. Più che un 6-4 periodico, per noi sarà un 69 perpetuo.