
La lettera di Ons Jabeur scuote il tennis: la CEO della WTA Portia Archer prende posizione


La lettera aperta di Ons Jabeur in difesa e valorizzazione del tennis femminile continua a far discutere e raccogliere consensi nel circuito internazionale. L’ultima a sostenere apertamente il messaggio della campionessa tunisina è stata Portia Archer, CEO della WTA, che ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa e ribadire l’impegno dell’organizzazione a favore dell’equità e della crescita del movimento femminile.
“Ons ha condiviso un messaggio davvero eloquente. Credo che sarà fondamentale aprire tavoli di confronto con gli organizzatori degli Slam e con quei tornei che, secondo noi, non stanno ancora rispondendo alle reali richieste dei fan e del pubblico,†ha dichiarato Archer in un’intervista rilasciata alla BBC. “Incoraggio anche i tifosi a far sentire la propria voce. Questo è un tema su cui continueremo a insistere e per cui continueremo a lottare,†ha concluso la CEO della WTA.
Ons Jabeur, nella sua lettera aperta, aveva sollevato con forza questioni cruciali per il tennis femminile, rilanciando un dialogo che chiede attenzione su più fronti:
Maggiore riconoscimento e visibilità : ha sottolineato la necessità di garantire alle giocatrici spazi adeguati sui grandi palcoscenici, con orari e court allocation equi per valorizzare il loro talento.
Investimenti coerenti: ha puntato il dito contro disparità ancora presenti in premi, sponsor e diritti mediatici, invitando organizzatori e media a rivedere il loro impegno verso il torneo femminile.
Pressione dal basso: Jabeur ha incoraggiato i fan a far sentire la loro voce, perché una mobilitazione dal pubblico possa tradursi in cambiamenti concreti.
Marco Rossi
TAG: Ons Jabeur, Portia Archer
Allucinante. Dovrebbero ringraziare per quello che anno.
Io onestamente non capisco perchè dovrebbe essere altrettanto bello vedere una partita di livello corrispondente alle fasi finali di un open, rispetto alle prodezze balistiche dei primi atp.
Se esisteranno rivalità e personaggi interessanti a condire il tutto, il tennis femminile recupererà interesse, visibilità e sponsor.
Come diceva qualcuno ci fosse Sharapova Serena, probabilmente sarebbe più interessante di tante finali maschili degli ultimi 20 anni…(anche se io piuttosto, mi perdonerete, comprerei il biglietto comunque anche per Cilic Nishikori..)
Jabeur chi?
Si va bene, sono passati 10 anni. E da allora che è successo? Nulla. Se volete prendere l’eccezione a farne regola avete sbagliato tutto. E fra l’altro l’hype non era di certo per lo scontro tennistico.
Be per accontentare qualcuna si potrebbe provare a fare gli slam separati,come succede per alcuni 1000,quindi prime 2 settimane torneo maschile o femminile e viceversa per le seguenti 2 settimane,in questo modo è indubbio che come richiesto anche dalla Sabalenka potranno usufruire di tutti i match in prima serata che vorranno
Nel 2015, la finale femminile degli Australian Open tra Serena Williams e Sharapova è stata più vista rispetto alla finale maschile tra Murray e Djokovic…
Spalti vuoti sempre e ovunque, dovrebbero guadagnare un decimo rispetto ai maschi
Il miglior modo per non cambiare nulla è non battere ciglio….
Con mio grande sgomento, la federazione calcio americana è stata costretta per legge a pagare le calciatrici convocate in nazionale allo stesso livello dei calciatori, anche se i tornei internazionali pagano la partecipazione della nazionale maschile molto di più di quella femminile.
Bisogna dire però che le donne sono la migliore nazionale al mondo, mentre gli uomini ….
Esatto
Se da un lato, idealmente, è giusto offrire uguali possibilità di mettersi in mostra e di “vendere” il prodotto tennis, senza che ci siano trattamenti preferenziali a seconda del sesso, dall’altra parte bisogna contestualizzare la natura del “lavoro” in questione.
Quando si parla di sport professionistico, siamo nel campo dell’intrattenimento, come la musica o il cinema.
E non mi pare corretto forzare gli appassionati di tennis a seguire (e pagare) per un prodotto che per mille ragioni non è di loro gradimento.
Sarebbe come costringere un fan di Bruce Springsteen ad assistere ad un concerto di Taylor Swift (o viceversa).
Se compro un biglietto per una sessione serale di uno Slam, vorrei saper in anticipo se mi toccherà un incontro maschile o femminile, e quindi fare un acquisto consapevole di quello per cui sto pagando.
Una modella è pagata molto di più della sua controparte maschile, per un motivo evidente: le donne sono più interessate alla moda degli uomini, ed è questo che muove il mercato.
Queste tenniste fanno delle richieste comprensibili, ma pretenziose e immotivate, specie se consideriamo lo stato attuale della WTA, privo di protagoniste carismatiche che possano reggere il confronto con le grandi del passato, e anche incapaci di offrire uno spettacolo di valore tecnico paragonabile ai maschi.
Non è sempre stato così, ma in questo momento la differenza è oggettiva, e portare avanti certe rivendicazioni proprio dopo avere assistito alle due finali del RG (confronto impietoso), non sembra esattamente la tempistica ideale, se non per ricevere una pernacchia dagli appassionati.
A quando la richiesta di equiparare i premi dei Challenger a quelli degli Slam?
Non si tratta sempre di tennis?
E’ incredibile come gli uomini continuino ad accettare tutta questa lagna femminista ingiustificata e menzognera senza battere ciglio (nel mondo del tennis professionistico mi pare che l’unico che abbia avuto il coraggio di dire la verità sul tema sia stato Tsitsi). Tutti zitti perchè le femministe distribuiscono le loro solite accuse di misoginia, ecc.? Accuse che proferite da loro sono titoli di merito.
Nel caso specifico Jabeur, ma credo che la lettera non sia solo farina del suo sacco, sa perfettamente che negli slam le giocatrici incassano quanto i giocatori pur giocando al meglio dei tre set, quindi di cosa si lamenta? E’ una privilegiata, come tutte le giocatrici che senza il traino del tennis maschile vedrebbero decurtare pesantemente il loro montepremi. Semmai dovrebbero essere i giocatori a lamentarsi.
Ma quali “reali richieste dei fan e del pubblico”? È proprio la scarsa presenza di pubblico, tolte forse semifinali e finali, che da’ l’idea della differenza di appeal. Se poi si vuole dire che il verde non è verde allora….
Se proprio vuole continuare, invece di accanirsi ostinatamente a fare le stesse cose tanto telentuose quanto sterili e prevedibili oramai, prenda esempio dalla palingenesi di musetti che è riuscito, dopo tanta fatica, a metter pace fra sé e il suo talento che molto spesso si ammutinava autisticamente e gli giocava contro.
Quella ons talmente talentuosa che non fa’ altro che uscire a primi turni da tempo immemorabile? Quella ons il cui gioco imprevedibile, asimmetrico e non ortodosso non riesce neanche a disinnescare una quarta categoria? Propongo che si dedichi a queste legittime aspirazioni a tempo pieno con la racchetta ben attaccata al chiodo…
Beh, io sarò un vecchio nostalgico, ma dai tempi di Evert-Navratilova o Graf-Seles, non ho mai più visto match femminili che mi entusiasmassero … Però è vero che una certa fetta di pubblico segue attentamente il tennis femminile e quindi un po’ più di considerazione da parte degli organizzatori bisgnerebbe averla. Resta un discorso complesso e difficile che va analizzato nelle sedi opportune …
Sinner-Alcaraz non li batti nemmeno ci fosse ancora Barty-Sabalenka o Sharapova-Azarenka dei bei vecchi tempi.
Il tennis e’ lo sport dove in maggior misura viene piegata la logica della domanda e della offerta, ossia l’interesse del pubblico, privilegiando una discutibilissima pari opportunita’. Confrontare i dati tra la scadente finale femminile e l’epica finale maschile, non inibisce le Erinni “woke” dal silenzio sul pari montepremi degli Slam ( vero schiaffo alla logica del marcato) ma, anzi, si lamentano pure. Robbdamatt.
Ridicole fic.hette isteriche che non valgono nulla basta vedere il numero del pubblico pagante.. livello femminile mai stato così basso e noioso… già è assurdo pagare le stesse cifre per queste misere prestazioni… la legge del mercato ovviamente non le sfiora minimamente
Ci sono sport in cui la differenza di interesse tra maschi e femmine rimarra’ incolmabile.
Possiamo pensare di far guadagnare gli stessi soldi a calciatrici? O nel pugilato? Ditemi 5 nomi, solo 5 di calciatrici femmine o di boxeur….
Io quando vedo un doppio con la errani che batte da sotto e l’avversaria che spara la palla fuori di due metri, cambio canale, anche se sono felicissimo per le nostre ragazze. Facessero tornei separati, se il pubblico, come dice Jabeur, vuole vedere il tennis femminile, gli organizzatori non faranno fatica a raccogliere tanti soldi dalla pubblicità . Se ci si diverte a vedere di più Sabalenka-Gauff che Sinner-Alcaraz, lo si vede dagli ascolti televisivi…..
È la solita vecchia storia. Quando le prestazioni cominciano a declinare diventano tutti sindacalisti. Capitò persino a McEnroe quando realizzò che con Lendl non ce la poteva più fare. In tempi più recenti, a Wawrinka.