
La favola di Boisson continua: rimonta da sogno contro Andreeva


La magia dello sport, il potere della fiducia, gli intricati percorsi della mente… Sono molti i fattori che si sono incontrati sulla Philippe Chatrier durante il duello tra Loïs Boisson e Mirra Andreeva corrispondente ai quarti di finale del Roland Garros. Si sono vissute scene di tremenda tensione che hanno finito per sopraffare la russa ed esaltare la padrona di casa, vincitrice per 7-6(6), 6-3.
In semifinale sfiderà ora Coco Gauff.
E’ nato prima l’uovo o la gallina? Questa domanda filosofica è applicabile a molti scenari nella vita e uno di questi è quello del trionfo di Loïs Boisson nei quarti di finale del Roland Garros contro una Mirra Andreeva che si è vista completamente superata dallo scenario e dall’ambiente vissuto sulla Philippe Chatrier. La russa sembrava molto superiore all’inizio, ma ha lasciato entrare nel match una stella nascente, una tennista chiamata a fare cose leggendarie e che si sta concedendo un bagno di folla davanti a un pubblico che l’ha portata in trionfo.
La favola sembrava che dovesse finire, ma Boisson non era disposta a rinunciare al suo sogno. Si è guadagnata a merito il diritto di credersi capace di tutto e, molto di più dopo quello che ha fatto nel primo set. Ha iniziato un po’ timida e dava la sensazione che la maggiore potenza di colpi della sua rivale avrebbe finito per sopraffarla. Sul 5-3 per la russa nel punteggio, tutto è cambiato. L’intelligenza tattica di Loïs ha iniziato a dare risultati, i nervi si sono impadroniti di una Mirra che ha perso intensità nelle gambe e potenza nei colpi, e in un tie break agonico, la francese è riuscita a uscire vittoriosa.
Boisson ha rimontato un 3-5 nel primo set e ha ricamato il tennis con la sua intelligenza tattica nel secondo. Cambi di altezza con il suo rovescio, intelligenti colpi tagliati che cullavano Mirra a suo piacimento, diritti potenti carichi di peso ed effetto… Boisson ha offerto un’amalgama di risorse tecniche e tattiche infinite in un secondo parziale in cui Andreeva si è persa nella propria disperazione. Non vedeva varchi per sopraffare la sua avversaria e ha perso le staffe con un pubblico che pressava costantemente, superando i limiti del rispetto e della decenza, facendo uscire dai gangheri la giovane russa.
È riuscita a chiudere il match Loïs Boisson con una brillantezza infinita, facendo sfoggio di una naturalezza incomprensibile per una donna che non aveva mai disputato prima un torneo del Grande Slam. Mirra Andreeva se n’è andata piangendo dal campo e con un duro apprendimento da mettere in pratica nel futuro. Ma quello che tocca ora è continuare a godersi questa storia gloriosa che ingrandisce il Roland Garros 2025 e mantiene viva la fiamma dell’illusione e della speranza di tutto un paese.
La vittoria di Boisson rappresenta una delle sorprese più belle di questa edizione del Roland Garros, dimostrando come il tennis possa regalare emozioni uniche e storie impossibili da immaginare. La giovane francese ha saputo gestire la pressione di giocare in casa e di essere la beniamina del pubblico, trasformando quella che poteva essere un peso in una spinta propulsiva verso un risultato storico.
Per Andreeva, nonostante la sconfitta e le lacrime, questa esperienza rappresenterà sicuramente un momento di crescita importante. La russa ha dimostrato di avere il talento per arrivare a questi livelli, ma dovrà imparare a gestire meglio la pressione e le situazioni difficili nei momenti cruciali dei grandi tornei.
Il Roland Garros 2025 continua a regalare emozioni e storie indimenticabili, e la favola di Loïs Boisson è destinata a rimanere nella memoria di tutti gli appassionati di tennis come esempio di come i sogni possano diventare realtà quando si uniscono talento, determinazione e il supporto di un pubblico che crede nel miracolo.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Lois Boisson, Roland Garros, Roland Garros 2025
@ Az67 (#4405290)
Sergio leone.
Istwood – Sandro leone?????
Meno di 2 mesi fa perdeva con l’ italiana Ambrosio al secondo turno in un itf n Svizzera…………..
Forte ma in un altro contesto non credo avrebbe vinto
Che figura del Gaz… 🙂 🙂
Ha la faccia di Gasquet
Se dovesse battere la Swiatek credo che dalla WADA partirebbe una richiesta di verifica della sua percentuale di testosterone nel sangue…
Vero Banka?
Da dire anche che,pure la Gauff potrebbe perderci,a questo punto…
Parliamo di una ragazza oramai in trance agonistica,e non è facile affrontare dall’altra parte della rete un trance,con pubblico contro, come è stato con Paolini a Roma.
La Sakkari in civile non è neanche male,le ragazze oggi lavorano troppo sulla palestra,ma su di lei non è valorizzato dalla statura e soprattutto da questa camminata da donna che è appena scesa da cavallo nel far west che abbiamo visto spesso fare da cornice dietro un clint Istwood nei film di Sandro Leone.
@ MI.RCO (#4404997)
Infatti. Bella non direi, con quelle gambe alla Bruno Conti…….
Oggi il pubblico del Roland Garros è andato in testa alla classifica per il “tifo peggiore del mondo”, davvero squalificante!
Ora tocca alla giovane americana…non c’è il due senza il tre… (top ten)
Certo che i francesi gongolano! Sarà un fuoco di paglia??
Andreeva Ridimensionata! Tiè
Sono felice perché la mocciosa Mirra rimane dietro Jasmine…
Una bellezza masculina, direi.
.
Sembra la sorella della Sakkari… de gustibus
Wow. In certi momenti ho pensato che questa tipetta è andata a scuola da Jasmine. Mi ha entusiasmato proprio!
Poi si forse Mirra sotto tono ma al solito, impossibile dire dove i meriti dell una e i demeriti dell altra…
Io in genere mi metto sui meriti dell una. 🙂
Se è la sua maturità, e non solo un connubio di stelle buone, ne sono soli felice.
Brava lois boisson , questa francese è da top 20 /30 al mondo .
Mirra ha 18 anni compiuti e dovrà abituarsi a giocare sotto pressione e col pubblico contro se vuole vincere gli Slam e ambire al n.1 (e ad essere meno nervosa e più rispettosa, non facendo come oggi quando ha ripetutamente invitato qualcuno nel suo box ad andarsene considerandolo iettatore).
Il servizio della Boisson è ottimo, così come il suo dritto, che sa variare a piacimento e giocarlo carico di top spin, il rovescio è buono, lo slice lo gioca con disinvoltura e, come successo anche nel match odierno, a volte fa partire certe fucilate che lasciano le avversarie ferme sul posto.
Il suo colpo migliore però è la testa e, nel tennis, conta per il 70%.
Tirava le prime a 190 km/h e anche più.
Non mi sembra una cosa normale
Pubblico vergognoso contro una ragazzina di 17 anni!
incredibile
Favolosa!! Pure bella
Se continua a vincere, potrà sponsorizzare il profumo eau de boisson
Io tutto questo talento in Andreeva non ce lo vedo (e l’ho vista giocare dal vivo a Roma, contro Gauff, poche settimane fa).
Certo, ha la spregiudicatezza delle ragazzine, ha la voglia e la capacità di non mollare mai alcun punto, corre tanto, ha qualche taglio strano, ma mi sembra una simil Andreescu con forse meno variazioni.
Chissà cosa prevede il suo futuro, chissà se avrà una evoluzione o si siederà su questi suoi fondamentali senza riuscire a dare completezza al suo gioco. Il fatto che giochi molti doppi mi fa pensare che si renda conto delle carenze nel gioco di volo e voglia migliorarle, ma non vedo nel suo braccio quelle accelerazioni fulminanti che possono davvero tirarla fuori da situazioni difficili.
Ha 18 anni ed è già in top 10, ma in un circuito in cui Svitolina, a 30 anni, dopo la maternità, arriva ai quarti di finale al Roland Garros, forse le possibilità di arrivare in alto sono molte di più rispetto ad altri periodi
È la numero 65 del ranking.
Sia chiaro che non tifo per la Boisson in se,mi piacciono le storie dello sport,quelle favole che vorresti non finissero,come tante volte ha offerto lo sport e il tennis.
Piuttosto posso godere e spanciarmi gambe all’aria per via di certi utenti,come del resto ho fatto anche oggi per 3 minuti e 12 secondi.
Non vincerà,ma perché bisogna porre un limite?
Si trova su un ottovolante in questi giorni e lasciamo che giri, probabilmente neanche lei sta realizzando,lo farà a carte ferme, dalla prossima settimana.
O va in finale lei o Gauff,io proverò comunque nei prossimi minuti ha trovare una terza soluzione,per venire incontro sua a chi non piacciono le favole e sia a Panatta.
Come direbbe Herbert Ballerina, “Ho visto tutto!” La Boisson ha vinto di astuzia e non certo di tecnica, dove la Andreeva le è superiore. E lo Chatrier le ha dato una carica che altrove sarebbe impensabile, rasentando un’ostilità molesta nei confronti di una ragazza che alla fine ha solo 18 anni. Non concordo su chi ritiene che la Boisson sia fortissima, piuttosto è in un momento di gloria e giustamente lo deve sfruttare al massimo. La sensazione è che game dopo game questa giocatrice sia capace di superarsi oltre i propri limiti, questo è a mio parere il suo plus. Ma allo stesso tempo non riesco ad immaginarmela in continuità nei futuri appuntamenti che contano.
No suicidio Andreeva da vomito piuttosto
Articolo ben scritto e ben dettagliato: la francese non aveva nulla da perdere e tutto da guadagnare, ma stupisce la sua serenità da “veterana” che ha fatto da contraltare a una Andreeva incapace di autocontrollo e che ha perso lucidità e sicurezza man mano che l’impossibile si verificava.
Ha più muscoli di sonego,e basta questo
Deve ringraziare Jannik che l’ha scaldata bene prima del match 😉