Hawk eye: il tennis a 360 gradi. Spotlight su Matthew Ebden

10/06/2013 09:15 3 commenti
Matthew Ebden classe 1987, n.109 del mondo
Matthew Ebden classe 1987, n.109 del mondo

Hawk Eye: Spotlight
Matthew Ebden (Durban, 26 novembre 1987)

Come si può ben notare, Matthew nasce a Durban, in Sud Africa, qui comincia a giocare a tennis dall’età di 5 anni ma poi i genitori, Charles e Ann, decidono di spostarsi in Australia, a Perth, per dare più opportunità ai propri figli. Così Matthew comincia la sua carriera tennistica, avendo come idoli Edberg e Agassi, sia da junior che da pro con risultati deludenti (bisogna aspettare il 2007 per vedere Matthew vincere un torneo futures, F21 Usa, con la prestigiosa vittoria su Micheal Yani). Poi il 2008 che dovrebbe essere l anno della svolta, si conclude con una sola vittoria, in un torneo Future in Corea del Sud. Finalmente un piccolo salto di qualità nel 2009 con 4 vittorie, sempre a livello future che lo portano a chiudere l anno nei top 300.

Il 2010 inizia al meglio con i quarti di finale nel torneo di casa di Brisbane, partendo dalle qualificazioni e arrendendosi solo a Gasquet ma con il passare dei mesi i risultati sono pochi (due vittorie futures e una finale challenger) e di conseguenza Ebden chiude l anno al numero 169 del ranking mondiale. Il 2011 è l anno della consacrazione, prima i quarti ancora a Brisbane (sconfitto da Soderling), poi le due sconfitte al secondo turno e in semifinale per due settimane consecutive con la promessa australiana Tomic in due tornei challenger australiani e tanti ottimi risultati in vari tornei Challenger, passando anche al Queen’s (secondo turno), Wimbledon (secondo turno delle qualificazioni, sconfitto da De schepper), Newport (quarti anche qui) e infine per i vari tornei americani estivi. L’esplosione definitiva del giovane, avviene in Ottobre, cone i quarti di finale, partendo dalle qualificazioni, sia a Tokio (Atp 500) sia a Shangai (Master 1000) con le vittorie su giocatori del calibro di Simon e Harrison. Quest ultimo, migliore amico dell’australiano, con cui ha partecipato a diversi tornei di doppio del circuito Atp.

Il 2012 è iniziato, come gli altri anni, al meglio per il giovane che ha raggiunto i sedicesimi nel torneo di Indian Wells, sconfiggendo tra gli altri, l’ex top 10 Fish ma poi, nonostante abbia raggiunto il best ranking al numero 61, l’australiano si è ritrovato a fine anno fuori dai top 100 per la mancata costanza di risultati a livello challenger. Nel 2013, per la prima volta, Ebden non inizia bene, raccogliendo soltanto un secondo turno ad Indian Wells, partendo dalle qualificazioni, e i quarti di finale nei tornei Challenger asiatici di An ning, Kun Ming e Busan. Finalmente la svolta, questa settimana, sulla superfice più congeniale all’australiano, l’erba. Matthew, infatti, fa delle sue armi migliori il gioco da fondocampo e il servizio, ma bisogna segnalare come il gioco di Ebden sia meno potente rispetto a molti giocatori del circuito in quanto il giocatore di origine sudafricana preferisce giocare di precisione, sulle righe, piuttosto che sulla potenza dei colpi.



A Caltanissetta si disputa la 15esima edizione del torneo Challenger, da quest anno con un montepremi più alto (85.000% +H). Il livello del tabellone è altissimo e ci sono diverse sfide interessanti già dai primi turni: Giannessi- Del Bonis, con il ritiro del primo a causa di un problema di cui non si è capita l’entità, poi sfida argentina tra due talenti quali Velotti e Pella, quest ultimo reduce da un ottimo Roland Garros in cui è stato sconfitto da Djokovic, che si è conclusa con la vittoria del primo nonostante Pella comandasse quasi sempre lo scambio, ma, come molti sanno Velotti è un ottimo difensore e così facendo ha fatto perdere fiducia nei mezzi di Pella ed è riuscito a rimontare e a portare a casa la partita, Viola-L.Mayer, in cui l’italiano non ha mai dato l impressione di poter impensierire l argentino, Viola infatti è riuscito a costruire il suo gioco solo con il rovescio e il servizio mentre non riusciva ad essere incisivo con il dritto; al contrario Mayer giocava con un rovescio ad una mano molto bello da vedere ed era molto concentrato alla battuta con cui ha concesso pochissimo all’italiano. Arnaboldi-Meffert in cui è stato decisivo il problema alla schiena dell’italiano che lo ha portato a sbagliare di più e a perdere la partita.

Devvarman-Schwank, l’argentino, diversamente dai suoi connazionali ha un fisico differente, ed è stato protagonista nei primi game del match dominando l’indiano, ma l’indiano con alcuni recuperi spettacolari ha cominciato a far andare fuori giri l’argentino che è stato costretto al ritiro, infine Klizan (Wc)-Carreno Busta con il primo, molto teso (non ha rilasciato autografi e ha fatto giusto un paio di foto) mentre Carreno non faceva altro che passeggiare e scaricare la tensione avanti e indietro senza allontanare chi chiedeva autografi o foto. Nel primo set Carreno arriva sul punteggio di 4-1 con il servizio che ha toccato i 218km/h..poi Klizan ha recuperato e si è portato sul 65 servizio Carreno, sullo 0-15 dopo uno scambio pieno di colpi potenti lo slovacco ha mandato la palla lunga di quasi mezzo metro ma l’arbitro scendendo a verificare e sbagliando segno della pallina, assegna il punto a Klizan tra le urla nervose di Carreno ed anche del pubblico che dopo l’ingiustizia si schiererà con lo spagnolo; a questo punto si riprende e Carreno risponde all’arbitro piazzando tre ace consecutivi e facendo entusiasmare il pubblico che lo trascina alla vittoria del tie-break con conseguente lancio di racchetta nei teloni dello slovacco… Nel secondo set reazione di Klizan che conquista il set e porta al terzo Carreno, qui la differenza la fa il servizio di Klizan, divenuto meno efficiente e Carreno riuscendo a mantenere un break di vantaggio, conquista la partita e approda al secondo turno.

Il torneo è stato vinto dal serbo Lajovic che ha concesso appena un set in tutto il torneo ( il 7-6 nella sfida con de greef, di cui posteremo l’intervista domani o nella prossima settimana, al primo turno). Nonostante come già accennato in precedenza e come affermato anche da lui stesso, il livello del tabellone fosse alto, il serbo si è imposto facilmente su giocatori del calibro di Meffert e Devvarman e sul top 100 Robin Haase. Quest ultimo è stato il protagonista del torneo e era anche il favorito alla vittoria finale ma ha dovuto cedere alla furia del serbo. Altra sorpresa appunto è Somdev Devvarman; l indiano, nonostante la superficie poco adatta alla sue caratteristiche si è imposto su terraioli puri del calibro di Del Bonis e Mayer per poi arrendersi con Lajovic. Tra i giocatori di casa, Starace sembra stia tornando quello di 3-4 anni fa mentre ancora una buona prestazione per Cecchinato che ha raggiunto i quarti del torneo.

Challenger Caltanissetta-terra-85.00+H-Semifinali e finale
Lajovic b. Devarman 61 63
Haase b. Starace 46 75 63
Lajovic b. Haase 76(4) 63


I tornei challenger sull’erba si giocano per appena due settimane, prima delle qualificazioni di Wimbledon. Gli unici due tornei in cartellone si disputano entrambi a Nottingham e l’altra settimana è andato in scena il primo. Ad affermarsi è stato l’australiano Matthew Ebden, a conclusione di un torneo che ha rispettato attitudini e tradizioni del gioco sull’erba. Se si considera che in finale è giunto il tedesco Benjamin Becker, il cui adattamento è risaputo, si può sostenere che l’atto conclusivo è stato il degno epilogo del torneo. Curioso semmai è ricordare che Ebden abbia vinto domenica il primo titolo challenger in carriera, dopo aver disputato e perso la finale di Kyoto (indoor) nel 2010. Che comunque Ebden non fosse un novellino della superficie verde lo si scopre analizzando i risultati nei futures, dove risalta una finale in Australia, a Mildura, nel 2009.

Del 31enne tedesco si conoscono le qualità del gioco d’attacco e sappiamo che sull’erba, più frequentemente che altrove, rispolvera il serve and volley d’antica memoria. Peraltro Becker si presentava come campione uscente: nell’edizione 2012 sconfisse Tursunov in tre set.
Il punteggio della finale di domenica racconta di una partita molto equilibrata, decisa con tre break, uno per set. Dopo un primo parziale con molte palle break (12 totali, 6 per ciascuno con Ebden che le annullava tutte), i due tennisti registravano il servizio, tanto che nei due set seguenti il totale di palle break scendeva vertiginosamente (3 totali, due concesse da Ebden nel secondo set, con la seconda che veniva convertita; e una, quella decisiva del terzo set, trasformata da Ebden per la chiusura).
Nel complesso l’intero torneo ha rispettato i valori sull’erba, tranne che per poche eccezioni: in negativo rimarchiamo le uscite di Matosevic, Levine, Ram al secondo turno e di Ryan Harrison e Vasek Pospisil al primo turno. Mannarino conferma l’annata positiva, centrando i quarti in un torneo sull’erba e in generale dimostrando ancora una volta, e qualora ce ne fosse stato il bisogno, che il primo posto nella race è pienamente meritato. Buone performance anche per i semifinalisti De Schepper e Reynolds. Vedremo da oggi, con molti degli stessi protagonisti, se i valori espressi nel primo torneo saranno ribaditi.

CHALLENGER NOTTINGHAM – (Erba) – $75,000
(7)Becker b De Schepper(4) 6-2 6-1
Ebden b Reynolds 6-2 7-5
Ebden b Becker(7) 7-5 4-6 7-5


Alessandro C.
Daniele Sforza


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3 commenti

l Occhio di Sauron 10-06-2013 20:59

bravi come sempre

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messi 10-06-2013 14:33

Scritto da verygabry
Questo articolo ha un non so che di particolare sempre puntuali con le vostre interessanti notizie grandi ragazzi!

grande gabri! 😛

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verygabry 10-06-2013 14:17

Questo articolo ha un non so che di particolare :mrgreen: sempre puntuali con le vostre interessanti notizie grandi ragazzi!

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