Hawk eye – il tennis a 360 gradi: Panoramica sulle sfide di Fed Cup e Challenger. Spotlight su Gastao Elias

23/04/2013 09:11 8 commenti
Gastao Elias classe 1990, n.113 del mondo
Gastao Elias classe 1990, n.113 del mondo

Sarà Italia-Russia la finale di Fed Cup 2013. Le ragazze di mister Barazzutti hanno sconfitto la Rep.Ceca di Petr Pala per 3-1; punto decisivo di Roberta Vinci al termine di un bellissimo match contro Lucie Safarova ; mentre la Russia, grazie ad una splendida Ekaterina Makarova ha ribaltato lo 0-2 della prima giornata, riuscendo ad imporsi 3-2 contro la Rep. Slovacca di un’ottima Daniela Hantuchova. Il 2-3 Novembre l’atto decisivo in Italia per l’assegnazione della 51 edizione della Fed Cup.

L’Italia dopo l’ottima prima giornata conclusasi sul 2-0, grazie ai netti successi di Errani contro la Safarova per 6-4 6-2 e della Vinci contro Petra Kvitova per 6-4 6-1, ha subito il ritorno della Kvitova che dopo essersi trovata sotto contro Sara Errani per 2-6 1-2 ha infilato un parziale di 10 giochi a 0 chiudendo con il punteggio di 2-6 6-2 6-0. La giornata di domenica si è interrotta a causa della pioggia e così la sfida è finita nel primo pomeriggio con la vittoria di Roberta Vinci per 6-3 6-7 6-3 contro Lucie Safarova al termine di un incontro nel quale la Vinci si è trovata avanti 6-3 2-0 prima di subire il ritorno della ceca che si è portata sul 5-3, ma prima un errore poi un doppio fallo hanno rimesso in partita la tarantina che è andata a servire ma non ha saputo chiudere, nel tie affermazione facile della ceca e nel terzo set i 2 aces ed il servizio vincente dal 3-3 15*30 hanno fatto la differenza ed al terzo match point poteva far partire la festa italiana. Nell’altra semifinale la squadra capitanata da Tarpishev ha avuto la meglio su quella di Mecir. Per la Russia, dopo il pesante sfogo del Presidente Putin, dopo l’inaspettata sconfitta della squadra maschile contro quella britannica ad opera di Evans e compagni, il raggiungimento della finale è stata un’impresa. Favorita alla vigilia la compagine russa si è ritrovata sotto 2-0 dopo i singolari del sabato grazie ai successi della Cibulkova in rimonta sulla Pavlyuchenkova e della Hantuchova sulla Kirilenko, ma nella seconda giornata una rigenerata Maria Kirilenko ha avuto la meglio sulla Cibulkova ed il cambio Makarova-Pavlyuchenkova è stato premiato con Ekaterina che non ha mollato, sotto 2-4 15*30 nel terzo e decisivo set, ha rimontato chiudendo per 6-4. Nel doppio a sorpresa il duo slovacco Hantuchova-Cibulkova si portava avanti per 6-4, prima di subire il ritorno della terza coppia della classifica race 2013, dopo Errani-Vinci e Petrova-Srebotnik, ovvero Makarova-Vesnina, e grazie al gioco di fondo brillante della Makarova e l’ottimo gioco di volo della Vesnina hanno saputo ribaltare il punteggio complice anche la stanchezza della Hantuchova e la scarsa propensione al doppio di Dominika, vincendo secondo e terzo set per 6-3 e 6-1.

Negli spareggi del World Group successo casalingo in rimonta della Germania per 3-2 sulla Serbia, priva di Jelena Jankovic, che nonostante la grande prova della bella serba Ana Ivanovic, vincitrice di entrambi i singolari, è capitolata nel doppio dalla coppia Groenelfd-Lisicki vincitrice per 6-4 6-2 sulla Dolonc e sulla giovanissima e talentuosa Krunic. Stesso punteggio degli Usa sulla Svezia (w/o americano a punteggio già acquisito), che potevano disporre delle sorelle Williams, 2 vittorie per Serena con soli 7 games lasciati in 2 match e punto decisivo di Venus, che hanno rimontato l’iniziale punto della Arvidsson sulla Stephens, che continua nel suo lungo momento no post Slam. Vince anche la Spagna in casa 4-0 sul Giappone (non si è disputato il quarto singolare) grazie a 2 successi della Suarez Navarro e della Soler-Espinosa, ben poco hanno potuto Doi e Morita. Unico successo esterno è quello dell’Australia in Svizzera a Chiasso, le due nazionali sono potute scendere in campo soltanto oggi a causa della pioggia incessante in territorio svizzero. La Svizzera era partita bene con il facile successo di Romina Oprandi su Jarmila Gajdosova, che purtroppo non riesce a trovare continuità ormai da 2 anni. ma prima la Stosur poi la Barty hanno sconfitto facilmente la Voegele, autrice qualche settimana fa di un grandioso torneo a Charleston, prima del punto decisivo della Stosur in 2 set contro la Oprandi. Negli spareggi del World Group II vittorie esterne di Polonia e Canada rispettivamente 4-1 in Belgio e 3-2 in Ucraina. Bene tra le polacche Agneska Radwanska che ha vinto entrambi i singolari, mentre ha deluso la Van Uytvanck, che paga la poca esperienza in Fed Cup. Nell’altro match l’Ucraina paga l’opaca prestazione della Tsurenko, sconfitta in entrambi i singolari e pure nel doppio decisivo, a nulla è servita l’ottima prova della giovanissima Svitolina, vincitrice di entrambi i singolari. Negli altri due match successi casalinghi di Francia ed Argentina su Kazakistan e Gran Bretagna. Le francesi si impongono per 4-1 grazie al ritorno della Bartoli che vince entrambi i singolari ed al punto decisivo della Cornet sulla Pervak, che aveva sostituito la Voskoboeva; per il Kazakistan unico punto della Shvedova che in 3 set aveva sconfitto la Cornet nel secondo incontro della prima giornata. L’Argentina si è imposta per 3-1 sulle britanniche, decisiva la Ormaechea che ha sconfitto sia la Konta, nel match che aperto la sfida, sia la Robson; punto decisivo per la Irigoyen sulla Baltacha, la prima aveva sostituito la Molinero,sconfitta con un duplice 6-1 dalla Robson nell’unico punto britannico, mentre la seconda era subentrata proprio alla Konta , ma nonostante la bella reazione nel secondo set la giocatrice di casa si è resa protagonista di un autorevole terzo set vinto per 6-1 consegnando il passaggio del turno alle argentine. Ora lunga pausa e poi a Novembre l’attesissima finale e tutti gli altri match di spareggio.

Finalmente con il challenger di Roma Rai arriva il primo challenger italiano su terra . In questo torneo la curiosità degli spettatori era tutta per le 4 wild card assegnate ai 3 più promettenti giovani italiani (Quinzi, Napolitano e Baldi )e all’esperto Potito Starace.
Tutti e 3 i nostri giovani vengono sconfitti al primo turno ma con prestazioni differenti. Filippo Baldi dimostra di non essere pronto per il momento per il livello challenger e viene sconfitto nettamente dal futuro vincitore del torneo Julian Reister, esperto tedesco tornato da poco tempo da un infortunio e che mostra nel corso del torneo un tennis molto vario fatto di smorzate e discese a rete.
Napolitano invece impressiona nel match contro l’esperto Meffert . Viene sconfitto in 2 set (63 75) in un match che per schemi di gioco sembra più un match da campi veloci che da terra ma dimostra di avere un tennis molto potente per la sua giovane età .La sua prima supera già spesso i 200 orari e il diritto è già un colpo veramente buono. Inoltre ha una buona dimestichezza a rete.

Quinzi invece è opposto all’esperto portoghese Gil. Viene sconfitto in 3 set ma dimostra una buona solidità mentale e di gioco. Non ha un vero colpo risolutivo e la seconda è molto leggera e a rete le poche volte che ci è andato è parso molto spaesato, nonostante questo sbaglia raramente. .
Delude un po’ Potito Starace sconfitto al secondo turno da Dusan Lajovic, altro ”giovane”(classe 1990 ) interessante che potremmo entro fine anno trovare nei 100. Egli dimostra un già ottimo rovescio ma deve migliorare molto nella continuità di gioco.
Si mette ancora in mostra in questo torneo anche il giovane Vesely che raggiunge i quarti di finale perdendo dallo spagnolo Garcia Lopez che poi raggiungerà la finale.

CHALLENGER Roma (terra) – $30.000H – SEMIFINALI E FINALE
Reister b. Lajovic 6-2 7-5
Garcia Lopez b. Greul 6-4 4-6 6-2

Reister b. Garcia Lopez 4-6 6-3 6-2


La USTA sposta il quartier generale del circuito challenger americano negli stati del sud est per l’affascinante parentesi di tre settimane dedicata alla terra verde.
La scorsa, in questa e la prossima settimana Florida e Georgia ospiteranno i tre tornei in programma.
Il primo lo si è disputato a Sarasota nel favoloso resort dell’isola di Longboat Key. Posto delizioso dove oltre ai 20 campi da tennis, si può trovare pace nella lunga spiaggia di sabbia bianca che apre al Golfo del Messico. In una cornice così ammaliante il tennis sarebbe un piacevole diversivo, senonché i 100.000$ testimoniano che questo è uno dei tornei più importanti della stagione americana.
Accade ciò che non ci si aspetta, ossia la vittoria di un tennista passato per le qualificazioni, Alex Kuznetsov (attuale n.181), ultimo dei pronosticabili pretendenti.
Incroci prematuri privano il torneo di due dei più accreditati favoriti: Jack Sock e Rhyne Williams sono inseriti in uno spot incandescente con Steve Johnson e Tennys Sandgren. Sock si ritira con Johnson, che successivamente elimina Rhyne Williams negli ottavi con una prestazione impeccabile.
Il resto lo combina la diabolica superficie in terra verde, che tra capacità di adattamento e maggiore/minore attitudine dissemina insidie traditrici ai nuovi favoriti. Nei quarti Johnson, brillante vincitore dello spot più agguerrito, subisce il gioco di Kuznetsov, mentre Pella è eliminato da un Molchanov in vena. Odesnik e Devvarman abbattono le resistenze di Arguello e Zverev.
In semifinale Devvarman, avviato alla finale, incappa in un Kuznetsov formato regale e Odesnik, dopo la fatica di due TB, approfitta di una interruzione per pioggia e delle non perfette condizioni fisiche di Molchanov per raggiungere la finale dopo un terzo set senza storia.
In finale ci si aspetta che il favorito Odesnik possa prevalere su Kuznetsov e invece due set clamorosi, giocati in stato di grazia dal 26enne di origine ucraine, rompono qualsiasi equilibrio.
Alex Kutnetsov, best ranking 158°nel 2007 e 271° a inizio torneo, vince il suo 4° Challenger in carriera. Era dal 2011 (Champaign – USA) che non assaporava la gioia di un successo.

CHALLENGER SARASOTA (terra verde) – $100.000 – SEMIFINALI E FINALE
(q)Al.Kuznetsov b Devvarman 3-6 6-1 6-3
(8)Odesnik b Molchanov 7-6 6-7 6-1

(q)Al.Kuznetsov b Odesnik(8) 6-0 6-2


Della ricca settimana appena trascorsa, rimangono poche righe per il resoconto dei rimanenti due tornei disputatisi in Messico e in Brasile.
Sul cemento di Città del Messico, con un main draw in cui spiccavano Lu e Sela (tds. 1 e 2), la finale Mannarino-Martin è la rivincita dell’atto conclusivo del primo torneo della stagione, giocato a Noumea in Nuova Caledonia. Nel primo match vi fu l’affermazione del tennista francese. Questa volta è lo Slovacco (n.190) ad imporsi in rimonta.
Affondano nella difficile ossigenazione della metropoli messicana le velleità di vittoria degli specialisti del servizio e dritto: Pospisil, Ram e Przysiezny. Sela cede in semifinale dinanzi ad un tonico Mannarino, mentre Lu naufraga al primo turno contro il redivivo Guccione.

CHALLENGER MEXICO CITY (cemento) – $35.000H – SEMIFINALI E FINALE
Martin b Przysiezny 6-2 6-2
(4)Mannarino b Sela(2) 7-5 6-2

Martin b Mannarino(4) 4-6 6-4 6-1


Nella sterminata metropoli paulista, si giocava sulla terra rossa di Santos. Presenti i più forti giocatori sudamericani del circuito Challenger, molti dei quali in arrivo dal torneo di Santa Catarina. Il torneo è terra di conquista dei tennisti di lingua portoghese. Finale con le tds numero 1 e 4, il brasiliano Dutra Silva e il portoghese Gastao Elias. La settimana scorsa nella semifinale di Itajai fu una debacle per il 22enne portoghese (6-1 6-0). Il brasiliano ha l’occasione per un prestigioso double, dopo la vittoria della settimana passata. Scappa 4-0 nel primo set, torna sotto Gastao sul 3-4, ma tiene il break di differenza per la vittoria del primo parziale. Il brasiliano comincia bene anche il secondo set con un break sul 2-1. Da quel momento sale in cattedra Gastao che con 11 giochi consecutivi chiude il match. Il successo avvicina Elias a un passo dai top100 (n.113).

CHALLENGER SANTOS (terra) – $35.000H – SEMIFINALI E FINALE
(1)Dutra S. b Clezar 7-5 3-6 6-3
(4)Gast.Elias b Andreozzi(8) 2-6 6-4 6-2

(4)Gastao Elias b Dutra Silva(1) 4-6 6-2 6-0


Nel challenger di Panama sempre su terra trionfa l’esperto spagnolo Ramirez Hidalgo sull’altrettanto esperto Alejandro Gonzalez .Segnaliamo l’ennesimo quarto di finale dell’interessante giocatore Renzo Olivo e le semifinali del classe 1990 Gerald Melzer. Brutta sconfitta invece per l’italiano testa di serie numero 1, Flavio Cipolla, che si è arreso al portoghese Sousa in due set.

Semifinali e Finali
Gonzalez b. Estrella 67 64 64
Ramirez Hidalgo b. Melzer 63 61

Ramirez Hidalgo b. Gonzalez 64 57 76(4)



Hawk Eye: Spotlight
Gastao Elias (Caldas da Rainha, 24.11.1990)

Si legge che “Pepe” sia il nick di Gastao Elias , fin dai tempi del periodo Junior, quando frequentava l’accademia di Bollettieri. Nomignolo forse inventato, forse ripudiato e chissà in quale modo affibbiato al valido tennista portoghese. Ma come tante altre, pure i nicks nascono da leggende metropolitane o arrivano così, senza dei perché.
Ciò che si conosce del 22enne portoghese, con padre dal passato sportivo nel mondo del motocross, è che risiede a Bradenton, in Florida, a pochi km. da Sarasota, e si divide con il Brasile (San Paolo) dove adora stare.
In Florida ha potuto affinare il suo tennis impostato sulla rossa argilla, mediandolo con la velocità della terra verde americana e con le tecniche del gioco sul duro. Non si creda però alla notizia che la sua superficie preferita è il cemento, perché il suo gioco, resistente e robusto, è in realtà di ispirazione europea, mediterranea, al 100% da terra rossa.

In verità anche Elias non ci ha messo tanto ad accorgersi che le applicazioni del suo tennis fossero più adatte alla terra classica, più che alle superfici veloci. Il ritorno alle origini è stato evidente nel 2011, quando dopo i quattro anni trascorsi nel circuito Junior e nel mondo future (7 finali di cui 4 vinte) ed in cui sviluppò maggiormente il gioco sul cemento (6 finali delle 7), invertì la tendenza.
Nel 2011 oltre il 50% delle sue partite le gioca sulla terra e nel 2012 la conversione è drastica 53 delle 73 partite giocate. Tendenza ribadita anche per l’anno in corso.

Naturalmente la decisione di preferire la terra europea è supportata dai risultati: con il passaggio al circuito Challenger raggiunge 6 delle 7 finali sulla terra e ben 5 nella sua seconda patria sudamericana (curiosamente 1 sul cemento di San Paolo nel gennaio 2012). Il primo successo Challenger arriva nell’ottobre scorso quando al culmine di due settimane di piena forma ottiene una vittoria a Rio de Janeiro e una finale a Porto Alegre. Poi un inizio anno bloccato intorno alla 130ma posizione nonostante le semifinali di San Paolo e Itajai, e ora, con la vittoria di Santos, finalmente la prospettiva di un ingresso imminente nei 100.
Come detto le sue qualità tennistiche risaltano sulla terra battuta, colpi puliti, tenuta dello scambio sicura, con fondamentali sparati con grande forza per conquistare campo e tempo. Notevole anche la rapidità di spostamento e la capacità di giocare in anticipo, imprimendo comunque accelerazioni allo scambio.
Alcuni punti deboli, ad esempio la tendenza a perdere con tennisti con ranking più alto o una certa incostanza nelle prestazioni, spesso inspiegabili e da un giorno all’altro, oltre a una cronica inconsistenza nei pressi della rete, non gli hanno consentito quel salto di qualità, che potrebbe stabilmente collocarlo nei 100.
Crediamo tuttavia che la giovane età e le potenzialità espresse siano una carta di credito carica da spendere nei prossimi anni. La stupenda finale di Santos e gli 11 giochi consecutivi vinti nella finale con Dutra, sono quantomai efficaci per capire il valore di “Pepe”.


Alessandro C.
Francesco Sforza
Daniele Sforza
Andrea Giuseppe Rossi


TAG: , ,

8 commenti

messi 23-04-2013 19:19

Scritto da Micelopus
Redazione con frequenza scrivete Hawk eye ? Ci sono dei giorni fissi?
Grazie e bravi…come al solito !!!:wink:

scriviamo ogni lunedì e ogni martedì postiamo l articolo 😉
Domani posto lo speciale con l’intervista a cecchinato e Montecarlo! 😉
Nelle due prime settimane di Maggio avremo uno specialissimo ma non vi dico ancora niente! 😉

8
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Micelopus 23-04-2013 18:59

Redazione con frequenza scrivete Hawk eye ? Ci sono dei giorni fissi?
Grazie e bravi…come al solito !!!:wink:

7
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
psycofognini 23-04-2013 13:26

e in effetti avete ragione devo aver confuso alejandro gonzales con maximo gonzalez perchè ero quasi sicuro che avesse tipo 30 anni 😆 😆 😆

6
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
tony 71 (Guest) 23-04-2013 11:36

vidi dal vivo la semifinale del bonfiglio trevisan -elias 6 anni fa’fini tipo 6-3,6-2 per matteo,una differenza netta di potenza velocita’ di braccio,non ci fu’ partita.Matteo non deve buttare via il suo talento

5
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
akgul num.1 23-04-2013 10:44

alejandro gonzalez è dell’89! RRH del 77 mi sembra… altrettanto esperto 😕 😆

4
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Pato 23-04-2013 10:26

Grande gastao, uno dei miei preferiti…pazzo e incostante come pochi ma anche un bel braccio…

Ottima analisi ragazzi, come sempre 😉

3
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
sasa83 23-04-2013 09:27

Ma alejandro gonzalez mica é tanto esperto…avrâ 8-9 anni in meno di ramirez :mrgreen: elias é un giocatore divertente che a me piace, forse un po leggerino per sfondare ad alti livelli nel tennis moderno ma quando guardi una sua partita non ti annoi….

2
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
cips (Guest) 23-04-2013 09:21

ottimo articolo

1
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!