Musetti vs. Fritz: le chiavi di un debutto da sogno
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“Ho inseguito per tanto tempo le Finals, ora che ci sono arrivato… voglio godermele”. Così riflette Lorenzo Musetti dopo aver staccato all’ultimo minuto il pass per il “Masters”, e non potrebbe affermare niente di più banale ma allo stesso tempo importante. È stata una rincorsa impegnativa, sofferta e difficile per Lorenzo, con la necessità di tenere duro nelle ultime settimane di tornei nonostante nelle gambe abbia accumulato la fatica di una stagione lunga e che l’ha visto disputare ben 64 partite (44 vittorie e 20 sconfitte). Un 2025 segnato da una partenza lenta, poi risultati eccezionali su terra battuta, quindi la sfortuna di farsi male proprio sul più bello, la semifinale di Parigi, e così compromettere tutta la breve ma intensa leg su erba dove l’anno scorso la sua carriera è svoltata apprendendo nuove sincronie tecniche e consapevolezza. In estate qualche difficoltà nel riprendersi ma a US Open ecco un nuovo grande torneo che l’ha riportato pienamente in corsa per centrare l’ottavo posto dalla Race. Ha chiuso nono, con l’amarezza di una finale persa ad Atene ma con le parole sincere di Djokovic a rincuorarlo e “aprirgli le porte”, come se il serbo gli avesse consegnato la chiave di una suite a cinque stelle. Musetti manca la vittoria in torneo da Napoli 2022, tanto tempo… ma guai a considerarlo un “perdente” o ancor più un “intruso”. Si è meritato assolutamente un posto alle Finals con un miglioramento importantissimo nel gioco, nell’attitudine, al servizio e nella tenuta in campo. Musetti è un top 10 forte, non c’è arrivato per caso. Cosa aspettarsi ora dalle sue Finals, e da quest’esordio di oggi vs. Frtiz?
È possibile che sia fisicamente stanco. Ha giocato moltissimo e molte delle sue partite sono state assai dure, per il corpo e per la testa. Tuttavia la speranza è che l’entusiasmo di avercela fatta e poter calcare questo campo così prestigioso possa far impennare l’adrenalina nel suo corpo così in alto da più che compensare la stanchezza atletica accumulata torneo dopo torneo, match dopo match. Voglio godermele: questa è la chiave d’oro per il debutto vs. Fritz ma per tutto il torneo e gioco di Musetti. Quando hai un tennis come quello del toscano, le sensazioni sono tutto. Il fattore divertimento, sentirsi bene in campo, sentire la palla, essere felice di stare lì e poter giocare e godere il momento sono tutto quello di cui ha bisogno per performare e dare spettacolo. Al contrario l’eccesso di tensione, il non sentirsi a suo agio, non sentire bene la palla lo portano naturalmente a irrigidirsi, talvolta addirittura a “schifare” il suo tennis ed eclissarsi in una negatività e pesantezza che lo zavorra fino a renderlo inerme. L’essere sbarcato a Torino all’ultimo minuto, avendo coronato un sogno, non è il viatico ideale a preparare un torneo così duro dove in campo trovi solo i migliori su piazza; ma dall’altro lato porterà Lorenzo a non aver avuto nemmeno il tempo di pensare alle difficoltà dell’evento e tutto il resto. Sbarcato a Torino e via in campo, dopo nemmeno 24h. Si vive di corsa e forse è la miglior cosa che potesse accadergli perché dovrà pensare solo al tennis, a sentire la musica “a palla” all’ingresso in campo e il calore di un’arena che lo sosterrà con tanta forza, e gliene regalerà parecchia.
Dalla prima giornata di gara la sensazione è che il campo non sia così veloce, una superficie per così dire “media”. Si scambia eccome, ma c’è la possibilità di fare il vincente cambiando ritmo e accelerando bene. Una condizione che potrebbe piacere ed adattarsi bene al tennis di Musetti. Contro Fritz ci sono 5 precedenti: Taylor ha vinto i primi due (e unico match indoor, in Davis Cup nel “lontano” 2022, quando “Lori” era molto diverso da oggi…), quindi l’azzurro ha vinto le ultime tre, tutte nel 2024, tra la terra battuta di Monte-Carlo e Parigi Olimpica, e pure sul’erba di Wimbledon, in quella che resta forse una delle migliori partite in carriera del carrarino. Quel giorno fu incredibile la reattività in risposta di Musetti, come riuscì ad entrare forte in campo e mandare in crisi l’americano con continue variazioni di ritmo e poi accelerazioni fulminanti. Una bellezza. La sensazione è che Fritz sarà favorito, non solo per classifica e maggior attitudine alle condizioni del torneo – ricordiamo che l’anno scorso arrivò in finale, stoppato solo dalla furia di un Sinner imbattibile – ma Lorenzo possiede il tennis per mandare in crisi il californiano.
Per riuscirci sarà fondamentale giocare con qualità i colpi d’inizio gioco. Nel 2025 il servizio di Musetti è diventato un colpo molto incisivo e sostiene il suo “nuovo” tennis, più offensivo, più asciutto e fondato su di un diritto pesante che gli apre il campo per un affondo successivo. Per poter giocare questo tipo di tattica devi mettere tante prime palle in campo per prenderti lo spazio necessario a un primo colpo di scambio importante. Fritz è migliorato molto in risposta, ma non è un colpo che funziona bene tutti i giorni. Lì si giocherà molto del match, come al contrario, ossia la capacità di Lorenzo di non essere travolto dalla potenza del servizio di Tyalor. Qualora l’americano sia al 100% al servizio e riesca a dominare i suoi turni con totale agio, allora per l’italiano sarà molto dura. Musetti deve cercare di entrare nello scambio e proporre a Fritz palle molto varie, anche più lente e corte in diagonale perché su quelle traiettorie l’americano fa notoriamente fatica a scattare bene e ritrovare una posizione corretta sul campo. Ma occhio: rallentare troppo potrebbe essere molto pericoloso perché Taylor non si farà pregare ad attaccare la rete, quindi ok cambiare ritmo ma farlo solo in un contesto di controllo del gioco, mai di passività.
Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad una partita bella e divertente, come spesso è stato tra Musetti e Fritz. Speriamo che Lorenzo abbia accolto quest’opportunità come un dono, come un premio meritato, e che scenda in campo con la voglia di stare bene e divertirsi. Quella è l’attitudine giusta, quella che lo porta a giocare il suo tennis, che è davvero un dono per tutti coloro che il tennis lo amano.
Da Torino, Marco Mazzoni
TAG: ATP Finals 2025, Lorenzo Musetti, Marco Mazzoni, Taylor Fritz

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Seduta psichiatrica che farebbe molto bene soprattutto ai molti denigratori di Sinner..
@ stef (#4519578)
In tornei di basso livello ha perso la finale contro shang e tabilo. Lo scorso anno ha perso la finale di due challenger, direi che un aspetto mentale prevalga su quello di qualità dei partecipanti ai vari tornei
veramente anche Hurkacz è infortunato, e da tempo, e poi Fils e persino l’odiato Kyrgios, che se non fosse così antipatico, a tennis ci sa giocare eccome… Musetti non ha meritato, ma strameritato di arrivare alle finals, e glielo ha riconosciuto persino Nole, uno che notoriamente non è così parco di complimenti
Musetti ha meritato la partecipazione. Punto.
I fattori esterni non sono dipesi da lui. Ogni anno nella lotta all’ottavo posto, l’ultimo classificato passa per particolari esterni non legati alla volontà del qualificato.
Muso deve godersela nel miglior modo possibile.
Non deve pensare alla vittoria in sé ma a lasciar andare il braccio e lasciare la mente il più possibile libera da pressioni.
Solo così potrà fare il massimo in questa edizione.
Spettacolo e divertimento dovranno essere il suo focus, e così qualcuno trema.
In bocca a lupo “Magic box”.
@ Alberto Rossi (#4519538)
Musetti ha giocato quasi solo 1000/500 e slam
Solo per caso il 250 greco
Ovvio che se nei tornei cui partecipa Musetti sono iscritti i top 5 diventa moooolto difficile vincere un torneo.
Se Musetti si fosse dedicato solo ai 250 3/4 torneucci li avrebbe vinti
Discorso perfetto che chiude ogni polemica
@ Stebaldwin (#4519525)
Scusa, ti ho risposto due volte
Forse i tuoi avi avevano le ruote, i miei no, purtroppo.
Io, quando so che gioca Musetti, sono un po’ come Fantozzi che rompe i vetri delle finestre per sapere: ma chi vince?
Io mi attengo alle regole. Gli altri neanche li vedo. Alle finals ci va di regola chi fa un punteggio che lo porta tra i primi otto. Musetti ci è arrivato vicino, ma non è tra i primi otto. Ci entra di diritto, perché uno dei primi otto rinuncia. Di diritto, non di merito. Nessuno può pretendere nel ranking punti che gli spetterebbero se non si fosse infortunato. Che criterio sarebbe mai?
Se vogliamo invece dire che ha un gioco da top 8, siamo tutti d’accordo, tanto è vero che è stato top 6. Secondo me ha un gioco da top 5. Se vogliamo dirla tutta, però, diciamo anche che ha perso una sfilza di match importanti che avrebbe potuto vincere. E uso il verbo potere anziché dovere, per delicatezza. Questo è il motivo per cui è nono, anziché ottavo. Gli infortuni non c’entrano. E questo motivo non è un merito.
Al di là dei tanti discorsi disallineati io dico soltanto che Lorenzo Musetti fra poco giocherà il suo primo match alle Finals di Torino e pertanto gli faccio un grande in bocca al lupo.
Forza Lorenzo !
Ha fatto quasi 4000 punti in stagione, non ricordo sinceramente atp finals con giocatori ultimi o ripescati, che ne avessero fatti di più… ma che problemi avete con Musetti, è giovane, in costante crescita, non ha mai offeso un suo collega… se devo dire la mia: una seduta psichiatrica vi farebbe bene
Musetti, oggi, deve scendere in campo con la consapevolezza di vincere il match, tirando fuori tutto quello che rimane alla fine della stagione, non ci sono scusanti per un atteggiamento diverso, poi si puo` perdere senza rimpianti.
Credo saranno fondamentali i suoi turni di servizio.
@ Stebaldwin (#4519525)
Dici bene, il Muso si è infortunato al termine di una grande stagione su terra, conseguentemente ha dovuto saltare quella su erba, non ha potuto difendere i punti della finale al Queen’s, ha provato a rientrare a Wimbledon ma era ancora fuori condizione, perdendo i punti della semi dello scorso anno. Quando al termine di un’annata serratissima, in cui giochi tornei tutte le settimane, due atleti come Muso e Auger arrivano staccati di soli cinque punti, penso si possa tranquillamente dire che entrambi si siano meritati le finals.
Quindi Djokovic ha fatto strapazzare Musetti una settimana intera, quella prima delle Finals quando già sicuramente sapeva che non sarebbe andato a Torino solo per avere un Top 10 nel torneo organizzato dalla sua famiglia
Non so cosa aspettarmi sinceramente, con Fritz se la potrebbe anche giocare ma è tutto da capire se risentirà della stanchezza, e se si farà prendere dalla tensione del debuttante, davanti al pubblico di casa
Sfatiamo un mito: Baez, un discreto giocatore argentino, che attualmente è tipo 50 al mondo, ha vinto diversi tornei atp minori, Cobolli e Darderi, che attualmente sono in top-30 e siamo certi che ci daranno ancora tante soddisfazioni, quest’anno hanno vinto 2-3 tornei ciascuno, Musetti che non vince un torneo da 3 anni:
– ha fatto semifinali a Wimbledon e Roland Garros
– ha vinto una medaglia olimpica in singolare a distanza di circa un secolo dalla precedente, quando il tennis era uno sport ancora dilettantistico
– dall’era open (anni settanta) e il sesto italiano a entrare in top-10 dopo Panatta, Barazzutti, Fognini, Berrettini e Sinner
OK, odiatelo perché gioca un tennis di altri tempi, ma almeno rispettatelo
Scusa,Marco,letto ora
Mi hai preceduto e concordo!
Aldila` del discorso meritocrazia, infortuni/ritiri di altri e infortuni di Lorenzo…il discorso e` semplice…sabato pomeriggio i giocatori qualificati si sono ritrovati in sette, mancava l’ottavo e, secondo classifica, era Musetti…quindi assolutamente giusto che lui sia in campo a Torino.
No,la verità è che ci entra con merito e a pieno titolo.
Perché nessuno lo ha detto,ma i problemi di Djoko o Aliassime assente a Metz nn sarebbero stati argomenti di discussione se,prima,i problemi fisici non avessero assillato il Nostro in un momento in cui avrebbe potuto incamerare punti(vedi Queen’s ad es.)
Troppo facile guardare solo agli altri
Qualcuno sa come saranno gli accoppiamenti per il secondo turno?
Mi pare di ricordare che mettessero vincente al primo turno contro vincente e sconfitto contro sconfitto, per evitare che al terzo turno ci siano partite inutili. Ma non so se c’è una regola.
Seconda domanda: si sa già quale girone giocherà domani?
purtroppo voi bamboccioni siete stati viziati da Berrettini prima e Sinner .. per noi che eravamo bamboccioni come voi, ma negli anni ottanta o novanta, non ci sembra vero di aver vinto due Davis e BJKC di fila e di avere 3 top ten, fra ragazzi e ragazze, ovviamente senza considerare i doppi
Musetti, magari inconsapevolmente, è sempre divertente sia per i fan che per gli hater. ..
Se fossero da fare veramente poche chiacchiere: la verità è che ci entra perché qualcuno gli lascia il posto, e che non ci entrerebbe per soli 5 punti perché Aliassime ha rinunciato a Metz. Era fuori, e si sono congiunti gli astri, altro che meritato. Sempre parafrasandoti, si è seduto al tavolo dei migliori 8, ma da nono. Dopodiché è normale che io e te siamo contentissimi che partecipi. E che siamo convinti che potenzialmente è un top 5. Un vincente inespresso. Aspettiamo.
Buon divertimento Lorenzo , qualcuno a fine 2024 disse ed augurò la topten ed accesso alle Finals.
Obiettivo raggiunto, che se le goda.
Il prossimo anno l’obiettivo sarà la vittoria in un grande titolo, più facile su terra ed entrare in zona top3.
Se Lorenzo scenderà con la voglia di vincere, se avrà ancora energie io non ho dubbi su chi vincerà.
Poche chiacchere…Lorenzo ha meritato di essere a Torino.
Adesso si è seduto al tavolo dei migliori 8 al mondo…aspettando che esca dai 100…
Forza Lorenzo il “Magnifico”.
Su questa superficie, nonostante i miglioramenti che solo chi è in malafede non ha notato, non è ancora competitivo con chi sta sopra di lui in classifica (non nel senso che non se la possa giocare, ma nel senso che non possa avere chance oltre il 50% di vittoria).
Tuttavia un obiettivo c’è:
1) Fare bella figura e giocarsela a muso duro e viso aperto
2) Vincere una gara (penso quella con De Minaur sia la meno iprobabile)
Se dovesse fare zero punti nessuno potrebbe dargli addosso. Onestamente se dovessi barattare una vittoria a Torino con una a Bologna non avrei alcun dubbio:
B O L O G N A
@ no Sinner no Party (#4519484)
No Alcatraz, meglio Alvarez 🙂 🙂 🙂
Credo che Lorenzo debba provare a giocare “per divertimento” senza la responsabilità di un risultato positivo “a tutti i costi” ma lasciando andare il braccio, con cui potrebbe raccogliere molti vincenti grazie al suo lungo-linea di rovescio.
Al contrario Taylor è praticamente “obbligato” a vincere nell’ottica di raggiungere le SF, visto che contro questo buonissimo Alcatraz ha davvero poche speranze di successo; quindi speriamo che l’americano sia un poco contratto e teso, anche se dalla sua parte ha una grande esperienza nei match decisivi.
Molto dipenderà dalla battaglia nei servizi.
Abbiamo visto la difficoltà sofferta da un De Minaur costretto a remare per una prima nell’ordine del 50%.
@ Marco M. (#4519481)
Caro Marco,
le tue sono parole giuste che purtroppo si perdono e rimbombano negli ampi spazi vuoti delle scatole craniche degli haters
FORZA MUSO
SEMPRE
Non ti curare di invidiosi, haters, troglioni e ignoranti che non conoscono il meccanismo di punteggio ATP
E qua sotto, fino a stasera, ne usciranno a branchi
Io l’ho scritto sotto un altro articolo che Draper sarebbe serenamente qualificato senza i suoi problemi fisici, ma siamo sicuri che Lorenzo non lo sarebbe altrettanto serenamente senza l’infortunio di Baires che gli ha fatto saltare Baires stessa, Rio e Acapulco e, soprattutto, l’infortunio del R.G. che gli ha fatto saltare Stoccarda-Queen’s-Wimledon?
Con tutta la stagione al completo c’è qualcuno che pensa che sia Draper che Musetti sarebbero dietro a Shelton, De Minaur e Aliassime?
Poi gli infortuni fanno parte del gioco e quindi oggi a loro, altre volte è capitato ad altri e capiterà ancora in futuro, ma per me queste Finals se le è meritate, alla fine era nono per pochi punti, non è stato invitato da numero 50 al mondo…
Carissimo Mazzoni,
per non rimanere sulle semplici “chiacchiere” ed utilizzando un approccio più scientifico, il campo ha un CPI=42 che sarebbe un medio-veloce in quanto il vero “veloce” ha CPI>44.
Ma oggi ci sono solo una decina di tornei in tutto il mondo con questa velocità, mentre la maggioranza sta tra 35 e 40, questo per evitare di vedere spettacoli di “tiro al piattello” in quanto circa il 90% dei giocatori riesce a servire oltre 210-220 kmh.
Credo che attualmente non ci sia più neppure 1 torneo con CPI>43 (per favore correggetemi se sbaglio).
Nella prima giornata siamo rimasti “illusi” da campioni che giocano molto vicino alla riga di fondo e con molto anticipo, insomma tutti bravissimi sul cemento.
Credo che la “cartina di tornasole” sarà il nostro Lorenzo, che ha uno stile più da terra rossa e speriamo che se la cavi, soprattutto con l’aiuto di una buona prima palla.
Forza Muso!!!!
Musetti è un top 10 stabile, al momento. Ma dire che si è meritatamente qualificato, vuol dire che si sta facendo un torto a Draper. Con pochissimi tornei giocati,è ad un passo dagli 8 di Torino. Musetti si è qualificato, da ripescato….,grazie ai forfait altrui.Quinddi sì, Musetti si è qualificato, ma meritatamente è assolutamente esagerato.