
Shanghai, “Ne resterà soltanto uno…”


“Ne resterà soltanto uno…”. La leggendaria citazione del film Highlander, capolavoro degli anni ’80 per chi ama il genere fantasy-azione, è la prima che mi è venuta in mente assistendo con sincero stupore e anche un pizzico di inquietudine all’avanzare del Masters 1000 di Shanghai. E non c’entra niente il doloroso e allo stesso tempo grave ritiro sofferto da Jannik Sinner domenica nel match serale contro Griekspoor, in preda a crampi così violenti da faticare persino nell’uscire dal campo… È dal primo giorno del torneo che stiamo assistendo a un teatro dall’assurdo, una gara ad eliminazione diretta nel senso letterale del termine, così che alla fine questo maledetto M1000 lo porterà a casa probabilmente non il tennista migliore ma il più resistente. Condizioni di caldo e umido insopportabili nella metropoli cinese stanno sottoponendo tutti i tennisti a uno stress fisico, termico e mentale che va oltre ogni concetto di sport. Shanghai 2025 è diventato un torneo ad eliminazione diretta non perché un tennista, più bravo, batte l’altro, ma perché il corpo di un tennista riesce a reggere meglio le severe condizioni ambientali rispetto all’altro.
Qualcuno potrà obiettare che la preparazione atletica e la componente di resistenza è parte di uno sport come il tennis. Vero, ma aprendo gli orizzonti ad una valutazione più complessiva, che valore ha un torneo nel quale conta più sopravvivere sottoponendo il proprio corpo a stress disumani rispetto al giocar bene a tennis? Poco o niente. Il ruvido Rune si è scagliato contro tutti affermando “L’ATP vuole che qualcuno muoia in campo?”. Rinderknech ha sparato contro l’organizzazione senza pietà, Djokovic dopo aver addirittura vomitato in campo per lo stress termico allucinante ha terminato la sua partita contro Hanfmann paonazzo, al limite del disidratato. Nei primi turni del torneo cinese si sono ritirati Sinner, Machac, Ruud, Goffin, Medjedovic, Atmane, Wu; Fritz e Zverev e Rune hanno mostrato segnali evidenti di rottura, con il danese che è ricorso più volte all’intervento dello staff medico misurando in campo i propri parametri perché si sentiva quasi svenire. La domanda è banale: tutto questo ha un senso?
È vero che il tennis lo si gioca da sempre in luoghi dove le condizioni sono molto difficili. Ci ricordiamo alcune edizioni degli Australian Open micidiali, come certe annate in agosto sul “duro” negli States, dove tra Cincinnati e dintorni si è arrivati anche a 45°, per non parlare dei tanti Challenger poco noti al grande pubblico che si disputano nel sud est asiatico con condizioni di caldo e umidità impossibili. Il fatto che si sia sempre accettato questo non è una scusa sufficiente, anche perché negli ultimi anni il tennis è cambiato profondamente. Solo chi ha due fette di prosciutto belle spesse sugli occhi non ha notato quanto il gioco si sia drammaticamente spostato sull’atletismo, sulla fisicità e quindi sulla resistenza, con scambi durissimi e una richiesta di energia e stress sul corpo dei giocatori aumentata a dismisura. Le due ore e mezzo di match del 2025 non sono minimamente paragonabili a quelle di 10 anni fa, per non parlare di tempi ancor più lontani.
A peggiorare il tutto il solito, annoso problema del calendario, con due tornei molto importanti uno dopo l’altro, che non consentono ai giocatori che fanno strada nell’evento precedente un adeguato riposo. Vedi quel che è successo al nostro Sinner: pochissimo dopo aver alzato la coppa di Pechino, dove tutto sommato si è giocato in condizioni accettabili di caldo e umidità, si è spostato a Shanghai, con la fatica nel corpo e immergendosi in una metropoli da 24 milioni di abitanti che in qualche modo sopravvive a inizio ottobre con temperature sui 30 gradi e umidità media del 70%, con picchi sopra all’80%. Gli shanghaiesi tuttavia assistono al tennis comodi in tribuna, non rincorrendo pallate micidiali e intensità massime come è successo ieri a Sinner e Griekspoor. Bravo è stato l’olandese a salvare due momenti delicatissimi nel terzo set, e bravo a reggere maggiormente col proprio fisico massiccio e potente allo stress della partita. Ma come da lui stesso affermato, non è così che si dovrebbe vincere un match. Con la grande qualità espressa in campo forse Tallon avrebbe vinto lo stesso riuscendo a fare meglio di Jannik, ma doveva accadere grazie a servizi e risposte, bordate di rovescio cross e volée, non per un attacco violento di crampi. Non c’è gloria quando si vince così, ed è un grande peccato anche per lo stesso Griekspoor, perché sul campo stava producendo meraviglie. E grande peccato per Jannik, che così ha quasi sicuramente compromesso la sua corsa per riacciuffare il n.1 di fine anno, che sarà di Alcaraz, …forse più scaltro nel saltare questo torneo rispetto agli altri. Sinner meritava un giorno di riposo come tutti gli altri, ma così non è stato e ne ha pagato le conseguenze. Conoscendo il suo aplomb, difficilmente ne parlerà, pensando solo ad andare avanti e rafforzarsi ulteriormente. Urge invece una regola più dettagliata che imponga uno stop ai incontri quando si gioca in una combinazione di caldo e umidità eccessiva e pericolosa. Vedere un tennista che letteralmente svuota la scarpa dal sudore ha una logica?
Il calendario resta un grandissimo problema. Non c’è una logica tecnica e nemmeno ambientale in moltissimi eventi dell’anno. I giocatori che vivono nei piani altri del ranking sono ricchi, strapagati, e se vogliono possono decidere – come Alcaraz – di non giocare un torneo. Si perdono bonus, ecc, ma proprio i bonus spingono i più a provarci sempre e comunque. Ma dove sta la logica di un tour e di una disciplina mossa da tonnellate di denaro che alla fine portano a tornei come quello di Shanghai, impoverito da ritiri, giocato in condizioni assurde e oltre i limiti di resistenza di giovani uomini super allenati? Che valore ha questo Masters 1000, dove “Ne resterà soltanto uno”? Servirebbero ampie riflessioni e scelte coraggiose per cambiare uno status quo che non piace a nessuno, o quasi.
Marco Mazzoni
TAG: Holger Rune, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Shanghai 2025, ritiri
Ha giocato venerdì ma gli altri match della sua parte sono stati di giovedì 🙄 perdi colpi direi
mettiamoci anche il buco nell’ozono e il surriscaldamento globale… guardate che anche l’anno scorso le condizioni climatiche a Shanghai non è che fossero così diverse… ma un briciolo di obiettività? Mi sembrate tutti Rune che comunque si lamenta sempre, al caldo o al freddo, e detiene il record di medical time out
Tien è dall’altra parte del tabellone(parte alta),ecco il perchè ha iniziato il suo torneo di sabato,non di certo per altri motivi…
non mi pare il primo torne dove ci sono tanti ritiri, adesso tutto questo scalpore perche e’ toccato a Sinner purtroppo
In linea teorica, il “ne rimarrà soltanto uno” è la base dei tornei tennistici …
Shangai ha il problema dell’inquinamento che non hanno Cincinnati, NY, Parigi o Roma. Inquinamento che incrementa esponenzialmente i problemi di caldo, umidità, disidratazione, respirazione, ecc. Che creino campi al coperto e tutto migliorerebbe.
rune ha ragione, ci vuole il morto per immettere delle regole che definire civili è poco, siamo tornati indietro di 2000 anni con gli schiavi e i leoni al colosseo, ci sono certi tornei che per condizioni ambientali non possono più essere giocati, penso anche a cincinnati, atleti che si ritirano, gente che sviene negli spalti, è inutile dire ma si è sempre giocato, 20 anni fa era un altro tennis, molto meno fisico, oggi il fisico è portato all’estremo, e non si può in nome dello spettacolo e della visibilità giocare alle tre col sole a picco a 35 gradi.
Unico appunto a sinner e al suo team è che queste cose le sanno e jannik è nella invidiabile condizione di poter scegliere e programmarsi, certi tornei li deve proprio scansare
Non so se col tetto ed indoor le cose miglioravano ma se fosse vero e la decisione è demandata solo ad arbitri incompetenti sulla fisiologia dei tennisti vi sarebbe una grave lacuna strutturale nel rispetto della salute degli atleti. Nel calcio giocano in 22 e ci sono i cooling breaks mentre nel tennis per preservare l’ essere outdoor si lasciano stramazzare decine di atleti martoriando i tabelloni. Mi pare un assurdo. Arriverei a considerare la regola della decisione medica per il tetto o addirittura l’accordo tra i tennisti in certe condizioni meteo o di temperatura. Gli arbitri unici decisori non funzionano.
@ Kenobi (#4494324)
Il vero problema secondo me è che a livello organizzativo il Tennis è lo sport più diviso che ci sia.
Ben sette diverse “governance” indipendenti (ATP, WTA, ITF e i 4 Slam), ognuno che stabilisce le proprie regole e tutti in competizione tra di loro per il proprio personale interesse.
A questo si aggiungono i singoli tornei che sono anch’essi privati e che lottano tra di loro a suon di $$$ per ottenere spazio e visibilità nel calendario a scapito dei concorrenti.
E come ciliegina sulla torta i tennisti stessi, che sono probabilmente gli sportivi più egoisti/individualisti del pianeta, e che potrebbero tranquillamente controllare il sistema, ma che invece pensano ognuno al proprio orticello e non rinuncerebbero mai a qualche soldo pur di mettere in piedi uno “sciopero” che possa davvero riscrivere le regole per tutti.
Gli unici che ci hanno provato sono quell’Armata Brancaleone delle PTPE, che ha messo su una causa al limite del ridicolo, con finalità abbastanza fumose, e sostenuta da investitori ancora più fumosi e controversi.
https://www.iqair.com/it/newsroom/shanghai-among-top-10-most-polluted-cities-in-the-world-10-3-2025
Dicevi? Shanghai ha un AQI medio di 84, moderato, ma in questi giorni è salito sopra 110!
Sono d’accordo col post, forse l’Atp aspetta veramente che qualcuno si faccia veramente male (non arrivo a pensare alla morte ma con la resistenza fisica e col cuore non si scherza) prima di intervenire a cambiare questo programma davvero OSCENO…
@ JOA20 (#4494319)
Bravo
Possono decidere di non partecipare come disse Sinner, oppure più propriamente dovrebbe alzarsi una voce unica di protesta e disertare in massa .
È tutto un calendario che è un suicidio, da ringraziare l’ex Gaudenzi e banda.
Poi però fanno i 1000 annacquati per dare a credere di farlo per per la salute dei tennisti , che ipocrisia.
È un mondo talmente egoista che preferiscono tacere nonostante si stiano rovinando la salute.
Mazzoni versione “las madres terribles ” di Lorca
Ok, Mazzoni forse doveva specificare il giorno di riposo tra il secondo e il terzo turno, ma questa tua insulsa crociata contro i monocolore (che all’inizio faceva sorridere ma alla lunga stanca) ti porta a ignorare che è letteralmente la prassi per chi fa la finale di Pechino avere un giorno in più di pausa prima di iniziare il torneo di Shanghai, vedi Rublev (che aveva giocato la finale di doppio) e Tien che hanno avuto lo stesso “ennesimo privilegio”… Non so nemmeno perché ti rispondo
altissimi livelli di disagio, analfabetismo funzionale e tanto altro. Le auguro ogni bene.
@ velenopuro (#4494311)
La Cina sta virando sulla green economy più che l’Italia, la qualità dell’aria è migliorata in tutte le metropoli cinesi negli ultimi 10 anni e continuerà a migliorare…
Ma….non tutto condivisibile caro Mazzoni, ti apprezzo molto ma in questo caso mi pare abbia accentuato la drammaticità di una situazione che rimane in un contesto sportivo e di altissimo livello..non dimentichiamolo
@ JOA20 (#4494299)
Sei rimasto indietro di 15 anni…la qualità dell’aria è migliorata drasticamente negli ultimi 10 anni. Il problema è stato l’ondata di calore che ha colpito Shanghai questa settimana.. non ci sono tanti problemi l’anno scorso, usate il cervello prima di parlare.
Credo che si sia sollevato un polverone perchè anche Sinner è stato coinvolto….in realtà il problema effettivamente c’è non quanto il caldo ma l’umidita al 90% crea enormi problemi a tutti, figuriamoci ai sportivi, questo torneo sarebbe meglio farlo in un periodo migliore di clima, anche perchè altrimenti il prossimo anno i migliori non lo giocheranno più
Se avessi letto l’articolo, ci avresti trovato la replica alla tua affermazione: il tennis è profondamente cambiato, oggi è molto più fisico e atletico, e i paragoni col passato non hanno senso.
Esatto! Non è l’unico motivo, ma l’inquinamento è una delle principali cause di difficoltà respiratorie da quelle parti, se poi si somma a caldo e umidità elevatissima per il fisico è un cocktail micidiale.
In realtà esiste già da anni una “heat policy” che regola le condizioni oltre le quali non si può giocare, non so se è generalizzata o affidata ai singoli tornei, ma per esempio agli AO in diverse occasioni le partite sono state sospese.
A Shanghai probabilmente sarebbe bastato giocare con il tetto chiuso e l’aria condizionata accesa, ma questo come sempre porta con sé evidenti problemi di regolarità, visto che non tutti i campi hanno il tetto, e i privilegiati che giocano sul centrale sarebbero palesemente avvantaggiati rispetto agli altri.
Alla fine il problema è che in certe città e in certi periodi dell’anno non bisognerebbe proprio organizzare tornei di tennis, ma il discorso è sempre lo stesso: il tennis va dove ci sono i soldi, non dove ci sono le condizioni migliori.
IL tennis è cambiato, vero
Ma è cambiato pure il clima e non in meglio
Aggiungiamo che è cambiato pure l’inquinamento a Shangai e non è migliorato..
Togliete quel torneo, punto
chi contesta e denigra probabilmente non ha mai giocato in condizioni estreme… poi fosse solo sinner, ma con l’ecatombe che abbiamo visto qualche domanda bisogna farsela
Appunto
Torna a seguire il calcio!
Egregio Marco Mazzoni,insiste con questo giorno di riposo,forse non le è (ancora)ben chiaro che ha beneficiato dell’ennesimo priviligio di poter scendere in campo 24h dopo e quindi ha avuto un giorno di recupero in più dopo le fatiche di Pechino(tutti gli
incontri della parte bassa del
tabellone si sono giocati venerdì
tranne il suo ndr).
Per il resto prima il mio specchio(MM&I),e poi il sottoscritto sono anni che abbiamo sollevato certe tematiche qui su LiveTennis.it,ed ovviamente siamo stati coperti da facili ironie,ora che è tutti voi vi sentite colpiti da quest’ultimo episodio,improvvisamente siete(in primis lei),diventati tutti sensibili al riguardo…
Presto,mooolto presto ci saranno delle novità!!!
Chissà se anche questa volta ci sarà l’ennesima censura.
Come sempre cordiali saluti,e davvero la invito a riflettere su cosa sta accadendo da anni…
Concordo, molto brutto anche per noi pubblico assistere a tutti questi malori in campo.
La salute viene prima di tutto, non scherziamo.
Ragazzi, il problema non è che fa caldo, è che c’è un’umidità oscena e la qualità dell’aria in Cina è talmente infima che la gente comune va in giro con la mascherina.
Tranquillo che se fai pattinaggio all’aperto sospendono uguale,idem volley o pugilato. Mai giocato a tennis con le righe bagnate e rischio di scivolare senza poter controllare il movimento improvviso? Mai provato con le palline che visto il feltro si inzuppano?
Suggerisco di provare.
Il problema del tennis è che è l’unico sport all’aperto che viene interrotto dal meteo. Non dico che sia sbagliato, ma appena fanno 2 gocce “partita sospesa”, c’è troppo vento “partita sospesa”, umidità in campo “partita sospesa”, in inverno non si può giocare all’aperto…
ci manca solo che si sospenda anche perchè fa troppo caldo.
Shangai ha i livelli di inquinamento tra i più alti al mondo, è quello che mina la resistenza fisica.
Il giorno di riposo lo ha avuto.
Avrebbe dovuto iniziare il Venerdí come la sua parte di tabellone, ma ha esordito sabato.
È ovvio che poi bisogna allineare i tabelloni.
Oddio che lagna , si è sempre giocato al caldo al tennis…..