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Berrettini, il ritorno a Wimbledon: “Essere qui è già una vittoria, ma voglio ancora competere”

29/06/2025 14:05 14 commenti
Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 - Foto Getty Images
Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 - Foto Getty Images

Matteo Berrettini è pronto a riabbracciare il campo che più di ogni altro rappresenta il cuore della sua carriera: Wimbledon. Per l’azzurro, il debutto contro il polacco Kamil Majchrzak segna non solo l’inizio di un nuovo torneo, ma soprattutto una nuova sfida personale, da affrontare con il mantra che ormai lo accompagna: una partita alla volta.

In un’intervista a Repubblica dichiara l’azzurro: “Adesso sto molto meglio. Mi sono stancato di fermarmi e ripartire. Questa volta è stata davvero dura”, ha ammesso Berrettini, lasciando trasparire tutta la fatica di un fisico che, troppo spesso, gli ha imposto lunghi stop. Eppure, nonostante le tante battaglie contro gli infortuni, il romano si dice orgoglioso del suo percorso: “Sarei orgoglioso della mia carriera anche se finisse oggi”.

Dopo il doloroso ritiro a Roma contro Ruud e la decisione di saltare Stoccarda e Queen’s, Matteo ha scelto di prendersi una pausa vera, ascoltando se stesso e lasciandosi sostenere dal team e dalla famiglia: “Mi hanno lasciato spazio quando serviva e hanno trovato le parole giuste nei momenti difficili”.

Nel racconto della sua rinascita, Berrettini mostra una maturità rara, anche nel modo in cui vive le relazioni con lo staff. La separazione dal preparatore Umberto Ferrara, per esempio, è stata affrontata senza rancore: “Non c’è stato nulla di personale, ma semplicemente non ci siamo incastrati. È giusto separarsi quando non si cresce più insieme”.

Wimbledon, per Berrettini, resta un luogo speciale, un punto fermo nella sua carriera fatta di ostacoli e di rinascite: “Questo posto mi fa sentire bene. Mi dispiace perché so quanto posso dare su questa superficie”, ha confessato con un sorriso carico di amarezza, ma anche di determinazione. La sua fame di competizione, infatti, è intatta: “Sono nato competitivo e morirò competitivo. Non mi accontenterò mai”.

L’anno scorso, proprio dopo un periodo difficile, riuscì comunque a superare avversari di spessore come Sonego, De Minaur e Zverev, fermandosi agli ottavi contro Alcaraz. Anche allora rientrava da una situazione complicata, ma con coraggio e grinta aveva ritrovato il suo tennis migliore. Stavolta arriva a Wimbledon con più allenamento nelle gambe, consapevole che il vero traguardo non è solo un risultato, ma il piacere di tornare a vivere il campo: “Essere qui e stare bene è già una vittoria. Ma il ritmo partita mi manca e non vedo l’ora di viverlo”.

Berrettini non ha mai nascosto le proprie fragilità, nemmeno davanti alle critiche più dure: “Leggere certe cose fa male, soprattutto se penso che le leggono mia madre o mia nonna”. Col tempo, però, ha imparato a filtrare, a riconoscere chi conta davvero e a fare pace con sé stesso. Il rapporto col proprio corpo, invece, resta una sfida continua: “Mi ha tradito tante volte, ma senza di lui non sarei quello che sono”, afferma con orgoglio. La paura del dolore e del non farcela è stata spesso più pesante degli infortuni stessi, ma ora Matteo sembra aver trovato la forza per reagire, con il sorriso e una nuova serenità.

E proprio in questa intervista rilasciata a La Repubblica, Berrettini ha avuto una riflessione sincera sulla vita da tennista professionista e sui suoi limiti fisici: “Io a Wimbledon dopo tanta sofferenza. Il mio corpo dice che il calendario del tennis è insostenibile”. Un messaggio forte, condiviso ormai da molti colleghi che – come lui – vivono la fatica di un tour senza soste, in cui trovare equilibrio tra prestazione, recupero e vita privata è sempre più difficile.
“Ho capito che se le cose sono ben oleate, posso rinascere dai momenti difficili”, conclude. Non è solo una dichiarazione, ma una filosofia che porterà con sé su ogni ciuffo d’erba di Wimbledon: vivere ogni partita come un’occasione, ogni ritorno come una vittoria, ogni passo sul prato inglese come un gesto d’amore verso il tennis e verso sé stesso.



Francesco Paolo Villarico


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14 commenti. Lasciane uno!

mattia saracino 29-06-2025 19:04

Forza berrettini.

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+1: Marco Tullio Cicerone
Annie3 29-06-2025 18:27

@ Bonaldo (#4423939)

Ma veramente non credo sia questione di “discriminante” rispetto a Jannik…la scelta di Berrettini di assumere Ferrara aveva suscitato già a suo tempo “perplessità”, per ovvi motivi che è inutile riproporre: il fatto che lo abbia licenziato è stato, altrettanto ovviamente, ignorato, essendo stata la conferma di una scelta iniziale di Matteo, diciamo così, “discutibile”, che quindi aveva già nelle premesse un esito praticamente scritto, visti i precedenti di Ferrara che, comunque sia andata, non aveva referenze rassicuranti e oltretutto non aveva migliorato i problemi fisici di Matteo…ha incuriosito di più la decisione di Sinner, visto che i due erano stati assunti con entusiasmo, date le loro referenze e precedenti illustri, e che fisicamente Jannik si stava dimostrando solido e senza acciacchi in campo, fotografati insieme sorridenti, insomma, come ha dichiarato Ubaldo Scanagatta di Ubitennis, niente lasciava immaginare una frattura così improvvisa, soprattutto alla vigilia di Wimbledon, e dopo un’intervista a Jannik che invece di chiarire ha suscitato maggiori perplessità, sempre a detta di Ubi

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walden 29-06-2025 17:15

Scritto da Bonaldo

Scritto da walden
Curioso che la separazione da Ferrara da parte di Berrettini sia passata praticamente sotto silenzio, così come quella da Roig, peraltro, mentre quelle di Sinner provocano una cagnara…..

Mi auguro sia una battuta… altrimenti metterei in dubbio il tuo raziocinio, tanto ovvia è la discriminante tra Sinner e Berrettini…

Dal punto di vista del tifo nazionale, a mio parere, non c’è tutta quella differenza, la morbosità con la quale viene analizzato ogni gesto di Sinner, compresi quelli della vita privata, è inversamente proporzionale alla sostanziale collusione che c’è verso Berrettini, che mai in questi anni ha spiegato nulla delle sue scelte tecniche.

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Bonaldo 29-06-2025 16:45

Scritto da walden
Curioso che la separazione da Ferrara da parte di Berrettini sia passata praticamente sotto silenzio, così come quella da Roig, peraltro, mentre quelle di Sinner provocano una cagnara…..

Mi auguro sia una battuta… altrimenti metterei in dubbio il tuo raziocinio, tanto ovvia è la discriminante tra Sinner e Berrettini…

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Grimaldello (Guest) 29-06-2025 16:37

Scritto da walden
Curioso che la separazione da Ferrara da parte di Berrettini sia passata praticamente sotto silenzio, così come quella da Roig, peraltro, mentre quelle di Sinner provocano una cagnara…..

Azzardo: forse perchè Sinner è il numero 1 del mondo mentre Berrettini è il numero 35?

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Max66 (Guest) 29-06-2025 16:32

@ walden (#4423875)

vabbè, Sinner è il numero uno, Berrettini è fuori dai trenta, ovvio che a parti invertite..

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piper 29-06-2025 15:57

Scritto da Guidooddounodinoi

Scritto da piper
@ Yannick mon amour (#4423890)
Per essere “l’anno scorso”, l’articolo dev’essere del 2024.

Però ci hanno messo Ferrara in mezzo. Un mischione, praticamente. Ma non li legge nessuno prima di pubblicarli?

Devo essere onesto, io non sempre ma questo l’ho dovuto rileggere perché non ricordavo con chi avesse perso Berrettini l’anno scorso, sono dovuto andare a controllare.

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Guidooddounodinoi (Guest) 29-06-2025 15:49

Scritto da piper
@ Yannick mon amour (#4423890)
Per essere “l’anno scorso”, l’articolo dev’essere del 2024.

Però ci hanno messo Ferrara in mezzo. Un mischione, praticamente. Ma non li legge nessuno prima di pubblicarli?

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Max66 (Guest) 29-06-2025 15:40

Ha un tabellone perfetto, se sta bene si gioca la semi con Alcaraz

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piper 29-06-2025 15:08

@ Yannick mon amour (#4423890)

Per essere “l’anno scorso”, l’articolo dev’essere del 2024.

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Yannick mon amour (Guest) 29-06-2025 14:56

Ma di quando è l’articolo?
L’anno scorso perso con Alcaraz?

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Betafasan 29-06-2025 14:33

Tutti speriamo che possa battersi al meglio! Credici!

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+1: Sonj
walden 29-06-2025 14:16

Curioso che la separazione da Ferrara da parte di Berrettini sia passata praticamente sotto silenzio, così come quella da Roig, peraltro, mentre quelle di Sinner provocano una cagnara…..

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+1: il capitano, Sonj, Marco Tullio Cicerone
piper 29-06-2025 14:12

Forza Matteo, ti voglio in finale contro Jannik o se non altro contro Lollo M.

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+1: Don Budge fathers, Sonj