
La denuncia di Alcaraz: “Le minacce social ci colpiscono. Meglio non leggere dopo una sconfitta”


Carlos Alcaraz è tornato in campo a Queen’s con una vittoria sudata, confermando fame e voglia di successi dopo il trionfo a Roland Garros. Ma, nel post partita, il fuoriclasse spagnolo ha voluto parlare anche di un tema delicato: le minacce e gli insulti che i tennisti ricevono ogni giorno sui social.
Dopo la vittoria al primo turno contro Adam Walton (6-4, 7-6), Alcaraz ha ammesso: “Sui social ricevo messaggi davvero pesanti, alcuni fanno anche paura. Non dirò esattamente cosa mi scrivono, ma a volte sono talmente duri da mettere ansia. Succede soprattutto quando perdi, ma impari con l’esperienza che in quei momenti è meglio non leggere nulla.” Il murciano ha spiegato che anche altri colleghi vivono lo stesso disagio, sottolineando quanto sia importante non lasciarsi influenzare dal clima tossico di internet: “Da professionista devi imparare a convivere con tutto questo. Il mio consiglio? Quando le cose vanno male, meglio non guardare i social: la gente può essere davvero pericolosa.”
Alcaraz si è poi soffermato sulla difficoltà della transizione terra-erba, sottolineando quanto sia complicato adattarsi in pochi giorni alle nuove condizioni: “Venivo da poco tempo di allenamento sull’erba e non conoscevo bene Walton. Il suo livello mi ha davvero sorpreso: la classifica non riflette la qualità del suo gioco, almeno su questa superficie.” Riguardo alle condizioni dei campi dopo il torneo WTA, Alcaraz ha detto: “Il campo è veloce, ma buona. Più tempo passo in campo, più mi sentirò a mio agio.”
Per il campione spagnolo, la ricetta resta sempre la stessa: concentrarsi su ciò che ama di più, vincere e divertirsi giocando a tennis, e non lasciare che l’odio virtuale offuschi la bellezza dello sport.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz
3 commenti
Sui Social c’è la feccia della feccia ed è inevitabile l’odio che si crea.
Per iscriversi a social e forum, compreso questo, metterei l’obbligo di fornire copia del documento di identità e di iscriversi con nome e cognome.
E se la dice lui….reduce da due tornei vinti immaginate cosa dovrebbe dire chi perde….