Greg Rusedski avverte Alcaraz: “Sarà molto difficile sostituire Ferrero”
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La separazione tra Carlos Alcaraz e Juan Carlos Ferrero continua a far discutere e ad alimentare riflessioni nel mondo del tennis. Dopo sette anni di collaborazione, 24 titoli conquistati e un 2025 chiuso dal murciano con otto trofei, due Slam e il ritorno al numero uno del mondo, l’addio al tecnico valenciano resta una delle notizie più sorprendenti della stagione.
Tra le tante voci che si sono espresse sulla vicenda c’è anche quella di Greg Rusedski, ex numero quattro del ranking ATP, che ha analizzato la rottura con sguardo critico e senza nascondere lo stupore. “Non sappiamo di chi sia stata davvero la decisione, ma è uno shock – ha spiegato –. Ferrero viene premiato come allenatore dell’anno, Alcaraz è il miglior giocatore della stagione e numero uno del mondo, e all’improvviso tutto finisce”.
Secondo Rusedski, le motivazioni non sarebbero di natura economica. L’ex tennista britannico esclude che il tema finanziario abbia avuto un peso determinante, sottolineando come Alcaraz abbia recentemente firmato un importante nuovo contratto con Nike. A suo avviso, la chiave andrebbe cercata piuttosto nella relazione quotidiana e nella comunicazione tra giocatore e allenatore. “Forse Carlos sta giocando troppe esibizioni, forse vuole godersi di più la vita fuori dal tennis”, ha osservato.
Rusedski ipotizza che uno dei punti di frizione possa essere stato il controllo esercitato da Ferrero sull’organizzazione della vita sportiva e personale di Alcaraz. “Se sei felice fuori dal campo, giochi meglio. Ma se provi a cambiare la personalità di qualcuno o a limitarne certi aspetti, può diventare complicato. È lì che probabilmente si sono tracciate le linee di confine”, ha spiegato, lasciando intendere che il murciano possa aver sentito il bisogno di maggiore libertà.
Nel dibattito è stato tirato in ballo anche il nome di Rafael Nadal come possibile figura di riferimento futura, ma Rusedski ha escluso questa ipotesi con decisione. “Non credo che Nadal sia in una fase della vita in cui voglia tornare nel circuito a viaggiare ogni settimana. Ha due figli piccoli e sembra godersi il ritiro, non lo vedo rinunciare a tutto questo per allenare Alcaraz”.
L’ex numero quattro del mondo ha infine espresso il proprio rammarico per la fine di una collaborazione che immaginava potesse durare per tutta la carriera del murciano, sulla falsariga del rapporto tra Rafa Nadal e lo zio Toni. “Chiunque accetterebbe di allenare Carlos Alcaraz se ricevesse una chiamata, ma sostituire Juan Carlos Ferrero sarà estremamente difficile”, ha concluso Rusedski, riassumendo un sentimento condiviso da molti osservatori: l’addio a Ferrero rappresenta una svolta delicata e complessa nella carriera di uno dei talenti più luminosi del tennis mondiale.
Marco Rossi
TAG: Carlos Alcaraz, Greg Rusedski

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Concordo – la famiglia detta legge. Una spirale molto pericolosa per Charlie.
Con o senza Ferrero di Roger ce n’e’ solo uno, la sua racchetta e’ una Head e il suo nome e’ Il Dolomitico.
Ascoltavo venendo al lavoro il Giornale radio Rai: hanno supposto che alla base del divorzio ci siano state divergenze sulla frequentazione di discoteche da “vida loca” di Carlos. Il campione spagnolo ama molto divertirsi e tirar tardi nei locali e questo a Ferrero non andava giù.
Io personalmente ci credo poco, penso più a questioni economiche con ingerenze della famiglia del tennista.
Vedremo se ci sarà un allenatore altrettanto bravo a dirigerlo dalla panchina: sono convinto che dopo lo sdoganamento del coaching, chi ne ha tratto maggior vantaggio è stato proprio Alcaraz.