Volandri celebra l’Italia della Davis: “Sinner aveva ragione, siamo una squadra forte”

13/12/2025 08:36 3 commenti
Filippo Volandri con Flavio Cobolli - Foto Brigitte Grassotti
Filippo Volandri con Flavio Cobolli - Foto Brigitte Grassotti

Nonostante le critiche ricevute dopo l’annuncio della mancata partecipazione di Jannik Sinner alla fase finale della Coppa Davis 2025, l’Italia ha dimostrato ancora una volta di possedere una profondità di squadra invidiabile. A Bologna, nella finale contro la Spagna, il gruppo guidato da Matteo Berrettini e Flavio Cobolli ha ribaltato lo scetticismo generale conquistando il trofeo con un secco 2-0.
Un successo che permette agli azzurri di sollevare l’“insalatiera” per la terza stagione consecutiva, un’impresa mai vista nella storia del tennis italiano.

Filippo Volandri, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha tracciato un bilancio particolarmente positivo di questo triennio storico, sottolineando il valore collettivo della squadra:
“Quest’anno è stato raggiunto qualcosa di straordinario. Vincere tre titoli consecutivi è la grande impresa della stagione. E farlo con giocatori diversi, tanti nuovi e molti debuttanti, è il segnale di un movimento in salute”.

Volandri esalta il gruppo: “È la vittoria più sentita”
Il capitano azzurro ha difeso la scelta di Sinner e spiegato come il resto della squadra abbia risposto sul campo:
“Jannik aveva ragione: siamo comunque una squadra forte. Questa vittoria è diversa dalle altre, forse quella più sentita insieme alla prima. Sono fortunato ad avere così tanti giocatori: non sempre si vince la Davis con il numero uno o due del mondo, ma certamente con un gruppo profondo e pronto a svolgere un ruolo fondamentale quando richiesto”.

Volandri ha poi evidenziato quanto l’unione tra i giocatori sia stato un fattore chiave nel triennio vincente: “La vera forza del team è che sono ragazzi che vanno d’accordo. Dopo la vittoria li ho chiamati uno ad uno per ringraziarli. Anche un giocatore come Sonego, con una classifica alta ma che alla fine non ha giocato, ha lavorato duramente accanto a Matteo per mettere Cobolli nelle migliori condizioni. Negli ultimi tre anni la squadra, indipendentemente da chi fosse convocato o scendesse in campo, si è sempre sostenuta: per me questo è fondamentale”.

L’Italia chiude così un ciclo straordinario, dimostrando che la forza del collettivo può andare oltre l’assenza del suo leader tecnico. Un segnale importante in vista del 2026, dove gli azzurri proveranno a rendere ancora più leggendaria questa storia.



Marco Rossi


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3 commenti

MAURO (Guest) 13-12-2025 09:29

Squadra forte? Ma se il giocatore di classifica più alta affrontato era Munar al numero 36…..
Ma X favore.

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il capitano 13-12-2025 09:02

Capitan Filippo Volandri per me sei un mito.

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+1: giallu, Carota Senior, antoniov
mabasta (Guest) 13-12-2025 09:00

e basta però…….. esibizione di secondo livello. Piquè e qualche federazione codarda hanno distrutto decenni di storia.

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