Da Bergamo Challenger, Copertina

Italia-Germania sarà a Bergamo: Maestrelli-Topo per il titolo

22/11/2025 22:20 Nessun commento
Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002 - Foto Antonio Milesi
Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002 - Foto Antonio Milesi

L’incrocio mancato in Davis si vivrà alla ChorusLife Arena: uno splendido Francesco Maestrelli mette a nudo l’inesperienza di Justin Engel, mentre Marko Topo blocca Stefano Travaglia con una grande prestazione. Domenica l’ATP celebrerà i 20 anni del torneo. Finale in diretta su Sky.
Doveva essere Italia-Germania a Bologna, per la finale di Coppa Davis. I tedeschi si sono fatti sorprendere dalla Spagna, ma la sfida ci sarà ugualmente agli Internazionali di Bergamo, con l’atto finale tra Francesco Maestrelli e Marko Topo. Italia-Germania di sabato è terminata 1-1, con il pisano che ha entusiasmato il pubblico di Bergamo battendo per la seconda volta in pochi mesi il baby fenomeno Justin Engel, domato con un netto 6-4 6-2 senza nemmeno spendere troppo in vista della finale. Il tedesco è un buon prospetto, ma il processo di maturazione precede ancora molti step. C’è stata partita fino al 4-4, poi Engel si è progressivamente liquefatto e ha lasciato strada a un Maestrelli impeccabile al servizio. Zero palle break concesse e, soprattutto, strada sbarrata al tedesco nello scambio da fondocampo. Tutte le accelerazioni di Engel venivano rispedite al mittente, e spesso era il 18enne di Norimberga a finire fuori giri. Il 6-2 del secondo parziale è quasi bugiardo, poiché il pisano ha avuto palla break in entrambi i turni di servizio tenuti da Engel, incapace di cambiare tattica quando era chiaro che il Piano A non avrebbe funzionato. E allora Maestrelli è giustamente in finale, replicando il risultato di dodici mesi fa, quando a Rovereto si arrese a Luca Nardi. Giocò una finale così così, facendosi prendere da un pizzico di commozione durante la consegna dei premi. Oggi c’è un Maestrelli diverso, più maturo, che a questi livelli è super-competitivo. Di lui impressionano più aspetti: un servizio sempre più regolare, una condizione atletica eccezionale e una regolarità frustrante per gli avversari. Per lui sarà l’ottava finale nel circuito Challenger: per adesso il bilancio racconta di tre vittorie (Verona 2022, Francavilla al Mare e Brasov nel 2025) e quattro sconfitte. Ma la sensazione è che il Maestrelli di questa settimana sia la migliore versione possibile di sé, almeno fino a oggi. E avrà le carte in regola per regalare all’Italia il suo settimo titolo in questo torneo. Va da sé che siamo di gran lunga il Paese più titolato, ben distanziando i tre titoli della Francia.

TOPO, “BUM BUM” NEL PRIMO SET E SOLIDITÀ NEL SECONDO
Dopo l’ultimo punto si è lasciato cadere per terra, strafelice per aver raggiunto proprio a Bergamo la sua prima finale in un torneo Challenger. Una bella immagine di sport, anche se un po’ deludente per il pubblico italiano. Ma è onesto dire che Marko Topo ha meritato di raggiungere la finale al Trofeo FAIP-Perrel presented by Intesa Sanpaolo & Sarco Lexus Bergamo. Il tedesco si è imposto 6-3 6-4 contro un generoso Stefano Travaglia in una partita davvero ben giocata, a tratti spettacolare, in cui l’azzurro può avere qualche rimpianto per un paio di palle break mancate nel secondo set. A Topo bisogna riconoscere un inizio dirompente e la capacità di giocare al meglio nei momenti importanti. “All’inizio ero molto nervoso – racconta il tedesco – però il servizio e il dritto hanno funzionato sin da subito, poi ho trovato un break al quarto gioco. Questo mi ha permesso di giocare in scioltezza e il primo set è stato davvero ottimo. Nel secondo lui è stato più aggressivo, io un po’ più passivo ma ho avuto la solidità necessaria. L’ho brekkato sul 3-3, poi ho servito con palle nuove ed è stato un game delicato, ma posso dire di aver giocato bene nei momenti importanti”. Topo allude alla palla break che avrebbe condotto Travaglia sul 4-4. La risposta dell’azzurro è stata corretta dal nastro, ma lui è stato bravo a presentarsi a rete e giocare una volèe vincente. Per Topo – molto apprezzato dai bergamaschi per il suo carattere gioviale – è la prima finale in un torneo di categoria, la settima in assoluto. A livello ITF ne ha giocate sei e le ha vinte tutte.

COACH REICHELT TORNERÀ PER LA FINALE
“È il mio ultimo torneo dell’anno, ovviamente spero di vincere, ma comunque vada è stata una settimana fantastica. Per me questo torneo significa molto, noi tennisti lavoriamo duramente ogni giorno per ottenere risultati come questo”. Per lui è un successo che vale doppio, perché non c’era coach Timon Reichelt, che pure lo aveva accompagnato per tutta la settimana. “È dovuto andare via ieri sera perché aveva un impegno nella giornata di oggi, quindi sono doppiamente contento di aver vinto senza di lui. È una vittoria ancora più grande. Però domani tornerà e sarà al mio fianco per la partita”. Dopo il matchpoint, Topo è rimasto in campo a lungo per foto e autografi con i tantissimi spettatori presenti: c’erano circa 1.600 persone a colorare una giornata di bel tennis, creando un’atmosfera molto piacevole. “L’arena è fantastica, potrebbe tranquillamente ospitare un ATP 250 o addirittura un 500 – dice Topo – davvero spettacolare. Il pubblico faceva il tifo per Stefano, come aveva fatto per Francesco Passaro nei quarti, ma sono stati molto corretti con entrambi, volevano godersi una giornata di buon tennis e ho apprezzato molto”. Con i punti raggiunti in finale, Topo è già certo di salire intorno al numero 240 ATP, a un tiro di schioppo dal suo best ranking (n.236), ma in caso di vittoria si porterebbe a ridosso dei top-200: con le regole in vigore fino all’anno scorso, una vittoria gli sarebbe valsa l’ingresso nelle qualificazioni dell’Australian Open. “Purtroppo è tardi” aveva detto qualche giorno fa. Se continua così, tuttavia, presto lo vedremo decisamente più in alto.

DOMENICA DI GALA
Domenica 23 novembre sarà un giorno molto importante per gli Internazionali di Bergamo. La finale scatterà alle 16 e avrà la diretta TV su Sky Sport Tennis (canale 203), impreziosita da una voce familiare agli appassionati, quella di Federico Ferrero. Ma la giornata partirà già alle 15 con la tradizionale cerimonia di fine torneo, quest’anno ancora più ricca: sarà infatti presente un delegato ATP per premiare il torneo per i suoi vent’anni di storia. Con la sua edizione numero 20, infatti, Bergamo entra nel programma “Challenger Heritage” che gratifica gli eventi che hanno raggiunto la cifra tonda di edizioni. La storia di Bergamo è incredibile, anche al punto che gli stessi canali social dell’ATP hanno anticipato l’evento, con un post che celebra il torneo. “Cheers to a tournament that creates champions” (un brindisi al torneo che crea campioni) hanno scritto, accompagnando al post un immagine di Jannik Sinner nel 2019, quando divenne il più giovane italiano di sempre a vincere un torneo di categoria. Tra i tanti tornei Challenger italiani, alcuni sono nati prima di Bergamo (la cui storia parte nel 2006), ma soltanto due (Roma Garden e Cordenons) hanno garantito la stessa continuità, senza saltare neanche un’edizione. E allora sarà davvero una giornata speciale.

INTERNAZIONALI DI BERGAMO – Trofeo FAIP-Perrel (145.250€, indoor)
Semifinali Singolare

Marko Topo (GER) b. Stefano Travaglia (ITA) 6-3 6-4
Francesco Maestrelli (ITA) b. Justin Engel (GER) 6-4 6-2

Finale Doppio
Joshua Paris / Marcus Willis (GBR-GBR) b. David Poljak / Tim Ruehl (CZE-GER) 7-6(3) 6-4


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