Da Bergamo Challenger, Copertina

Da Bergamo: Maestrelli vuole chiudere in bellezza un bel 2025

20/11/2025 20:23 3 commenti
Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002 - Foto Antonio Milesi
Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002 - Foto Antonio Milesi

Il 2025 è stata una buonissima stagione per Francesco Maestrelli, sempre più vicino al best ranking. Potrebbe ottenerlo in caso di successo a Bergamo. “Ognuno ha il suo percorso, l’importante è arrivare”. Passano anche Guerrieri e Napolitano: con sei italiani nei quarti, è record. Forfait Lajal, Engel nei quarti giocando tre game.

Dodici mesi fa, Francesco Maestrelli si era presentato all’edizione roveretana degli Internazionali di Bergamo da numero 284 ATP. Era reduce da un periodo non semplice, nel quale doveva ancora prendere le misure con coach Giovanni Galuppo ed era ripartito dai tornei ITF per ritrovare punti e fiducia. Oggi è tra i protagonisti alla ChorusLife Arena, e da numero 157 ha raggiunto i quarti al Trofeo FAIP-Perrel presented by Intesa Sanpaolo & Sarco Lexus Bergamo. È già certo di contenere i punti in scadenza, ma se dovesse vincere il torneo migliorerebbe addirittura il best ranking (n.149, risalente al 26 giugno 2023). Sarebbe un traguardo simbolico a suggellare una stagione decisamente positiva, impreziosita da due titoli Challenger (Francavilla al Mare e Brasov) e una continuità che gli ha permesso di tornare a giocare le qualificazioni dei tornei del Grande Slam. Va da sé che il prossimo obiettivo sarà quello di arrivare nei tabelloni principali. Per arrivarci bisogna vincere partite come quella contro Buvaysar Gadamauri, belga di origine russa, uno dei giocatori più apprezzati nei giorni scorsi. Talentuoso, con uno spettacolare rovescio a una mano, aveva incantato un po’ tutti. Ma Maestrelli si è imposto con un doppio 6-3, anche se non sono mancate le difficoltà: nel primo set ha dovuto cancellare complessivamente nove palle break, mentre nel secondo si è trovato addirittura in svantaggio 3-0, peraltro con doppio break. Nessun problema: Maestrelli ha messo il turbo e si è aggiudicato sei game di fila, lasciando per strada soltanto sette punti. “Lui colpisce molto bene la palla, con il rovescio trova traiettorie complicate – dice Maestrelli – è un tennista ‘di mano’, poi quelli che giocano il rovescio come lui sono sempre meno. Io ho pensato a servire bene ed essere produttivo per non fargli fare gioco. A un ritmo più basso, sarebbe stato molto pericoloso”. Maestrelli ripete più volte un concetto: “sto lavorando tanto”, ribadendo quanto creda nei frutti del lavoro. Come quello sul servizio, per esempio. Raggiunge velocità elevatissime, ma ogni tanto gli scappa via. Ha commesso sette doppi falli, di cui tre in un game. “Ci stiamo concentrando molto sulla seconda di servizio: vorrei essere più aggressivo di quanto non sarei naturalmente, e a volte può capitare che mi scappi un po’, soprattutto quando non sono lucidissimo. Ma succede perché chiedo molto a questo fondamentale”.

L’IMPORTANTE È ARRIVARE
Eccezion fatta per l’eventuale finale in Serie A1 del suo TC Santa Margherita Ligure, Bergamo è l’ultimo torneo della stagione di Maestrelli, dunque è il momento dei bilanci. “Ovviamente ambisco sempre al meglio, ma sono soddisfatto. L’anno era iniziato così così per via di un infortunio, ma con il lavoro ho trovato continuità e sono arrivati i risultati. Sono contento e non mi dispiacerebbe terminare nel migliore dei modi, magari confermando la finale dell’anno scorso, sia pure in un’altra città”. Coetaneo di Lorenzo Musetti e Flavio Cobolli, il pisano non si fa condizionare dai risultati altrui, ma si concentra sul suo percorso. “Non è importante quando si arriva, l’importante è riuscirci – spiega – ovviamente sarebbe meglio farlo in fretta, ma sto dando il mio 100%. È questo a contare. Io credo di avere buone potenzialità e penso che sia questione di tempo: non mi interessa che altri siano arrivati prima, ma spero di fare come loro”. Talvolta i numeri possono essere interessanti per comprendere le attitudini di un giocatore: Maestrelli vanta un bilancio di cinque vittorie e sei sconfitte contro i top-100 ATP (ottimo, per chi non c’è mai entrato), mentre è 34-47 contro i giocatori compresi tra la centesima e la duecentesima posizione. Cosa può significare? “Non conoscevo questa statistica: è chiaro che nei Challenger è più raro affrontare i top-100, accade solo in alcuni periodi dell’anno. Poiché attualmente mi trovo nella fascia 100-200, spero di trovare solidità e continuità contro questo tipo di giocatori. Se poi avrò l’occasione di giocare tornei ancora più grandi, vedremo. Per l’anno prossimo, comunque, mi piacerebbe avere più continuità con giocatori di questo livello”.

“CALENDARIO DENSO, MA I TENNISTI NON VANNO IN GUERRA”
In un periodo in cui è molto vivace il dibattito sul calendario ATP, secondo alcuni troppo lungo, è interessante conoscere il parere di uno come Maestrelli, che ha appena giocato la sua partita numero 73 in stagione (limitandosi al singolare). E Bergamo è il suo trentunesimo torneo. I big hanno ragione nel lamentarsi del calendario troppo duro, oppure ha ragione Felix Auger-Aliassime quando dice che i tennisti fanno quello che amano e che certe osservazioni non hanno troppo senso? “In tutta onestà, non mi so collocare – dice Maestrelli – il calendario è molto fitto, a volte la sensazione di non potersi fermare può portare al burnout psicologico. Non mi dispiacerebbe se in estate ci fosse un periodo senza tornei, nel quale ci sarebbe la possibilità di allenarsi e riposare. Apprezzerei un calendario meno denso, ma si può fare anche così. In fondo giochiamo a tennis, mica andiamo in guerra. Quello del tennista è un lavoro duro sotto tanti punti di vista, ma va riconosciuto che sotto altri aspetti siamo dei privilegiati”. A chiudere, pochi minuti prima che scendesse in campo per il doppio con Stefano Travaglia, è inevitabile chiedergli come si è evoluto il suo rapporto con i social media dopo il famoso sfogo contro gli haters di un paio d’anni fa, che sfiorò addirittura la narrativa mainstream. “Io non sono ancora un personaggio pubblico, ma per persone più esposte può essere un’arma a doppio taglio: non mi piace che tutti possano interagire con tutti, soprattutto quando viene fatto in modo negativo, con cattiveria. Io ritengo di aver fatto pace con i social, nel senso che me ne disinteresso. Non li uso particolarmente, mi svago con altro. Ovviamente non li trascuro, ma non sono la mia vita e non mi faccio condizionare”. Ciò che conta, adesso, è continuare a vincere sul campo da tennis.

AVANZANO GUERRIERI E NAPOLITANO: SEI ITALIANI NEI QUARTI
Il prossimo avversario di Maestrelli sarà Stefano Napolitano, alle 20 di un venerdì più italiano che mai: sono infatti addirittura sei gli azzurri nei quarti di finale a Bergamo. Oltre al pisano, hanno centrato la Final Eight anche Andrea Guerrieri e lo stesso Napolitano. Erano match per certi versi simili, contro avversari provenienti dalle qualificazioni (nel caso di Visker addirittura lucky loser), ma non per questo meno pericolosi. Guerrieri ha raggiunto il risultato più importante della sua carriera rifilando un netto 6-4 6-0 al bulgaro Alexander Donski: curiosamente, giocherà il suo primo quarto di finale Challenger dopo aver giocato (e vinto) quattro partite, mentre il suo avversario si presenterà con appena tre game sulle gambe. Già, perché dopo aver approfittato del ritiro di Hamish Stewart sul 2-1 nel primo set, Justin Engel non è nemmeno sceso in campo contro Mark Lajal per il forfait dell’estone. Problemi alla parte bassa della schiena, già evidenziati al primo turno, gli hanno suggerito prudenza e ha scelto di non rischiare. Un peccato per il torneo, che si vede privato del suo match pop-corn, atteso sin dal sorteggio del tabellone. Approda ai quarti anche Napolitano, bravissimo a tenere a basa il doppista Niels Visker, giunto al secondo turno un po’ per caso. Interprete di un tennis basato sul servizio, l’olandese fa enorme fatica negli spostamenti e nel palleggio da fondocampo. Se viene abbandonato dal suo colpo migliore, non è questo il suo livello. Napolitano lo ha brekkato per tre volte, firmando un 6-4 6-4 che lo spinge al derby contro Maestrelli: sarà il terzo scontro diretto tra i due, il primo su una superficie diversa dalla terra battuta. Il bilancio dice 2-0 Maestrelli, ma si giocherà in condizioni diverse rispetto al passato. Il programma scatterà alle 11, con la prima semifinale del doppio, poi a seguire si giocheranno tutti i quarti di singolare sul Campo Centrale.

INTERNAZIONALI DI BERGAMO – Trofeo FAIP-Perrel (145.250€, indoor)
Secondo Turno Singolare

Francesco Maestrelli (ITA) b. Buvaysar Gadamauri (BEL) 6-3 6-3
Andrea Guerrieri (ITA) b. Alexander Donski (BUL) 6-4 6-0
Stefano Napolitano (ITA) b. Niels Visker (NED) 6-4 6-4
Justin Engel (GER) b. Mark Lajal (EST) ritiro

Quarti di Finale Doppio
Theo Arribage / Albano Olivetti (FRA-FRA) b. Michele Ribecai / Juan Cruz Martin Manzano (ITA-ITA) 6-2 3-6 10-7
Davis Poljak / Tim Ruehl (CZE-GER) b. David Pichler / Filip Pieczonka (AUT-POL) 7-5 6-4
Joshua Paris / Marcus Willis (GBR-GBR) b. Francesco Maestrelli / Stefano Travaglia (ITA-ITA) 7-6(5) 6-4


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3 commenti

mattia saracino 20-11-2025 21:26

Bene ma non benissimo per maestrelli.

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Detuqueridapresencia 20-11-2025 21:00

Engel ha passato due turni per ritiro.

Se fosse italiano i complottisti, i qudrupedi e i quadrumani si starebbero stracciando le vesti e accusando Gaudenzi di avere messo il guttalax nel caffè

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MAURO (Guest) 20-11-2025 20:46

Ormai non si può più parlare di orgia,ma di orgissima italica in quel di Bergamo.

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