Sinner soddisfatto: “E stata una partita di alto livello. L’anno scorso questo torneo mi ha dato tanto”
11/11/2025 07:40 
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Jannik Sinner a Torino (foto Brigitte Grassotti)
Indossando una bella felpa celeste, Jannik Sinner si è presentato alla stampa sereno e soddisfatto della sua ottima prestazione di esordio alle ATP 2025. Entrare in un torneo così importante e duro affrontando subito uno dei giocatori migliori in condizioni indoor è un bel viatico, un test immediato delle proprie sensazioni e livello. Al coperto Jannik è fortissimo e l’ha confermato anche stasera all’Inalpi Arena, servendo come un treno e confermando di aver scelto di giocare in scambio alla massima velocità, sfidando Felix in palleggi mozzafiato e di altissimo livello tecnico. Una decisione consapevole, e vincente.
“È stata una partita di alto livello fino al 6-5” commenta Sinner, “poi è successo quel che è successo (riferendosi all’infortunio di Felix, ndr). Ho sbagliato due risposte sul 5-4 che potevano complicare le cose. Avevamo giocato la finale a Parigi, lui ha cambiato due o tre cose e non è stata facile. Felix ha avuto il problema fisico, non vuoi vincere così ma prendi quel che viene. Sono stato attento a servire bene. Felix si merita di essere qua, soprattutto quando si gioca indoor è uno molto difficile da battere, ma lo è ovunque”.
Fanno notare come nel primo set gli scambi fossero di una intensità e velocità incredibile. Anche Jannik conferma: “La velocità di palla? Ci sono dei giocatori ai quali cerchi di togliere il tempo, contro i quali devi giocare diverso tatticamente, magari abbassando la velocità. Oggi volevo iniziare forte perché sapevo che anche lui stava cercando quella tattica. Devi vedere come ti senti, come parti… Ho servito quattro prime palle nel primo game e questo ti dà fiducia, e sono andato via a grande velocità. Non giocherò così tutte le altre partite: ho un girone con avversari tosti che servono in modo incredibile, ma da fondo campo sono diversi. Mi dovrò adattare. Oggi quando c’era la palla da tirare, la tiravo. In dei momenti sono stato più solido, quando era necessario esserlo. Se sbagli la risposta sul 15-30 come è capitato oggi, rischi di perdere la occasione e magari il set se mai finisce al tiebreak rischi anche di perderlo pur avendolo giocato bene”.
Il servizio è il colpo che più ha performato oggi nel tennis di Jannik, una battuta potente ma anche con più variazioni di effetto: “Variare la battuta mi sta aiutando, ho servito molto bene nei punti importanti. Quando conosci l’avversario è diverso, sai come affrontarlo. Contro Sasha il servizio sarà fondamentale. Questo è un campo che sento più veloce rispetto ai primi allenamenti, è più consumato e la palla va di più, quindi la battuta è davvero fondamentale”.
Alle Finals c’è il fattore round robin, diverso dal resto della stagione, ma Jannik non se ne cura più di tanto. “Non posso controllare come giocano gli altri… Stiamo guardando poco le altre partite ma i risultati li sai perché siamo qua e li vedi online. Sto molto attento a quello che facciamo noi, e non si sposta il lavoro per seguire gli altri. Semmai recupero poi dopo i punti importanti, quello mi piace e lo seguo sempre. So quello che mi sto giocando qua ma non è tutto nelle mie mani. Sono contento di come ho giocato stasera, lo scorso anno questo torneo mi ha dato tanto. Vediamo come proseguirà”.
In chiusura l’immagine che più gli è rimasta dentro del suo 2025, quella di cui va più fiero: “Wimbledon, la vittoria lì sicuramente”.
Da Torino, Marco Mazzoni
TAG: ATP Finals 2025, Jannik Sinner, Marco Mazzoni
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Sinner: “L’anno scorso questo torneo mi ha dato tanto”.
Nitto Atp Finals: “Sinner l’anno scorso non ci ha dato praticamente niente. Nemmeno un set. Era dai tempi di Lendl che non vedevamo un tirchio di tal fatta.”
Giornalisti: “Non corre buon sangue tra Sinner e le Nitto. Dichiarazioni di entrambi destinate a far discutere.”
A meno che Alcaraz non alzi, e di tanto, il suo livello, già è scontato chi vince
Il punto è proprio questo, se avesse avuto questo servizio a NY sarebbe stata un’altra storia. E quanto a Parigi, probabilmente dopo i tre MP falliti con questo servizio non avrebbe perso a zero con la battuta a disposizione per chiudere (infatti lo 0-40 era sul 5-3 in suo favore).
Ma dobbiamo risalire alle cause, cioè gli strascichi e l’onda lunga della sospensione. Jannik per tre mesi non solo non ha potuto giocare, ma non ha potuto nemmeno misurare sul campo il proprio lavoro e la propria evoluzione tennistica. Al rientro, in maggio, ha manifestato una crisi nel servizio, diciamo fino a settembre, senza tuttavia avvertirne sempre le conseguenze perché con gli avversari dal n. 3 in giù vinceva facilmente anche dovendo tirare il 50% e più di seconde.
Sono state le finali perse con Carlos a fargli rendere conto della necessità, ineludibile, di lavorare sul servizio. A ben vedere, non ancora la prima finale a Roma, troppo vicina al rientro per poter individuare la causa e lavorarci sopra, né quella al RG in cui la vera causa è stata oscurata dall’incidente di percorso dei tre MP falliti, né ovviamente la finale di Cincinnati che non si è nemmeno giocata (e poi veniva dalla vittoria di Wimbledon).
La vera svolta è avvenuta dopo NY e già nel 6 Kings se ne sono notati gli effetti. Lancio della palla più alto, movimento più diretto a collocare che a imprimere velocità, insomma palle un po’ meno veloci ma molto più piazzate, tali da aiutarlo poi in quell’uno-due in cui è inarrestabile. Ha anche curato ulteriormente le risposte e affinato le variazioni, ma la vera svolta è stata nelle percentuali di prime.
Ora che questa svolta è avvenuta (da allora infatti Jannik non ha più perso, a parte la disavventura di Shanghai che non ha a che vedere col tennis), il dominio di Sinner con l’anno 2026 può considerarsi iniziato e chissà che per il GS sia ora il momento
Sinner ha sbagliato qualche diritto di troppo?
Per favore spostare Laila in una posizione più lontana dal campo!
: D
FAA ha avuto un CRAMPO e non una contrattura, diversamente l’avrebbero fasciato e probabilmente si sarebbe fermato per non rischiare uno strappo (e stare fermo anche 2 mesi).
Purtroppo Jannik a Parigi ha pagato lo scotto del lungo stop mentre a NY non si era ancora ripreso dal virus di Cincinnati.
In effetti il meccanismo del suo servizio è molto delicato e se non sta bene si “inceppa” facilmente!
Ma dopo US Open il team ha lavorato per semplificare il movimento ed i risultati si stanno via via consolidando, con ottime speranze per la prossima stagione!
Tra l’altro Bertino (lo specialista di analisi che appare su SuperTennis) ha evidenziato anche qualche sostanziale modifica nel movimento del dritto, per renderlo più preciso ed efficace soprattutto sui campi veloci…
che rabbia vedere jnnik servire così bene ieri sera e ripensare sia al rg che a ny, la partita sul 6 5 è finita a causa della contrattura a faa, ma fino a quel momento è servito un grande servizio per contrastare un faa in formissima e in grande spolvero come del resto era stato a parigi
Mi sono fermato a “bella felpa
celeste”
Auguri per tutto, Sinner.
Auguri auguri.
Il suo team tutto in divisa d’ordinanza rigorosamente omogenea fa un po’ sorridere ma tale spinta simmetria è prerogativa pitagorica dei peccatori che così si concentrano al meglio vedendo quella macchia monocroma appollaiata sugli spalti. …quanto al suo a tratti zoppicante rendimento, salvo il servizio, non c’è assolutamente da farne una bieca soap opera ad uso ed abuso degli italioti che vorrebbero vedere un folgorante vincente in ogni cosa che esce da tale racchetta. Ieri era l’inizio del torneo, sicuramente lo sentiva, poi c’è stato l’infortunio e la sua forma mentis in quei frangenti è di portare rispetto, di empatizzare con la sventura altrui senza fargliela pesare troppo. Vincendo nettamente lo stesso ma senza stravincere, sbagliando qualcosa di non previsto. Credo sia un riflesso incondizionato di rispetto che lui domina ma non senza fatica. Ma lo zoccolo duro, molto duro, degli italioti vogliono urlare il daje sinnereee, vogliono sbattere le manone paganti e vedere vincenti a km O, si gioca in Italia, scaturire da ogni dove…non c’è che fare…senza vie di mezzo,…ignoriamoli…
Spezzo una lancia a favore di Panatta che ne capisce di tennis più di tutti noi messi insieme.
Ha fatto alcune critiche (su colpi sbagliati facilmente) ma anche detto che nel tennis succede. Ha poi elogiato il rovescio di Sinner e tutto il comportamento al servizio.
Se posso dire la mia, quest’anno non avevo mai visto Jannik così solido al servizio come ieri sera: percentuali di prime e di punti vinti con la prima e la seconda da extraterrestre. In risposta contro un big server su superficie veloce prestazione da numero uno.
Il primo set è stato giocato come una finale slam non come un incontro da round robin.
Critiche assolutamente ingenerose.
Bisognerebbe rimandare alla lettura degli INDICI di qualità dei colpi di Sinner che sono stati superiori ad una media stagionale già altissima…
…ma a certi cafoni presuntuosi più che gli indici bisognerebbe mostrare il MEDIO!
L’ironia questa sconosciuta.
Andava bene anche solo..solo chi beve un litro di whisky prima di vedere una partita…
La tutina azzurra non è mica un messaggio velato che anche nei tornei e nelle Finals si considera rappresentante del suo paese? Il suo staff era tutto di color quasi Sabaudo e la location era adatta!
@ JannikUberAlles (#4520257)
Non è stata una grande partita da parte di Jannik solo perchè ci ha abituato troppo bene, peccato che sia così difficile da capire per te. E’ stato un buon primo set , diciamo da 8, ma siamo sempre abituati ad uno Jannik da 9 -9,5 . Panatta ha detto solo che ha visto Jannik giocare meglio in altre partite. Probabilmente tu ne capisci di tennis come Fiocchetti, ma ce ne faremo una ragione
@ JannikUberAlles (#4520257)
Illustri SOLONI, sorry
Sempre lucido Jannik.
Ma come SODDISFATTO???
Non ha sentito le critiche di Panatta e di certi illustri solo i di LT che hanno visto distrazioni nelle palle-break, dritti buttati alle ortiche, risposte inconsulte…
Per me Vagnozzi lo manderà a letto senza cena!
Ma con Laila non sarebbe comunque un Purgatorio 😉