Jim Courier critico con Alcaraz: “Gioca in modalità kamikaze, questa è l’esperienza Alcaraz”
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La clamorosa eliminazione di Carlos Alcaraz al secondo turno del Rolex Paris Masters 2025 continua a far discutere. Tra le voci più autorevoli a commentare la sconfitta dello spagnolo contro Cameron Norrie, c’è quella di Jim Courier, ex numero 1 del mondo e oggi analista per Tennis Channel.
Courier, noto per la sua lucidità e schiettezza, non ha usato mezzi termini per descrivere l’atteggiamento di Alcaraz in campo, definendolo “un kamikaze del tennis”.
“Se c’è qualcosa che ci affascina di Alcaraz è la sua imprevedibilità, il modo in cui si prende rischi enormi e gioca ogni punto come se fosse l’ultimo, spesso fuori da ogni logica. Di solito questo lo premia, ma quando non funziona… il risultato è devastante. Fare 54 errori non forzati in una partita fa parte di quella che io chiamo la ‘Alcaraz Experience’: gioca in modalità kamikaze.”
Courier ha poi aggiunto che un approccio così aggressivo, quando non è sostenuto da lucidità, finisce per consegnare troppi punti all’avversario:
“Concedere così tanto significa, in pratica, regalare due set al rivale. Mi ha ricordato quello che gli era già successo a Miami contro Goffin: un match dove la sua voglia di spingere a tutti i costi lo ha portato fuori controllo.”
L’esperienza Alcaraz: genio e caos
Le parole di Courier riassumono alla perfezione la doppia faccia del gioco di Alcaraz: esplosivo e spettacolare quando funziona, ma disordinato e caotico nei momenti di scarsa fiducia. Il murciano, che ha chiuso la partita con 54 errori non forzati a fronte di 33 vincenti, è apparso frustrato e privo di sensazioni positive in un match dove il suo tennis non ha mai trovato ritmo.
Courier ha comunque sottolineato che questo fa parte del processo di crescita di un campione ancora giovane:
“Carlos è un talento straordinario, ma deve imparare a gestire meglio le giornate in cui non tutto gira come vuole. L’equilibrio tra aggressività e controllo sarà ciò che determinerà quanto lontano potrà arrivare nella sua carriera.”
Una riflessione lucida e diretta che mette in luce tanto il fascino quanto la fragilità del tennis di Alcaraz — un gioco spettacolare, ma ancora in cerca di maturità anche se ricordiamolo tutti è l’attuale n.1 del mondo.
Marco Rossi
TAG: Carlos Alcaraz, Jim Courier

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Veramente sono 2330 punti…
io ho letto benissimo, credo che sia tu a travisare la questione. Era chiarissimo che intendeva “almeno 1000 punti tanto da rimanere davanti”. Io ho semplicemente aggiunto che a mio modo di vedere ne avrebbe fatti talmente tanti di più da rimanere n. 1 fino agli Autralian Open 2026. Non capisco questo partire lancia in resta contro gli altri utenti sulla base di personali percezioni. E’ l’ultima cosa che farei e che abituamente faccio. Spero di aver chiarito.
Ha detto che con 4 mille in palio 1000 punti li avrebbe fatti, forse avrebbe dovuto dire “almeno 1000 punti” o “più di 1000 punti” li avrebbe fatti (intesi come limite a partire dal quale Sinner sarebbe ancora adesso in testa alla classifica) ma si capiva lo stesso… Tu e l’utente No Sinner no party, vorreste degnarvi di leggere e interpretare bene il pensiero degli altri prima di rintuzzarli con la vostra saccenteria?
Il dato, francamente, è oggettivo: almeno quest’anno senza squalifica Jannik sarebbe stato numero uno facilmente.
Tra a i punti in più che avrebbe fatto in un periodo in cui Alcaraz non ha mica conquiste pochino (lui più di 2000) e al di là di quanto ha conquistato Alcaraz ci sarebbero stati due 500 e quattro 1000 (con il sunshine double che è casa sua)
Poi, magari meno oggettivamente, ma io credo che nelle due sconfitte di Roma e, ancora di più, Parigi delle scorie fisiche e mentali per la lunga assenza abbiano pesato: non ho riprove, ma in situazioni di normalità per me l’assurda finale del RG è meno semplice che Jannik la perda.
Alcaraz, banalmente, paga un inizio stagione molto deludente (tra AO e sunshine) ed anche un finale di stagione per ora non scintillante. Ovviamente nei suoi limiti, per uno normale sarebbero stati ottimi
Se non scoppia prima, ne abbiamo visti di computerini andare in corto circuito quando meno ce lo si aspettava (Borg e Wilander per citare gli esempi più eclatanti). Ci auguriamo di no, ovviamente
quest’anno Sinner ha sempre fatto finale (salvo un ritiro), davvero avrebbe potuto conquistare solo 1000 punti? ma dai…dico tranquillamente 3.000 punti in più…della serie Carlos mai n. 1…forse solo in scadenza AO 2026
qui non è tanto in discussione i punti fatti da Carlos nel periodo di assenza di Jannik….ma quanti ne avrebbe potuti fare Sinner. La qeustione è semplice, Alcaraz non sarebbe mai diventato n. 1 in questo periodo.
La situazione è spesso collegata alle frequentazioni di “diavolesse” nella notte precedente l’incontro…
…se poi ci aggiungiamo qualche bicchiere di alcolici, ecco che si spiega tutto!
@ no Sinner no Party (#4509793)
Alcaraz ha fatto 1740 punti (su 5000) durante i 3 mesi senza Sinner.
Senza regali (esclusione di Nole e Jannik) non sarebbe ancora arrivato al #1.
Vero, ma anche vero che se si vuole paragonare i due numeri uno del tennis mondiale uno dei dati più a sfavore di Alcaraz è che prende le imbatcate, mentre a Jannik sono anni che lo battono solo giocatori fortissimi (tranne solo il caso bublik)
Questo nasce proprio dal fatto che Jannik può giocare al 70-80-90 o 100%, come decide lui che sue sufficiente, tenendosi margini per vincere anche in giornata no, mentre Carlos non sa rallenta quando è in giornata no.
Poi chiarissimo che sono dettagli e cose che capitano raramente, ma non è vero che capitano solo quando è distratto (ad esempio a Miami sicuramente ci teneva e ha perso con Goffin)
Mi è scappato il dito (5000 e non 6000 punti disponibili).
La maggior parte degli scienziati di questo forum non sono da meno
Io sono convinto che la vita del tennista, con quello che implica in termini di sacrifici e rinunce, gli cominci a stare un pò stretta. Ha guadagnato un sacco di soldi e, come dice il proverbio? Se hai tanti soldi e non li spendi, è come non averli. Alcaraz ha il carattere latino, festaiolo, godereccio; Sinner, incorruttibile come Robespierre, ha il temperamento tipicamente teutonico. Alla lunga prevarrà Jannik enzo
Ma lo volete capire che a quel livello l’umiltà non sanno nemmeno cos’è? Sinner compreso.
La tua è un’ipotesi troppo “riduttiva”: su 6000 punti in palio (con molto cemento!) pensare che Jannik potesse fare meno di 2000 punti mi sembra perfino una “bestemmia”.
Il buon Panatta aveva ragione: il tennis è lo sport de diavolo.
Un giorno ti alleni e ti senti in gran forma con il timing giusto e il braccio che va da solo
Il giorno dopo vai a farfalle e il campo ti sembra enorme dalla tua parte e minuscolo dall’altra parte della rete.
@ Joe (#4509781)
Vero che Sinner ha saltato tre mesi. Mesi in cui Alcaraz, a parte Montecarlo, ha raccolto pochino. Però è anche vero che in 4 incontri quest’anno (non conto nè Cincinnati, nè il Six Kings Slam), Alcaraz ne ha vinti 3. Però è inevitabile pensare che se il distacco a fine anno sarà intorno ai 1000 punti, senza quei tre mesi di sospensione Sinner sarebbe rimasto in testa. Con 4 1000 e un paio di 500, 1000 punti Sinner li avrebbe sicuramente fatti
tutto giusto, ma così come è stato detto tante volte per Jannik….in questo momento Carlos è un falso n. 1. Jannik ha saltato 3 mesi e 4 tornei 1000. Mi permetto di dire che Carlos è un n. 1 a metà.
Bravo non c’era nella testa, se aveva un minimo di umiltà doveva accettare le sue condizioni, rallentare, non prendere rischi inutili, non si sarebbe innervosito e probabilmente avrebbe ripreso a giocare meglio
Alcaraz al 100% probabilmente è più forte di Jannik, il suo problema è che a fine stagione stacca sempre l’interruttore… comunque poco cambia, almeno per i prossimi 5 anni sarà una perenne sfida fra loro e gli altri a guardare
Concordo con Courier
Secondo me si dà troppa importanza ad un incontro in cui non c’era con la testa. Ha tirato dei dritti comodissimi da metà campo fuori di 3 metri. La tattica non c’entra. Era dalla primavera che non gli succedeva, bisogna vedere se non ha totalmente staccato la spina dalla stagione 2025. Lo scopriremo a Torino.
Fino a pochi giorni fa mai avrei pensato che Jannik potesse tornare numero 1 ancor prima della stagione su terra, ma dopo aver visto la controfigura di Alcaraz a Parigi, tutto è possibile.. certo che Jannik dovrebbe essere perfetto e Carlos completare il disastro di fine stagione
Con i tre mesi di tornei ridati a Sinner non sarebbe semplicemente al top.
c’è da dire che è stato una anno davvero pieno per Alcaraz, di solito arriva a fine anno un po’ fiacco – soprattutto di testa – e, forse per lui, questa uscita prematura da parigi può essere una cosa positiva e questa piccola pausa prima delle Finals potrebbe aiutarlo a riprendere fiato.
Penso che, se vuole, riuscirà ad adattarsi presto anche sull’indoor.
Big Jim: l’ennesimo scopritore di acqua appena tiepida…