
Valentin Vacherot, un titolo e una fortuna a Shanghai. Ma l’ATP deve riflettere sui Masters 1000


La straordinaria impresa di Valentin Vacherot al Masters 1000 di Shanghai 2025 non gli ha regalato soltanto il primo grande titolo della carriera, ma anche un premio economico che segna una svolta clamorosa nella sua vita sportiva. Il monegasco, partito dalle qualificazioni e protagonista di una favola che nessuno avrebbe potuto immaginare, ha vissuto due settimane perfette sia in campo che fuori, conquistando il titolo e un bottino economico da record.
Prima di sbarcare in Cina, Vacherot aveva guadagnato complessivamente 594.077 dollari in carriera. Dopo il trionfo a Shanghai, quella cifra è praticamente raddoppiato: con i 1.124.380 dollari destinati al campione del torneo, il monegasco ha incassato in due settimane quasi il doppio in tutta la sua carriera precedente.
Un exploit sportivo e finanziario che conferma la bellezza delle storie inaspettate, ma che al tempo stesso solleva interrogativi profondi sullo stato attuale del circuito ATP. In un anno in cui i Masters 1000 hanno visto finali sempre più atipiche e una con un ritiro dopo pochi game, la vittoria di Vacherot – insieme a quella di altri outsider nelle ultime tappe – mette in evidenza una tendenza: i tornei più prestigiosi dopo gli Slam stanno diventando il punto debole del sistema.
La loro frequente assenza di stelle, la frammentazione del calendario e la fatica dei top player hanno aperto la porta a risultati sorprendenti, ma anche a un calo d’appeal mediatico. Il paradosso è che, pur garantendo spettacolo e meritocrazia, i Masters 1000 stanno perdendo la loro identità d’élite, rischiando di trasformarsi in palcoscenici imprevedibili ma sempre meno riconoscibili.
Valentin Vacherot resta comunque l’emblema di questa stagione: un simbolo di passione, determinazione e umiltà, capace di scrivere una delle storie più improbabili degli ultimi anni. Ma il suo trionfo dovrebbe spingere l’ATP a interrogarsi su come restituire ai Masters 1000 il prestigio e la solidità che un tempo li rendevano l’asse portante del tennis mondiale.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Valentin Vacherot
@ brunodalla (#4497749)
Secondo il mio parere che questa grandissima sorpresa c’è stata perchè sta cedendo il modello Masters 1000 dato che i giocatori più forti spesso danno forfait oppure spesso non sono nemmeno al massimo della condizione. Non è una sorpresa casuale ma sta diventanto sistematica proprio nei tornei più importanti dopo gli Slam. Poi ognuno può pensarla come vuole. Buona serata. F. P. V.
È anche vero però che se zverev, medvedev, tsitsipas, rublev, fritz,rune si mettono a cacciare mosche, poi la sorpresa arriva. Il problema principale, se così vogliamo definirlo, è che dietro ai due fenomeni, oltre al vecchio Nole , c’è ben poco di consistente
da mettere in bacheca
Lisicki non ha mai vinto slam.
Personalmente apprezzo di più un torneo se non si conosce in partenza il vincitore. Non ho seguito Tokio e Pechino, dato che erano scontati, e mi sono invece appassionato di Shangai grazie alla assenza di Alcaraz e al ritiro di Sinner. E mi sono proprio divertito.
Questa è bella!
Per una volta che non vincono sempre i soliti.
Non ci vedo niente di male, anzi!
l’articolo non ha senso, almeno nella parte dove dice che l’atp dovrebbe riflettere sui master 1000.
cosa c’è da riflettere su un risultato sportivo, su un intero torneo, scaturito da una serie di partite?
non ha vinto una testa di serie?
e allora?
l’articolo sottintende in questo modo che è un danno se non vince o sinner o alcaraz. non c’è niente di più antimeritocratico di questo pensiero. ha vinto chi nell’arco del torneo ha vinto tutte le partite, bravo lui e peggio per tutti gli altri che hanno perso.
sembra un articolo scritto dal pandologo, avete sposato la sua tesi? ditelo che smetto di frequentare il sito.
ha vinto l’unico che ha vinto sei partite di fila. che cosa centra ce non sia un top player? bravo lui e scarsi gli altri. per questo i master 1000 stanno perdendo la loro “identità di elite”?? quindi per l’articolista i master 1000 si dovrebbero giocare fra i primi 8 della classifica mondiale? e che danno di immagine sarebbe? conclusioni dell’articolo tutte sbagliate, per non dire di peggio.
C’è poco da riflettere e da fare con dei contratti trentennali firmati, oramai la frittata è fatta.
In pochi anni ci hanno privato prima della magia della Davis, ed ora dello spettacolo dei vecchi 1000.
Complimenti a chi gestisce il nostro sport.
In pratica il 1000 di Shangai ha avuto l’appeal di un 250. Capita enzo
In wta c’ è gente che dal nulla, o quasi, ha vinto Slam.
Da Lisicki a Bartoli, da Ostapenko a Kenin, Raducanu, Kreickova, Vondrousova.
E parliamo di Slam.
Ci sta beccare la settimana della vita.. cosí come ci sta tornare piú piccoli
Il ragazzo ha giocato alla grandissima battendo giocatori validi.
Un conto è un match. Un altro un torneo intero.
Nessuna riflessione.
Il bello dell’ imprevedibilità. Del tennis come della vita.
Faccio notare che (come peraltro riportato anche su queste pagine), nel 2022 i due Masters nordamericani di Montreal e Cincinnati, giocati con il vecchio format (56 partecipanti ed una settimana) furono vinti da Carreno Busta e Coric, che all’epoca era 150 al mondo. CB ebbe subito dopo problemi fisici e non si ripetè più (dopo quasi un anno di sosta rientrò, ma da allora non è più se non sporadicamente, rientrato nei 100) Coric non combinò più nulla da allora, nonostante abbia solo 28 anni.
Quindi vittorie in un masters di due tennisti non certo favoriti.
Smettiamola con queste fesserie sul calendario ATP: se l’attuale livello del tennis maschile vede solo due tennisti al livello dei migliori degli ultimi 40 anni, la colpa non è dell’ATP, ma dei tennisti.
Esattamente.
La tendenza preoccupante degli ultimi due anni è che ci sono stati 6 nuovi vincitori Masters 1000: Popyrin, Draper, Mensik, Ruud, Shelton, Vacherot.
Non mi riferisco a Vacherot,ho provato più volte a scrivere quanto apprezzi questo ragazzo,il mio è un discorso totalmente differente,ci sarà modo a breve di capire a cosa e a chi faccio riferimento.
‘Quasi il DOPPIO di tutta la sua carrieramprecede.te’, non il triplo.
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#4497679)
Perché dite così? Una sorpresa ogni tanto ci sta.. E se il tennis deve allargare la base meglio che siano con tabelloni più ampi…. Vacherot se Shangai era di una settimana non sarebbe mai entrato ad esempio e altri giocatori non sarebbe entrati in tabellone.
Beh ora finalmente Vacherot potrà comprarsi un … Rolex … 😀 😀 😀 😀
Credo e spero che i cinesi, dopo questa esperienza, si faranno un loro circuito tennistico più serio. ..
Non ci siamo con i numeri
Ho provato a fare la stessa osservazione su quanto stiano perdendo di identità e prestigio i M1000 e sono stato censurato.
Per quanto riguarda la MERITOCRAZIA del nostro(??????)sport ahimè é sempre più rara.
Prima di sbarcare in Cina, Vacherot aveva guadagnato complessivamente 594.077 dollari in carriera. Dopo il trionfo a Shanghai, quella cifra è praticamente raddoppiata: con i 1.124.380 dollari destinati al campione del torneo, il monegasco ha incassato in due settimane quasi quanto in tutta la sua carriera precedente. Imho non si capisce
Le mamme dei due finalisti sono sorelle quindi il legame parentale è forte, poi ad aumentare le coincidenze una nota simpatica le sorelle sposano due uomini che si chiamano tutti e due Vaccaro, Rindernech in tedesco e Vacherot in francese significano guardano di bovini. Molto strano.