
Valentin Vacherot scrive la storia a Shanghai: da numero 204 del mondo a campione di un Masters 1000


Vedere per credere. Due settimane fa, Valentin Vacherot arrivava a Shanghai senza nemmeno sapere se sarebbe riuscito a entrare nelle qualificazioni. Oggi, il monegasco è campione del Masters 1000 di Shanghai 2025, dopo aver battuto in finale suo cugino Arthur Rinderknech con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-3. Una storia talmente improbabile da sembrare scritta per il cinema, ma che solo il tennis può rendere reale.
Una finale tra parenti e sogni diventati realtà
In un torneo che ha visto cadere stelle e nascere nuove favole, la più grande sorpresa è arrivata proprio dall’interno della stessa famiglia.
I cugini Vacherot e Rinderknech**, protagonisti di un percorso straordinario, si sono ritrovati uno di fronte all’altro **per la prima volta nel circuito ATP — e per di più in una finale di Masters 1000.
A rendere ancora più speciale l’atmosfera c’era anche Roger Federer, spettatore d’eccezione in tribuna centrale.
Il francese è stato il primo a colpire. Con un break immediato per il 3-1, Rinderknech ha mostrato solidità e lucidità tattica, affidandosi a un gioco ordinato e proiettato spesso verso la rete.
Vacherot, più nervoso e impreciso nei primi giochi, ha cercato di restare aggrappato al set, ma senza riuscire a trovare il ritmo necessario per mettere in difficoltà il cugino.
Con un servizio impeccabile e nessuna palla break concessa, Rinderknech ha chiuso il primo parziale per 6-4, dando la sensazione di avere la finale sotto controllo.
Vacherot reagisce e manda la sfida al terzo set
Nel secondo set, il monegasco ha mostrato tutto il carattere che lo ha contraddistinto durante il torneo.
Pur rischiando di capitolare subito (0-30 nel primo gioco), ha reagito con freddezza e determinazione. I turni di servizio sono diventati sempre più solidi, mentre il suo rovescio iniziava a fare male.
Sul 4-3, Vacherot ha trovato il break decisivo con un rovescio lungolinea da manuale, chiudendo poi il set per 6-3.
Era la sesta volta nel torneo che riusciva a rimontare un set di svantaggio — e questa volta la storia lo stava portando verso un destino straordinario.
Il trionfo: il sogno diventa realtà
Nel terzo set, la fiducia e il ritmo di Vacherot sono diventati travolgenti. Ha strappato subito il servizio a Rinderknech, mentre il francese, provato fisicamente e mentalmente, cominciava a mostrare segnali di resa.
Nonostante qualche ultimo sussulto di orgoglio e l’intervento del fisioterapista per problemi alla schiena, Rinderknech non è più riuscito a ribaltare l’inerzia del match.
Solido, preciso e determinato, Vacherot ha chiuso con autorità per 6-3, coronando una delle imprese più incredibili nella storia recente del tennis
ci sono stato da poco, è Italia… e comunque prima di fognini qualcuno ha vinto a Roma…
un post, due errori
ti prego, non offendiamo le scimmie, per favore.
Ah, prendo atto che Djokovic in semi non è un “vero” big…
Pure Rune ai quarti…
Ma l’Alto Adige ce l’ha dato e noi ce lo teniamo stretto 🙂
Sempre fuoritempo fuoritema fuoricontesto
“le scimmie stanno cominciando a negare di essere i tuoi antenati”
Premiazione commovente!!!
A dire la verità il mille di Montecarlo è considerato il più scarso e meno importante di tutti.Non é nemmeno obbligatorio.
Ma che sta a scrivere.
Entrerà da solo nel torneo del 2026, mica in questa annata.
eh, purtroppo no, per niente. l’entry list è già uscita da tempo, e vacherot non è nemmeno negli alternate delle quali. a meno di wild card assegnata, non gioca a parigi.
Non dipende da nessuno. Entrerà da solo… per sua classifica
non lo se , in quella settimana è iscritto al challenger di soul.
ovviamente sto scherzando, il buon valentin non giocherà challenger per almeno due anni.
Il tennis è bello anche perchè di tanto in tanto è sorprendente… Qualcuno di voi per caso ricorda tale Maria Sharapova, buttata fuori al primo turno di Wimbledon da una certa Larcher De Brito, che non avremmo mai più sentito nominare?
E di Francesca Bentivoglio hai mai sentito parlare?
Secondo me scende ..scende…
L’eccezione che conferma la regola!
OT (ma mica tanto, parlando di finali fra undedog …. mutatis mutandis)
Nel prestigiosissimo challengerone americano di Solano una finale da non perdere
Winter (AUS) ATP536 – Friend (JAP) ATP 743
Entrambi qualificati
E come sempre le classifiche sono gonfiate dai challenger loc…. ah no, nessuno dei due è americano ………
Con le dovute proporzioni il Principato di Monaco sta alla Francia come la Repubblica di San Marino sta all’Italia… secondo logica la wild card dovrebbe essere automatica, ma i francesi, e i parigini in particolare, sono strani e imprevedibili
tutto dipende da chi organizza, che non so se è la federazione francese o chi altro. magari per le quali.
io non provoco, scrivo semplicemente dure verità.
Se lei le prende come provocazioni, non e’ certamente un mio problema.
Mi scusi, ma perchè Shanghai dovrebbe essere tolla e Monte-Carlo oro?
Secondo me sì.
Veramente è già successo, trent’anni fa, ma forse non hai memoria o l’età giusta…
Trent’anni Corrado Borroni (ranked 411), al Foro Italico eliminò Tale Kafelnikov…
In un certo senso è vero che se il Monegasco può vincere un 1000 potrebbe succedere anche ad un Bellucci in stato di grazia! Se non accade è perché scatta qualche freno inibitore di soddisfazione anticipata dopo un paio di turni passati a sorpresa! Anche l’ assenza di big veri in lizza dai quarti in poi fa la sua parte!
Chiedo: c’è possibilità per Vacherot di avere una wild card per Parigi?
Chiedo: c’è possibilità per Vachetot di avere una wild card per Parigi?
Oltre ad essere una provocazione bolsa (se mio nonno ecc.) è anche una grassa idiozia (Panatta e Pietrangeli nin risultano maltesi o ciprioti)
Ma ovviamente la madre del “dietro Sinner il vuoto” è sempre incinta
magari una volta, oggi anche Montecarlo è snobbato da molti.. diamo merito al merito, il monegasco ha giocato alla grande e vinto meritatamente
Ma veramente… commento bolso e fuori luogo …
Dietro Vacherot il vuoto….
Però, per piacere, non mischiamo oro (Monte-Carlo) e tolla (Sciangai): per quanto (letteralmente) ricoperta d’oro la tolla sempre tolla resta.
Se fosse riuscito,non sarebbe.
A Cecch, per quanto io lo detesti umanamente, bisogna riconoscere di aver ballato per quasi una stagione, dalla prima primavera 2018 alla vittoria a Buenos Aires 2019.
Certamente non un regno duraturo, ma un po’ più di una singola meteora che appaia in cielo ed immediatamente dopo scompaia.
Per il Monegasco staremo a vedere.
Che tu sei un ipocrita è risaputo. Con questo commento ti mostri anche un provocatore. E dire che ultimamente si stava bene e su leggeva con piacere i vari commenti anche con opinioni completamente opposte. Ma purtroppo ci sei tu che rovini il sito.
L’anno prossimo gli scadrà il 1000 :p
veramente prima di Sinner sono 3 master, due di Panatta ed uno di Fognini, che avrebbe potuto vincere molto più se avesse avuto 10 centimetri di altezza in più e un servizio di livello… poi nulla toglie al dato di fatto che non abbiamo mai avuto nel tennis un campione come Jannik
Sono contento, era giusto vincesse lui senza nulla togliere al cugino che avrà altre opportunità, ma questa era la settimana di Vacherot ed è giusto e bello che sia finita così, ora da top 40 sicuramente gli si apriranno nuove prospettive per la sua carriera, forse sarà stata una meteora alla cecchinato,un acuti isolato, però chi lo sa.
E questa rappresenta una dura verità.
dai che Ciná vince a Bruxelles
Come qui qualcuno ha già avuto modo di dire, se il Sud Tirolo non ci avesse dato Jannik Sinner l’Italia tennistica avrebbe in vetrina lo stesso numero di titoli ATP Masters 1000 del Principato di Monaco: 1 (tra l’altro vinto proprio nel Principato).
Bravissimo e non sarebbe nemmeno il caso di tirare fuori sorte o fortuna perché ha fatto fuori fior di Top con lo scalpo del più vincente in assoluto.
Ora sono curioso di vederlo nei prossimi mesi, secondo me se non si monta la testa può salire ancora sapendo di poter giocare più sereno, senza l’ansia del risultato e del prize money.
Magari è solo l’exploit di un buon tennista determinata da una serie imponderabile di eventi favorevoli, ma la storia dello sport è piena di campioni emersi non più giovanissimi… uno nel tennis lo abbiamo in casa: chi avrebbe mai scommesso non così tanto tempo fa su Jasmine, 29 anni e ormai stabilmente in top-10 da quasi 2 anni… e ricordiamoci che Vacherot si è prima laureato negli States e solo da 2-3 anni si è dedicato a tempo pieno al tennis … il ragazzone magari non sarà mai un fenomeno, ma ha le qualità per restare diversi anni in top-100
Una favola sportiva che ha reso unico questo torneo …. E chi l avrebbe mai detto che la finale tra due tennisti “quasi” sconosciuti ai più, sarà invece ricordata per anni( forse al pari delle finali Slam tra Sinner e Alcaraz di quest anno, forse 🙂
Il bello di questo sport sta nelle emozioni che può regalare dal nulla 🙂
Mai che una favola simile succeda ad un italico.