
Alcaraz: “Il mio miglior match finora, ma contro Norrie servirà la massima attenzione” (Video partita)


Carlos Alcaraz continua a confermare il suo status di tennista più in forma del circuito, superando Andrey Rublev con personalità e solidità e approdando, per il terzo anno consecutivo, ai quarti di finale di Wimbledon. Il murciano, reduce da una serie di vittorie impressionanti, non si lascia mai schiacciare dalla pressione, nemmeno dopo aver perso il primo set. Anzi, nei momenti caldi tira fuori il meglio del suo tennis. Ora lo attende Cameron Norrie, idolo di casa e avversario che Carlos non sottovaluta affatto.
Le parole di Alcaraz dopo la vittoria su Rublev
“Sono molto felice per la vittoria di oggi, credo sia stata la mia miglior partita finora nel torneo. Mi sento davvero bene, più a mio agio rispetto ai match precedenti,” ha raccontato Alcaraz in conferenza stampa. “Ricordo i quarti di finale dell’anno scorso, fu un match di grande qualità contro Tommy Paul, quest’anno la sensazione è diversa: le palline sono più lente, il gioco sembra un po’ più lento, ma oggi ho espresso il mio miglior livello e sono davvero soddisfatto.”
Alcaraz ha sottolineato quanto sia fondamentale continuare su questa strada per essere ancora più competitivo nelle prossime partite: “A Roland Garros era diverso, venivo da tanti match su terra, qui sto ancora cercando di ritrovare quelle sensazioni migliori. Ma oggi è stato un passo avanti importante.”
Norrie, avversario “da incubo” nei quarti
Per lo spagnolo, affrontare Cameron Norrie ai quarti rappresenta una vera sfida: “Affrontarlo è sempre molto difficile, ci siamo già scontrati in partite molto dure. Sinceramente, è quasi una ‘notte insonne’ pensare di giocarci contro: è tostissimo da fondo, molto solido, e non mi sorprende vederlo ai quarti. Dopo aver perso al Queen’s ha continuato ad allenarsi senza sosta, mattina e sera, e lo vedo in grande forma. Inoltre qui ha il pubblico dalla sua parte, quindi dovrò restare concentrato dal primo all’ultimo punto se voglio batterlo.”
La sfida contro un mancino e il tennis come sport mentale
Sul fatto di giocare contro un mancino come Norrie, Alcaraz ha confessato: “Non sono uno di quei giocatori che ha bisogno di allenarsi appositamente con un mancino, anche se può essere utile. Il servizio in slice dalla parte del vantaggio è sempre complicato da gestire, lo è per tutti credo, ma non voglio farmi condizionare troppo. Cercherò di preparare bene la partita dal punto di vista tattico.”
Alcaraz si sofferma anche sull’importanza dell’aspetto mentale nel tennis: “È uno sport solitario, quello che ti dici durante il match fa la differenza. Provo sempre a restare positivo, anche se a volte è difficile. Ci sono momenti in cui la mente si riempie di dubbi, soprattutto nei match lunghi: lì serve rilassarsi e ripetersi che si può fare, che ci sono soluzioni.”
Sapersi muovere sull’erba: la chiave della fiducia
“Quest’anno ho imparato a scivolare meglio sull’erba rispetto al passato, e questo mi ha dato fiducia nei movimenti. L’anno scorso ho iniziato a sentirmi davvero a mio agio solo nella partita con Tiafoe, quest’anno invece già al Queen’s ho iniziato a muovermi bene e sentirmi più libero negli spostamenti. All’inizio, nelle prime ore sull’erba, avevo un po’ di paura, ma ora sono molto più a mio agio.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Wimbledon, Wimbledon 2025
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