
Alcaraz prosegue la sua marcia vincente a Queen’s: “La fiducia è altissima, ma posso ancora migliorare”


Il numero due del mondo continua a confermarsi protagonista assoluto all’ATP Queen’s 2025. Dopo la maratona degli ottavi contro Jaume Munar e la fatica della recente finale al Roland Garros, Carlos Alcaraz ha superato senza troppi patemi Arthur Rinderknech in due set, conquistando così la sua 16ª vittoria consecutiva e consolidando un momento straordinario sia a livello di gioco che soprattutto di mentalità.
In conferenza stampa, Alcaraz ha sottolineato la crescita della sua fiducia:
“Mi sento molto bene, sinceramente. Gli ultimi tre incontri li ho giocati su superfici diverse, quindi sto solo cercando di adattare il mio tennis nel modo migliore possibile. Più vittorie ottengo, più fiducia sento dentro di me. Ci sono ancora molte cose che posso migliorare, specialmente sull’erba, ma ora sono davvero soddisfatto di tutto: di come sono andati questi giorni e di come mi sento in campo”.
Sull’immediato recupero dopo la battaglia del giorno prima contro Munar, il murciano ha spiegato:
“Non mi ha sorpreso. Sono già stato in questa situazione altre volte, dopo aver giocato partite da tre ore e mezza e dover tornare in campo il giorno dopo. Ho uno staff fantastico che mi aiuta a prepararmi nel modo migliore. Sapevo che oggi non sarebbe stato un match fisicamente così duro come quello contro Munar, perché Arthur ha un gioco fatto di grandi servizi e scambi più brevi”.
Infine, un pensiero sulle sconfitte e sulla capacità di voltare pagina:
“Dipende dalle partite. A volte, dopo aver perso una lunga battaglia, mi è bastato lasciare il campo a testa alta e non ho avuto bisogno di molto tempo per riprendermi. Altre volte, invece, ci sono voluti diversi giorni per assorbire la delusione, soprattutto dopo sconfitte particolarmente dure mentalmente o fisicamente. In certi casi servono due o tre giorni per tornare in forma”.
Alcaraz, dunque, non si ferma e continua a crescere, forte di una fiducia che non è mai stata così alta, ma con la consapevolezza che il meglio, forse, deve ancora arrivare.
Marco Rossi
TAG: Carlos Alcaraz
6 commenti
Penoso sei tu e i tuoi continui commenti senza senso. Lavateli lo speck da davanti agli occhi e commentate il tennis, che non è fatto per gli ultras calcistici. Penoso a chi alla sua età sta battendo ogni record, vincendo quasi il doppio di slam, 1000 e scontri diretti di Jannik. Giocando un tennis di una completezza che i robot sparapalline che circondano il circuito atp si sognano la notte. In più è un ragazzo che si comporta in modo rispettoso. Ma no, Voi dovete fare gli ultras, ma va là
Se Alcaraz dovesse vincere anche Wimbledon sarà difficile per Sinner rimanere in vetta,da Montecarlo in poi cammina sull’acqua,aspetto con curiosità il sorteggio di winbledon.
Ormai non lo ferma più nessuno.
È diventato come Jannik quando vinceva sempre e non poteva fermarlo nessuno.
Mancherebbe altro che avesse perso contro Rinderknecht. Infatti intervista inutile, si sarebbe potuta scrivere prima di farla. Ho giocato contro un giocatore medio, a essere buoni, e naturalmente ho vinto. Senza neanche brillare particolarmente. Questo avrebbe dovuto dire. Naturalmente non si può.
Peccato che il Carlitos in un torneo 500 abbia giocato con tennisti sopra la 50ma posizione!!! Penoso!!
È in fiducia totale, recupera e vince match che sembrano ormai persi, non molla mai, gli riescono colpí impossibili al momento giusto, bravo, è il suo momento, per mesi è stato quello di Jannik…. ora, finalmente, in classifica c’è “garra”, vedremo come si evolverà non escludendo che si alterneranno i 2 fenomeni per un po’ tempo al numero 1