
Djokovic, leggenda senza fine: “Ho ancora fame di tennis, il mio obiettivo sono le Olimpiadi di Los Angeles 2028”


Novak Djokovic è già nella storia. A 38 anni, il fuoriclasse serbo vanta un palmarès da capogiro: 24 titoli del Grande Slam, 100 trofei ATP, un oro e un bronzo olimpico, oltre a una Coppa Davis con la sua Serbia. Eppure, nonostante abbia riscritto ogni record possibile, Djokovic sorprende ancora per la sua voglia di lottare e per l’ambizione che lo spinge a guardare sempre avanti.
Negli ultimi mesi, però, Novak ha confessato come la scomparsa dai riflettori dei suoi grandi rivali, Roger Federer e Rafael Nadal, abbia rappresentato uno spartiacque emotivo nella sua carriera. “Una parte di me se n’è andata con Federer e Nadal”, aveva ammesso qualche settimana fa. Un’affermazione forte, che riflette il vuoto lasciato da chi ha condiviso con lui una delle epoche più leggendarie del tennis mondiale. “Senza di loro, mi manca un po’ di motivazione. È difficile trovare nuovi stimoli quando hai già raggiunto tutto ciò che si poteva raggiungere,” ha spiegato in una recente intervista su YouTube a Slaven Bilic.
Un sogno olimpico che non vuole tramontare
Nonostante tutto, Djokovic ha ben chiaro il suo nuovo, grande obiettivo: i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. “In questo momento, la mia unica motivazione sono le Olimpiadi di Los Angeles. Voglio esserci, è l’unica cosa che ho in mente. Avrò 41 anni, ma sia il fisico che la mente sono ancora forti. Credo di potercela fare.” Un traguardo che sembra quasi impossibile nel tennis moderno, ma che con Djokovic non può mai essere escluso.
Passione e fuoco interiore
Ma cosa lo spinge ancora ad allenarsi, a competere, a superare i limiti dell’età? “È l’amore per il tennis, la passione per questo sport. Il bambino che si è innamorato di una racchetta è ancora dentro di me. Se non avessi più questo fuoco, smetterei subito. Ma amo ancora l’adrenalina di andare in campo, la voglia di vincere non mi ha mai abbandonato.”
La crisi del 2016: “Ho provato il vuoto dopo aver vinto tutto”
Djokovic non ha nascosto i momenti difficili. Il 2016, quando finalmente vinse il Roland Garros e completò il Career Grand Slam, segnò una svolta interiore. “Avevo vinto tutto e ho sentito un vuoto. Dopo Parigi, mi sentivo obbligato ad andare a Wimbledon, ma non ne avevo davvero voglia. Persi con Querrey dopo tre interruzioni per pioggia. Durante la pausa, ho provato una sensazione di ‘nulla’ totale, come se per la prima volta tutto fosse fermo. Quella crisi è durata fino al 2018: ho dovuto ritrovare la fame.”
Un’infanzia tra sacrifici e pericoli
La sua è una storia di sacrifici e coraggio, come ha ricordato lui stesso. “Quando ero giovane, viaggiare per giocare negli Stati Uniti era impossibile per la mia famiglia. Mio padre dovette rivolgersi agli usurai, alla mafia, con tassi del 30%. Abbiamo rischiato molto, persino un incidente d’auto provocato dai creditori. Ma ce l’abbiamo fatta.”
Verso Wimbledon 2025, senza tornei di preparazione
Djokovic ha già annunciato che non disputerà nessun torneo prima di Wimbledon 2025, lo Slam che ha vinto sette volte. Tutto è possibile per chi ha saputo riscrivere la storia: il serbo va ancora a caccia di un venticinquesimo Major, ma la sua leggenda, comunque vada, è già assicurata.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Novak Djokovic
Annie3, mi sbaglierò ma ho la sensazione che tu non sia tanto dispiaciuta che Jannik abbia perso la finale del RG, va bene Jannik non avrà quella cattiveria di cui parli tu ma è ancora giovane e chissà magari interromperà anche la striscia negativa con Alcaraz e allora nuovi orizzonti si apriranno…
Hai ,come spesso capita, ribadito il concetto da me espresso con più chiarezza e facendo altri esempi concreti di fenomeni della racchetta che per motivi diversi non sono riusciti nell’impresa. D’altra parte resto dell’idea che,chi si è avvicinato al tennis nel nuovo millennio ,godendosi le gesta di Djokovic & co si sia perso un periodo storico , quello antecedente, quello di Connors,Vilas,Borg,John etc a parer mio più bello ed avvincente di quest’ultimo..Opinioni , ovviamente,che valgono per ciò che sono e che so di poter condividere con pochi. Per il resto, una punta di sana invidia per la tua collezione di attrezzi, la Dunlop Max 200 G era davvero tanta,tanta roba.
@ Mauriz70 (#4415335)
Ma se una cosa non esiste, è praticamente l’araba fenice, non si pone come un requisito per essere “il più grande”…ci sarà chi ci è andato più vicino, e questo è Novak, ma non avere tu la pretesa di giudicare tutti incapaci i grandissimi campioni che non hanno raggiunto “l’isola che non c’è”: perché esistono 4 Slam diversi per superficie organizzati nell’anno ma manca la dimostrazione che vincerli tutti e quattro nell’anno è alla portata delle energie fisiche e mentali anche dei più forti…cerca tu di comprendere questo concetto, anche se rimango dell’idea che qualora capitasse a qualche eletto di centrare l’impresa ma che rimanesse limitata nel tempo, senza ulteriore continuità e con numeri alla fine inferiori a quelli di Novak, non gli toglierebbe i suoi fantastici meriti in termini di resistenza, tenacia, successi sui grandi di ormai 3 generazioni…e siamo sempre lì, ad oggi l’unico che ha regalato al pubblico l’emozione di assistere al tentativo di coronamento di questo avvenimento, cosa che gli ha comunque garantito l’ammirazione, tifo e rispetto che dura a tutt’oggi dal mondo tennistico, è sempre lui, il più grande nella sua “unicità”
@ 22587 (#4415378)
Valore Zero il Grande Slam? ah, sì… idem come le Olimpiadi, ma solo fino a quando non le ha vinte Djokovic… ma guarda un po’ te a volte che curiose ste combinazioni, eeeeh?….
Concordo pure con le virgole
Hai detto bene… Se! La longevità è stata una dote dei big 3. Vedremo gli altri.
@ Ferro (#4415371)
Questo è sicuro….sarà purtroppo alcaraz …..a 22 anni ha già 5 slam e al momento ha solo sinner come rivale vero…poi chissà fra qualche anno esce un altro fenomeno…chissà….ma secondo me alcaraz arriva tranquillamente a 30 slam
@ Mauriz70 (#4415335)
La cosa più importante x te…..solo x te e pochissimi altri….contento tu contenti tutti
@ Mauriz70 (#4415335)
Djokovic è il più grande perché è il più vincente , non c’è bisogno di commentare. Anchd Eddy Merckx non vinse i 3 grandi giri nello stesso anno ma è il GOAT e non è detto che Tadej lo raggiunge .
Infine mosse da marketing , risposte a domande in un’ampia intervista alla tv croata . Nole si ritira dopo Wimbledon se lo vince o esce prima settimana o USO se fa QF o SF . Nessuno ha colto che è nel suo tour d’addio da ottobre 24 , in cui ha incluso tutte le nazioni del mondo tranne una .
Chi si avvicina al tennis da bambino sa che il Grande Slam è una chimera.Non vincerlo è la normalità per tutti compresi i super campioni,conquistarlo ti pone in una dimensione leggendaria tanto è difficile.Se non fosse così non possono averlo vinto solamente due uomini e tre donne. Non vi sono riusciti nomi nell’Olimpo del tennis,dominatori e dominatrici e nulla conta le superfici altrimenti Rosewall,Hoad, Gonzalez,Borg, McEnroe,Sampras,i 3 fenomeni,la King,Evert, Navratilova, Williams…niente per un motivo tecnico, emotivo, concorrenziale, non ci sono riusciti.
Nella mia collezione ho la mitica Dunlop Max 200G Golden Grand Slam in onore della Graf (Slam+Oro Olimpico) ed ogni azienda vorrebbe avere questa chance,tutte nessuna esclusa.
Mai sminuire un traguardo non raggiunto,sa troppo di “la volpe e l’uva”.
È una chimera,chissà chi ci riuscirà,ormai sono trascorsi 56 anni nel maschile e 37 nel femminile e potendo ogni campione vorrebbe averlo conquistato.
E perché mi dovrei fidare di uno che non comprende un semplice testo che legge? LOL 😆
Di certo si preparerà a dovere e credo non sia mosso dalla spinta degli sponsor.O almeno lo spero per lui altrimenti…saranno Lacoste & Batoste.
@ Mauriz70 (#4415338)
Il concetto di Grande Slam (che tra l’altro non attribuisce nemmeno un trofeo simbolico) nasce nel 1933 per effetto di un editoriale pubblicato da tale John Kieran (famosissimo intenditore di tennis!?!?!?) sul New York Times. Vale meno della calcistica Coppa Rimet, che fu deciso di assegnare alla prima nazionale che avesse vinto 4 titoli mondiali. Ma almeno quella è una Coppa custodita nelle sacre stanze carioca. Ecco, il Grande Slam lo potrei paragonare al Triplete di Mourinho. Valore 0 (zero)
@ Vae victis (#4415110)
A chi possono ammorbare…?
e scrivi…. I rosiconi NON LI CAPIRÒ MAI
24 slam, ma se quei 2 della finale del RG continuano a farne 2 all’anno a testa tra 10 anni il record sarà superato
Sembra che il grande slam sia un concetto astratto ed estemporaneo che ho coniato io oggi per sminuire il campione serbo. Al punto che farlo in 2 anni, o sfiorarlo per una sconfitta inaspettata all’ultimo step non cambierebbe nulla. Io non ho mai negato la grandezza di Djokovic, se parliamo di tennis moderno è indubbiamente il più vincente di sempre e ha segnato un epoca come nessuno altro.continuo, a differenza di altri a ritenerlo ancora oggi competitivo e non così distante dai primi due al mondo. Però provate ad interpretare la conquista dei 4 Slam nella stessa stagione come un trofeo vero, provate a chiedere a Steffi Graff(e al vecchio Rod Laver) di cosa vada più orgogliosa in tutta la sua carriera. E’ evidente, che uno zero in questa casella, non levi nulla di quanto ha conquistato ma resta il fatto che nella storia del tennis un solo uomo e una sola donna ci siano invece riusciti.
E’ peggio uno che vuole sempre avere ragione, fidati
Sinner ha una grande cattiveria, e lo dimsotrano (tra le tantissime altre cose) i 6-0 dati tra l’altro a tennisti che apprezza anche sul lato umano. Quello che però dici ha un senso, ma è leggermente diverso da quello che si crede.
Io ho un’amica che si intende molto di tennis (lo ha anche praticato in tornei) e mi ha spiegato che Nole ha una scaltrezza e una furbizia diabolica. Mi ha detto che è per questo che Djokovic ha fregato più volte Alcaraz perché riesce in qualche modo a mettergli dei dubbi, a farlo giocare male con vari espedienti. Questo modo di impiegare espedienti è totalmente estraneo a Sinner, ed è questo aspetto della competizione che Djokovic potrebbe insegnare a Sinner. Ma dubito che sinner sia interessato.
Sinner ha una visione del tennis più romantica, dove conta SOLO la forza che dimostri in campo. Pertanto Sinner percepisce questi esperienti come folclore, se non proprio come scorrettezze. Le ha subite, ad esempio famoso è l’incontro con Tiafoe a Vienna, e ha imparato a cancellarle completamente durante le partite. Per questo Djokovic non riesce a fregare Sinner come invece riesce a fregare Alcaraz. E ci ha provato: secondo me nel loro incontro al Roland Garros Djokovic a inizio partita si è messo di proposito a bersagliare il dritto di Sinner, offrendogli palle con varia altezza, con lo scopo di distruggere la fiducia di Sinner nel suo dritto. E infatti il dritto di Sinner non ha funzionato benissimo in quella partita, ma comunque ha retto.
Djkovic è abilissimo sia a entrare nel cervello del suo avversario, che a usare il pubblico per fare leva sul suo orgoglio e la sua cattiveria per riuscire a dare il meglio di sé. Se lui può fare del male al pubblico che tifa per l’altro giocatore si esalta. Un po’ se vogliamo una vendetta per non essere tifato: “Voi non tifate per me? Va bene, allora soffrite perché io vi batto il vostro beniamino”.
Addirittura Djokovic di proposito attacca briga anche con il proprio team: tutto ciò che aiuta la sua cattiveria a uscire fuori lo aiuta anche a giocare meglio. Questa cosa l’ha capita e la usa.
Sinner ha vergogna della propria cattiveria, con lui non potrebbe funzionare questo modo di giocare. Preferisce incanalare la cattiveria nei colpi, nell a vittoria dei punti.
Io sono d’accordo sul discorso grande slam. Vincerne 24, di cui al massimo 3 nello stesso anno, o 4 di fila a cavallo di due anni, è più che sufficiente per non doversi rammaricare di non averli vinti tutti e 4 nello stesso anno. Ma anche 22 o 20, purché si sia vinto almeno una volta tutti e 4. Già Sampras, con 14 totali, aveva la pecca di non aver mai vinto il RG. In ogni caso, il confronto con epoche diverse non regge mai. Tuttavia, la faccenda dei cosiddetti fedalini rosiconi è diventata la via di fuga da ogni discussione. Poi magari mi tocca leggere da djokoviani sedicenti non rosiconi che qualcuno ha vinto 14 RG grazie al tabelloni.
Tu non puoi capire….
Non so di a quale impresa di Nole ti riferisci, io parlavo di GRANDE SLAM. Laver lo ha conquistato, Djokovic (così come Nadal Federer Sampras Lendl Borg MC etc etc) purtroppo per loro no.
Ti giudico troppo intelligente per non riuscire ad ammettere che Novak è il più vincente del tennis moderno ma gli manca, così come agli altri, la cosa più importante per poter essere definito il più grande di sempre
Quando non si sa cosa scrivere , e gli argomenti per difendere una tesi sono terminati,piuttosto che lasciare in pace la tastiera si accusa gli altri di essere fedalini. È un po’ come il film “una poltrona per due” il 25 dicembre sera.
Djokovic ha il diritto di insistere semplicemente perchè è ancora un degno top 5: sembra poco ma altri Big non pensavano al ritiro con classifiche ben più patetiche per i loro standards. Nadal ha insistito da infortunato 670 al mondo! Federer era in sospeso da infortunato 97 al mondo. Quindi non ha senso porsi obiettivi molto distanti laddove scendesse troppo in classifica magari uscendo dai trenta. Occorre una poca competitività conclamata che ancora non rileva per classifica ed opportunità di fare almeno semi di slam.
Grazie per aver contribuito a una discussione sana e nel merito.
Lui vorrebbe giocare ancora per anni semplicemente perché finalmente si sente acclamato dal pubblico (credo specialmente per umana ammirazione verso la sua età, abbinata al fatto che comunque non può più essere il solito schiacciasassi)
@ Detuqueridapresencia (#4415125)
Trovo la tua considerazione molto interessante, credo che in particolare con Sinner nole abbia molte affinità’ e tanto gli insegnerebbe, a superare il patema Alcaraz , lui ci è passato con Nadal e federer . Hanno in comune al di là di come ognuno di noi vede le cose , ma loro certo lo hanno vissuto come ingiustizia , nole il covid e Sinner la squalifica , non dimentichiamo che fuori dall’Italia la faccenda puzza tanto..non paragono le due cose ma la difficoltà nel gestire le situazioni a livello emotivo e di immagine..queste le prime cose che mi vengono in mente , meno convinto che voglia davvero aiutare qualcuno ad avvicinare i suoi record ..chiudo che nello specifico lo vedrei meglio come mental coach che come allenatore
@ Simona (#4415256)
L’accetta, l’accetta, e avendo appena fatto semifinale su una superficie che non è la sua preferita, l’accetta pure con orgoglio e soddisfazione, mitigati dai toni bassi nelle dichiarazioni a posteriori ma emergenti come motivazioni nelle sue legittime, azzardate, coraggiose, temerarie par suo, prospettive future…del resto ha raccontato come dagli inizi abbia dovuto sfidare condizioni avverse, adesso rimane una delle più difficili, l’età, ma probabilmente proprio per questo l’attizza di più dipendendo solo da lui e si diverte a sfidarsi, con quell’atteggiamento ribelle che, evidentemente, è perché non dovrebbe, ancora adesso “entro gli rugge”
@ Inox (#4415202)
La cattiveria non si aggiunge, o ce l’hai dentro o non ce l’hai…ma io non sono molto d’accordo su questo concetto di “cattiveria”, attribuito in maniera altalenante a Jannik, sparita improvvisamente quando ha perso con Carlitos al RG: perché Jannik era stato accreditato di freddezza spietata e di carattere inflessibile quando aveva recuperato 3 breakpoint proprio a Novak e quando l’ha battuto le volte seguenti, fino al RG dove non ha perso un set fino alla finale, nonostante l’assenza forzata dai campi…per me Jannik la cattiveria ce l’ha, eccome, ma come tutti dimostra che neanche la cattiveria è sufficiente quando hai davanti uno che ci azzecca più di te, perché sa trattare meglio la superficie, perché riesce a sorprenderti tatticamente, soprattutto a parità di energie fisiche e di giovane età ma già supportata da altrettanta esperienza…a conferma di questo, il crollo delle convinzioni di molti utenti che invece tacciavano proprio Carlitos di insicurezze, di braccino, di mancanza di quella grinta che invece è, anche questa, miracolosamente apparsa proprio in uno dei momenti più difficili, rischiosi, coinvolgenti, tensiogeni, determinanti della carriera di Alcaraz, per l’avversario, per l’andamento della partita e per la posta in palio…non so se possa essere Novak il suo allenatore ideale, a meno che non l’affianchi con un Feliciano o un Ferrer…o un Rafa, ma qui saremmo in una situazione “ideale” molto difficilmente realizzabile: certo, di tutti Novak si è rivelato il più completo, ma non è detto che la formazione già acquisita dall’allievo e la predisposizione possano garantire una risposta al coaching altrettanto plasmabile, aperta e duttile
Federer aveva anni 39 e rotti e non aveva 40 anni;
Connors ad anni 39 compiuti ha fatto SEMI-FINALE agli US Open (del 1991) avendo iniziato la carriera oltre 20 anni prima con le racchettine di legno, con le quali vinceva già negli anni ’60.
Eppure in una era successiva, assolutamente moderna, con racchette in carbonio nemmeno paragonabili a quelle in legno, era ancora ai massimi livelli.
Agli ultimi US Open suddetti aveva battuto il nr. 11 del mondo e poi non si era certo preso un “bagel” nell ‘ ultimo incontro, dove aveva trovato il nr. 1 di quell’ anno, Courier, e non un giocatore relativamente inferiore come “Hurkacz”.
@ Simona (#4415256)
La tristezza infinita è la tua. Sei proprio convinta che non sappia cosa fare della propria vita? Sì chiama ambizione, magari smisurata, ma ambizione. Che è agli antipodi della frustrazione che genera negli altri
@ Annie3 (#4415259)
Meno male che ci sei tu! Intanto fornisci dati inoppugnabili in risposta a certe farloccate…. E poi la qualità della dissertazione. Ciò che mi sorprende è dove trovi la voglia di rispondere a qualche interlocutore che definirlo impreparato è un eufemismo.
@ ospite (#4415208)
Ma il numero totale va valutato in base al “peso” dei tornei: infatti vengono denominati 250, 500, 1000 e gli Slam valgono 2000 punti…basta un rapido calcolo anche ad occhio per vedere che Novak è in testa a tutti, ma anche di molto, 100 tornei con 64 tra Slam e 1000 “pesano” molto di più di 106 tornei con 48 tra Slam e 1000 (Roger)
Hai scritto la fesseria del giorno. Adesso sei contento?
Ma per favore! A parte il fatto che non è l’unico (Don Budge ci riuscì nel 1938), all’epoca a tennis ci giocavano in 15. Inoltre, 3 Slam su 4 si giocavano sulla superficie a lui più gradita (erba). Oggi realizzare il GS richiede molta più versatilità e la concorrenza è molto più agguerrita perché frutto di un numero di praticanti molto più importante. Solo negli ultimi 6 anni si sono aggiunti circa 20 milioni di nuovi praticanti, portando il totale monduale a 106 milioni circa. L’impresa di Nole è storica anche perché realizzata in un contesto più difficile e più competitivo.
@ Giampi (#4415191)
E certo. Però devi tenere conto di Abramo che, oltre a 1000 tornei, è l’unico nella storia dell’universo universale ad avere un h2h positivo con DIO: 821-594…
@ Mauriz70 (#4415240)
Sta in cima a tutti per il Grande Slam? Ma quale Grande Slam, allora erano 3 Slam su erba e 1 su terra, adesso sono su 3 superfici diverse, 2 cemento, 1 erba, 1 terra, e per quelle che vediamo essere le reazioni e le diverse difficoltà di adattamento anche dello stesso attuale n.1, va da sé che le situazioni non sono paragonabili, troppo superiori le capacità e la perfezione richiesta per essere ugualmente efficaci su tutte le superfici…per cui decade per Laver la dicitura All Times, i tempi si evolvono e aumentano i requisiti per conquistare tutti gli Slam, ad oggi Novak ha il record di tutti gli Slam almeno 3 volte, tutti gli Slam consecutivi, tutti i 1000 almeno 3 volte (solo Montecarlo 2 volte), medaglia d’oro olimpica, Coppa Davis, 7 volte Finals…e il vertiginoso numero complessivo di 72 Big Titles (credo che Laver si fosse fermato a 13/14 Slam), con 27 vittorie Slam consecutive nello stesso anno, record che nel tennis attuale su 3 superfici non è ancora stato nemmeno avvicinato…non c’è storia e non ci sono paragoni, quando si parla del più grande ad oggi è Novak, sino al futuro aggiornamento di chi riuscirà a vincere più di lui…ed è vero, se anche non arriverà il 25esimo Slam si è già saldamente conquistato un tale numero di record che raggiungerlo si pone come un traguardo ostico per i migliori giovani aspiranti a succedergli
che brutta cosa non accettare l’avanzare dell’età … e questo vale per tutti gli sportivi, mica solo Djokovic … non sapere cosa fare dopo aver dedicato allo sport gran parte della propria vita … tristezza infinita
Già ora perde in tre set da Sinner su terra. Fra tre anni su cemento…va beh. Poveraccio
Fededer a 40 anni ha fatto i quarti di finale a Wimbledon.
Scusate il circo di Dario Togni è in ferie e alcuni fra i peggiori impiegati del medesimo cercano di mostrare su forum seri quanto purtroppo codesti forum siano vulnerabili alla presenza di gente fuori contesto (e che anche nel loro contesto non capiscono granché)
@ Grimaldello (#4415199)
Non c’è nulla di peggio di uno che non comprende un testo in lingua italiana e se ne vanta pure
@ Mauriz70 (#4415240)
Il grande slam ….4 titoli slam nello stesso anno….e allora ? Sempre e solo 4 slam sono…valgono come altri 4 vinti in anni diversi…non ho mai capito questa esaltazione tale da ritenerlo il non plus ultra del tennis….cioè se uno fa un anno eccezionale e poi gli altri anni poco niente, dovrebbe essere il più forte di sempre? Ma x favore….non capisco proprio, anzi forse capisco anche troppo e cioè che è l unica cosa che resta a cui aggrapparsi ai fedalini frustrati dal sorpassato del serbo nei confronti di federer e nadal….ma è un aggrapparsi allo specchio e dallo specchio si può solo cadere…anche djokovic ha vinto 4 slam di fila a cavallo del 2015 e 2016….ma cosa cambia? Sempre 4 slam sono…..4 dei 24 che ha vinto….
He he he… la lingua batte dove il dente duole
@ Detuqueridapresencia (#4415071)
Piuttosto che allenare una bara è meglio cedere tutti i titoli a RF e RN…
O sa che Alcaraz e JS avranno dei ‘problemi’ o si è bevuto il cervello, con il massimo rispetto per una leggenda…
Comunque io spero che vada a Medaglia nel 2028 perché è commovente l’attaccamento alla Maglia della propia Nazionale che dimostra ogni giorno.
Unico tennista al mondo ad aver compiuto l’impresa di fare il Grande Slam. Sta in cima a tutti pur avendo vinto meno titoli di altri grandissimi campioni.
Le parole però non sono ancora state soddisfatte dai risultati conseguiti in punto di sfida lanciata a Jannik Sinner 😉
D’altra parte, di tempo a disposizione ne ha ancora tantissimo per battere Sinner se ha addirittura in programma di proseguire la sua corsa almeno sino alle Olimpiadi del 2028 🙂
E ci mancherebbe che puntasse anche a quelle del 2032!!!
Però a ben vedere Lei non ha tutti i torti a porsi il dubbio: capacissimo di tutto egli è!
@ giumart (#4415121)
Giocovic sicuramente presuntuoso lo è.
Senza una presuntuosa sicurezza nei propri mezzi non si diventa il Campione che è.
Però poi lui alle parole ha fatto seguire i fatti.
Su una scala incommensurabilmente maggiore, per il Serbo vale lo stesso discorso da me fatto per Musetti: non mi piacciono i loro proclami ma finché alle parole fanno seguire i fatti (le loro due semifinali al Roland Garros, per limitarci solo alle imprese più recenti, sono indubbiamente fattuali) hanno ragione loro.
Domanda per gli esperti. A Los Angeles 2028 potrebbero ancora presentarsi scorie residue ancora da smaltire del famoso fuso orario di Tokio 2021?
@ Vae victis (#4415110)
Per ora di squallido c’è una semifinale al Roland Garros persa dalla sua fotocopia giovane dopo aver lottato da vero leone.
Averne di squallori simili!
Non so quanto gli importi, ma, a partire dal prossimo anno, nel frattempo potrebbe provare a battere il record “farlocco” di Connors del numero totale di tornei vinti. Per farlo dovrebbe però puntare più ai 250+500 di per sè stessi che ad una preparazione per arrivare super-preparato agli slam (e invece magari preferisce cmq darsi quante più possibili chanche di vincere anche solo un altro slam, a costo magari di doversi poi ritirare ben prima delle Olimpiadi) e poi non so, appunto, quanto possa interessargli in ogni caso…
Ok, però la sfida da lui lanciata ai due più forti tennisti (Sinner ed Alcaraz) alla fine del 2024 per il 2025 e anni seguenti non è stata mica la risposta ad una chiara, specifica e pertinente domanda a lui rivolta dai giornalisti in conferenza stampa !
Ciò in coerenza con la sua determinazione a voler proseguire il più possibile la sua carriera di tennista ai livelli più alti.
Se ne è convinto lui non è che dobbiamo andare a sbattere la testa contro il muro noialtri per dissuaderlo eh …
Che continui pure la sua corsa e che vada eventualmente a sbattere lui …
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E’ chiaro come il sole che quanto prospettato dal Comandante sia nient’altro che una provocazione che non mi pare necessario argomentare ulteriormente 🙂
in tempi non sospetti avevo detto che se non vinceva l’olimpiade a Parigi ci avrebbe sicuramente (imprevisti permettendo) riprovato a Los Angeles.
adesso dice che vuole esserci. non ne sono così sicuro come lo sarei se non avesse vinto l’oro ma probabile che ci sia. è il campione in carica e vuole difendere il titolo. e magari vuole fare il portabandiera
@ 22587 (#4415168)
Rispondevo a Detuqueridapresencia che ipotizzava che invece di continuare a giocare sarebbe stato bello per Djokovic fare l’allenatore di Sinner. Ho detto secondo me perché no.
Nel merito io non dirò mai e poi mai che un giocatore deve smettere se continua ad amare il tennis. Ho visto Murray con la protesi all’anca e Nadal con un piede distrutto sopportare il dolore per provare a continuare fino all’inverosimile e Djokovic fisicamente è messo molto meglio di loro perciò se se la sente di giocare fino alle olimpiadi di Los Angeles per me fa bene a farlo.
D’altra parte è arrivato in semifinale nello slam più faticoso perciò vuol dire che ne ha ancora, senza quei due fenomeni di Sinner e Alcaraz – dicevo che in semifinale c’erano tre alieni e un essere umano ma gli altri due con quindici anni di meno – avrebbe fatto un’ipotetica finale con Musetti e, lo dico da tifoso del tennista di Carrara, sarebbe stato il favorito. Wimbledon è lo slam dove ha maggiori possibilità perché sull’erba ormai gioca in maniera perfetta.
Io sono uno di quelli che sarebbe contento se Nole allenasse Jannik perché aggiungerebbe quella cattiveria che renderebbe il nostro praticamente invincibile
Non c’è nulla di peggio di uno che vuole per forza avere ragione…
Grazie per il commento costruttivo. Credo che il futuro di Nole sia candidarsi a presidente della Serbia. Penso sia più probabile che candidarsi a supercoach di Jannik. Concordo che l’interazione con Vagnozzi possa essere problematica.
Comunque finora sei il primo che ha provato a interagire in modo asettico. Grazie
L’intervista è un po’ stagionata..
Ecco, Laver ha vinto, compreso il periodo del professionismo (dove giocavano tutti i migliori), 21 slam e oltre 200 tornei.. secondo me se la batte con Diokovic per il goat..
@ Detuqueridapresencia (#4415125)
Buongiorno, provo a fornire le mie riflessioni alla tua “provocazione”. Ritengo che Djokovich abbia tre priorità: tennis, famiglia, Serbia. Nel corso degli ultimi tempi il trascorrere più tempo con i propri cari ha assunto una maggiore importanza rispetto al passato, motivo per cui ha anche ridotto il numero dei tornei cui partecipa. Una volta appesa la racchetta al chiodo, non credo che, almeno inizialmente, faccia come Murray, ovvero si butti a capofitto in una nuova esperienza tennistica come coach; magari lo farà ma non subito. Per quanto riguarda Sinner penso che stimi il serbo e, aggiungo io, averlo nella sua squadra avrebbe anche un particolare senso tecnico potendosi considerare Jan una sorta di Djokovich 2.0. In ogni sua dichiarazione Sinner afferma sempre l’etica del lavoro e del miglioramento continuo quindi è chiaro che si trovano sulla stessa lunghezza d’onda. Il mio dubbio però è più che altro di tipo caratteriale nel senso che non li vedo molto simili. Vagnazzi e Cahil sono due persone che vedo più simili a Sinner rispetto a Djokovich. Giusto per fare un esempio, mi piacerebbe conoscere il pensiero di Jan circa la situazione che si venne a creare agli Australian Open ai tempi del Covid in merito alla partecipazione del serbo, non credo proprio che Sinner si sarebbe comportato così……
@ Groucho (#4415152)
Le motivazioni possono essere condivisibili o meno, essendo soggettive. Quel che è oggettivo è che ha completato 3 volte il Career Grand Slam e non 2. Insomma, non proprio un dettaglio
Cahill a fine anno andrà in pensione, chi al suo posto?Si fanno i nomi più disperati, io punterei su Murray oltretutto ha grande esperienza sulle problematiche dell’anca, punto debole anche di Sinner ed è stato un Numero 1, quindi ha una mentalità vincente e sa come gestire la pressione.
Allora
I giudizi possono essere rivisti e una persona intelligente può anche pubblicamente chiedere scusa, ammettere gli errori e mostrarsi intellettualmente onesto.
Se questa è l’unica osservazione contraria la vedo risolvibile
A favore c’è il fatto che Jannik è l’unico erede naturale di Nole. Ogni atleta è un unicum irripetibile ma se vogliamo fare la teoria degli insiemi: l’insieme interesezione Sinner Djokovi è il più grande possibile di tutti gli insiemi interesezione Sinner Tennista X per qualsivoglia valore di X
Nole potrebbe essere un buon coach? Boh! Questo non lo sa nessuno. Ma come guida ce lo vedo. Uno che se si prende un impegno si fa ammazzare ma lo porta a termine.
Nole è un atleta serio, caparbio, mai domo? Sì, come Jannik. Si troverebbero bene. Sono due maschi alfa e quindi potrebbero scontrarsi? Forse, ma è un po’ il sale della minestra. Se fossero proprio sovrapponibili al 100% sai che minestra sciapa!
Nole è un po’ teatrale e Sinner no. OK. So what?
Prove me wrong!
Non era una sua dichiarazione, ma la risposta a una domanda di un giornalista
@ Marco Tullio Cicerone (#4415153)
Mi permetto sommessamente di ricordare che l’incipit di questa chat, se non ho le traveggole, riguarda la possibilità che Djokovic possa arrivare alle Olimpiadi di Los Angeles. Non capisco cosa c’entri Sinner, il Clostebol, l’impossibile eventualità che possa allenare Sinner e quant’altro. Quanto all’ingresso in Australia potremmo parlarne senza fare disinformazione. Sbaglio o era nel main-draw del tabellone con la testa di serie numero 1? Sì è recato in Australia perché era stato rassicurato sulla sua partecipazione. Poi anche basta con questa vicenda, visto che l’unico penalizzato è stato lui…
Detto da lei è una medaglia
Scusate, non ho scritto che la classifica dei tennisti più forti di sempre non è opera mia ma dell’esperto del sito Detuqueridapresencia, per cui le eventuali rismostranze devono essere fatte a lui. Ma non credo ce ne sia bisogno, perché ha fatto davvero un gran bel lavoro
Si sa che si parla di nulla perché non può succedere ma valutiamo l’ipotesi. Credo che davvero i giudizi sulla vicenda clostebol, in particolare quello che ho citato sul trattamento privilegiato e l’altro, non meno importante, sul fatto che l’ITIA avrebbe dovuto rendere subito pubblica la vicenda senza aspettare la fine del procedimento (così da esporlo immediatamente al pubblico ludibrio) e la conseguente assoluzione abbiano scavato un solco difficile da colmare. E quei giudizi sono stati espressi molte volte, non una sola, e da uno che ha fondato un sindacato dei giocatori perciò in teoria dovrebbe essere più informato di uno qualsiasi. Inoltre Djokvic ci ha messo dei mesi prima di dire che secondo lui Sinner non si dopava e sembra averlo fatto parecchio a denti stretti.
Prima ancora a me Djokovic è molto scaduto come persona con la vicenda COVID per entrare a giocare l’Australia Open (figura barbina anche delle autorità australiane, sia chiaro). Ma non so cosa ne possa pensare Sinner, mentre sulla vicenda clostebol sono davvero convinto che sarebbe un impedimento, devi avere la piena fiducia nelle e delle persone che ti circondano e qui direi proprio che non c’è.
Piuttosto Murray? La butto lì, mi sembra che quel nome sia stato fatto poco o niente nel sia pur inutile toto allenatore che ci divertiamo a pronosticare su questo sito. E forse non sarebbe una scelta così peregrina.
La Classifica Definitiva dei Tennisti Più Forti di Sempre (Completa e Consolidata)
Novak Djokovic: 99/100
Motivazione: Il “GOAT” per eccellenza. Record assoluti in Slam (24), settimane al N°1, ATP Finals (7), Masters 1000 (40). Ha completato il Career Grand Slam (2 volte) e il Career Golden Masters (2 volte). Ha vinto l’oro olimpico a Parigi 2024. Dominio totale e longevità ineguagliabile.
Rafael Nadal: 97/100
Motivazione: Il “Re della Terra Rossa” con 14 Roland Garros. 22 Slam totali, il Career Grand Slam e l’oro olimpico. La sua intensità agonistica, la fisicità e la capacità di dominare una superficie in modo assoluto lo rendono unico.
Roger Federer: 96/100
Motivazione: Eleganza e dominio per quasi due decenni. 20 Slam (8 Wimbledon record), 310 settimane al N°1 (record), 6 ATP Finals, 28 Masters 1000. Il suo impatto estetico e la sua universalità lo pongono tra i più grandi.
Rod Laver: 94/100
Motivazione: L’unico uomo ad aver completato il Grande Slam (vincere tutti i 4 Major nello stesso anno) per ben due volte (1962 e 1969). Un talento versatile che ha dominato in ere diverse (prima e dopo l’era Open).
Pete Sampras: 93/100
Motivazione: “Pistol Pete”, dominatore degli anni ’90. 14 Slam (7 Wimbledon), 286 settimane al N°1, 6 ATP Finals. Servizio e gioco all-court che lo rendevano quasi imbattibile sul cemento e sull’erba.
Björn Borg: 92/100
Motivazione: Unico con 11 Slam in un periodo breve (si ritirò a 26 anni), con un dominio incredibile su Roland Garros (6) e Wimbledon (5 consecutivi).
Jimmy Connors: 91/100
Motivazione: 8 Slam e un record assoluto di 109 titoli ATP. La sua longevità e la sua tenacia lo hanno reso un’icona di competitività.
Ivan Lendl: 90/100
Motivazione: 8 Slam, 270 settimane al N°1. Un pioniere della professionalità e del gioco potente da fondo campo.
Andre Agassi: 89/100
Motivazione: 8 Slam, ha completato il Career Golden Slam. La sua risposta al servizio e il suo carisma lo hanno reso un campione iconico.
John McEnroe: 88/100
Motivazione: 7 Slam in singolare, 9 Slam in doppio, record di titoli complessivi. N°1 del mondo sia in singolare che in doppio. Un genio del serve-and-volley.
Carlos Alcaraz: 86/100
Motivazione: A 22 anni, già 5 Slam (USO 2022, Wim 2023, RG 2024, Wim 2024, RG 2025). È stato N°1 del mondo e ha vinto 7 Masters 1000. Il suo potenziale è immenso.
Jannik Sinner: 85/100
Motivazione: A 23 anni, 3 Slam (AO 2024, AO 2025, USO 2024). Attuale N°1 del mondo, 1 ATP Finals, 4 Masters 1000, 2 Coppe Davis. Un inizio carriera fulminante.
Mats Wilander: 84/100
Motivazione: 7 Slam, inclusi titoli su tutte e tre le superfici. N°1 del mondo. Versatile e resiliente.
Stefan Edberg: 83/100
Motivazione: 6 Slam, N°1 del mondo. Maestro del serve-and-volley.
Boris Becker: 82/100
Motivazione: 6 Slam, il più giovane vincitore di Wimbledon. N°1 del mondo. Giocatore esplosivo.
Guillermo Vilas: 81/100
Motivazione: 4 Slam (2 RG, 1 USO, 1 AO). N°2 del mondo (con la discussione su un possibile N°1 non riconosciuto). Dominatore della terra rossa.
Gustavo Kuerten: 80/100
Motivazione: 3 Roland Garros. N°1 del mondo. Carismatico e potente sulla terra.
Jim Courier: 79/100
Motivazione: 4 Slam (2 AO, 2 RG). N°1 del mondo. Ha dominato all’inizio degli anni ’90 con un gioco potente.
Stan Wawrinka: 78/100
Motivazione: 3 Slam (AO, RG, USO), best ranking N°3. Unico a battere i Big Three in finale Slam.
Marat Safin: 77/100
Motivazione: 2 Slam (USO, AO), N°1 del mondo. Talento immenso, capace di picchi altissimi.
Lleyton Hewitt: 76/100
Motivazione: 2 Slam (USO, Wim), N°1 del mondo. Grande lottatore, instancabile.
Juan Martin del Potro: 75/100
Motivazione: 1 Slam (USO 2009), best ranking N°3, argento olimpico. Un dritto e un servizio devastanti.
Goran Ivanišević: 74/100
Motivazione: 1 Slam (Wimbledon 2001 da WC), N°2 del mondo. Uno dei servizi più dominanti.
Dominic Thiem: 73/100
Motivazione: 1 Slam (USO 2020). Finalista in 3 altri Slam. N°3 del mondo. Grande potente da fondo campo.
Andy Roddick: 72/100
Motivazione: 1 Slam (USO 2003). N°1 del mondo. Un servizio fulmineo e un dritto potente.
Yevgeny Kafelnikov: 71/100
Motivazione: 2 Slam (AO 1999, RG 1996). N°1 del mondo. Oro olimpico nel 2000. Un gioco completo e una carriera di grande solidità.
Tomáš Berdych: 70/100
Motivazione: 1 Masters 1000, finalista a Wimbledon, semifinalista in tutti e 4 gli Slam. N°4 del mondo. Molto solido e potente.
Marin Čilić: 69/100
Motivazione: 1 Slam (USO 2014). N°3 del mondo. Servizio potente e gioco aggressivo.
Ilie Năstase: 68/100
Motivazione: 2 Slam (USO, RG), il primo N°1 del mondo. Geniale e imprevedibile.
John Newcombe: 67/100
Motivazione: 7 Slam totali (5 nell’Era Open: 3 Wimbledon, 2 US Open), N°1 del mondo. Uno dei “Grandi” della transizione all’Era Open.
Arthur Ashe: 66/100
Motivazione: 3 Slam (US Open 1968, Australian Open 1970, Wimbledon 1975). Simbolo e icona del tennis.
Juan Carlos Ferrero: 65/100
Motivazione: 1 Slam (RG 2003), N°1 del mondo. “Mosquito” della terra rossa, gioco completo.
Carlos Moyá: 64/100
Motivazione: 1 Slam (RG 1998), N°1 del mondo. Grande campione sulla terra rossa.
Patrick Rafter: 63/100
Motivazione: 2 US Open (1997, 1998). N°1 del mondo. Maestro del serve-and-volley, con grande carisma.
Michael Chang: 62/100
Motivazione: 1 Slam (Roland Garros 1989), il più giovane vincitore di uno Slam maschile. N°2 del mondo. Grande lottatore.
Andrés Gómez: 61/100
Motivazione: 1 Slam (Roland Garros 1990). N°4 del mondo. Un potente mancino specialista della terra rossa.
Gastón Gaudio: 60/100
Motivazione: 1 Slam (RG 2004). Un talento da terra rossa con un gioco imprevedibile.
Ha il livello Slam e quindi può fare ancora qualche anno, le Olimpiadi 2028 saranno comunque le ultime per lui.
@ scriccio (#4415075)
Questo non ci sta più con la testa, non sa più dove andare a parare. Prima diceva di aver perso la voglia con il ritiro di Nadal e che voleva dedicarsi di più alla famiglia, adesso che vuole l’oro a LA nel 2028.
@ scriccio (#4415075)
Ma infatti…
So che Djokovic ha appena risposto in privato all’utente che ha fatto questa bella proposta. Così ancora una volta il serbo si dimostra scorretto, perché a una lettera aperta si risponde con una lettera aperta
“La sentenza è data, l’udienza è tolta”. 😎
Dimmi cosa osta. Seriamente. Dammi le controindicazioni che renderebbero questo rapporto impossibile.
Lo so che non avverrà mai. Si sta ragionando su un’ipotesi “provocatoria” in senso di “stimolo alla discussione su un tema potenzialmente divisivo”.
Rispondimi seriamente quali sarebbero le controindicazioni che superino i benefici
Mi piace fare provocazioni (nel senso provocare la discussione, non provocare per trollare).
Ma l’idea (ovviamente poco plausibile) ha del fascino.
Se poi qualcuno mi rispondesse nel merito, apprezzerei. L’ho scritto apposta per farmi rispondere nel merito.
Tu sei in grado di farlo, lo so. Fallo! Dimmi quali sarebbero (tecnicamente, psicologicamente) i contro che superano i pro.
Qualcun altro come avrai letto non è in grado di articolare e non mi aspetto altro che sterili ironie.
I soliti malintesi delle traduzioni dal serbo attraverso il russo: ha semplicemente detto “voglio esserci”.
E ha giá acquistato anche i biglietti.
Mah, io ritengo sensato che un grande campione, arrivato ad una certa età, non debba porsi obiettivi a lungo termine ma, semmai, solo a breve termine, vivendo quasi alla giornata per capire giorno dopo giorno quanto gli può dare il proprio fisico, soprattutto in raffronto con i competitors che logicamente troverebbe sulla propria strada per eventualmente raggiungere gli obiettivi sognati. Credo che in ogni sport un atleta di altissimo livello non debba mai rischiare di finire una gloriosa carriera annaspando e rovinando la propria immagine di campione. Oggi lui è ancora molto competitivo, l’ha dimostrato. Però porsi altissimi obiettivi a lungo termine, in vicinanza dei 40 anni, è da presuntuosi e sicuramente da poco saggi.
You cannot be serious! 😯 E cosa gli dice? Guarda che però sei stato trattato in maniera privilegiata dall’ITIA? Spesso sono d’accordo con quello che scrivi ma qui davvero… Sei tu o ti hanno hackerato il profilo?
Mi tocca ripetere ciò che già scrissi più di un anno fa qui dentro.
Djkovic è ossessionato dalla cura del corpo, e non ci vuole un genio a capire in una mentalità come la sua questo si traduca nell’obiettivo di battere un record di longevità nello sport. Tra l’altro ha parlato spesso dei grandi atleti delle altre discipline, i più grandi che sono anche i più longevi (basket, baseball, …). Ovvio che per lui la longevità è fondamentale per avanzare la candidatura a sportivo più forte di ogni disciplina.
Ora invece ripeto ciò che ho scritto credo una settimana fa, non mi ricordo se in questo forum o solo nel forum spagnolo che frequento. Djokovic nelle olimpiadi a Parigi dell’anno scorso ha vinto l’oro e tutti dicevano che doveva ritirarsi in quel momento, e lui stesso porta un po’ il rimorso per non averlo fatto, visto che da allora ha vinto pochissimo. In una mentalità ambiziosa e vincente come la sua questo fatto cosa può comportare? Anche qui non ci vuole un genio per capire che la sua ambizione è ritirarsi con l’oro alle olimpiadi del 2028.
Non so se è chiaro, ma anche se Djkovic non lo dice, lui non intende limitarsi a partecipare alle olimpiadi del 2028 per dimostrarsi un atleta longevo, lui intende proprio vincerle, e ritirarsi con l’oro in modo da dimostrare che quel ritiro che tutti vedevano perfetto nel 2024 lui è riuscito a renderlo più perfetto 4 anni dopo.
Djokovic secondo me non ci riuscirà, ma non è mia intenzione mettermi a fare l’indovino. Voglio solo ribadire quali sono le dinamiche che muovono Djkovic. Dinamiche che a me sembrano chiarissime e limpide, e che pure ho l’impressione che la gente non veda.
Ma lo sa che siamo nel 2025? :-))))))
Sarebbe proprio una scelta sbagliata per Sinner. I suoi successi alimenterebbero ancora di più la fama di Djokovic.
Della serie, quando non si capisce un tubo di strategie di immagine
Per quanto ancora dovremmo essere ammorbati da queste continue predizioni senili del serbo che crede ancora di aver due vite davanti? Perché bisogna finire in questo modo squallido? A chi possono poi interessare queste noiose logoree? Almeno voi non lo assecondate, fare finta di niente, per il suo bene. Ci sono molte bocciofile nei pressi di belgrado, è ora di cominciare a farci un pensierino, altro che olimpiadi…
si, le tue.
Come direbbe Bismarck, la fame è quella di una volta ma non i denti
Dottor Jekyll e Mister Hyde…
@ Detuqueridapresencia (#4415071)
Io non trovo proprio possibile che un sinner possa sopportare un Djokovic . Te lo immagini averlo vicino un 250 gg l anno
@ Groucho (#4415082)
Simpatico
E mi racccomando Nole, rispondi su questo sito
E mi raccomando
Vuole battere il record della Errani, magari questo potrà stimolarla a continuare
Perché? Le olimpiadi saranno a Los Angeles non a Parigi
Non ha ancora capito che il match che non potrà mai vincere è quello che vuole giocare contro la Vecchiaia
Senza la Mafia che gli ha prestato i soldi non avrebbe avuto chance di costruirsi una Carriera da professionista, onesto ad ammetterlo.
Appena 1 settimana fa dichiarava che potrebbe aver giocato l’ultima partita al roland garros ed ora punta alle olimpiadi del 2028?
Noto idee poco chiare
Caro Nole ti auguro di cuore di esserci e di vincere perfino la medaglia d’oro nel 2028.
Ma quello che mi auguro io è che quando Cahill deciderà di mollare (come pare) a fine 2025 tu ne prenda il posto e contribuisca alla leggenda di un benzinaio altoatesino
La tua fame di tennis la puoi soddisfare così. C’è una stagione per ogni cosa. La tua è stata grande ed esaltante, e lo dico da fan di Federer, quello che è stato a numero uno del mondo per più settimane consecutive.
Ecco visto che quel record ti manca, contribuisci a che venga superato di slancio e magari contribuisci a che venga superato anche il tuo di GS e magari a che venga fatto il GS dell’anno e non solo quello di carriera.
Contribuisci alla leggenda e la leggenda sarà anche tua, ancora di più di quanto lo sia già stata.
Pensaci. Seriamente!
Ches’chi l’è matt!
‘nguri!