
Sinner implacabile! Doma le magie di Bublik e torna in semifinale a Roland Garros


Con tutte queste vittorie, così nette e gestendo ogni avversario senza dar l’impressione di fare fatica, si rischia di perdere il metro delle cose e non goderci fino in fondo qualcosa di assolutamente straordinario. Qualcosa di superiore. Jannik Sinner è talmente forte da far passare l’ennesima partita vinta in uno Slam (la sua 19esima di fila!!!) come qualcosa di scontato, eppure al di là della rete c’era un Alexander Bublik al massimo in carriera, capace di mandare “nei matti” un tipo tosto come Draper l’altro ieri. Troppo potente, continuo, solido e determinato Sinner. Troppo bravo anche per le magie di un Sasha Bublik che c’ha provato tirando fuori tutti i trucchi dal suo fornitissimo borsone, ma nessun incantesimo sembra poter arginare la prepotenza e lucidità del n.1 del mondo, bravissimo a dominare l’incontro di quarti di finale e Roland Garros contro il kazako, battuto per 6-1 7-5 6-0 in poco meno di due di gioco. Jannik ha subito messo in chiaro le cose fin dai primi punti: comando io. L’ha fatto pur non servendo benissimo, brillando in risposta e spingendo palle consistenti, cariche di spin e difficili da contenere anche per il braccio fatato di Sasha. Forte di un 5-0 arrivato in una manciata di minuti, Jannik si è un filo distratto e da lì in avanti Bublik è salito col servizio, colpendo assai meglio col diritto in particolare in lungo linea, e che smorzate… Nel secondo set c’è stato un discreto equilibrio, ma la sensazione è che Sinner abbia controllato, ha aspettato la preda come un “Black Mamba”, andando a prendersi il break decisivo quando era il momento di farlo, sul 5 pari, con un paio di risposte eccellenti che hanno messo tonnellate di pressione sulle spalle del rivale, crollato con un doppio fallo sulla palla break. Da lì in avanti non c’è stata più partita. Sipario.
L’incontro è andatao esattamente come si ipotizzava alla vigilia: Jannik “too good”, Sasha un filo provato dalla durezza del match vinto contro Draper. Soprattutto all’avvio c’ha messo un po’ a carburare il 27enne nato in Russia, mentre l’azzurro è scattato fortissimo – come in tutti i match del torneo – per far capire al rivale chi fosse il più forte e che per far partita avrebbe dovuto spingersi al massimo e soffrire le pene dell’inferno. La risposta di Sinner ha soverchiato la battuta di Bublik, era il mismatch da comandare e l’italiano, come sempre perfetto tatticamente, ha eseguito alla perfezione. C’è stata la piccola sbavatura nel finale del primo set, tutta farina del sacco di Sinner, per una volta un filo distratto, ma poco male. Era scontato che dal secondo parziale Bublik sarebbe salito: ottimo al servizio e questo ha impedito a Sinner di fare quello che gli aveva portato in dote un comodo primo set, risalire il campo dalla risposta, prendersi campo martellando il rivale e stroncarne la resistenza. Bravo è stato Bublik a giocare con sicurezza uno schema vincente: due colpi in lungo linea, uno di qua e l’altro dall’altro lato, in modo che Sinner è stato costretto a coprire tutto il campo in larghezza e perdere così il controllo del centro del campo, “piazzola” dalla quale imbastisce le sue meraviglie a furia di mazzate in progressione. A due lungo linea ottimi sono seguite tante palle corte, giocate davvero bene da un ottimo Sasha. Paziente Sinner, ha lasciato correre le cose, solido nei suoi turni di battuta, ma era consapevole che portarsi al tiebreak un tipo bizzarro come Bublik, che può trovare le due giocate imprendibili in qualsiasi momento, era un rischio. Per questo Jannik sul 5 pari ha alzato a dismisura l’attenzione e qualità della risposta, ne ha trovate due una meglio dell’altra, due “sberle” che di fatto gli hanno consegnato il break, e la partita.
Sinner continua a brillare col diritto, un colpo davvero straordinario anche sul rosso e tatticamente fondamentale a dargli quello spazio per l’affondo successivo. Traiettorie cariche, profonde, con discreto margine, che non sbaglia quasi mai, e che capitalizza con un diritto ancor più stretto e vincente, o spostandosi sulla sinistra dove sceglie all’ultimo tra l’inside out di potenza o il lungo linea improvviso con la chiusura del polso all’ultimo momento. Un cambio che non leggi e dal quale non ti difendi. Poche oggi le variazioni di Jannik, si è concesso un paio di smorzate solo sul finale, e poche anche le incursioni “vere” a rete, sospinto dalla potenza dei suoi drive. Bublik era da stroncare di solidità, pressione, costanza nella spinta, non era una partita da “incasinare” ma da portare via di forza. Detto fatto. Una prestazione solida, che ha concesso non così tanto allo spettacolo, ma quando ti ritrovi nei quarti di uno Slam il livello è massimo ed è necessario massimizzare ogni aspetto della prestazione. Anche i tempi di gioco, per vincere rapidamente e non sprecare energie fisiche e mentali preziosissime. Tutto bene, alla fine. Partita non divertente come si poteva sperare, ma Bublik ha fatto quel che ha potuto, serviva la sua mano per alzare il livello dello show, ed è accaduto solo a tratti.
Jannik vince e convince, approda per la seconda volta consecutiva in semifinale a Parigi, senza aver perso un set. Stavolta non c’è lo spauracchio “Carlitos” (che se la vedrà con Musetti), ma attende l’esito della super sfida serale tra Djokovic e Zverev. Venerdì sarà una grande sfida, anzi due visto che c’è Musetti contro Alcaraz. Che dire… si vola! Sogno o son desto?
Marco Mazzoni
La cronaca
Sinner inizia l’incontro un ottimo game di servizio (un Ace), quasi non si scambia. Ancor più impressionante il suo avvio in risposta: anestetizza il pezzo forte del repertorio di Bublik con risposte profonde e centrali, guadagna campo e sposta il rivale, preparandosi il terreno all’affondo. 0-30. Sasha è costretto a rischiare tutto con la battuta, e recupera due punti; ma appena è inchiodato nello scambio è in grave difficoltà a reggere la pressione e ritmo dell’azzurro, che si arriva a palla break sul 30-40. Prima di servizio salvifica per Bublik, ma ai vantaggi Jannik si prende un’altra chance di break con un rovescio favoloso. Bublik non può permettersi di tirare una palla interlocutoria e pure da tre quarti campo, Sinner si avventa sulla destra e tira un diritto cross che coglie impreparato il rivale. BREAK Sinner, 2-0. Sul ritmo altissimo imposto dall’italiano il diritto del nativo di Gatcina (Russia) mostra tutti i suoi limiti di stabilità e controllo, peggio se è costretto a tirarlo in corsa, anzi… rincorsa. E pure rovescio vs rovescio Bublik va in difficoltà, sembra anche meno reattivo rispetto alla partita contro Draper quando volava sul campo. Sinner mette poche prime palle e sbaglia pure un paio di accelerazioni ma non ha alcun problema a vincere il terzo game, 3-0. 12 minuti di assolo del nostro. Il kazako cerca di muovere l’italiano con la smorzata, la prima funziona, la seconda no. 15-40, due chance per il doppio allungo. Niente, S&V spericolato di Sasha, è un gioco da ragazzi rispondere con una palla bassa, difficile da rimettere, e quindi comodissimo passante di rovescio a campo spalancato. BREAK, 4-0 Sinner. Il quinto game inizia con il miglior punto vinto da Bublik, bravo a spostare Sinner e alla fine infilarlo dopo averlo chiamato a rete. Jan risponde col “martello”, il diritto è potente, carico di spin e soprattutto preciso. Bublik prova anche ad insistere col back, palla ficcante e profonda, ma è troppo agile Sinner nell’abbassarsi quasi a toccare il terreno con le ginocchia e tirare un lungo linea magistrale. Too good. Ai vantaggi, con un Ace lo score è 5-0. Bublik inizia col doppio fallo il sesto game, e sul 30 pari tocca malamente una smorzata. Set Point Sinner, ma stavolta il servizio di Sasha c’è. Con un errore banale – smash – Sinner regala, muove lo score Bublik, 5-1. Qualche errore di troppo per Jannik in questa fase, regala col diritto in spinta e si ritrova sotto 30-40, c’è una palla break per Bublik. Servizio esterno e diritto pesante dall’angolo sinistro per Jannik, ci arriva tardi Sasha. Altro errore per Sinner, un diritto al volo dopo aver messo il rivale nell’angolo. Più distratto che altro, un calo di attenzione evidente. Da sinistra però c’è, servizio potente “in pancia”, la risposta vola via. Bravo Bublik a salvare un altro set point con un bel vincente col rovescio, accelerazione splendida. Il set finisce 6-1 alla terza chance, risposta in rete, salvando due PB nel game. A parte la fase di distrazione, Sinner domina, nonostante un modesto 58% di prime palle in gioco.
Il secondo set inizia sotto un sole pieno e scorre sui game di servizio. Più netti i turni di Sinner, anche se è poco sotto al 50% di prime palle in gioco. Bublik ha preso ritmo invece col servizio e anche la smorzata funziona meglio, visto che Jannik non riesce a riavvicinarsi molto alla riga di fondo dopo la risposta. Col secondo Ace il kazako si porta 3-2, comodo il terzo turno per l’italiano, 3 pari. La partita si riaccende nel settimo game. Jannik risponde con più profondità e torna a spostare Bublik, che con un diritto sbagliato di pochissimo concede una palla break (30-40). Sasha chiama ancora a rete Jannik, ci arriva anche bene il pusterese ma manca di un soffio il tocco vincente sul passante, la volée sbatte sul nastro e non passa. Gran scambio ai vantaggi, lo vince Bublik con un’accelerazione di diritto lungo linea imprendibile, esecuzione non tra le più sicure ma davvero ben eseguita. Bene in attacco il kazako dopo una buona prima, 4-3 Bublik. C’è equilibrio in questa fase, è salito il livello del n. 62 ATP, subisce meno la risposta del n.1. Un po’ troppi errori per Jannik rispetto al primo set, una palla mal centrata diventa un assist per Sasha che attacca e si porta 15-30. L’azzurro tira una botta col servizio, e poi un gran diritto in contro piede molto arrotato, Sasha quasi si “annoda” con le gambe e niente può. Con la 13esima palla corta del match, ottima, Bublik forza il game ai vantaggi. Gioca bene ora Bublik con i colpi in lungo linea e così Sinner corre molto di più e comanda meno dal centro del campo. Serve attaccare di più e prima. Lo intuisce ed esegue l’azzurro 4 pari. Serve come un treno Bublik, il diritto è più preciso e la smorzata quasi perfetta. Bel livello, c’è partita. 5-4 Bublik. Tutta la pressione è su Sinner, che non si scompone nemmeno dopo un gran rovescio vincente di Bublik in apertura del game #10. Servizio carico, diritto potente. 5 pari. Sinner mette il turbo in risposta: gran impatto in allungo da sinistra, poi una diritto, pesantissima. 15-30. Male Bublik qua, cerca un back che si ferma a metà campo, Jannik non si fa pregare avanza e chiude. 15-40, due palle break. Salva bene la prima Bublik, taglio improvviso col diritto e via a spingere in contro piede, 30-40. Doppio fallo Bublik!!! Esagera con la seconda palla, ma in questo turno ha sentito fortissima la pressione di Sinner e… il rischio stavolta non ha pagato. BREAK Sinner, avanti 6-5 e servizio. Sinner in versione Black Mamba: è quieto e attento, pronto a scattare verso la preda al momento giusto. Ace, prima a T ingiocabile, seconda molto carica di spin… Non si gioca, 3 Set Point sul 40-0. Risposta in rete. SET Sinner, 7-5. Controllo e zampata al momento giusto.
Bublik riparte alla battuta nel terzo set ma è subito alle corde sulla pressione di Sinner, tornata micidiale. Non va nemmeno la smorzata e il rovescio lungo linea di Jan è perfetto. 15-40, due palle break che già profumano di semifinale… Si butta a rete Sasha, ma con troppo poco e il passante lento, basso, nei piedi di Jannik rende la demi-volée troppo complicata. BREAK Sinner, 1-0 può fare corsa di testa, con il vento in poppa. E pure col mare calmo, veleggia verso la semifinale Jannik con la battuta in ritmo e il braccio sciolto. 2-0 e poi in risposta continua a martellare, portandosi 0-40 con tre chance del doppio allungo. Sasha resta aggrappato al match con le unghie, chiede il massimo alla prima palla e le cancella tutte. C’è lotta perché Sinner non ci sta, non molla niente e rincorre ogni palla. Con un pessimo tocco di volo il kazako concede una quarta PB ma ancora col servizio la annulla (qua poteva rispondere almeno in campo Sinner, era arrivato sulla palla). Prova addirittura il servizio da sotto Sasha ai vantaggi, ma non va, e Jannik lo punisce con una risposta potente. Il pubblico apprezza le giocate estreme di Bublik che, come si dice in gergo, cerca di mandarla un po’ in caciara. Ma… Jannik non è Draper, resta focalizzato solo sul gioco e i suoi colpi. Con una risposta potente col diritto cross, agganciando alla grande la palla, Sinner si prende una 5a PB. E stavolta la prima palla non c’è. C’è invece una gran risposta inside out col diritto e poi un rovescio lungo linea a campo sguarnito. Jannik vuole il break -> Jannik se lo prende. 3-0 pesante. Poche gambe ormai per il kazako, gioca solo di braccio improvvisando, mentre l’azzurro non regala niente e, sul 40-15, tocca la prima smorzata del match, ben eseguita. 4-0 Sinner. Ormai è accademia, Sinner si lascia andare a tocchi che di solito non esegue, anche uno con la punta della racchetta sull’ennesima smorzata dell’altro, e che precisione – fortissimo nello scendere sulle ginocchia. Sasha non vuole più scambiare, o pallata o smorzata, tanto non vale la pena durare fatica. Regala al pubblico un diritto in back da squash, eseguito con mano spaziale, ma non basta a vincere il game. Un doppio fallo costa a Bublik una palla break ai vantaggi. Ancora smorzata, la 19esima, ma Jannik era partito prima, ci arriva e chiude con le olive nel Martini. BREAK Sinner, il quarto di fila dal 5 pari del secondo set, con lo score che segna 5-0 Sinner. Chiude con un altro “Bagel”, da fornaio stellato in questo RG25 e vola in semifinale, come l’anno scorso. Stavolta non ci sarà Alcaraz, ma Djokovic o Zverev. Sarà un’altra partita e sarà favorito. Del resto è n.1 da 52 settimane. È la sesta semifinale Slam per Jannik, troppo solido, troppo bravo.
Statistica | Sinner 🇮🇹 | Bublik 🇰🇿 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Ace | 5 | 5 |
Doppi falli | 1 | 6 |
Prima di servizio | 45/77 (58%) | 57/89 (64%) |
Punti vinti sulla prima | 35/45 (78%) | 38/57 (67%) |
Punti vinti sulla seconda | 22/32 (69%) | 7/32 (22%) |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 252km/h (156 mph) | 222km/h (137 mph) |
Velocità media prima | 193km/h (119 mph) | 200km/h (124 mph) |
Velocità media seconda | 155km/h (96 mph) | 169km/h (105 mph) |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Punti vinti in risposta | 44/89 (49%) | 20/77 (26%) |
Punti vinti su prima di servizio | 19/57 (33%) | 10/45 (22%) |
Punti vinti su seconda di servizio | 25/32 (78%) | 10/32 (31%) |
Opportunità di break | 14/89 (16%) | 2/77 (3%) |
Palle break convertite | 6/14 (43%) | 0/2 (0%) |
Giochi con break point convertiti | 8/12 (67%) | 1/13 (8%) |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Totale punti vinti | 101 | 65 |
Vincenti | 31 | 22 |
Errori non forzati | 13 | 37 |
Errori forzati | 30 | 33 |
Punti vinti a rete | 18/31 (58%) | 9/21 (43%) |
Giochi vinti a zero | 3 | 0 |
TIPOLOGIA DI COLPI | ||
Colpi da fondo | 246 | 239 |
Colpi sopra la testa | 5 | 0 |
Passanti | 13 | 6 |
Volée | 6 | 10 |
Attacchi | 4 | 3 |
Drop shots | 4 | 21 |
Lob | 3 | 5 |
TAG: Alexander Bublik, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Roland Garros 2025
Sicuramente; avevo notato anch’io quel dato poco attendibile !
Chiedo info a Mazzoni: I 252kmh del piu’ veloce servizio di Sinner saranno considerati errore del rilevatore?
Siamo in tanti, non sei solo
@ Giorgione (#4405114)
Bublich non ha lasciata una palla dal primo all’ultimo minuto.
Quando si fa il meglio possibile c’è sempre soddisfazione.
Diciamo…quando ne ebbe possibilità.
Ma anche quando stava sotto, quasi sempre, non si lasciava una palla. La prima partita molto più lottata di quanto il punteggio indichi.
Ma questo è il Campione: chi vince i punti decisivi.
C’era Ferrero a guardare la partita e questo fatto può avere 2 significati diversi:
1) pensa che da qui possa uscire l’avversario di Carlos in finale;
2) c’è qualcosa da imparare sul piano tecnico o tattico da uno dei due contendenti (o da entrambi).
Non credo che il coach di Alcaraz (oltretutto accompagnato da un altro membro del team) non avesse niente di meglio da fare…
Jannik ancora una volta devastante e ora lo aspetta il test Djokovic che sembra essere ritornato ai suoi livelli. Forza Jannik!
@ Vae victis (#4405165)
Hai letto per caso un libro di Dario Argento……???
Il miglioramento più evidente di Sinner è a mio avviso negli spostamenti laterali, ha guadagnato quella frazione di secondo in più che gli consente di colpire la palla in condizione quasi sempre ottimale.
Mi associo Inox,mi fido di lui ad occhi chiusi
Invece Alcaraz ha incontrato fenomeni. Ieri Paul tirava le prime a 160 kmh. Roba che nemmeno la Errani
Fine commento tecnico.
Ha vinto il più forte.
Onore delle armi al più bravo, che su questo terreno non ha l’autonomia, innanzitutto nervosa, per vincere contro il più forte.
Ha lottato comunque fino in fondo: qualcosa dev’essere scattato in lui in questo torneo e spero tenga il punto per tutta la stagione erbosa.
Grazie a tutti e due, due belle persone (a quanto se ne possa vedere in TV).
Inutile che aggiunga quale desidero e spero che sia la finale e quale che ne sia, in remota ipotesi, l’esito.
Forza Lorenzo!
Questo avviene quando un tennista si sente impotente verso un alieno sceso sui campi rossi di Parigi..
si sa già a che ora ci sarà la finale domenica ?
Il ragazzo ha dimostrato che è propenso al miglioramento continuo. Ha inserito tante cose nel suo bagaglio tecnico di colpi, si allenerà assiduamente Anche per quel colpo e lo saprà fare bene come tutto il resto.
Io sono ottimista, ma penso anche tu.
Forza Jan sempre!!!