Il Presidente dell'ATP riflette su Challenger ATP, Copertina

Gaudenzi: “Giocando Challenger puoi solo fare pari con i costi, è una università verso il tour maggiore. Il Challenger Tour non è sostenibile, non attira interesse”

17/12/2021 13:14 141 commenti
Andrea Gaudenzi
Andrea Gaudenzi

Andrea Gaudenzi ha concesso al Financial Time un’intervista che, in un passaggio, non mancherà di far discutere. Il Presidente dell’ATP infatti, soffermandosi sui problemi economici dei tennisti che navigano sul Challenger Tour, ha affermato in modo molto schietto che è impensabile poter sopravvivere solo con quella categoria di tornei, poiché non generano abbastanza interesse da attirare sponsor e diventare sostenibili. Ecco le sue parole.

“Sul Challenger Tour devi essere in grado di raggiungere il pareggio tra costi e guadagni. Ma devi essere conscio del fatto che è solo una specie di università. Devi considerarlo come un investimento per la tua carriera. Quindi devi crescere e approdare sul tour Pro, dove avrai un vero lavoro e guadagni”.

 

“Non credo che sia possibile avere una sostenibilità economica a quel livello [Challenger Tour] semplicemente perché manca l’interesse dei fans e quindi gli investimenti di sponsor, broadcasters e incassi dai biglietti”.

 

Parole a dir poco “dure” da parte di chi gestisce lo stesso tour e quindi governa centinaia di giocatori che ambiscono a crescere nella disciplina e diventare protagonisti, professionisti e quindi vivere di tennis.

La primissima reazione a queste parole arriva da Tennys Sandgren, che ha tuonato “Dovrebbe dimettersi dopo queste parole, è vergognoso”.

Aggiornamento

La vicenda, come prevedibile, ha scatenato una ridda di reazioni, alcune davvero veementi. Riportiamo quella di Dustin Brown, tennista esperto che ha navigato per gran parte della carriera proprio nei Challenger

 

Duro anche Paul McNamee, ex giocatore australiano: “Il commento di Gaudenzi sul Challenger Tour è una mancanza di rispetto visto tutti quei giocatori che con grande qualità si impegnano senza altra via d’uscita. Forse le sue parole sono motivate ​​dal fatto che è così concentrato nell’allungare a due settimane la durata dei Masters 1000 che ridurrà ulteriormente il numero di tornei sul circuito”.

 

 

Marco Mazzoni


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luce nella notte (Guest) 19-12-2021 20:45

Altra ipotesi di torneo “superchallenger” prima di ogni “grande evento” (cioè 4 Slam e 9 “1000”).
5 turni con 128, 64, 32, 16, 8 , 4 giocatori.
Si ferma, senza disputare le semi-finali, il “SuperChallenger” (Wimbledon “B”, Roland Garros “B”, ecc.) e i 4 semifinalisti accederanno al Torneo principale.
Mettendo a disposizione una massa di campi aggiuntivi (singolare femminile e singolare maschile… niente doppi) in 6/7 giorni i SuperChallenger si disputano.
I campi aggiuntivi faranno poi comodo per i numerosi tornei da disputare durante gli Slam, o i “1000”, veri e propri (Doppi misti, giovani, handicappati…).
Così’ al tabellone principale SuperChallenger arriveranno più o meno sempre gli stessi giocatori che già riuscivano ad entrare nelle qualifiche degli Slam, ma il montepremi è fortemente gonfiato (mette i soldi la ATP ?) e si arriva almeno a 300 giocatori che guadagnano bene, riuscendo ad entrare in questi ( tot 13 all’ anno) “SuperChallenger” di preparazione e stimolo dei grandi eventi.
Chi paga ? Chi organizza ? Chi fa la produzione televisiva ?
Mah , boh …
Sarebbero 13 eventi annuali con durata complessiva di UN MESE (qualifiche al “SuperChallenger”, poi il “SuperChallenger” con 128 giocatori e 5 turni, con i 4 semifinalisti che vanno al tabellone principale, infine il solito “Slam” o “1000” di due settimane) quindi molte sovrapposizioni tra partenza delle “Qualifiche SuperChallenger” e fine del precedente “Grande Evento”.
Spazzare via pagliacciate come Rod Laver Cup o anche ATP Cup (io salverei solo la Davis) sarebbe comunque di aiuto per il prestigio e la credibilità del Tennis. Idem togliere il Tennis dalle Olimpiadi sarebbe solo salutare (una altra pagliacciata in meno).
Altra considerazione: con questi “SuperChallenger” gonfiati potrebbero ancora esistere i “250” ?
Forse no, e forse sarebbe meglio.
SuperChallenger, altri Challenger “normali”, 500, 1000 e Gran Slam (+ ATP Finals e Coppa Davis) possono bastare ?
Ipotesi premi ai “SuperChallenger”:
Chi perde al 1° turno 8.000 (dollari) 64 giocatori
Chi perde al 2° turno 12.000 (dollari) 32 giocatori
Chi perde al 3° turno 16.000 (dollari) 16 giocatori
Chi perde al 4° turno 20.000 (dollari) 8 giocatori
Chi arriva nei 4 finali 24.000 (dollari) 4 giocatori
In questa ipotesi servono 1.408.000 dollari di montepremi per il “SuperChallenger”.
Facendone 13 all’ anno sarebbe una pioggia di 18.304.000 dollari di montepremi per gente che naviga tra la 130 e la 300 posizione al mondo.
Chi riesce a passare 5 turni (vincere 5 partite “Superchallenger” in un anno) ha almeno 60.000 dollari in tasca.

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Ranuccio Tomassoni 19-12-2021 19:56

@ ilpallettaro (#3004000)

per quanto riguarda la “dispersione degli eventi che si mangerebbero la stessa fetta di pubblico”, già ora è così, i tornei ATP250 di per se hanno pochissimo seguito mediatico al di fuori dei malati di tennis che si guardano pure lo streaming del futures ITF di Antalya (basta vedere gli spalti vuoti, in parte fino alle semifinali).
Le partite degli ATP250 vengono seguite se in semifinale o finale ci sono dei giocatori con un nome, o giovani in rampa di lancio come Sinner ad Anversa.
Invece nemmeno i “forumisti” normo tipo, si prenderebbero libero perché ci sono i quarti di finale di Metz, magari tra Martinez e Bonzi.

Quindi con un minimo di “regia”, si potrebbe aumentare il seguito piuttosto che diminuirlo: bisognerebbe limitare il numero di giocatori di vertice che possono partecipare ai tornei ATP250 in modo da distribuirli più o meno equamente sulla moltitudine di tornei.
Citando qualche numero a caso, ad esempio al massimo un top10, max 2 giocatori classificati tra la posizione 20 e 30 (3 se non c’è nessun top10), max 5 tra posizione 30 e 50, e così via. Naturalmente i numeri precisi andrebbero studiati bene e verificati ed aggiornai dopo dei periodi di prova per limare i difetti del regolamento che gli organizzatori devono segiure.

Sicuramente sarebbe da evitare che tutti i migliori giocatori si concentrino in uno o due tornei mentre negli altri giocano solo “journeymen”, che poi è a grandi linee la situazione attuale.

Invece il secondo problema che citi “che la fetta tenderà a ridursi e a concentrarsi sempre di più al vertice della piramide” è in verità inevitabile e va solo gestito, ad esempio creando una specie di campionato tipo F1, che sarebbero in pratica i 4 tornei del grande slam più i masters 1000 + ATPfinlas, con i tornei 500 come una specie di limbo.

I majors coprono praticamente il ruolo che nella F1 hanno le gare di Monte Carlo, Monza, GP Inghilterra e la gara decisiva per il mondiale.
Le altre gare della F1, nell’ambito del tennis equivalgono come interesse ai masters1000, ovvero non superano la soglia d’interesse che esce al di fuori del solito giro degli appassionati del tennis/F1, rimando su questo confronto tra tennis ed automobilismo.
Invece il GP di Monte Carlo e Wimbledon sono avvenimenti che suscitano interesse anche al di fuori di appassionati di F1 o tennis, o sport in genrale.

Insomma si tratta di strutturare il prodotto di vertice (per l’ATP sono i masters-mille più ATPfinals) in un modo concentrato e comprensibile anche ad un pubblico nuovo, il resto del prodotto (per l’ATP sono i 250 e challenger) va reso interessante per il pubblico di vecchi e nuovi appassionati per fare in modo che i tornei possano essere economicamente redditizi e pagare soldi ai giocatori, attualmente questo non è il caso e il prodotto è diluito in troppi formati e gare (sarebbe come se ogni settimana ci fosse una gara di F1 e in metà di queste non corrono ne Ferrari ne Mercedes o Red Bull ma solo Haas e Formula3, quelle gare non susciterebbero quasi nessun interesse) e secondo schemi datati provenienti da tempi che furono pre smart-phone e social media, in parte di 20 anni fa.

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luce nella notte (Guest) 19-12-2021 19:44

Scritto da ilpallettaro

Scritto da Pier
@ Luce nella notte (#3003001)
Messa così sembra una pacchia. Poi però pensi che la media è 155.000 e significa 13.000/mese cui vanno detratte tasse, spese nonché la distribuzione allo staff. Magari 7.000 netti sono tanti ma significa anche mantenere il livello, sperare di non avere infortuni senza trascurare la durata della carriera.
Tutto questo in uno sport professionistico in cui se sei il n. 200(!!!)del mondo vivacchi è speri nonostante , ad esempio, il montepremi degli US Open 2019 fosse di 38.000.000 di euro di cui quasi il 10% al vincitore.
Se non è un sistema malato questo…

non è un sistema per nulla malato. è un sistema dove i soldi vanno a chi suscita interesse nel pubblico e fa vendere biglietti e pacchetti tv.
io il numero 200 del mondo vado a vederlo quando ho un challenger vicino a casa. sei quanti siamo? in 10 organizzatori compresi, e senza dover pagare il biglietto.
il professionismo non è un concetto etico, è un principio economico e si basa sul concetto che a qualcuno interessa così tanto quello che fai che ti paga perché tu lo faccia.

Se la scelta politica è di foraggiare almento 400 o 500 giocatori facendoli guadagnare diciamo oltre 200.000 euro all’ anno (così hanno anche possibilità di farsi aiutare da accompagnatori) non ci sarebbe niente di male.
Portare dei tornei “Gran Slam B” prima di ogni Gran Slam, e idem un altro Challenger pre torneo 1000 subito prima di ogni “1000” porterebbe ad un mese intero (!!!) la durata di ciascuna di queste manifestazioni.
I servizi televisivi (molto molto costosi) sarebbero già in loco e la copertura con buona qualità tecnica delle partite sarebbe possibile (chiaramente quelle di un minimo di interesse…).
Bisognerebbe trovare dei campi in erba aggiuntivi a Wimbledon, per fare spazio al torneo “B” dei brocchi e campi aggiuntivi coperti sia a Roland Garros sia a US Open, altrimenti si rischia di intralciare il torneo Gran Slam vero e proprio.
Il montepremi dovrebbe essere “gonfiato” andando a sottrarre risorse da qualche parte (probabilmente dalle casse ATP, i dirigenti dei Gran Slam è già un miracolo se accettasserpo di avere tra le scatole un altro torneo subito prima di quello classico…).
Se l’ obiettivo è di creare almeno 400 o 500 tennisti con più di 200.000 euro di guadagni lordi, 4 + 9 “SuperChallenger” abbinati ai grandi eventi darebbero un sacco di soldi (forse anche un minimo di interesse del pubblico ?).
Si tratterebbe di 2 tornei “SuperChallenger” in precedenza ad ogni Grande Evento: singolare maschile, singolare femminile (niente doppi ?).
Poi durante il torneo “A”, negli Slam, ci sono i tornei giovanili.
Ma i tornei giovanili potrebbero avvantaggiarsi del maggiorn numero di campi (soprattutto Wimbledon…) creati per foraggiare il torneo “B” dei brocchi “SuperChallenger” di qualifica (dei migliori 4 per ipotesi).
E così i tornei degli handicappati che si tengono negli “Slam” avrebbero a loro volta un potenziato numero di campi a disposizione, quelli che restano liberi/utilizzabili non appena finito il torneo dei brocchi e non appena iniziato il torneo Slam vero.

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Sudtyrol (Guest) 19-12-2021 17:34

È il mercato baby. Qualcuno ha i numeri per entrare nei tornei Atp e qualcun altro (o altra) no. Gaudenzi ha solo citato una ovvietà. Questa la sua principale colpa. Non credo che possa fare molto per cambiare questo stato di cose e forse non serve. Il mondo ha bisogno anche di lattonieri e shampiste. La cosa davvero grave è che continua il silenzio assordante sulla vicenda Peng. Ci ha dovuto pensare Zverev a dire qualcosa.

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Oh, Reilly? (Guest) 19-12-2021 15:51

Scritto da Luca Martin
Ma non è Gaudenzi che vuole incorporare la Wta all’Atp?

E dove sarebbe la contraddizione??
ATP e WTA già condividono master e hanno entrambi le Finals.

Ora Gaudenzi vuole equiparare i challenger, riducendo quelli ATP a quella decina che si giocano nella WTA (i tornei 125) durante tutto l’anno.

Più chiaro di così non so come ve lo deve dire.

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luce nella notte (Guest) 19-12-2021 15:34

Scritto da Gisva

Scritto da Koko

Scritto da jambovillage
gaudenzi ha detto solo la verità… che spesso fa male. ovviamente dopo aver descritto il male ci vuole la cura… ed ancora mancano le proposte per rilanciare il circuito challenger.
butto li qualche idea:
1) una copertura televisiva
2) dei super tornei ( atp 150 per esempio), in alcune settimane ci sono dei buchi del calendario e si potrebbe avere qualche buon torneo.
3) ogni torneo importante ( 1000 ad esempio) adotta un challenger supportandolo economicamente e come immagine.
le idee di un semplice appasionato.

Le quali (che già adesso danno punti ATP e a volte soldi se ti qualifichi) si trasformano in un challenger del torneo più grande (magari a partire dai 500 ATP). Nasce il challengerone qualificante (o altrimenti dette prequalificone binaghiane) in cui provi i campi più importanti del torneone una settimana prima. Il vecchio tennista ha la soddisfazione di giocare sul campo mitico per una volta mentre il giovane lo prova ad un livello minore e addolcito preparandosi a fare il big in futuro. Il primo giorno del torneone lo giocano i main drawers e non i qualificati finalisti del challenger magari spossati.

Difatti da sempre penso che una soluzione per evitare gli ingorghi a livello challenger è fare diventare le quali di slam e 1000 come dei mega challenger che consentano a 2-300 giocatori di fare bei balzi. Economici e di classifica

Certo così la durata di “1000” e “Slam” arriva al mese intero (!).
Ci sarebbero: qualifiche al “pretorneo B / Challenger”; poi il Torneo “B” Challenger”; infine per i primi 4 (ipotesi) tabellone principale del Tromeo “A” che durerebbe come al solito 2 settimane (ora anche i Master 1000 durano 2 settimane).
Per esempio se Roland Garros inizia (Torneo “A” – tabellone principale) il 30 maggio, per concudersi al 13 giugno, il torneo “Roland Garros “B” Challenger” avrebbe il Tabellone principale dal 23 maggio (se non prima) in caso di 64 giocatori; Qualifiche del torneo “B” inizierebbero più o meno il 18 maggio.
Così facendo si lascia un alto margine di rischio per le condizioni atmosferiche e bisognerebbe avere dei campi coperti dove spostare le partite del Torneo “B” in caso di maltempo (inimmaginabile di ritardare il Torneo “A” Grand Slam in attesa che si completi il pretorneo dei brocchi).
Certo si parlerebbe di Roland Garros ininterrottamente per oltre un mese e il pre-torneo “B” potrebbe fare un pochino da “traino”.
Anche la copertura televisiva e i costosissimi servizi di produzione televisiva verrebbero collaudati già nelle settimane precedenti al Torneo “A”.
Wimbledon è immaginabile buttare giu’ un PROGRAMMONE di oltre 1 mese… sull’ erba ?
Bisognerebbe costruire altri campi in erba per il Torneo “B”, io non vedrei altra soluzione e non farei assolutamente giocare nessuno / rovinare i campi del Torneo “A” nelle settimane precedenti (almeno tre settimane tra qualifiche al Wimbledon “B” – Challenger e poi disputa del pre-torneo Challenger vero e proprio ).

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ilpallettaro (Guest) 19-12-2021 13:44

Scritto da Cob
Soluzione semplice indolore e giusta: atp a fine anno paga un bonus che so di 20.000 euro a giocatore dalla classifica 150 alla 450 esima(soglia livello challenger) 6 mln soldi facilmente ricavabili da master 1000,slam, atp, e top50atp.

se l’atp fosse una onlus, potrebbe essere una idea fattibile. rimarrebbe da capire che senso avrebbe aiutare finanziarimente dei ragazzi giovani, in salute, con tantissime alternative lavorative davanti a sé, e solo per soddisfare il loro vezzo di giocare a tennis tutto il giorno.

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+1: gisva
ilpallettaro (Guest) 19-12-2021 13:42

Scritto da Ranuccio Tomassoni

Scritto da ilpallettaro
gaudenzi ha detto una cosa ovvia, che i giocatori che frequentano il challenger tour sanno benissimo: giocano davanti a nessuno anche se l’ingresso è free, senza alcuna copertura tv ad eccezione di una telecamerina da pochi euro che trasmette in streaming, se non fanno qualche turno sono sotto ossia hanno pagato per giocare.
quando dici una cosa ovvia, c’è chi discute nel merito e chi delira perché non accetta la semplice realtà.
per chi parla di dimissioni, dicesse perché e quale premessa che ha detto gaudenzi sarebbe sbagliata.

@ ilpallettaro (#3003313)
è esattamente così nella maggior parte dei challenger, ci sono alcune eccezioni, tra le quali alcuni challenger italiani, francesi e in qualche caso anche americani ma sono casi già più rari, specialmente nei primi turni la situazioni descritta da vale quasi ovunque e si può applicare anche ai tornei ATP250.
I futures ITF lasciamoli fuori dal discorso, li sono veramente pochi i casi che si salvano, il future di Bolzano Gries ad esempio ha sempre un buon seguito di pubblico, e fino a prima dell’ interruzione della pandemia anche quello di Rungg/Ronco che come seguito erano più vicini ad un piccolo challenger.
così a tempo perso butto giù velocemente un esempio di calendario (basato sui calendari del tour 2019 e challenger 2021) con circa 10 tornei a settimana a dimensione intermedia tra ATP250 piccolo e buon challenger
un calendario strutturato in questo modo potrebbe fare in modo che circa 300 o 400 giocatori possano riuscire a metter qualche soldo da parte a fine stagione (e non solo i circa 100 o 150 che giocano i tornei del grande slam come avviene ora)
GENNAIO
10 tornei:
Doha, Brisbane, Cape Town SAF, Playford AUS, Pune IND, Noumea New Caledonia, Orlando USA, Singapore, Mar del Plata ARG
10 tornei:
Sydney, Auckland NZE, Canberra, Columbus USA, Danang Vietnam, Hobart AUS, Abu Dhabi, Chennai, Macau
AUSTRALIAN OPEN (+ tornei challneger)
AUSTRALIAN OPEN (+ tornei challneger)
.
FEBBRAIO
8 tornei:
Cordoba, Montpellier, Sofia, Koblenz, Burnie AUS, Newport Beach USA, Chennai, Johannesburg
8 tornei:
Rotterdam, New York, Punta del Este URU, Dallas, Budapest, Cherbourg FRA, Bangkok, Adelaide
8 tornei:
Buenos Aires, Marseille, Bergamo, Cuernavaca MEX, Indian Wells, Yokohama, Salzburg, Kairo
.
MARZO
9 tornei:
Rio de Janeiro, Marseille, Delray Beach, Zhuhai CHN, Santiago CHL, Palermo, Antalya, Tallahassee USA, Busan SKR
8 tornei:
Dubai, Acapulco, Sao Paulo, Phoenix USA, Drummondville CAN, Shenzhen CHN, Lille FRA, Cagliari
INDIAN WELLS (+ tornei challenger)
MIAMI (+ tornei challenger)
.
APRILE
9 tornei:
Huston, Marrakech, Monterrey MEX, Zhangjiagang CHN, Sain Breiuc FRA, Marbella, Manama Bahrain, Alicante, Sophia Antipolis FRA
MONTE CARLO (+ tornei challenger)
11 tornei:
Barcelona, Budapest, Estoril, Asuncion PAR, Taipei, Murcia, Barletta, Sarasota USA, San Luis Potosi MEX, Seoul
DAVIS CUP qualifying round (+ tornei challenger)
.
MAGGIO
MADRID (+ tornei challenger)
ROMA (+ tornei challenger)
11 tornei:
Ginevra, Lyon, Nanchang CHN, Savannah USA, Ostrava, Busan SKR, Braga POR, Astana, Tunis, München, Puerto Vallarta MEX
ROLAND GARROS (+ tornei challenger)
ROLAND GARROS (+ tornei challenger)
.
GIUGNO
8 tornei:
Stuttgart, ‘s-Hertogenbosch, Jerusalem, Ferrara, Gwanju SKR, Samarkand UZB, Little Rock USA, Zürich
7 tornei:
Halle, Queen’s, Dublin, Almaty, Poznan POL, Columbus USA, Bratislava,
4 tornei:
Mallorca, Eastbourne, Monza, Manila
WIMBLEDON (+ tornei challenger)
WIMBLEDON (+ tornei challenger)
.
LUGLIO
5 tornei:
Newport, Bastad, Umag, Cortina, Hong Kong
6 tornei:
Hamburg, Atlanta, Gstaad, Parma, Belgrado, Cary USA
6 tornei:
Washington, Los Cabos, Kitzbühel, Recanati, Ludwigshafen, Winnipeg
.
AGOSTO
MONTREAL/TORONTO (+ tornei challenger)
CINCINNATI (+ tornei challenger)
6 tornei:
Winston Salem, Perugia, Alghero, Braunschweig, Amersfoort, Gatineau CAN
US OPEN (+ tornei challenger)
US OPEN (+ tornei challenger)
.
SETTEMBRE
6 tornei:
St. Petersburg, Metz, Binghampton USA, Grandby CAN, Praga,
+ LAVER CUP
10 tornei:
Chengdu, Helsinki, Chengdu CHN, Sopot POL, Aptos USA, Yokkaichi JAP, Como, New Haven USA, Maia POR
9 tornei:
Beijing, Tokyo, Oslo, Segovia, Lexington USA, Vancouver CAN, Baoto CHN, Mallorca, Montevideo URU
.
OTTOBRE
SHANGHAI (+ tornei challenger)
9 tornei:
Moscow, Antwerp, Stockholm, Jinan CHN, Genova, Cassis FRA, Santo Domingo, Guayaquil ECU, Las Vegas
10 tornei:
Vienna, Basel, Columbus USA, Bucarest, Glasgow, Kaoshiung TPE, Orleans FRA, Campinas BRA, Ningbo CHN, Lima
PARIS BERCY (+ tornei challenger)
.
NOVEMBRE
NEXTGEN FINALS
ATPfinals
.
DICEMBRE
DAVIS CUP finals
Ovviamente molte città potrebbero essere sostituite con città più grandi nello stesso stato/regione, ho preso i luoghi dove attualmente si svolgono challenger in quel periodo

il problema nel breve sarebbe la dispersione degli eventi che si mangerebbero la stessa fetta di pubblico.
nel medio periodo, il problema è che la fetta tenderà a ridursi e a concentrarsi sempre di più al vertice della piramide.

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ilpallettaro (Guest) 19-12-2021 13:40

Scritto da Pier
@ Luce nella notte (#3003001)
Messa così sembra una pacchia. Poi però pensi che la media è 155.000 e significa 13.000/mese cui vanno detratte tasse, spese nonché la distribuzione allo staff. Magari 7.000 netti sono tanti ma significa anche mantenere il livello, sperare di non avere infortuni senza trascurare la durata della carriera.
Tutto questo in uno sport professionistico in cui se sei il n. 200(!!!)del mondo vivacchi è speri nonostante , ad esempio, il montepremi degli US Open 2019 fosse di 38.000.000 di euro di cui quasi il 10% al vincitore.
Se non è un sistema malato questo…

non è un sistema per nulla malato. è un sistema dove i soldi vanno a chi suscita interesse nel pubblico e fa vendere biglietti e pacchetti tv.
io il numero 200 del mondo vado a vederlo quando ho un challenger vicino a casa. sei quanti siamo? in 10 organizzatori compresi, e senza dover pagare il biglietto.

il professionismo non è un concetto etico, è un principio economico e si basa sul concetto che a qualcuno interessa così tanto quello che fai che ti paga perché tu lo faccia.

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+1: Carlos Primero, gisva
Luce nella notte (Guest) 19-12-2021 12:06

Scritto da Cob
Soluzione semplice indolore e giusta: atp a fine anno paga un bonus che so di 20.000 euro a giocatore dalla classifica 150 alla 450 esima(soglia livello challenger) 6 mln soldi facilmente ricavabili da master 1000,slam, atp, e top50atp.

Pensa il 451′ esimo…
Bisognerebbe andare per scaglioni. Per esempio 10.000 euro di “premio classifica fine anno” dal 451′ al 550 (e i milioni diventano 7).
Cosi’ il disappunto resterebbe solo al 149′ (che non prende niente, mentre il 150′ intasca…)

132
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Luce nella notte (Guest) 19-12-2021 12:02

Le qualifiche di Wimbledon e/o Roland Garros non possono snaturarsi in un torneo diverso dal servizio a quello principale…
Di tratterebbe di organizzare il “Wimbledon B” prima del Wimbledon “A” riservando per esempio 4 posti in tabellone ai migliori del “B”
Su quali campi si gioca ?
Ovviamente gli stessi identici delle qualifiche.
In definitiva si tratterebbe solo di cambiare il nome alle qualifiche ribattezzandole “Challenger Wimbledon B” e vedere se cosi’ aumenta l’interesse verso i signori nessuno del tennis.

131
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+1: Carlos Primero
Gisva (Guest) 19-12-2021 10:55

Scritto da Koko

Scritto da jambovillage
gaudenzi ha detto solo la verità… che spesso fa male. ovviamente dopo aver descritto il male ci vuole la cura… ed ancora mancano le proposte per rilanciare il circuito challenger.
butto li qualche idea:
1) una copertura televisiva
2) dei super tornei ( atp 150 per esempio), in alcune settimane ci sono dei buchi del calendario e si potrebbe avere qualche buon torneo.
3) ogni torneo importante ( 1000 ad esempio) adotta un challenger supportandolo economicamente e come immagine.
le idee di un semplice appasionato.

Le quali (che già adesso danno punti ATP e a volte soldi se ti qualifichi) si trasformano in un challenger del torneo più grande (magari a partire dai 500 ATP). Nasce il challengerone qualificante (o altrimenti dette prequalificone binaghiane) in cui provi i campi più importanti del torneone una settimana prima. Il vecchio tennista ha la soddisfazione di giocare sul campo mitico per una volta mentre il giovane lo prova ad un livello minore e addolcito preparandosi a fare il big in futuro. Il primo giorno del torneone lo giocano i main drawers e non i qualificati finalisti del challenger magari spossati.

Difatti da sempre penso che una soluzione per evitare gli ingorghi a livello challenger è fare diventare le quali di slam e 1000 come dei mega challenger che consentano a 2-300 giocatori di fare bei balzi. Economici e di classifica

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Dr Ivo (Guest) 19-12-2021 09:39

Il presidente dell’atp non può fare dichiarazioni del genere… Anche se veritiere, chi gioca nei challengers non è disposto a sentirsele dire, a meno che la sua analisi non sia accompagnata da proposte proprio per rimediare al problema, ma non mi sembra che sia stato così. Il nostro Gaudenzio Pilato ha solo descritto cinicamente la realtà e poi si è lavato le mani, astenendosi dal fare proposte.
Hanno ragione di criticarlo Brown, Pospisil e gli altri. Farebbe bene a completare il suo pensiero e a dire cosa si può fare. Quello che dice, lo ripeto, non è sbagliato come analisi, ma così può parlare un opinionista qualsiasi, non il n. 1 della atp.

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Cob (Guest) 18-12-2021 19:31

Soluzione semplice indolore e giusta: atp a fine anno paga un bonus che so di 20.000 euro a giocatore dalla classifica 150 alla 450 esima(soglia livello challenger) 6 mln soldi facilmente ricavabili da master 1000,slam, atp, e top50atp.

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+1: Ranuccio Tomassoni
Koko (Guest) 18-12-2021 17:38

Scritto da jambovillage
gaudenzi ha detto solo la verità… che spesso fa male. ovviamente dopo aver descritto il male ci vuole la cura… ed ancora mancano le proposte per rilanciare il circuito challenger.
butto li qualche idea:
1) una copertura televisiva
2) dei super tornei ( atp 150 per esempio), in alcune settimane ci sono dei buchi del calendario e si potrebbe avere qualche buon torneo.
3) ogni torneo importante ( 1000 ad esempio) adotta un challenger supportandolo economicamente e come immagine.
le idee di un semplice appasionato.

Le quali (che già adesso danno punti ATP e a volte soldi se ti qualifichi) si trasformano in un challenger del torneo più grande (magari a partire dai 500 ATP). Nasce il challengerone qualificante (o altrimenti dette prequalificone binaghiane) in cui provi i campi più importanti del torneone una settimana prima. Il vecchio tennista ha la soddisfazione di giocare sul campo mitico per una volta mentre il giovane lo prova ad un livello minore e addolcito preparandosi a fare il big in futuro. Il primo giorno del torneone lo giocano i main drawers e non i qualificati finalisti del challenger magari spossati.

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Ranuccio Tomassoni 18-12-2021 16:31

Scritto da ilpallettaro
gaudenzi ha detto una cosa ovvia, che i giocatori che frequentano il challenger tour sanno benissimo: giocano davanti a nessuno anche se l’ingresso è free, senza alcuna copertura tv ad eccezione di una telecamerina da pochi euro che trasmette in streaming, se non fanno qualche turno sono sotto ossia hanno pagato per giocare.
quando dici una cosa ovvia, c’è chi discute nel merito e chi delira perché non accetta la semplice realtà.
per chi parla di dimissioni, dicesse perché e quale premessa che ha detto gaudenzi sarebbe sbagliata.

@ ilpallettaro (#3003313)

è esattamente così nella maggior parte dei challenger, ci sono alcune eccezioni, tra le quali alcuni challenger italiani, francesi e in qualche caso anche americani ma sono casi già più rari, specialmente nei primi turni la situazioni descritta da vale quasi ovunque e si può applicare anche ai tornei ATP250.
I futures ITF lasciamoli fuori dal discorso, li sono veramente pochi i casi che si salvano, il future di Bolzano Gries ad esempio ha sempre un buon seguito di pubblico, e fino a prima dell’ interruzione della pandemia anche quello di Rungg/Ronco che come seguito erano più vicini ad un piccolo challenger.

così a tempo perso butto giù velocemente un esempio di calendario (basato sui calendari del tour 2019 e challenger 2021) con circa 10 tornei a settimana a dimensione intermedia tra ATP250 piccolo e buon challenger

un calendario strutturato in questo modo potrebbe fare in modo che circa 300 o 400 giocatori possano riuscire a metter qualche soldo da parte a fine stagione (e non solo i circa 100 o 150 che giocano i tornei del grande slam come avviene ora)

GENNAIO
10 tornei:
Doha, Brisbane, Cape Town SAF, Playford AUS, Pune IND, Noumea New Caledonia, Orlando USA, Singapore, Mar del Plata ARG

10 tornei:
Sydney, Auckland NZE, Canberra, Columbus USA, Danang Vietnam, Hobart AUS, Abu Dhabi, Chennai, Macau

AUSTRALIAN OPEN (+ tornei challneger)

AUSTRALIAN OPEN (+ tornei challneger)

.
FEBBRAIO
8 tornei:
Cordoba, Montpellier, Sofia, Koblenz, Burnie AUS, Newport Beach USA, Chennai, Johannesburg

8 tornei:
Rotterdam, New York, Punta del Este URU, Dallas, Budapest, Cherbourg FRA, Bangkok, Adelaide

8 tornei:
Buenos Aires, Marseille, Bergamo, Cuernavaca MEX, Indian Wells, Yokohama, Salzburg, Kairo

.
MARZO
9 tornei:
Rio de Janeiro, Marseille, Delray Beach, Zhuhai CHN, Santiago CHL, Palermo, Antalya, Tallahassee USA, Busan SKR

8 tornei:
Dubai, Acapulco, Sao Paulo, Phoenix USA, Drummondville CAN, Shenzhen CHN, Lille FRA, Cagliari

INDIAN WELLS (+ tornei challenger)

MIAMI (+ tornei challenger)

.
APRILE
9 tornei:
Huston, Marrakech, Monterrey MEX, Zhangjiagang CHN, Sain Breiuc FRA, Marbella, Manama Bahrain, Alicante, Sophia Antipolis FRA

MONTE CARLO (+ tornei challenger)

11 tornei:
Barcelona, Budapest, Estoril, Asuncion PAR, Taipei, Murcia, Barletta, Sarasota USA, San Luis Potosi MEX, Seoul

DAVIS CUP qualifying round (+ tornei challenger)

.
MAGGIO
MADRID (+ tornei challenger)

ROMA (+ tornei challenger)

11 tornei:
Ginevra, Lyon, Nanchang CHN, Savannah USA, Ostrava, Busan SKR, Braga POR, Astana, Tunis, München, Puerto Vallarta MEX

ROLAND GARROS (+ tornei challenger)

ROLAND GARROS (+ tornei challenger)

.
GIUGNO
8 tornei:
Stuttgart, ‘s-Hertogenbosch, Jerusalem, Ferrara, Gwanju SKR, Samarkand UZB, Little Rock USA, Zürich

7 tornei:
Halle, Queen’s, Dublin, Almaty, Poznan POL, Columbus USA, Bratislava,

4 tornei:
Mallorca, Eastbourne, Monza, Manila

WIMBLEDON (+ tornei challenger)

WIMBLEDON (+ tornei challenger)

.
LUGLIO
5 tornei:
Newport, Bastad, Umag, Cortina, Hong Kong

6 tornei:
Hamburg, Atlanta, Gstaad, Parma, Belgrado, Cary USA

6 tornei:
Washington, Los Cabos, Kitzbühel, Recanati, Ludwigshafen, Winnipeg

.
AGOSTO
MONTREAL/TORONTO (+ tornei challenger)

CINCINNATI (+ tornei challenger)

6 tornei:
Winston Salem, Perugia, Alghero, Braunschweig, Amersfoort, Gatineau CAN

US OPEN (+ tornei challenger)

US OPEN (+ tornei challenger)

.
SETTEMBRE
6 tornei:
St. Petersburg, Metz, Binghampton USA, Grandby CAN, Praga,
+ LAVER CUP

10 tornei:
Chengdu, Helsinki, Chengdu CHN, Sopot POL, Aptos USA, Yokkaichi JAP, Como, New Haven USA, Maia POR

9 tornei:
Beijing, Tokyo, Oslo, Segovia, Lexington USA, Vancouver CAN, Baoto CHN, Mallorca, Montevideo URU

.
OTTOBRE
SHANGHAI (+ tornei challenger)

9 tornei:
Moscow, Antwerp, Stockholm, Jinan CHN, Genova, Cassis FRA, Santo Domingo, Guayaquil ECU, Las Vegas

10 tornei:
Vienna, Basel, Columbus USA, Bucarest, Glasgow, Kaoshiung TPE, Orleans FRA, Campinas BRA, Ningbo CHN, Lima

PARIS BERCY (+ tornei challenger)

.
NOVEMBRE
NEXTGEN FINALS

ATPfinals

.
DICEMBRE
DAVIS CUP finals

Ovviamente molte città potrebbero essere sostituite con città più grandi nello stesso stato/regione, ho preso i luoghi dove attualmente si svolgono challenger in quel periodo

126
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Gisva (Guest) 18-12-2021 16:18

In sostanza il mondo ITF dovrebbe essere un mondo di passaggio. Il mondo challenger va vissuto soprattutto nella prospettiva di partecipare al mondo ATP.
Senza sminuire niente, ma non si sverna lì.
Posto comunque che chi è nei 250 in qualche maniera non ci rimette col tennis.

125
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jambovillage (Guest) 18-12-2021 16:01

gaudenzi ha detto solo la verità… che spesso fa male. ovviamente dopo aver descritto il male ci vuole la cura… ed ancora mancano le proposte per rilanciare il circuito challenger.
butto li qualche idea:
1) una copertura televisiva
2) dei super tornei ( atp 150 per esempio), in alcune settimane ci sono dei buchi del calendario e si potrebbe avere qualche buon torneo.
3) ogni torneo importante ( 1000 ad esempio) adotta un challenger supportandolo economicamente e come immagine.
le idee di un semplice appasionato.

124
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Luce nella notte (Guest) 18-12-2021 13:58

Scritto da Dancas

Scritto da luce nella notte

Scritto da Dancas

Scritto da Luce nella notte

Scritto da Dancas
Concordo che il mondo challenger allo stato attuale non sia sostenibile. Ma sappiamo anche che i tennisti, proprio per colpa dell’ATP, guadagnano una percentuale molto bassa dei soldi derivanti dagli eventi maggiori. Tocca quindi all’Atp investire nei challenger, dato che sono la base da cui escono i migliori giocatori, in seguito protagonisti del circuito atp. I margini per migliorare la situazione economica dei challenger ci sono eccome. La volontà non so. Gaudenzi cosa ne pensa? Vuole abolire le università del tennis? O lasciare facile terreno alla piaga delle scommesse truccate? Perché immagino che il presidente dell’ATP sappia che il 200 del mondo non abbia tempo per trovarsi un secondo lavoro in stile studente universitario.
Detto questo, l’Atp potrebbe intervenire anche in altri modi. Ad esempio rendendo più accessibile il circuito atp per chi eccelle nei challenger. Ad esempio tutti i vincitori di un challenger dovrebbero avere diritto automatico a partecipare alle qualificazioni di un torneo atp 250. Insomma, se vogliamo considerarle una Università per il tennis, le Università sono un investimento per il futuro.

Federer Djokovic Nadal sono “usciti” dai Challenger ?
Ma quando mai…

Se non sbaglio Nadal ha vinto il suo primo torneo in Italia, credo a Caltanissetta. Anche Nole ha fatto la sua gavetta. Certo è stata breve, paragonabile a quelle di Sinner o Alcaraz. E invece nel caso di un Berrettini, è giusto che per 3-4 anni perda soldi o al massimo pareggi mentre sta già attivamente al circuito?e così si fomentano anche fenomeni di “strozzinaggio” tipo quanto successo a Bashasvili.

Certo che Nadal vinse un Challenger (Barletta) a 16 anni… subito dopo era già (a 16 anni, prima di compierne 17…) nel tabellone principale a Montecarlo (master 1000) passando per le qualificazioni e arrivando agli ottavi…
Incontro ATP ne aveva già vinto uno l’ anno prima, nel 2002 (nell’ unico torneo ATP cui si era iscritto).
Terminato anno 2003 (anni 17) Nadal nei “Challenger” non metterà mai più piede (salvo eventuale episodio che mi sia sfuggito).
Berrettini “si sveglia” un po’ tardi.
Nel 2014 a 18 anni perde al primo turno ai “Challenger” cui partecipa (2: Ortisei e Andria).
Nel 2015 a 19 anni suonati si iscrive a vari Challenger (Roma, Mestre, Recanati, Segovia, Portorz/Portorose, Roma2, Ortisei) dove vince la miseria di 6 partite su sette tornei Challenger. A fine anno è n. 525 (cinquecentoventicinque) del mondo.
2016 anno in cui compie 20 anni non vince nemmeno un incontro ATP , anche perché non si iscrive da nessuna parte e disputa in modo assai opaco qualche Challenger dove perde subito, con la eccezione di Andria a fine stagione, dove arriva in finale. Classifica fine anno 2016 435.
2017 anno in cui compie 21 anni, vince il primo Challenger (San Benedetto) e diciamo che si capisce che è pronto per andare avanti oppure, se non dovesse andare avanti… pensare di cambiare mestiere.
2018 anno in cui compie 22 anni, conferma già a gennaio le promesse (un po’ tardive) dell’ anno precedente, vincendo in Qatar la sua prima partita ATP per poi passare turni a Roma, Parigi, Wimbledon… abbandonare finalmente i Challenger e chiudere l’ anno alla 54° posizione mondiale.
Ogni caso possibile immaginabile di buon giocatore professionista ATP dimostra che, subito dopo i 20 anni, si deve essere “fuori” dalla “scuola” dei Challenger.
Non capisco cosa voglia dire “assicurare” ad un vincitore di torneo Challenger il diritto di iscriversi alle qualifiche di un torneo “ATP250”: in genere chiunque vinca un Challenger ha punteggio più che sufficente per iscriversi alle qualifiche dei tornei ATP250 (180° / 200° del mondo ?); diversamente, soprattutto per i giovani, ci sono le Wild Card.
Cecchinato ha avuto tre volte wild card per il tabellone principale di Roma (altro ché qualifiche…) per fare un esempio (saltando comodo comodo le qualificazioni) poi si è lamentato di non ricevere, a 28 anni, la quarta “wild card” in carriera a Roma.

Cecchinato, Karatzev.

Scritto da luce nella notte

Scritto da Dancas

Scritto da Luce nella notte

Scritto da Dancas
Concordo che il mondo challenger allo stato attuale non sia sostenibile. Ma sappiamo anche che i tennisti, proprio per colpa dell’ATP, guadagnano una percentuale molto bassa dei soldi derivanti dagli eventi maggiori. Tocca quindi all’Atp investire nei challenger, dato che sono la base da cui escono i migliori giocatori, in seguito protagonisti del circuito atp. I margini per migliorare la situazione economica dei challenger ci sono eccome. La volontà non so. Gaudenzi cosa ne pensa? Vuole abolire le università del tennis? O lasciare facile terreno alla piaga delle scommesse truccate? Perché immagino che il presidente dell’ATP sappia che il 200 del mondo non abbia tempo per trovarsi un secondo lavoro in stile studente universitario.
Detto questo, l’Atp potrebbe intervenire anche in altri modi. Ad esempio rendendo più accessibile il circuito atp per chi eccelle nei challenger. Ad esempio tutti i vincitori di un challenger dovrebbero avere diritto automatico a partecipare alle qualificazioni di un torneo atp 250. Insomma, se vogliamo considerarle una Università per il tennis, le Università sono un investimento per il futuro.

Federer Djokovic Nadal sono “usciti” dai Challenger ?
Ma quando mai…

Se non sbaglio Nadal ha vinto il suo primo torneo in Italia, credo a Caltanissetta. Anche Nole ha fatto la sua gavetta. Certo è stata breve, paragonabile a quelle di Sinner o Alcaraz. E invece nel caso di un Berrettini, è giusto che per 3-4 anni perda soldi o al massimo pareggi mentre sta già attivamente al circuito?e così si fomentano anche fenomeni di “strozzinaggio” tipo quanto successo a Bashasvili.

Certo che Nadal vinse un Challenger (Barletta) a 16 anni… subito dopo era già (a 16 anni, prima di compierne 17…) nel tabellone principale a Montecarlo (master 1000) passando per le qualificazioni e arrivando agli ottavi…
Incontro ATP ne aveva già vinto uno l’ anno prima, nel 2002 (nell’ unico torneo ATP cui si era iscritto).
Terminato anno 2003 (anni 17) Nadal nei “Challenger” non metterà mai più piede (salvo eventuale episodio che mi sia sfuggito).
Berrettini “si sveglia” un po’ tardi.
Nel 2014 a 18 anni perde al primo turno ai “Challenger” cui partecipa (2: Ortisei e Andria).
Nel 2015 a 19 anni suonati si iscrive a vari Challenger (Roma, Mestre, Recanati, Segovia, Portorz/Portorose, Roma2, Ortisei) dove vince la miseria di 6 partite su sette tornei Challenger. A fine anno è n. 525 (cinquecentoventicinque) del mondo.
2016 anno in cui compie 20 anni non vince nemmeno un incontro ATP , anche perché non si iscrive da nessuna parte e disputa in modo assai opaco qualche Challenger dove perde subito, con la eccezione di Andria a fine stagione, dove arriva in finale. Classifica fine anno 2016 435.
2017 anno in cui compie 21 anni, vince il primo Challenger (San Benedetto) e diciamo che si capisce che è pronto per andare avanti oppure, se non dovesse andare avanti… pensare di cambiare mestiere.
2018 anno in cui compie 22 anni, conferma già a gennaio le promesse (un po’ tardive) dell’ anno precedente, vincendo in Qatar la sua prima partita ATP per poi passare turni a Roma, Parigi, Wimbledon… abbandonare finalmente i Challenger e chiudere l’ anno alla 54° posizione mondiale.
Ogni caso possibile immaginabile di buon giocatore professionista ATP dimostra che, subito dopo i 20 anni, si deve essere “fuori” dalla “scuola” dei Challenger.
Non capisco cosa voglia dire “assicurare” ad un vincitore di torneo Challenger il diritto di iscriversi alle qualifiche di un torneo “ATP250”: in genere chiunque vinca un Challenger ha punteggio più che sufficente per iscriversi alle qualifiche dei tornei ATP250 (180° / 200° del mondo ?); diversamente, soprattutto per i giovani, ci sono le Wild Card.
Cecchinato ha avuto tre volte wild card per il tabellone principale di Roma (altro ché qualifiche…) per fare un esempio (saltando comodo comodo le qualificazioni) poi si è lamentato di non ricevere, a 28 anni, la quarta “wild card” in carriera a Roma.

Hai ragione: Forse sarebbe meglio assicurargli un posto in tabellone principale. Oppure ha ragione Peppiniello quando dice che si dovrebbe organizzare un challenger nella settimana precedente, e considerare qualificati all’Atp i semifinalisti. Tu dici che al primo challenger vinto sei già nel circuito ma non è così. Pensa a Tallon che ancora non è qualificato di diritto per gli AO dopo aver fatto il record di vittorie nei challenger. E tu mi dirai che c’è la classifica bloccata ed io ti ricordo che è sempre Gaudenzi ad averla volta bloccata, sperando di riavere Federer. Io credo che l’Atp possa fare molto per il mondo challenger, senza dover investire patrimoni enormi, ma proprio rendendo i due circuiti piu complementari. Oh poi ognuno ha i suoi gusti, ma ammetto di preferire di gran lunga una buona partita a livello challenger del 90% del tennis femminile.

La classifica bloccata e’ stato un errore, eccessivo… ed anche un casino (scusate)

123
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Luce nella notte (Guest) 18-12-2021 13:55

Qualsiasi buon amministratore evidenzia quali sono i RAMI SECCHI di una impresa e se vale la pena di buttare soldi in attivita’ di cui, ovviamente, frega niente a nessuno.
Fino ad una certa eta’ si puo’ studiare con scarsita’ di risultati… se la laurea non arriva in tempi ragionevoli si lascia perdere

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+1: Carlos Primero
Luce nella notte (Guest) 18-12-2021 13:50

Scritto da Guylasgrosce
QUINDI L’ITF dovrebbe essere CANCELLATO…. CI RIMETTONO !
DETTO DAL PRESIDENTE DELL’ATP è UN CALCIO IN CULO A MIGLIAIA E MIGLIAIA DI TENNISTI CHE NON HANNO ALTRO PER SCALARE LA CLASSIFICA prima di ARRIVARE AL DANARO DEGLI ATP…

Nessuno ha detto che eve essere cancellato… Vedete personaggi sempre piu’ vecchi (26 anni) che perseverano tra ITF e Challenger senza mai cavare un ragno dal buco negli “ATP” tutto fa pensare fuorche’ buttare loro del danaro facendone degli “assistiti” per qualche anno di ulteriori retrovie..
Se a 25 anni non sei laureato (anche prima…) vai fare le migliaia di cose che la vita offre, lascia perdere quella che non e’ la tua vocazione e soldi “assistenziali” per continuare a fare il “nullaguadagnante”

121
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Luce nella notte (Guest) 18-12-2021 13:45

Scritto da Vivino

Scritto da Proteus
La cosa scandalosa non è tanto la dichiarazione di per sé, che ha un fondamento, ma che a farla sia il responsabile di un movimento che comprende anche i Challenger. In pratica l’amministratore delegato di un’azienda ha ammesso pubblicamente l’inutilità e la non efficacia di uno dei reparti di questa azienda. Dal momento che è lui a dover mettere in atto politiche di sviluppo aziendali, di fatto si è auto dichiarato incapace

Stra stra Straquoto. Perfezione Assoluta

Tutte le aziende valutano come e se trattate i RAMI SECCHI e se buttare (quanti) soldi in attivita’ con adulti che non interessano nessuno e che hanno superato ogni possibilita’ di una carriera “ATP” essendo invecchiati (sportivamente parlando) senza arrivare alle zone di interesse (diciamo stabilmente nei “top150”)
Il 28enne (o 25enne) che continua a barcamenarsi dopo la 200 posizione , fa solo ITF e Challenger perche’ nelle qualifiche ATP prende craniate (da cranio) non ha motivo per ricevere regali / provvidenze ecc. Doveva capire prima che con il tennis non guadagnava niente (magari fare l’ allenatore – istruttore… comunque andare a lavorare anziche’ fare il 25enne o 28 mantenuto )

120
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MM&I (Guest) 18-12-2021 12:59

Scritto da ilpallettaro
gaudenzi ha detto una cosa ovvia, che i giocatori che frequentano il challenger tour sanno benissimo: giocano davanti a nessuno anche se l’ingresso è free, senza alcuna copertura tv ad eccezione di una telecamerina da pochi euro che trasmette in streaming, se non fanno qualche turno sono sotto ossia hanno pagato per giocare.
quando dici una cosa ovvia, c’è chi discute nel merito e chi delira perché non accetta la semplice realtà.
per chi parla di dimissioni, dicesse perché e quale premessa che ha detto gaudenzi sarebbe sbagliata.

…ti rispondo subito,players di talento come Griekspoor o giovani come Rune senza i challenger e la folle decisione di congelare la classifica si sarebbero persi senza avere una possibilità di emergere,ti è chiaro ora il motivo?
…se ancora non ti è chiaro sugli ulteriori danni che sta per fare il geniale don Abbondio italico,ci aggiorniamo nei prossimi mesi,per il momento ti invito a riflettere su quanto ho scritto….

119
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Isa (Guest) 18-12-2021 12:54

Scritto da ilpallettaro

Scritto da Il Verde

Scritto da isa
Marcora che è n. 200 nel 2021 si è portato a casa 147 k di prize money, Pellegrino che è n. 215 97k… Non mi sembra male…di sicuro molto di più che se facessero gli architetti in qualche studio di Milano o Roma. Senza tenere conto dei campionati a squadre in Italia, Germania, Francia, ecc.

Penso che il grosso di quei soldi li abbiano guadagnati dalle quali slam (un 1t quali ti garantisce 20 mila dollari. Se ti spingi al 3tQ ne prendi 32 k ), e nel caso di Marcora vedo chr ha giocato anche le Quali a Roma Montecarlo e Indian Wells.
Penso che il grosso lo abbia guadagnato da li
Dai challenger tiri fuori davvero gli spicci.

esattamente.
proprio marcora rilasciò una intervista qualche anno fa dicendo che quell’anno aveva pagato per giocare e che la verità è che a nessuno fregava nulla se lui giocasse o meno.
io vado a vedere i challenger vicino a casa, e confermo: a vedere le partite siamo in 10 compresi gli organizzatori. e l’ingresso è gratuito

È chiaro che la fascia 100/350 gioca i challenger per conservare, o conquistare, i tabelloni di quali slam o per salire nel tabellone principale Slam.

118
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Pier (Guest) 18-12-2021 12:26

@ Luce nella notte (#3003001)

Messa così sembra una pacchia. Poi però pensi che la media è 155.000 e significa 13.000/mese cui vanno detratte tasse, spese nonché la distribuzione allo staff. Magari 7.000 netti sono tanti ma significa anche mantenere il livello, sperare di non avere infortuni senza trascurare la durata della carriera.
Tutto questo in uno sport professionistico in cui se sei il n. 200(!!!)del mondo vivacchi è speri nonostante , ad esempio, il montepremi degli US Open 2019 fosse di 38.000.000 di euro di cui quasi il 10% al vincitore.
Se non è un sistema malato questo…

117
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+1: Carlos Primero
Betafasan 18-12-2021 11:45

Non è vero ! Caro Gaudenzi io andrei a vedere tanti challenger, se potessi… per tempo e distanza ! Cosi tanti appassionati

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ilpallettaro (Guest) 18-12-2021 11:06

Scritto da Il Verde

Scritto da isa
Marcora che è n. 200 nel 2021 si è portato a casa 147 k di prize money, Pellegrino che è n. 215 97k… Non mi sembra male…di sicuro molto di più che se facessero gli architetti in qualche studio di Milano o Roma. Senza tenere conto dei campionati a squadre in Italia, Germania, Francia, ecc.

Penso che il grosso di quei soldi li abbiano guadagnati dalle quali slam (un 1t quali ti garantisce 20 mila dollari. Se ti spingi al 3tQ ne prendi 32 k ), e nel caso di Marcora vedo chr ha giocato anche le Quali a Roma Montecarlo e Indian Wells.
Penso che il grosso lo abbia guadagnato da li
Dai challenger tiri fuori davvero gli spicci.

esattamente.
proprio marcora rilasciò una intervista qualche anno fa dicendo che quell’anno aveva pagato per giocare e che la verità è che a nessuno fregava nulla se lui giocasse o meno.
io vado a vedere i challenger vicino a casa, e confermo: a vedere le partite siamo in 10 compresi gli organizzatori. e l’ingresso è gratuito

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+1: Ranuccio Tomassoni, bxldav
ilpallettaro (Guest) 18-12-2021 11:04

Scritto da Il bello della Lucania
In maniera, diciamo così, concettuale, forse non ha detto cose eclatanti, o meglio, ha detto cose “non errate”, almeno fino alla parte dove parla di “vero lavoro”, solo lì si è un po’ sbagliato.
Il problema vero, ciò che ha scatenato la critica, è che è stato Gaudenzi a dirlo. Perché se io paro paro dico una cosa del genere su tale forum, o così al circolo con qualche amico, magari non susciterebbe nulla di clamoroso. Ma se a dirlo, e a rassegnarsi alla disparità esistente è chi dovrebbe impegnarsi a garantire condizioni eque per tutti, la cosa stona leggermente.

hai scambiato l’atp per una onlus, ma non lo è.
l’atp organizza il tour le cui tappe sono gestite dai singoli promoter e dai singoli circoli. se a livello challenger i soldi che girano sono quelli, l’atp prende atto.
oggi il livello intermedio sono i 250, ma anche quelli fanno una fatica pazzesca perché non suscitano più nessun interesse. e se le tv non pagano i diritti perché a nessuno interessa vedere un evento, si può solo prenderne atto.

una riflessione che manca, è la visione di medio periodo: sarà sempre peggio per la fascia intermedia degli sportivi professionisti. vale per il tennis ma anche per gli altri sport, perché le piattaforme social video hanno moltiplicato l’offerta di entertainment

114
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+1: Ranuccio Tomassoni
ilpallettaro (Guest) 18-12-2021 10:58

gaudenzi ha detto una cosa ovvia, che i giocatori che frequentano il challenger tour sanno benissimo: giocano davanti a nessuno anche se l’ingresso è free, senza alcuna copertura tv ad eccezione di una telecamerina da pochi euro che trasmette in streaming, se non fanno qualche turno sono sotto ossia hanno pagato per giocare.
quando dici una cosa ovvia, c’è chi discute nel merito e chi delira perché non accetta la semplice realtà.

per chi parla di dimissioni, dicesse perché e quale premessa che ha detto gaudenzi sarebbe sbagliata.

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+1: Ranuccio Tomassoni, bxldav, maverikkk
Dad (Guest) 18-12-2021 10:07

Scritto da Luce nella notte
200 Marcora 147.000
199 Agamenone 43.700
198 Hoang 254.000
197 Trungelliti 243.000
196 Kopriva 76.000
195 Moroni 95.000
194 Polmans 263.000
193 Horansky 124.000
Questi i premi in danaro dell’ anno 2021 di giocatori attorno alla 200′ posizione.
C’ e’ da piangere e lamentarsi ?

Hai idea di quanto costi girare il mondo con lo staff al seguito?

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Guylasgrosce 18-12-2021 09:56

QUINDI L’ITF dovrebbe essere CANCELLATO…. CI RIMETTONO !
DETTO DAL PRESIDENTE DELL’ATP è UN CALCIO IN CULO A MIGLIAIA E MIGLIAIA DI TENNISTI CHE NON HANNO ALTRO PER SCALARE LA CLASSIFICA prima di ARRIVARE AL DANARO DEGLI ATP…

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Vivino 18-12-2021 09:02

Scritto da Proteus
La cosa scandalosa non è tanto la dichiarazione di per sé, che ha un fondamento, ma che a farla sia il responsabile di un movimento che comprende anche i Challenger. In pratica l’amministratore delegato di un’azienda ha ammesso pubblicamente l’inutilità e la non efficacia di uno dei reparti di questa azienda. Dal momento che è lui a dover mettere in atto politiche di sviluppo aziendali, di fatto si è auto dichiarato incapace

Stra stra Straquoto. Perfezione Assoluta

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Vecchiogiovi (Guest) 18-12-2021 07:59

Questa riflessione ha un dato positivo: in questi forum si deve sempre aver rispetto dell’impegno e del lavoro dei ragazzi e delle ragazze che ci provano. Certi soloni dovrebbero vergognarsi della facilità con cui esprimono disprezzo per chi, pur impegnandosi allo stremo anche delle proprie possibilità economiche, non riesce a superare certi livelli.

109
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+1: Kenobi
Elio 18-12-2021 07:58

Gaudenzi era già antipatico quando giocava, ora è diventato peggio !
E sulla Cina, un parere ?… Ma vattene va.

108
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Barabba (Guest) 18-12-2021 04:20

Gaudenzi? Dimissioni.

107
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Italo (Guest) 18-12-2021 00:39

Gaudenzi si deve dimettere immediatamente..
E pensare che in Italia si organizzano più challenger che nel resto del Mondo.
In particolare 5 tornei a Forlì, a 2 passi da casa sua

106
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+1: sebaSeppi
-1: PattyM
Giorgione (Guest) 18-12-2021 00:09

Scritto da cataflic

Scritto da Lo Scriba

Scritto da Mario

Scritto da Antonio
Sono proprio i challenger invece a mandare avanti la baracca. Con i tornei atp mangiano in pochi, non c’è nemmeno spazio per i soli top100. C’è addirittura gente in top50 grazie al circuito challenger. Forse la soluzione più giusta sarebbe aumentarne i montepremi dimodoche almeno con la vittoria si riescano a coprire le spese di un mese di attività

Benissimo
Come li aumenti? da dove li prendi i soldi per aumentare i montepremi?

Togliendone una parte ai tornei ATP

No, non ai tornei, all’atp stessa, che deve monetizzzare i diritti di broadcasting e le sponsorizzazioni.

C’è da dire inoltre che i giocatori più pagati, i soldi li prendono per lo più dagli sponsor e solo in percentuale minore dall’atp

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Frate francescano in pensione (Guest) 17-12-2021 23:37

Mah… l’argomentazione può anche essere calzante, però qui manca una pars construens. È pur sempre l’ATP, che lui rappresenta, a gestire i challenger… potrebbe essere creato un circuito intermedio, con tabelloni magari a partecipazione aumentata, formato 128. Insomma, detta così è un’affermazione che val poco.

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Il bello della Lucania (Guest) 17-12-2021 22:34

In maniera, diciamo così, concettuale, forse non ha detto cose eclatanti, o meglio, ha detto cose “non errate”, almeno fino alla parte dove parla di “vero lavoro”, solo lì si è un po’ sbagliato.
Il problema vero, ciò che ha scatenato la critica, è che è stato Gaudenzi a dirlo. Perché se io paro paro dico una cosa del genere su tale forum, o così al circolo con qualche amico, magari non susciterebbe nulla di clamoroso. Ma se a dirlo, e a rassegnarsi alla disparità esistente è chi dovrebbe impegnarsi a garantire condizioni eque per tutti, la cosa stona leggermente.

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Il Verde (Guest) 17-12-2021 22:18

Scritto da sebaSeppi
Mediocre giocatore, peggio ancora da presidente Atp. Altra uscita a vuoto evitabile.
Insomma, un fautore di una sorta di Superlega del tennis per richiamare lo squallido progetto paventato qualche mese fa nel calcio. Il sistema Challenger va tutelato, se possibile modificato, soprattutto sul piano dei prize money e delle entry list, ma non abolito dal mondo del tennis. Tutti hanno bisogno di tornei del genere per approdare nel circuito maggiore.

Il mediocre giocatore è arrivato al n18, ha vinto 3 tornei e ha trascinato da solo l’italia a una semifinale e a una finale di Coppa Davis, competizione che lo esaltava e lo faceva giocare alla pari con i top10

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-1: Elio
Il Verde (Guest) 17-12-2021 22:09

Scritto da isa
Marcora che è n. 200 nel 2021 si è portato a casa 147 k di prize money, Pellegrino che è n. 215 97k… Non mi sembra male…di sicuro molto di più che se facessero gli architetti in qualche studio di Milano o Roma. Senza tenere conto dei campionati a squadre in Italia, Germania, Francia, ecc.

Penso che il grosso di quei soldi li abbiano guadagnati dalle quali slam (un 1t quali ti garantisce 20 mila dollari. Se ti spingi al 3tQ ne prendi 32 k ), e nel caso di Marcora vedo chr ha giocato anche le Quali a Roma Montecarlo e Indian Wells.
Penso che il grosso lo abbia guadagnato da li

Dai challenger tiri fuori davvero gli spicci.

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