Il direttore degli Australian Open parla degli scenari possibili ATP, Copertina, Generica

Tiley: “Ho fiducia che l’Australian Open si giocherà regolarmente. ATP Cup? Forse a Melbourne”

15/10/2020 11:00 6 commenti
Craig Tiley
Craig Tiley

Intervistato dal giornale australiano Canberra Times, il direttore gli Austalian Open Craig Tiley si è detto fiducioso che il torneo 2021 si svolgerà regolarmente il prossimo gennaio, nonostante il paese sia ancora in un regime di frontiere chiuse e quarantena obbligatoria.

Nell’intervista Tiley ha categoricamente escluso di organizzare il torneo a Melbourne se i giocatori fossero ancora costretti a due settimane di quarantena, ma sta lavorando alacremente con i governi statale e federale per ridurre le restrizioni ai confini, con l’approvazione speciale di una “bolla” per l’élite mondiale del tennis.

“Se un giocatore deve mettersi in quarantena ed essere bloccato in hotel per due settimane prima del torneo, questo non si disputerà affatto. Non puoi chiedere ai giocatori di starsene in quarantena per due settimane chiusi in camera e quindi essere pronti per giocare un Grande Slam”. Per Tiley, se il sistema in voga attualmente resterà questo, i giocatori semplicemente non si presenteranno.

“In questo momento la sfida che abbiamo è che i confini sono ancora chiusi, quindi abbiamo un piano sulla base del fatto che le frontiere saranno di nuovo aperte, o di condizioni speciali. Stiamo lavorando con tutti i governi statali, accettiamo completamente che chiunque provenga dall’estero debba sottoporsi a due settimane di quarantena. Quello che stiamo negoziando, o quello su cui stiamo cercando di avere un accordo, è che si possa creare e gestire un ambiente di quarantena dove possono allenarsi e andare tra l’hotel e i campi in quelle due settimane“.
Il riferimento resta quello implementato a US Open, che alla fine ha consentito il regolare svolgimento del torneo. Tiley spera che l’Australian Open si svolgerà con il 25% di capacità di fan sugli spalti, e con tutti i giocatori autorizzati a disporre di un entourage di tre persone. Tiley spera anche che l’intero programma estivo resti confermato, inclusa la multi-city ATP Cup, ma ciò è subordinato alla riapertura dei confini statali.

“Il tempo inizia a stringere, abbiamo bisogno di impegni da parte dei governi e degli ufficiali sanitari”, ha dichiarato. “Abbiamo bisogno di sapere nelle prossime due settimane, massimo un mese, che questo è ciò che può accadere: i confini si apriranno e potremo organizzare un evento multi-città. Se non possiamo organizzare un evento multi-città, dobbiamo riconsiderare tutto”.

Se i confini non verrano riaperti, Tiley non ha escluso l’ATP Cup e potenzialmente i tornei di Brisbane, Adelaide e Hobart International possano disputarsi tutti a Melbourne, proprio come il Cincinnati Open è stato organizzato a Flushing Meadows prima degli US Open.

“Tutte le possibilità restano sul tavolo. Noi ce la metteremo tutta, siamo aperti ad ogni possibilità realistica” conclude Tiley.

 

Marco Mazzoni


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6 commenti

Carl 16-10-2020 01:29

Breaking news: cancellato l’Australian Open 2021.

L’importante torneo di Golf che doveva aver luogo il prossimo febbraio non si giocherà causa pandemia.

https://www.lpga.com/news/2020/australian-opens-canceled-for-2021

OK, forse tirate un respiro di sollievo vedendo che si parla del torneo di golf e non di quello di tennis, ma c’è poco da stare tranquilli, questa decisione rischia di essere un pericolosissimo precedente.

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+1: il capitano
Carl 16-10-2020 00:59

In Australia, per ora, la quarantena è una “vera” quarantena, non quella fiduciaria che c’è da noi e che si può passare a casa propria.

Se un viaggiatore arriva in Australia la quarantena è obbligato a farla in strutture apposite sotto stretta sorveglianza, e deve anche pagare per il trattamento.

Altro problema che in Australia c’è sempre il rischio di chiusura delle frontiere interne, come già avvenuto.

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+1: il capitano
SlamdogMillionaire (Guest) 15-10-2020 16:19

Scritto da Chittammuorto
@ Tomax (#2632299)
Io non capisco una cosa; da una parte esiste la quarantena, dall’altra gli impegni di lavoro che per un tennista sono i tornei. se il giocatore deve fare la quarantena, fa le valigie verso il 10/12, passa con famiglia il natale al sole di Melbourne, ed ha il tempo per allenarsi e giocare.
Non capisco come non si riesca ad accettare un nuovo modo di vivere la vita sotto le leggi del covid, e si continui a pensare che tutto è dovuto!!! certo, apriamo e finiamo la quarantena per favorire Roger, Thiem, Rafa altrimenti poverini, si arabbiano e non verranno… ma mazzi loro…..verranno altri faranno la quarantena e vinceranno il torneo….ma basta con ste robe da bambini viziati… in australia, canada, ed altre ex colonie, sono abituati alle quarantene, ci sono splendidi alberghi storici a Sydney che si chiamano ‘hotel quarantine’ dove ad inizio secolo scorso chi arrivava dal vecchio continente faceva la quarantena… le regole sono parte di un lavoro…e ci si adegua!!! specie per chi porta a casa 60 mila euro al primo turno… ma chiedo a tutti: non la fareste, magari con la vs compagna, 2 settimane di quarantena in un 5 stelle a Melbourne, per poi magari passare un paio di turni all’AO e portarvi a casa quello che una persona normale guadagna in 3-4 anni??????????????

Mi sa che non hai capito il nocciolo della questione. Provo a ripeterlo. Attualmente se uno va in Australia (almeno da quello che dice Tiley, poi le regole australiane non le conosco) deve farsi 14 giorni di quarantena. Ma no al sole di Melbourne. Deve stare dentro in casa o in stanza d’albergo senza uscire. È chiaro che un tennista di livello non va in Australia per stare due settimane chiuso in una stanza d’albergo senza potersi allenare. Ergo Tiley sta cercando di trattare con le autorità affinché concedano ai tennisti di fare delle quarantene più soft dove possono almeno andare ai campi ad allenarsi. Una cosa tipo us open

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Chittammuorto (Guest) 15-10-2020 15:04

@ Tomax (#2632299)

Io non capisco una cosa; da una parte esiste la quarantena, dall’altra gli impegni di lavoro che per un tennista sono i tornei. se il giocatore deve fare la quarantena, fa le valigie verso il 10/12, passa con famiglia il natale al sole di Melbourne, ed ha il tempo per allenarsi e giocare.
Non capisco come non si riesca ad accettare un nuovo modo di vivere la vita sotto le leggi del covid, e si continui a pensare che tutto è dovuto!!! certo, apriamo e finiamo la quarantena per favorire Roger, Thiem, Rafa altrimenti poverini, si arabbiano e non verranno… ma mazzi loro…..verranno altri faranno la quarantena e vinceranno il torneo….ma basta con ste robe da bambini viziati… in australia, canada, ed altre ex colonie, sono abituati alle quarantene, ci sono splendidi alberghi storici a Sydney che si chiamano ‘hotel quarantine’ dove ad inizio secolo scorso chi arrivava dal vecchio continente faceva la quarantena… le regole sono parte di un lavoro…e ci si adegua!!! specie per chi porta a casa 60 mila euro al primo turno… ma chiedo a tutti: non la fareste, magari con la vs compagna, 2 settimane di quarantena in un 5 stelle a Melbourne, per poi magari passare un paio di turni all’AO e portarvi a casa quello che una persona normale guadagna in 3-4 anni??????????????

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SlamdogMillionaire (Guest) 15-10-2020 12:17

Scritto da Tomax
Ma se uno e’in australia un mese prima perché non possono organizzare tornei da 2 settimane prima nelle sedi originali.come se uno si sposta da milano a palermo.e poi in australia arriva il caldo come in europa qualche mese fa ,forse anche di più, e il virus sarà praticamente inesistente

Tiley stava discutendo sulla modalità della quarantena. Se bisogna stare immobili in albergo ad aspettare i 14 giorni (come presumo prevedano le leggi) è chiaro che il torneo non si può disputare e nessuno andrà in Australia. Se invece in quei 14 giorni i giocatori possono almeno andare dagli alberghi ai campi (e per questo a quanto pare serve una deroga) allora si potrà svolgere AO e anche gli altri. Passati i 14 giorni di quarantena penso che ogni atleta possa muoversi più o meno liberamente. Quindi la questione è la modalità della quarantena

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+1: me-cir te no
Tomax (Guest) 15-10-2020 12:02

Ma se uno e’in australia un mese prima perché non possono organizzare tornei da 2 settimane prima nelle sedi originali.come se uno si sposta da milano a palermo.e poi in australia arriva il caldo come in europa qualche mese fa ,forse anche di più, e il virus sarà praticamente inesistente

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+1: il capitano
-1: SuperCami