Marco Cecchinato non molla: a 33 anni è tornato a credere nel tennis

16/12/2025 08:00 30 commenti
Marco Cecchinato nella foto - Foto Francesco Peluso
Marco Cecchinato nella foto - Foto Francesco Peluso

C’è un’immagine che racconta meglio di mille numeri il momento che sta vivendo Marco Cecchinato: mentre il tennis mondiale rallenta, lui è in macchina a Palermo, diretto da Tecnica Sport per pesare le racchette. Non per un capriccio, ma per cura maniacale del dettaglio. «Ti metto in vivavoce, siamo in auto e stiamo andando a pesare le racchette», risponde al telefono, come riportiamo da una intervista concessa ad Alessandro Bisconti per Palermo Today. È così che viene intercettato “Ceck”, lontano dalle spiagge esotiche e vicino, invece, alla sua essenza. Due allenamenti al giorno, testa bassa e sguardo fisso sul futuro. A 33 anni, Cecchinato non sta salutando il tennis: lo sta riscoprendo.

Dal fondo alla rinascita
La primavera del 2025 aveva un sapore amaro. Numero 437 del ranking, la sensazione di essere scivolato nel punto più basso della carriera. Poi la svolta: Milano, giugno, un Challenger vinto che cambia tutto. Non solo la classifica – oggi 228 ATP – ma soprattutto la prospettiva. «Quella settimana mi ha fatto credere di essere di nuovo competitivo», dice.
Un anno fa, però, le parole erano ben diverse. In un’intervista rilasciata ancora a PalermoToday, Cecchinato si era aperto senza filtri:
«Se nei prossimi 12 mesi non avrò il ranking per andare a Melbourne, mi ritirerò».
Non una resa, ma una sfida con se stesso. Oggi quella frase suona lontana. «E invece è cambiato tutto. Merito di una persona in particolare», sottolinea Marco.

Franci, il punto di svolta
Accanto a lui c’è Francesco Palpacelli, “Franci”: cugino, allenatore, confidente. «Mi ha fatto tornare la passione», racconta Cecchinato. «E ti dico una cosa: anche se non fossi entrato nei primi 250, avrei continuato lo stesso. Gli ultimi tre mesi sono stati buoni, ho giocato grandi match. Ora ci giochiamo l’Australia».
Palpacelli interviene con sincerità: «C’ero anche prima, dietro le quinte. Fare l’allenatore e il parente non è facile, non volevo quel ruolo. Ma ora funziona».
Funziona dentro e fuori dal campo, come quando erano bambini: un rapporto totale, senza filtri.

Crescere a 33 anni
La crescita non è solo fisica o tecnica. «Stiamo lavorando su servizio e dritto», spiega Marco. Ma il vero salto è mentale. «Prima nei momenti negativi si innervosiva», racconta Palpacelli. «Ora non molla più un punto. Fa rimonte, lotta sempre. È migliorato tantissimo sotto l’aspetto mentale».
Lo dimostrano le vittorie simboliche del 2025, come quella contro Jacopo Vasamì a Milano. «Lui è il futuro, ma io sono ancora il presente», dice Cecchinato. E soprattutto i Challenger in Sudamerica: Lima, Montevideo, battaglie alla pari con giocatori a ridosso dei top 100. «Lì ho capito che posso ancora stare a questo livello».

Un 2026 da inseguire
Il programma è serrato: Palermo, poi Valencia, quindi casa a Brescia con moglie e figlio, e il 5 o 6 gennaio la partenza per l’Australia, sperando nelle qualificazioni degli Australian Open. Poi Brasile, Cile, Argentina. Proprio l’Argentina, dove Cecchinato vinse il suo ultimo ATP a Buenos Aires, spingendosi fino al numero 16 del mondo.
E il passato? Parigi 2018, Djokovic battuto, semifinale al Roland Garros. Oggi non pesa più. «È diventato un ricordo che mi motiva», spiega. «Sono maniacale sui dettagli, sull’alimentazione, su tutto. Voglio evitare infortuni, non lasciare nulla al caso».

Il chiodo può aspettare
Quando gli chiediamo se pensa al dopo tennis, la risposta è netta:
«Assolutamente no. Sono totalmente immerso nella carriera. Nel 2026 sogno di tornare in top 100, poi nel 2027 salire ancora. Non voglio pormi limiti».
La macchina si ferma. È ora di scendere, di pesare le racchette.
Un anno fa, di questi tempi, Cecchinato stava scegliendo la parete dove appendere la sua.
Oggi la sta preparando per il futuro.
Il chiodo, in fondo, può ancora aspettare.



Francesco Paolo Villarico


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30 commenti. Lasciane uno!

murbi (Guest) 16-12-2025 17:38

Per rientrare in TOP 100 deve viaggiare tantissimo a caccia dell’amata Terra rossa, in Europa e Sudamerica.

30
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walden 16-12-2025 16:49

Scritto da enSi vede cnon zola barbera
@ luca14 (#4536035)
In Australia prima ci deve arrivare. Io mi riferisco ai challengher, è lì il suo traguardo attuale. Non so se ci prova, ma in Australia è molto difficile che superi le qualificazioni. Ho l’impressione che capite quello che volete capire. enzo

tu neanche quello…

29
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andrewthefirst 16-12-2025 16:37

Scritto da Andreas Seppi
Perchè ancora spazio a uno che ha scommesso sul suo sport?
Alla caccia dell’assegno di Melbourne.

Non solo sul suo sport ma sulle sue stesse partite…

28
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Jack (Guest) 16-12-2025 15:47

Fa piacere vedere che più o meno tutti hanno inquadrato la persona ceco, al di là delle scommesse e tutto il resto che sono del resto cose vere.

Rimanendo al lato prettamente tennistico, una totale disconnessione con la realtà, é un terraiolo medio che gioca solo 750 CH su terra nei posti più disparati da America Latina al Rwanda raccattando punti, ma non ha assolutamente nulla livello testa colpi fisico per ambire a qualcosa di più, il miracolo vero è stato arrivare 18 o quello che era e vincere 3 ATP + semi al Roland Garros; ma comunque ha vinto un 1000 Vacherot, Schuettler ha fatto finale e Clement pure in uno slam, il torneo “casuale” esiste..

27
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+1: andrewthefirst
Barabba (Guest) 16-12-2025 15:28

Scritto da italo
merito di Palpacelli?? Cugino del mitico?

Palpacelli il nuovo goat

26
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Betafasan 16-12-2025 15:20

Uno dei più divertenti ed emozionanti italiani!

25
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Sudtyrol (Guest) 16-12-2025 14:43

Nel 2018 aveva il tennis Italiano in mano. Nessuno ha mai spiegato cosa gli sua capitato dopo.

24
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+1: Betafasan
Andreas Seppi 16-12-2025 14:22

Scritto da UAZ
Uscito grazie ad un cavillo da una storia di scommesse, non mi pare un giocatore che meriti attenzione, anche in un periodo in cui c’è poco da dire.
Certo, nel 2018 ha riportato il tennis italiano a livelli ignoti da decenni, ma la macchia – e forse qcosa di più – rimane.
In più, sul duro non passa un turno da anni.

Tennisti da oscurare, assolutamente. Cattiva esempio anche per come si comporta in campo, no comment

23
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+1: Marco M., andrewthefirst
-1: Betafasan
Andreas Seppi 16-12-2025 14:21

Scritto da Il GUEst

Scritto da UAZ
Uscito grazie ad un cavillo da una storia di scommesse, non mi pare un giocatore che meriti attenzione, anche in un periodo in cui c’è poco da dire.
Certo, nel 2018 ha riportato il tennis italiano a livelli ignoti da decenni, ma la macchia – e forse qcosa di più – rimane.
In più, sul duro non passa un turno da anni.

Quoto, passata completamente sotto traccia la storia delle scommesse, ne è uscito indenne solo grazie a un “vizio procedurale”.
Riporto giusto un passaggio per ricordare quanto fosse “innocente”, dato che nei suoi confronti è stata fatta una vera e propria damnatio memoriae di quanto avvenuto.
“In uno scambio in chat del 23 settembre 2015 Cecchinato scrive, dopo aver perso 1.770 euro a causa del pareggio del Carpi a Napoli in una partita della serie A di calcio: «Devo recuperare… mi può salvare solo il Marocco». Poi, in un messaggio inviato a un’agenzia viaggi l’8 ottobre alle 9,43, cinque ore prima dell’incontro, digita: «Buongiorno Carla. Puoi prenotare il volo di domani da Casablanca a Roma. Gioco oggi a pranzo, ma appena perdo voglio scappare da ‘sto posto. Fammi sapere appena puoi»”

che schifo.

22
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+1: andrewthefirst
Andreas Seppi 16-12-2025 14:20

Scritto da tinapica
Mi spiace, veramente tanto, non tifarlo più: non posso proprio tifare una persona così livorosa.
Se penso alle emozioni di quel 2018 mi viene proprio una gran malinconia; ma sono di gran lunga superate dalla brutta persona che, davanti ai miei occhi ed alle mie orecchie, dimostrò di essere.
Non gli auguro il meglio; anzi: spero proprio che una sconfitta appress’all’altra lo inducano quanto prima ad appendere la racchetta al chiodo.

Santissime parole

21
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Andreas Seppi 16-12-2025 14:18

Perchè ancora spazio a uno che ha scommesso sul suo sport?
Alla caccia dell’assegno di Melbourne.

20
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+1: andrewthefirst
enSi vede cnon zola barbera (Guest) 16-12-2025 13:51

@ Lologhon (#4535951)

Diversi anni ancora…..

al circolo del tennis enzo

19
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enSi vede cnon zola barbera (Guest) 16-12-2025 13:49

@ luca14 (#4536035)

In Australia prima ci deve arrivare. Io mi riferisco ai challengher, è lì il suo traguardo attuale. Non so se ci prova, ma in Australia è molto difficile che superi le qualificazioni. Ho l’impressione che capite quello che volete capire. enzo

18
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luca14 (Guest) 16-12-2025 13:43

Scritto da enzola barbera
Alla caccia degli ultimi spiccioli. Se passa un turno, prende più di quelli della paga di un mese di un operaio. C’è ne sono in giro almeno una decina come lui, anche fra le tenniste. enzo

enzo, come sempre non si capisce se ci sei o ci fai. Se passa un turno di quali in Australia prende più della paga di un anno di un operaio.

Chiamali spiccioli. Ma che te lo spiego a fare…

17
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walden 16-12-2025 13:37

Scritto da Bagel

Scritto da Gigio
Se parte con la tournee sudamericana qualche speranza di rivederlo nei 100 c’è

No, ad essere buoni c’é lo zero virgola per cento di possibilità che entri nei primi cento.
Giocatori della sua età o superiore, attualmente nei cento:
Djokovic
Dimitrov
Fucsovic
Dzumhur
Monfils
Mannarino
Cilic
Struff
Duckworth
Carreno Busta
Bautista Agut.
Tutti giocatori a cui il Cecchinato post Covid non puó manco paragonarsi. Uno puó vivere nella speranza che per la seconda volta nella vita gli si allineino i pianeti tecnici fisici e soprattutto mentali e torni quello del 2019, ma a 33 anni suonati é un’utopia.
Ma se anche Cecchinato facesse un miglioramento consistente, devi tenere conto che tutti i nomi che ti ho elencato sopra, tranne Carreno che dopo l’infortunio ha fatto qualcosa di meraviglioso per la sua età, sono giocatori che son lì perché erano già li o poco più su ad inizio 2025, riescono solo a mantenere la posizione e difficilmente la miglioreranno nel 2026. Perché una cosa é partire a inizio anno dall’80 del mondo come ha fatto ad esempio Duckworth, mixare bene 250 e challenger e riuscire a rimanere nei cento, un’altra é partire dal 230 del mondo e dover scalare le classifiche inizialmente coi soli challenger, con le aggravanti di essere un giocatore monosuperficie e di avere 33 anni e quindi non poter giocare ogni settimana. Anzi, se vinci un 75 tirato ci sta che ti convenga non rigiocare per altre due settimane e quei 650 punti che devi fare in un anno per entrare nei 100, quando li fai?
Ma il fatto, come leggo su un altro sito, é che Cecchinato é spropositatamente più ottimista di te: ha dichiarato di voler puntare a tornare in Davis. Viene da chiedersi, ma lo vede che quest anno, nonostante le assenze dei primi due, é rimasto a casa il 26 del mondo?
Che ha combinato Ceck per immaginarsi di diventare più forte indoor ad esempio di Sonego? Sono proclami talmente fuori scala che mi mettono più dubbi che entusiasmo.
Poi se ce la fa, son contento per lui, vengo qui e mi cospargo il capo di cenere, ma al momento non ci scommetterei un centesimo.
Il massimo che posso concretamente augurargli é di riuscire a passare le quali del RG e fare un’ultima partita sul centrale contro Djokovic o uno dei due mostri.

Concordo, ma resto dell’idea che questa sua mancanza di senso della realtà sia stato, insieme ai limiti fisici, il suo grande freno alla carriera, come quando si lasciò scappare Vagnozzi, pensando di poterne fare e meno. E prima ancora, quando rischiò una lunga squalifica per leggerezza. O, dopo, quando perse gli anni migliori occupandosi di tutto (come sfruttamento commerciale del proprio nome) invece che della cosa che sapeva fare meglio, ossia giocare a tennis.
E’ da tre anni che gli sento ripetere che, se non avesse raggiunto alemeno le Q degli Slam, si sarebbe ritirato. C’è gente che può prendere per il naso tutti una volta, o qualcuno sempre, ma tutti e sempre, mai!

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+1: Marco M.
Il GUEst 16-12-2025 13:34

Scritto da UAZ
Uscito grazie ad un cavillo da una storia di scommesse, non mi pare un giocatore che meriti attenzione, anche in un periodo in cui c’è poco da dire.
Certo, nel 2018 ha riportato il tennis italiano a livelli ignoti da decenni, ma la macchia – e forse qcosa di più – rimane.
In più, sul duro non passa un turno da anni.

Quoto, passata completamente sotto traccia la storia delle scommesse, ne è uscito indenne solo grazie a un “vizio procedurale”.
Riporto giusto un passaggio per ricordare quanto fosse “innocente”, dato che nei suoi confronti è stata fatta una vera e propria damnatio memoriae di quanto avvenuto.
“In uno scambio in chat del 23 settembre 2015 Cecchinato scrive, dopo aver perso 1.770 euro a causa del pareggio del Carpi a Napoli in una partita della serie A di calcio: «Devo recuperare… mi può salvare solo il Marocco». Poi, in un messaggio inviato a un’agenzia viaggi l’8 ottobre alle 9,43, cinque ore prima dell’incontro, digita: «Buongiorno Carla. Puoi prenotare il volo di domani da Casablanca a Roma. Gioco oggi a pranzo, ma appena perdo voglio scappare da ‘sto posto. Fammi sapere appena puoi»”

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+1: Thetis.
Claudia (Guest) 16-12-2025 13:34

Da lungo tempo sotto ogni articolo riguardante Marco Cecchinato leggo sistematicamente dei riferimenti a una testimonianza negativa su di lui (che, in quanto tale, si basa su un’esperienza personale vissuta dall’utente), reiterata più e più volte. Non ho motivo di dubitare della brutta esperienza raccontata e non lo faccio, però mi sembra innocente riportare, una volta sola per non risultare petulante e “livorosa” (cit.) nei confronti dell’utente in questione, che neanche conosco, una mia testimonianza positiva sulla persona di Marco. Fino a qualche anno fa ero una sua semplice tifosa, sfegatata ma a lui sconosciuta. Poi le cose sono cambiate: io, per esternare il mio tifo e provare a ricambiare anche solo in parte le emozioni che mi regala giocando, ho aperto una pagina Instagram su di lui, che curo con grande passione, e lui fin da subito mi è stato riconoscente e, da allora, mi ha sempre riservato un trattamento speciale. Nelle tantissime circostanze in cui ho avuto a che fare con lui non ho mai visto la brutta persona che viene descritta in questo sito, tutt’altro. Io, con cognizione di causa, vedo in lui una persona squisita, sia virtualmente che dal vivo. Sicuramente sono di parte, ma secondo me non è scontato che tra l’idolo e il tifoso si crei un rapporto così bello.

Quanto alle sue ambizioni, io non credo ci sia presunzione nelle sue parole, piuttosto sogni, come quelli di tanti tennisti (forse tutti). Io penso che molti di loro (se non tutti) non potrebbero fare questo lavoro se non credessero in sogni anche fuori portata. Lui ha sempre avuto tanta ambizione ma anche tanta umiltà, checché se ne dica – sono convinta che se non l’avesse avuta non sarebbe riuscito a risalire quest’anno, per esempio -, e spesso non è facile dosare questi due elementi. Spesso nella sua carriera uno ha prevalso sull’altro, e a mio avviso ciò lo ha penalizzato; spero che nel 2026, tra le altre cose, riesca a mantenere un equilibrio tra umiltà e ambizione. Credo nell’obiettivo Top 100 e incrocio le dita. Con me, a giudicare dai risultati della pagina, ci sono tanti altri tifosi. Forza Ceck Sempre.

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Bagel 16-12-2025 12:34

Scritto da Gigio
Se parte con la tournee sudamericana qualche speranza di rivederlo nei 100 c’è

No, ad essere buoni c’é lo zero virgola per cento di possibilità che entri nei primi cento.
Giocatori della sua età o superiore, attualmente nei cento:
Djokovic
Dimitrov
Fucsovic
Dzumhur
Monfils
Mannarino
Cilic
Struff
Duckworth
Carreno Busta
Bautista Agut.

Tutti giocatori a cui il Cecchinato post Covid non puó manco paragonarsi. Uno puó vivere nella speranza che per la seconda volta nella vita gli si allineino i pianeti tecnici fisici e soprattutto mentali e torni quello del 2019, ma a 33 anni suonati é un’utopia.

Ma se anche Cecchinato facesse un miglioramento consistente, devi tenere conto che tutti i nomi che ti ho elencato sopra, tranne Carreno che dopo l’infortunio ha fatto qualcosa di meraviglioso per la sua età, sono giocatori che son lì perché erano già li o poco più su ad inizio 2025, riescono solo a mantenere la posizione e difficilmente la miglioreranno nel 2026. Perché una cosa é partire a inizio anno dall’80 del mondo come ha fatto ad esempio Duckworth, mixare bene 250 e challenger e riuscire a rimanere nei cento, un’altra é partire dal 230 del mondo e dover scalare le classifiche inizialmente coi soli challenger, con le aggravanti di essere un giocatore monosuperficie e di avere 33 anni e quindi non poter giocare ogni settimana. Anzi, se vinci un 75 tirato ci sta che ti convenga non rigiocare per altre due settimane e quei 650 punti che devi fare in un anno per entrare nei 100, quando li fai?

Ma il fatto, come leggo su un altro sito, é che Cecchinato é spropositatamente più ottimista di te: ha dichiarato di voler puntare a tornare in Davis. Viene da chiedersi, ma lo vede che quest anno, nonostante le assenze dei primi due, é rimasto a casa il 26 del mondo?
Che ha combinato Ceck per immaginarsi di diventare più forte indoor ad esempio di Sonego? Sono proclami talmente fuori scala che mi mettono più dubbi che entusiasmo.

Poi se ce la fa, son contento per lui, vengo qui e mi cospargo il capo di cenere, ma al momento non ci scommetterei un centesimo.
Il massimo che posso concretamente augurargli é di riuscire a passare le quali del RG e fare un’ultima partita sul centrale contro Djokovic o uno dei due mostri.

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tinapica 16-12-2025 11:24

Mi spiace, veramente tanto, non tifarlo più: non posso proprio tifare una persona così livorosa.
Se penso alle emozioni di quel 2018 mi viene proprio una gran malinconia; ma sono di gran lunga superate dalla brutta persona che, davanti ai miei occhi ed alle mie orecchie, dimostrò di essere.
Non gli auguro il meglio; anzi: spero proprio che una sconfitta appress’all’altra lo inducano quanto prima ad appendere la racchetta al chiodo.

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+1: Andreas Seppi
Gigio (Guest) 16-12-2025 11:22

Se parte con la tournee sudamericana qualche speranza di rivederlo nei 100 c’è

11
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giorgio (Guest) 16-12-2025 10:24

Puntualmente all’inizio di ogni stagione, coem ogni anno, esce la dichiarazione del ritorno in grande di Cecchinato….mah!

10
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ivan (Guest) 16-12-2025 10:00

@ italo (#4535939)

no anche perchè Marco e Francesco sono palermitani

9
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Gulliver (Guest) 16-12-2025 09:57

Bisognerà vedere se il tennis crederà ancora in lui

8
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+1: j
UAZ (Guest) 16-12-2025 09:40

Uscito grazie ad un cavillo da una storia di scommesse, non mi pare un giocatore che meriti attenzione, anche in un periodo in cui c’è poco da dire.

Certo, nel 2018 ha riportato il tennis italiano a livelli ignoti da decenni, ma la macchia – e forse qcosa di più – rimane.

In più, sul duro non passa un turno da anni.

7
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+1: andrewthefirst, Il GUEst, Thetis., Andreas Seppi
-1: Betafasan
Lologhon (Guest) 16-12-2025 09:36

33 anni non sono poi tanti. Se uno vuole e ha il fisico può tranquillamente andare avanti per diversi anni ancora. Difficile però dire se questo vale anche per lui.

6
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JOA20 (Guest) 16-12-2025 09:18

Scritto da Danailo
Dovrebbe entrare nelle quali in Australia giusto?

Abbastanza in bilico, ma dovrebbe farcela sì. Difficile passi anche un solo turno di quali sul cemento

5
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+1: Ice Man
Danailo (Guest) 16-12-2025 08:59

Dovrebbe entrare nelle quali in Australia giusto?

4
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enzola barbera (Guest) 16-12-2025 08:42

Alla caccia degli ultimi spiccioli. Se passa un turno, prende più di quelli della paga di un mese di un operaio. C’è ne sono in giro almeno una decina come lui, anche fra le tenniste. enzo

3
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-1: Lory99
italo (Guest) 16-12-2025 08:31

merito di Palpacelli?? Cugino del mitico?

2
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Giuliano da Viareggio (Guest) 16-12-2025 08:22

Bravo il ceck!!
Cerchero’ di seguirlo in questa sua nuova sfida……

1
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