Il capitano dell'Australia critica la gestione del sistema Copertina, Davis/FedCup

Hewitt al contrattacco: presenterà ricorso contro la sospensione di ITIA per i fatti di Malaga 2024. E sulla gestione della Davis “Ci hanno raccontato un sacco di bugie”

12/09/2025 09:13 5 commenti
Lleyton Hewitt
Lleyton Hewitt

Lleyton Hewitt non ci sta e annuncia il ricorso contro la sospensione di due settimane ricevuta da ITIA. Il capitano di Davis Cup dell’Australia è stato sanzionato con uno stop – da scontare dal 24 settembre all’8 ottobre, quindi dopo il confronto di questo weekend tra Australia e Belgio, decisivo per l’assegnazione di un posto alla Final 8 di Bologna – e una multa per i fatti accaduti successivamente alla semifinale di Malaga 2024 tra il suo team e gli azzurri. Nel dopo partita avrebbe spintonato un delegato sessantenne dell’anti doping nei corridoi dell’impianto andaluso e questa condotta gli è costata l’indagine, il processo e la sanzione. Hewitt tuttavia si è detto deluso per l’esito dell’indagine e passa al contrattacco, non accettando la conclusione della vicenda.

“Sono davvero deluso dalla decisione generale, ma anche dall’intero processo, a dire il vero, per la mancanza di fatti che sono stati presentati” afferma Hewitt alla stampa nazionale, come riporta 7news, “ma affronterò la procedura di appello con il mio team legale, quindi non ne parlerò ulteriormente”. Il tribunale ha respinto la tesi principale dell’ITIA secondo cui la spinta di Hewitt “era immotivata e nata dalla rabbia o dall’irritazione per la sconfitta contro l’Italia”.

Parlando invece della sfida tra Australia e Belgio, Hewitt è stato costretto ad inserire Vukic e Hijikata per i problemi di Popyrin. “È bello poter dare una chance a un ragazzo come Rinky, che così potrà debuttare con i colori green and gold, è una bella soddisfazione”. Ma torna immediatamente ruvido quando gli viene chiesto come si sente per poter di nuovo giocare un match di Davis in casa dopo molti anni, per la svolta successiva all’ingresso di Cosmos – Piqué e la rivoluzione del formato della competizione. Infatti si è tornati ai “Qualifiers”, ossia incontri con il classico formato casa-trasferta per decidere le sette squadre che affiancheranno i campioni in carica dell’Italia nella fase finale di Bologna. Hewitt su questo non le manda a dire… “È importante poter tornare a giocare in Australia, perché nel tempo ci sono state raccontate troppe bugie. Quando poi è diventata la ‘Piqué Cup’, hanno venduto l’anima della manifestazione e noi vogliamo riportarla a quando aveva davvero un significato“, tuona Hewitt. “Le due caratteristiche che rendevano unica la Coppa Davis erano i confronti in casa e in trasferta, e le partite al meglio dei cinque set: questo la rendeva diversa da tutto il resto. Se si guarda indietro, i più grandi match di Davis sono state epiche battaglie di cinque set che ancora oggi vengono ricordate“.

“Con i cambiamenti introdotti, il formato, la superficie, e soprattutto la scelta di disputare le finali sempre nella stessa sede, sento che per noi sia un enorme svantaggio. Giocare sempre fuori casa, senza mai avere la possibilità di tornare in Australia, diventa frustrante. Così i ragazzi non hanno l’occasione di esibirsi davanti al nostro pubblico, e i giovani che vogliono avvicinarsi al tennis restano esclusi. Ai miei tempi poteva capitare tre o quattro volte all’anno di tornare a giocare qui, mentre ora il tennis in Australia si vede soltanto a gennaio. Per il nostro sport, nel complesso, è davvero dura” conclude Llyeton.

Marco Mazzoni


TAG: , ,

5 commenti

walden 12-09-2025 13:27

Scritto da italo
BEH su questo ha ragione.
Piquè ha rovinato la competizione, la formula fa schifo anche a me e giocare sempre nello stesso posto le finali è un bell’aiuto per chi le ospita.
Nazioni come Australia, Argentina ( ma anche Canada o Brasile ) saranno sempre penalizzate in questo senso…
Noi abbiamo la nazionale più forte del mondo è vero, ma senza il sostegno del pubblico sarebbe stato più difficile vincere

infatti abbiamo vinto due volte in Spagna…peccato che il Sig. Hewitt non ricordi quando, sino all’inizio degli anni ’70, la finale si giocava sempre in casa del detentore, forse anche noi ne avremmo vinta qualcuna prima del 1976 con altre regole. In ogni caso io, invece, ricordo delle vergognose trasferte dell’Italia in Brasile e Kazakistan, in condizioni da match calcistico sudamericano, se è questo quello che piace…

5
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
MarcoP 12-09-2025 13:04

Non ho capito.
Fa ricorso per una condanna che comunque non gli impedisce di partecipare all’evento?
Lo fa per una questione di principio?

4
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Fi (Guest) 12-09-2025 12:00

Secondo me il format di quest’anno è bello, alla fine ci sono 2 turni di qualificazione in cui si respira ancora il formato della vecchia davis, in più una final 8 concentrata in 6 giorni di spettacolo dove in un piccolo palazzetto dello sport si conce tra tutto il tifo per il proprio paese. Non sarà uguale alla davis del passato, ma questa per me è una struttura quantomeno accettabile

3
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 12-09-2025 10:19

Scritto da italo
BEH su questo ha ragione.
Piquè ha rovinato la competizione, la formula fa schifo anche a me e giocare sempre nello stesso posto le finali è un bell’aiuto per chi le ospita.
Nazioni come Australia, Argentina ( ma anche Canada o Brasile ) saranno sempre penalizzate in questo senso…
Noi abbiamo la nazionale più forte del mondo è vero, ma senza il sostegno del pubblico sarebbe stato più difficile vincere

I veri responsabili della morte della(fu)Davis Cup,sono altri due soggetti ben noti…

2
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
italo (Guest) 12-09-2025 09:24

BEH su questo ha ragione.
Piquè ha rovinato la competizione, la formula fa schifo anche a me e giocare sempre nello stesso posto le finali è un bell’aiuto per chi le ospita.
Nazioni come Australia, Argentina ( ma anche Canada o Brasile ) saranno sempre penalizzate in questo senso…
Noi abbiamo la nazionale più forte del mondo è vero, ma senza il sostegno del pubblico sarebbe stato più difficile vincere

1
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: MarcoP