Il torneo challenger di Padova Challenger, Copertina, Generica

Dichiarazioni da Padova: Federico Gaio “In questo 2014 ho capito molte cose, ogni anno che passa ho più esperienza. Flavio Cipolla “Adesso Olivo, anche lui lo conosco molto poco. So che è aggressivo, chiederò un po’ in giro”

25/06/2014 09:22 Nessun commento
Federico Gaio, 22 anni, numero 401 del mondo - Foto Barbiero
Federico Gaio, 22 anni, numero 401 del mondo - Foto Barbiero

Federico Gaio, in tabellone grazie ad una wild card, ha eliminato Toni Androic nel primo turno del torneo di Padova.
Il croato, che soffriva di alcuni problemi fisici, ha giocato una partita passiva ed eccessivamente fallosa, ma il tennista di Faenza ha dato dimostrazione di talento e solidità, spuntandola per 6-1 6-3 in 70 minuti di gioco. “Lui forse poteva esprimere un tennis migliore, ma io dovevo pensare alle mie cose, sono molto contento perché ho fatto una gran partita sotto tutti i punti di vista”, ci ha raccontato Gaio dopo il match. “In questo 2014 ho capito molte cose, ogni anno che passa ho più esperienza, e mi rendo conto di più aspetti che prima nemmeno notavo. Sono vicino al mio best ranking, ho molto da migliorare ancora e sono sulla strada giusta.
Adesso Viola o Caruso, due ragazzi che stimo molto dal punto di vista umano, i derby
non sono mai belli. Spero di giocare come oggi e sarà sicuramente una bella partita
”. Gaio ancora non sapeva il nome del suo avversario, che sarà Matteo Viola, testa di serie numero 6 del torneo, che ha avuto la meglio sul connazionale su Salvatore Caruso.

Avanza Flavio Cipolla, che fatica molto nel primo parziale, e poi dilaga, 6-4 6-0 il punteggio finale in favore del romano, seguito da Stefano Pescosolido in tribuna, che ha chiuso l’incontro in 67 minuti. Tra lui e i quarti di finale ci sarà l’argentino Renzo Olivo. “All’inizio ho sofferto, soprattutto tenendo conto del cambio di superficie erba-terra rossa”, queste le parole di Cipolla al termine dell’incontro. “Non sentivo bene la palla, lui giocava bene e spingeva molto. Un giocatore, Safwat, che conoscevo molto poco, aveva un buona prima di servizio e un buon dritto, io non avevo molto la misura del campo. Fortunatamente mi ha fatto un regalo su un punto importante nel primo set. Da lì in poi ho sbagliato meno e riuscivo a spostarlo di più. Adesso Olivo, anche lui lo conosco molto poco. So che è aggressivo, chiederò un po’ in giro”.


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