Uno statunitense tornerà a vincere uno Slam? Shelton ci crede: “Siamo sulla strada giusta per farcela, ci stiamo arrivando gradualmente”
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Dopo anni assai bui, il tennis statunitense maschile ha ritrovato un ottimo livello medio e anche dei top10, come dimostra il ranking di fine 2025 con Taylor Fritz n.6 e Ben Shelton n.9. E non solo: Tommy Paul prima del severo infortunio ai piedi era entrato in top10, con cinque tennisti a stelle e strisce tra i primi 30 a fine anno (il giovane Tien e Tiafoe oltre ai primi tre). Fritz nel 2024 è arrivato in finale a US Open, toccando un best di n.4, mentre Shelton giusto un mese fa è arrivato alla quinta posizione in classifica. Tuttavia la vittoria in uno Slam per un tennista statunitense manca da ben 22 anni, quando Andy Roddick vinse a New York 2003 diventando anche n.1 del mondo. Mentre tra le donne Gauff e Keys hanno trionfato in due Major e Anisimova ha giocato due finali, tra gli uomini la distanza con Sinner e Alcaraz pare ancora ampia. Tuttavia Ben Shelton è fermamente convinto che l’obiettivo di tornare a vincere una Slam per un giocatore del suo paese sia non solo possibile ma “inevitabile”. Il nativo di Atlanta ne ha parlato a latere di un evento nel suo paese, con dichiarazioni che riportiamo.
“Penso che siamo sulla strada giusta”, ha detto Shelton parlando di una vittoria in uno Slam di un giocatore USA. “Credo che avere una forte densità di giocatori ai vertici sia fondamentale. Poi è inevitabile: prima o poi succederà. E ci stiamo arrivando gradualmente. Quando? Questa è una domanda che ci viene fatta dai media praticamente ogni settimana, o almeno ogni mese… e non posso dirti quando accadrà. So solo che stiamo andando nella direzione giusta”.
“Al momento abbiamo due giocatori nella top 10 (Shelton e Fritz), cosa che non succedeva da tempo, e tantissimi giovani che stanno emergendo e che possono fare lo stesso tipo di salto di qualità. Perciò penso che avere più giocatori di alto livello, sicuri dei propri mezzi e pronti a cogliere il momento giusto per fare l’assalto decisivo e vincere uno Slam, porterà inevitabilmente a quel risultato. Succederà”.
Ben ostenta fiducia e sicurezza, tuttavia il suo 2025 parla abbastanza chiaro: agli Australian Open è arrivato in semifinale (suo miglior risultato nel torneo) battuto seccamente in tre set da Sinner. A Roland Garros si è fermato ai quarti, strappando un set e giocando un’ottima partita contro Alcaraz, ma senza dare la sensazioni di poterla girare a suo favore; a Wimbledon, forte del suo servizio “bomba” sui prati, è stato battuto nei quarti ancora da Sinner e ancor più nettamente che a Melbourne. A US Open è stato sfortunato, costretto al ritiro dopo una caduta. Poi, recuperata la condizione, a Parigi indoor e ATP Finals è di nuovo Sinner a batterlo. Fritz ha affrontato Alcaraz nel round Robin a Torino, nella finale del 500 di Tokyo e in semifinale a Wimbledon, giocando ottime partite (in particolare alle Finals) ma senza riuscire a vincere.
Si torna al punto dibattuto da mesi nel tennis maschile: riusciranno gli inseguitori nel 2026 a colmare la distanza con Alcaraz e Sinner, in particolare negli Slam? Gli ultimi 8 Major sono andati solo a Jannik e Carlos. Shelton giustamente punta a migliorare e farcela, ma al momento il gap pare ancora ampio. A lui e Taylor, o altri giovani a stelle e strisce, salire ancora di livello e provare a farcela…
Marco Mazzoni
TAG: Ben Shelton, Grand Slam, Marco Mazzoni, Taylor Fritz, Tennisti USA

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non è prevedibile nel medio periodo, Ben.
magari tra qualche anno, ci sono tanti giovani americani in erba che potrebbero vincerlo
Ottimista il ragazzo, se non li ha battuti neanche una volta quest’anno mah…ne ha di lavoro da fare, poi per carità tutto può succedere!
Non sarà Shelton a vincere uno Slam, ha la mano rozza, da muratore, non certo da pittore! enzo
Certo si dice che “la speranza è l’ultima a morire” però per vincere uno Slam occorre battere i top-2 in 3-su-5 nell’arco di 2 giorni e la vedo come un’eventualità davvero molto (ma MOLTO) improbabile!
Il tennis maschile USA non vede un vincitore da davvero troppo tempo e temo che loro,come altre realtà,confidassero che il ritiro dei 3 fenomeni coincidesse con una fase in cui ci sarebbe stato spazio per molti.
Quella porta sembra essersi aperta per troppo poco tempo (Thiem, Medvedev) per poi essere sostituita da una blindatissima, marca AlcaSinn, che ha talmente tanti punti di ancoraggio che di aprirla proprio non se ne parla.