ATP Finals 2025 - Torino ATP, Copertina

Zverev soddisfatto dopo l’esordio vincente a Torino: “Ho controllato ciò che potevo controllare”. Shelton dopo la sconfitta con Zverev: “Tre punti che vorrei rigiocare, ma ci sono molti aspetti positivi”

10/11/2025 00:03 Nessun commento
Ben Shelton nella foto - Foto Getty Images
Ben Shelton nella foto - Foto Getty Images

Alexander Zverev ha aperto nel migliore dei modi la sua campagna alle Nitto ATP Finals 2025, superando Ben Shelton 6-3 7-6 e presentandosi in conferenza stampa con lucidità e realismo. Il tedesco, due volte campione del torneo, ha sottolineato come il successo sia arrivato grazie alla capacità di gestire gli elementi sotto il suo controllo contro un avversario estremamente aggressivo.
“Lui è probabilmente il giocatore più aggressivo del circuito in questo momento. A volte i punti sono più nelle sue mani che nelle tue. Io ho fatto bene tutto ciò che potevo fare, sono molto contento della vittoria”, ha spiegato Zverev.
“Non è questione di esperienza: Shelton gioca così”.

A Zverev è stato chiesto se il divario nei momenti decisivi dipendesse dalla maggiore esperienza. Il tedesco ha respinto l’idea:
“Non credo. Il suo stile di gioco è così: rischia sempre, fa vincenti incredibili e poi errori altrettanto grandi. È il suo tennis. Quando avevo la sua età non giocavo così aggressivo, non avevo quei colpi. A 6-3 e 6-4 nel tie-break ho fatto due grandi risposte, anche su una prima. Penso che il merito vada dato anche a me”.

Condizioni fisiche: “Ho avuto tempo per recuperare”
Il tedesco ha aggiornato sul problema alla caviglia che lo aveva limitato a Parigi:
“Mi sento bene. A Vienna e a Parigi stavo giocando benissimo. Poi il lungo match con Medvedev ha fatto gonfiare l’arto e non riuscivo a muovermi in semifinale. Contro Sinner, se non ti muovi, non hai chance. Dopo Parigi ho visto il mio chirurgo a Monaco e ora sto molto meglio. Oggi ho giocato senza dolore”.

Zverev ha aggiunto che i due giorni di pausa gli saranno utili, pur non essendo certo del giorno della prossima partita: “Pensavo di giocare mercoledì, ma forse mi sbaglio”.
Il record contro i mancini e l’influenza del fratello
Zverev ha commentato la statistica che lo vede vincitore in 36 degli ultimi 37 match contro giocatori mancini:
“L’unico che ho perso è stato contro Learner Tien a Acapulco, la mia peggior partita degli ultimi cinque anni. Sono cresciuto allenandomi sempre con un mancino, mio fratello. Giocava il tennis più ‘mancino’ possibile, quindi forse questo mi aiuta”.
Ha poi riconosciuto l’emergere di una nuova generazione di mancini competitivi: Draper, Shelton, Humbert, oltre allo stesso Tien.

Sulla seconda a 130 km/h nel tie-break
Un momento curioso della conferenza è arrivato quando gli è stato chiesto della seconda di servizio a soli 130 km/h nel tie-break:
“L’ho steccata. Non l’ho nemmeno presa con le corde. Sono felice che sia entrata”.

Ben Shelton ha affrontato con lucidità la conferenza stampa che ha seguito la sua sconfitta d’esordio alle Nitto ATP Finals 2025 contro Alexander Zverev, superato 6-3 7-6. Un match equilibrato soprattutto nel secondo set, dove l’americano ha avuto tre set point senza riuscire a concretizzare.
Shelton non ha cercato scuse: “Bisogna dargli credito. Ha servito benissimo, oltre l’80% di prime, ed è stato molto preciso nei momenti importanti. Io ho avuto le mie occasioni nel secondo set. Mi dispiace non averlo chiuso quando era sul mio servizio”.

I tre set point mancati
Riflettendo sui punti decisivi, Shelton ha ammesso che la gestione è stata troppo frenetica:
“Dal 6-3 ho usato uno schema che mi aveva già dato punti, ma lui ha risposto alla grande. Sul 6-4 ho forzato troppo il primo colpo. Stessa cosa sul 6-5. Non ero in difficoltà nel palleggio, ho solo esagerato. Tre punti che vorrei rigiocare”.

I lati positivi: “Ho giocato un grande rovescio”
Pur deluso, l’americano vede margini incoraggianti:
“Ho colpito il rovescio benissimo. Non si è mai rotto, ho fatto persino dei vincenti, cosa nuova per me. Il controllo della palla era ottimo, e gli errori non forzati da quel lato sono stati pochi. Il problema oggi è stato il dritto: di solito è il mio colpo migliore, ma ho perso il match più per il dritto che per altro”.
Shelton ha anche sottolineato di essere riuscito a leggere meglio il servizio di Zverev nel finale:
“Lui ha servito in modo eccezionale, ma io sono migliorato con il passare dei game. Se avessi portato a casa uno di quei set point, forse ora parleremmo di un altro match”.

Sull’esordio alle Finals
Bilancio comunque positivo sull’esperienza torinese:
“È un grande torneo, organizzazione perfetta, atmosfera splendida. Nessuna lamentela: essere qui è speciale”.

Solo cinque punti vinti con la seconda
Un dato sorprendente, che Shelton ha commentato senza scomporsi:
“Il problema non è la seconda di servizio, ma quello che faccio dopo. Zverev è uno dei migliori al mondo nel rispondere alla seconda: con la sua apertura di braccia copre tutto il campo ed è difficilissimo servirgli serve&volley. Io credo comunque di avere una delle migliori seconde del circuito. Oggi ho sbagliato troppo con il dritto, e questo ha inciso sulle statistiche”.

Shelton chiude con una nota quasi incredula:
“Solo cinque punti? Devo andare a controllarlo. È difficile da credere”.


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