Jannik Sinner: “Settimana speciale, ora mi godo il momento. Ma a Torino voglio essere pronto”. Auger-Aliassime: “Orgoglioso della mia settimana, ma contro Sinner non puoi permetterti nulla” (Video della finale)
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Una settimana da sogno per Jannik Sinner, che dopo il titolo a Vienna si conferma irresistibile anche a Parigi, conquistando il Rolex Paris Masters, ultimo Masters 1000 della stagione. Due trofei consecutivi, un percorso impeccabile senza perdere un set e il ritorno in vetta al ranking mondiale: il n.1 è di nuovo suo. Sorridente e sereno, Jannik si presenta in conferenza stampa con la consapevolezza di chi ha vissuto giorni intensi ma perfetti.
“È stata una partita di altissima qualità,” ha esordito Sinner. “Lui ha servito in modo incredibile, soprattutto nei momenti in cui ho avuto un paio di occasioni di break nel secondo set. Ma è stato un percorso fantastico, tra Vienna e Parigi. Sono super felice e, naturalmente, adesso guardiamo avanti verso Torino. Però voglio anche godermi questo momento: è un giorno davvero speciale.”
Dopo Vienna, qualcuno pensava potesse essere un sogno troppo grande vincere anche a Parigi. Jannik, invece, ha preferito restare con i piedi per terra: “No, onestamente abbiamo semplicemente preso le cose giorno per giorno, cercando di capire come si sentiva il mio corpo e come stava la mia testa. Vienna è stato un torneo enorme. La finale è stata molto dura, ma ti lascia tante sensazioni positive, soprattutto quando vinci una partita del genere. Siamo venuti qui cercando di capire le condizioni del campo e tutto il resto, come si sarebbe evoluto il torneo. Siamo andati avanti giorno per giorno: alcuni giorni mi sono sentito molto, molto bene; altri ho dovuto spingere di più. E avere ora questo titolo con me è davvero speciale.”
Sull’aspetto emotivo, il fuoriclasse altoatesino non nasconde la soddisfazione e il senso di sollievo: “Sono molto felice di condividere questo momento con il mio team e con le persone che ho intorno. Sappiamo quanto lavoro e quanta fatica ci abbiamo messo, e quando arrivano risultati del genere siamo tutti estremamente felici. La stagione non è ancora finita, ma questo non significa che non ci si debba godere momenti come questi — perché non importa quanto grande sia il titolo, è una sensazione fantastica averlo con noi. Ma sì, mi sento anche sollevato: dopo una settimana così intensa sono davvero contento. Mi prenderò qualche giorno di riposo — è molto importante adesso sia per il corpo che per la mente. Poi, naturalmente, cercheremo di prepararci al meglio per Torino.”
Sul significato di questo successo, Sinner ha riflettuto: “Onestamente, ogni titolo è speciale a modo suo. Ognuno arriva in circostanze diverse. A volte ti senti bene per tutta la settimana; altre volte devi lottare un po’ di più, fisicamente o mentalmente. Questa settimana ci sono stati anche scenari diversi fuori dal campo. Sono molto contento di come ho gestito tutta la situazione: non è stato facile. Ma, come ho detto, viviamo giorno per giorno cercando di capire cosa sia meglio per quel giorno preciso. Ero molto concentrato sul gioco, sul giocare un buon tennis, e sono davvero felice per la partita di oggi. Ma, come ho detto, questo è un titolo speciale: dopo aver vinto a Vienna, arrivi qui con pochissimo tempo per recuperare, quindi sono estremamente felice.”
Si dice che i campioni imparino costantemente e Jannik resta concentrato sul suo percorso di crescita: “Beh, di solito si impara di più quando si perde, perché ti fermi a riflettere un po’ di più. Ma credo che anche questa settimana sia stato un processo di apprendimento, soprattutto per capire meglio il mio corpo. Mi ha mostrato che ogni giorno è davvero diverso: può essere buono o cattivo. Ho dovuto spingere in alcune partite, anche se da fuori il punteggio poteva far sembrare che fosse tutto facile. Ma in campo ci sono sempre delle difficoltà, non è mai semplice. Poi, da un giorno all’altro, ti senti molto meglio. Credo che questa sia la lezione più importante che ho imparato in questa settimana.”
Dopo la finale dello US Open, Sinner aveva detto che voleva aggiungere alcune cose al suo gioco, cambiare qualcosa per svilupparlo ulteriormente Alla domanda l’azzurro risponde con lucidità: “Guarda, quando vai a un torneo con cento giocatori, tutti e cento vogliono migliorare. Non ce n’è uno che entri in campo solo per colpire qualche pallina. Quindi non sto facendo nulla di straordinario: sto semplicemente facendo ciò che fanno anche gli altri, ma con grande impegno. Cerco davvero di uscire dalla mia zona di comfort, soprattutto durante gli allenamenti, per capire cosa possa darmi qualcosa in più in futuro. Durante le partite bisogna trovare un buon equilibrio: provare cose nuove ma anche vincere. Non puoi provare sempre, né puoi pensare solo a vincere ogni punto. Ed è quello che intendevo due giorni fa quando ho parlato di “giocare con il punteggio”: se sei avanti di un break puoi provare qualcosa di diverso, essere un po’ più aggressivo. Tutto fa parte del processo che sto vivendo. Tutti i giocatori sono passati da questo percorso. Non c’è alcuna magia: c’è solo tanto lavoro, e basta. Se chiedi a cento giocatori, tutti ti risponderanno la stessa cosa: stiamo cercando di migliorare. Alla fine è questo ciò che conta di più. Ovviamente, se arrivano risultati come questi, hai più fiducia nel fatto che il lavoro che stai facendo sia quello giusto. Ma devi sempre attraversare momenti difficili, sconfitte comprese, per capire qual è la strada corretta da seguire.”
Da lunedì di nuovo numero uno del mondo. Sinner mostra la consueta tranquillità. “Beh, non dipende solo da me, ma naturalmente sono felice. Sapevo dall’inizio della settimana che c’era questa possibilità. Ma, come ho detto prima della finale, prima di ogni torneo o di ogni partita, cerco solo di offrire la miglior prestazione possibile in campo, e poi qualunque cosa arrivi, arriva. È con questo spirito che sono sceso in campo, e farò lo stesso a Torino. Guardo solo al mio lato del campo e cerco di giocare il miglior tennis possibile. Se non accadrà, non accadrà. L’obiettivo di questa settimana era vivere giorno per giorno, cercando di massimizzare il mio potenziale — e credo di averlo fatto. Ora ricaricherò le energie e spero di essere pronto al massimo per Torino, dove ci auguriamo una grande settimana di tennis.”
Un ultimo pensiero, in risposta alla nostra domanda che racchiude la sintesi perfetta della sua vittoria: “È stata una partita ovviamente molto difficile, molto equilibrata e piccoli o pochi punti hanno fatto un po’ la differenza Lui ha servito molto bene nei punti portanti, soprattutto nel secondo set. Nel primo set è bastato un break, poi ho sempre tenuto abbastanza bene i miei game di servizi e il tie break alla fine è stato un punto. Quindi eravamo tutti e due molto vicini, però ovviamente sono contento del livello espresso non solo oggi ma tutta la settimana. Ovviamente oggi è stata la partita più tirata più dura. Però… Sono contento come abbiamo gestito questa settimana”.
Felix Auger-Aliassime ha chiuso un’ottima settimana al Masters 1000 di Parigi-Bercy, fermandosi solo in finale contro un Jannik Sinner semplicemente irresistibile. Il canadese ha lottato, ha avuto le sue occasioni — soprattutto nel secondo set, quando ha servito sul 5-4 — ma alla fine ha dovuto arrendersi per 6-4 7-6.
In conferenza stampa, Felix ha mostrato lucidità e sportività, riconoscendo i meriti dell’italiano ma anche i propri progressi nelle ultime settimane.
“Ci ho provato fino all’ultimo, ma contro Jannik non puoi sbagliare”
Auger-Aliassime ha analizzato con sincerità le fasi decisive della partita:
“È stato difficile da accettare. Quando sei in campo senti che puoi sempre rientrare, anche con match point contro. Ma una volta che la partita finisce, devi solo accettarlo.
Avrei voluto partire meglio, non regalargli quei punti all’inizio. Contro un giocatore come lui non puoi concedere nulla. Ho avuto delle chance per mettere pressione sul suo servizio, ma ha risposto con colpi incredibili ogni volta. Sul 5-4 nel secondo set ho mancato un dritto importante, e quello è stato un momento chiave. Peccato, ma devo guardare gli aspetti positivi.”
“Una settimana di grande tennis, con il pubblico sempre dalla mia parte”
Felix ha voluto ringraziare i tifosi di Parigi, che lo hanno sostenuto per tutta la settimana:
“Non è stato un inizio facile, ma match dopo match ho trovato il ritmo. Oggi è stata una grande partita, anche se il risultato non è andato come volevo.
Ho giocato un tennis di alto livello, con grande pressione e contro avversari difficili. Il pubblico è stato fantastico: si sentiva che volevano un terzo set, volevano più tennis, proprio come me. Mi hanno dato tanta energia in ogni match.”
“Non c’è un grande divario tra me e Sinner: sto avvicinandomi”
A chi gli chiedeva quale fosse la differenza tra lui e l’italiano, Auger-Aliassime ha risposto con fiducia:
“Non credo che ci sia un grande gap. Ogni volta che ci affrontiamo mi sento più vicino. Allo US Open ero riuscito a vincere un set, oggi la partita è stata ancora più equilibrata. La differenza sta nella qualità del suo servizio e del suo gioco in risposta: lì è stato straordinario.
Certo, ci sono momenti in cui potrei giocare meglio, e sono ancora un po’ deluso per alcuni errori, ma il livello c’è. Sto crescendo e lo sento in ogni partita.”
“Indoors siamo entrambi forti, ma lui è solido ovunque”
Infine, un commento sul rendimento al coperto, dove entrambi hanno ottenuto ottimi risultati:
“Sinner è forte ovunque, non solo indoor. Serve benissimo, è equilibrato in ogni zona del campo e ha una difesa eccezionale. Quando le condizioni sono stabili, senza vento e senza variabili, diventa quasi ingiocabile perché mantiene sempre lo stesso livello di concentrazione e potenza.
Io mi sento molto a mio agio al coperto, ma lui riesce a mantenere quel bilanciamento perfetto in ogni situazione.”
Da Parigi il nostro inviato, Enrico Milani
TAG: Jannik Sinner, Masters 1000 Parigi, Masters 1000 Parigi 2025

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Come non detto
Deve scartare 10 punti e quindi arrivare in finale non basta
Musetti ha 160 punti di distacco da Aliassime. A me risulta che il finalista di un 250 prenda 165 punti
Quindi non basterebbe la finale ad Atene per andare a Torino?
Uuh, ha citato New York..
Esatto
Infatti si parlava di indoor.
“speravo de morì prima” 2.0
fosse la volta buona…anche se comunque arriverebbe stanco e poco competitivo
@ Tommaso (#4513756)
Non è detto che Felix se va a Torino e capita dalla parte di Carlitos ci perda.
Non voglio sminuire il successo di Sinner, ma che in giro c’è poca cosa, è una realtà. enzo
Musetti l’unica cosa che deve fare è aspettare il forfait di Djokovic (che sicuramente arriverà) se pensi possa vincere Atene…aspetta e spera!
Potrei sbagliarmi ma non credo che FAA abbia servito sul 5-4 per lui nel secondo set. Sul 5-4 per FAA nel secondo set è toccato a Sinner servire.
Se avesse detto indoor era meglio. In effetti si questa superficie si può considerare uno dei tre o quattro più forti con oltre il 70% di vittorie e sette tornei vinti su otto complessivi (meglio di Alcaraz che è sotto il 70% e ha vinto un solo titolo)..sulle altre superfici non c’è partita…
lasciamoglielo credere…
Felix ha annunciato il suo forfait dal 250 di Metz, Lorenzo torna quindi padrone del suo destino per centrare le Finals, facendo bene ad Atene. Sarebbe una gran cosa avere due azzurri a Torino.
Cmq bravo anche Felix..porca miseria sembra una partita di ping pong con Jannik..pazzesco..alla faccia del campo lento, come sarebbe stata se fosse stato veloce.. ahahah
Tantissimo,deve vincere il torneo ciò che non gli riesce da 3 anni ed anche dovesse riuscirci e qualificarsi arriverebbe a Torino spompato e senza aver avuto la possibilità di adattarsi a quei campi che immagino saranno molto veloci
boh, è una settimana che dice di non essere al 100 per cento, ed è una settimana che lo vedo migliorare incontro dopo incontro, oggi ha servito come un treno e battuto un ottimo faa, incrociando le dita lo vedo bene per le finals, forza jan recupera per l’ultima cavalcata
Non credo che ci sia un grande gap. Ogni volta che ci affrontiamo mi sento più vicino. Allo US Open ero riuscito a vincere un set, oggi la partita è stata ancora più equilibrata. La differenza sta nella qualità del suo servizio e del suo gioco in risposta: lì è stato straordinario.
Una dichiarazione del genere non l’ha fatta neppure Alvarez che l’ha battuto a Roma, Parigi e US open. Alvarez ha sempre detto che giocare con jannik è sempre una battaglia e ogni volta deve fare qualcosa di più, FAA dicendo quella eresia se si qualifica per Torino, io spero che Musetti vinca Atene, capiterà o con Alvarez o con jannik e prenderà un’altra randellata e vedremo se dirà che il gap con i due alieni di è ridotto.
Come Fritz sbagliano prospettiva.
È vero che sono più vicini di prima,ma perché vanno in direzioni opposte e Jannik è un treno che sfanala e suona.
Insomma, deve comunque vincere ad Atene a meno di forfait di Djokovic da Torino
Aliassime hz dato forfait, non gioca a metz il 250…..musetti sarà contento
Auger può dire e dirsi ciò che vuole, ma sostenere di essere vicino “così” a Jannik è presuntuoso e irreale. A parti invertite, il nostro non avrebbe mai detto una panzana simile. Oggi si festeggia, non tanto per il primo posto riconquistato, ma per un Sinner in grande forma psicofisica che fa ben sperare per le finals e gli ao…
Vincere oggi ti fa arrivare a Torino in grandissima fiducia, adesso ovviamente riposo totale ma onestamente se questi sono gli avversari di Torino…non vedo di cosa preoccuparsi.
Fra le altre cose ha ripetuto che si impara di più con le sconfitte (e questo lo dicono in molti). Ecco, questo è un ulteriore aspetto della grandezza di Jannik, che riesce a migliorare e continua a vincere nonostante “l’handicap” delle rarissime sconfitte!
Ora deve staccare la spina qualche giorno, poi ritorno con allenamenti blandi e verso venerdì si comincia a intensificare. Potrebbe assumermi Jannik… Non sbagliano un colpo, sanno il da farsi ma staccare completamente qualche giorno sarà il miglior allenamento in vista di Torino dove sarà l’uomo da battere.
FAA è migliorato nella gestione dell’emotività (vedi 9 finali perse di fila) ma tecnicamente non direi
Sinner ha la serenità di chi si sente il più forte in questo momento e di chi è abituato a vincere a ripetizione ormai anche se, in effetti, dopo quella finale durissima a Vienna dove già l’avevo visto un po’ in difficoltà fisicamente, speravo nella vittoria anche a Parigi, ma la consideravo molto tosta anche per via di un più riposato Alcaraz ed invece… dopo Pechino, Vienna, anche Parigi e manca ancora Torino.. finale di stagione pazzesco.. su FAA, lo considero, come tutti, un bravissimo ragazzo, ma nelle sue dichiarazioni sulla distanza con Sinner lo vedo un po’ troppo spavaldo.. continua a ripetere di non essere distante da lui e Carlitos, ma con il rosso sono 3 match che ci perde anche abbastanza nettamente ( agli Us, secondo set a parte, contro un Sinner in riserva ha perso 3 set non propri lottati) e anche oggi la differenza di precisione e nella varietà dei colpi oltre che nella gestione dei momenti clou con Jannik mi è parsa non proprio piccola.. insomma, ne hai di strada da fare ancora, però non c’è dubbio che indoor sia un brutto cliente
Una settimana.
Non c’è grande divario tra me e Sinner?
Spero scherzi, oltre ai titoli ha il triplo dei punti con 3 mesi in meno e Jannik ha cercato di spendere il meno possibile in vista delle Finals, lui ha dato tutto ed è 4 anni che non si evolve.
Vale poco su erba e terra.
Praticamente Jannik è superiore in tutto, pure sulla qualità del servizio e Felix è rimasto a galla grazie a quello, oltre ad aver avuto un tabellone ridicolo fino in SF.
C H E C A M P I O N E ! ! !
Spero che Jannik abbia il tempo di riposare e di riprendersi fisicamente.
Sapete a me cosa sembra impossibile? Che un giorno jannik smetta di giocare o che cominci a perdere ai primi e secondi turni. Succederà ma mi sembra impossibile